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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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Cicloturismo in Emilia Romagna

21/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Il cicloturismo in Emilia Romagna è una realtà piuttosto nota ed incoraggiata. Basti pensare a Ferrara, famosa come la “città delle biciclette”. La regione è ricca di percorsi ciclabili di una certa lunghezza, ma che permettono di esplorare il territorio con semplicità in armonia con la natura.

L’Emilia Romagna è facilmente raggiungibile, essendo situata nel centro nord Italia. Questa regione presenta collegamenti viari molto sviluppati ed altrettante piste ciclabili. Viene raggiunta anche dalle ciclabili europee in particolare da Eurovelo 5, Eurovelo 8 ed Eurovelo 7.

L’opzione bici + treno è assolutamente possibile, specialmente nel nord della regione.

In Emilia Romagna si trovano montagne, colline e mare: c’è solo l’imbarazzo della scelta. I luoghi da scoprire sono veramente tanti ed altrettanto vari sono i paesaggi.

I percorsi più famosi per il cicloturismo in Emilia Romagna sono appunto i sopracitati itinerari di Eurovelo. Questi sfruttano in gran parte piste ciclabili locali molto apprezzate ed utilizzare dalla popolazione. In particolare la Ciclovia Adriatica, che da Venezia si sviluppa lungo tutta la costa della regione arrivando poi nelle Marche.

Molto nota è anche la Via Francigena da Fidenza a Roma. Il percorso si sviluppa anche sulla dorsale appenninica in provincia di Parma fino al Passo della Cisa.

Percorsi con un chilometraggio più breve rispetto a quelli sopra descritti, sono sparsi in tutta la regione. Nella Val di Taro, nelle Paludi di Comacchio, sui colli bolognesi.

Itinerario ciclabile del Brenta tra Padova e Venezia

09/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Tra Padova e Venezia esiste un itinerario ciclabile ben segnalato lungo circa 35 km. Si sviluppa lungo l’argine del fiume Bra, nel tratto finale del fiume. E’ percorribile in entrambi i sensi di marcia e su entrambe le sponde.
La zona è densamente popolata e nei giorni feriali il percorso è molto trafficato, quindi si consiglia di esplorarlo durante il weekend. L’itinerario ciclabile del Brenta permette di passare davanti a numerose ville venete decisamente suggestive.

Partendo dal centro di Padova si raggiunge l’argine del fiume e si comincia subito a pedalare su uno stretto sentiero sterrato. Raggiunta la Villa Giovanelli a Noventa Padovana si può proseguire lungo il sentiero o sulla ciclabile cittadina realizzata a lato delle strade locali.

Più avanti si attraversa il ponte panoramico sul Brenta da cui è possibile ammirare la confluenza del fiume con il canale di Piovego ed il naviglio del Brenta. Il percorso procede proprio sulle sponde del naviglio lungo una stradina secondaria.

Arrivati a Stra si supera villa Foscarini-Rossi e poi villa Cappello. Continuando a pedalare si costeggia anche il muro di cinta che nasconde “La Nazionale”, una delle più grandi e famose ville venete.

L’itinerario ciclabile del Brenta prosegue nel comune di Fiesso d’Arco, poi attraverso Dolo, fino alla località di Mira. Abbiamo ormai raggiunto l’area metropolitana di Venezia. Qui si trova la più alta concentrazione di ville venete tra cui Villa Vernier, Villa Contarini, Villa Seriman-Widman-Foscari.

Più avanti si raggiunge la frazione di Oriago. Si passa davanti a Villa Gradenigo, al Palazzo Moro e a Villa Allegri. Sfruttando una tranquilla stradina che segue fedelmente l’andamento del naviglio si oltrepassa il confine di Venezia. Siamo a Mestre, per arrivare nel centro storico della città lagunare si può proseguire in treno o in bici sulla ciclabile lungo la strada statale.

SCARICA L’ITINERARIO: Padova – Venezia

Qualche consiglio per il cicloturismo in mountain bike

08/02/2018 in I Nostri Consigli, Tecnica

Il cicloturismo in mountain bike è un’attività avventurosa ed emozionante che permette di vivere un’esperienza unica. Si è liberi di viaggiare in luoghi selvaggi, poco frequentati dal turismo tradizionale, su di un mezzo robusto ed affidabile. La mountain bike è infatti in grado di affrontare strada e sterrato, salite ripide e lunghe discese panoramiche, senza cedere.

La posizione quasi eretta del ciclista in mountain bike è un altro vantaggio se si devono passare molte ore in sella. Inoltre l’assorbimento delle vibrazioni è decisamente superiore alle tradizionali bici da cicloturismo.

Attrezzare la mountain bike per un viaggio

Non essendo progettate per viaggiare, le mountain bike non hanno la possibilità di trasportare le comuni borse da cicloturismo. L’unica soluzione per trasportare le proprie cose e l’attrezzatura necessaria è il bikepacking.

Le borse da bikepacking si attaccano direttamente al telaio con delle fasce a stappo. Sono capienti e leggere.

Cosa portare con sé

L’equipaggiamento necessario dipende molto dal percorso previsto e dalle opportunità che offre. Se si viaggia in territori isolati, allora sarà indispensabile portare con sé tenda, sacco a pelo e fornello da campeggio. Ognuno di questi elementi va scelto con attenzione in base al peso ed all’ingombro che comportano.

Anche l’abbigliamento varia a seconda dell’itinerario scelto, tuttavia non devono mai mancare un ricambio completo, una mantellina anti pioggia ed anti vento, scarpe di ricambio.

Deve essere messo in conto anche un kit di attrezzi per le riparazioni di emergenza. Il kit può trovare posto anche all’interno di una borsa da manubrio assieme ai dispositivi elettronici utili a seguire il percorso: cellulare, navigatore, batterie, macchina fotografica.

Un paio di borracce sono indispensabili specie se si ha in programma di pedalare per molti chilometri in aree desertiche, sotto il sole, lontano da centri abitati. Barrette energetiche e/o frutta sono invece utili spuntini durante la pedalata.

Cicloturismo in Gran Bretagna

08/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Il cicloturismo in Gran Bretagna è una realtà nuova che ha iniziato a svilupparsi solo recentemente. La bicicletta, infatti, non è molto presente nella storia e nella cultura del paese, ma oggi le cose stanno cambiando.

Diverse cittadine medio-piccole della Gran Bretagna hanno adottato la bici come mezzo di trasporto principale per gli spostamenti quotidiani ed anche a Londra si assiste ad un drastico aumento dei ciclisti urbani.

La Rete Ciclistica Nazionale

In Gran Bretagna si trovano oggi oltre 23.000 km di itinerari ciclabili. Tutti insieme formano la Rete Ciclistica Nazionale (National Cycle Network). Non tutti i percorsi si sviluppano su piste ciclabili attrezzate, molti sfruttano strade secondarie immerse nel verde.
La campagna inglese è particolarmente suggestiva e regala emozioni uniche in ogni periodo dell’anno. Solo nei pressi delle grandi città, nelle periferie, il panorama diventa più triste e spento.

I principali itinerari della rete sono 9, sono noti con il nome di “National Route”. Spesso si tratta di piste ciclopedonali, quindi occorre fare attenzione a eventuali persone a piedi lungo il percorso.
Il primo percorso venne realizzato nel 1984 lungo il tracciato della ex-ferrovia di collegamento tra Bristol e Bath.

 

Percorsi principali

Dalla Gran Bretagna passano Eurovelo 1, Eurovelo 2 ed Eurovelo 12. Questi itinerari possono essere un ottimo punto di partenza per i cicloturisti che visitano il paese per la prima volta.
Esistono poi dei percorsi tematici legati alla storia ed alla cultura del territorio. Ad esempio il Celtic Trail e la Hadrian’s Cycleway.

Luoghi da non perdere

Fare cicloturismo in Gran Bretagna permette di visitare i luoghi più caratteristici del paese, quelli che spesso rimangono fuori dalle rotte turistiche più famose.
Oltre a Londra, Edimburgo, Bath, Stonehenge, Cambridge e Canterbury c’è molto altro da vedere.

Dolomiti di Brenta Bike: tour in Mountain Bike

07/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Il Dolomiti di Brenta Bike è un suggestivo percorso ciclabile del Trentino da compiere a tappe. Il tour è adatto solo alle mountain bike ed a ciclisti allenati, amanti dell’avventura.
Sono previsti due percorsi di difficoltà diversa:

  • Expert di 171 km e 7.700 m di dislivello
    L’itinerario è caratterizzato da lunghi sentieri sterrati che attraversano i boschi di conifere delle Dolomiti di Brenta. Si pedala su verdi prati facendo lo slalom tra gli animali al pascolo. Salite impegnative lasciano sempre i posto a discese ripide con un panorama meraviglioso. Occorre avere braccia e mani salde sul manubrio.
    Si visitano laghi alpini e ghiacciai mentre alle quote più basse si trovano alberi da frutto e vigneti.
    Si tratta di un itinerario riservato a biker esperti che sono in cerca di emozioni forti.
  • Country di 134 km e 4.800 m di dislivello
    Questo percorso si sviluppa principalmente sulle piste ciclabili del fondovalle, ma anche lungo stradine secondarie circondate dalla campagna ed attraverso campi coltivati.
    L’itinerario regala meravigliosi scorci panoramici dei villaggi alpini e delle cime più belle delle Dolomiti di Brenta.
    Nel caso in cui si voglia evitare di pedalare nei tratti più impegnativi è possibile usufruire dei comodi servizi bici-bus e bici-treno.

A questi due si possono aggiungere deviazioni più o meno lunghe. Ce ne sono 6 e si sviluppano ognuna in una vallata diversa. Permettono di addentrarsi nella natura e nella storia dei paesini dolomitici:

  • Val Borzago
  • Val di Breguzzo
  • Monte Casale
  • Monte Gazza
  • Val di Tovel
  • I Masi da Mont

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Utilizzo dei muscoli nelle varie discipline del ciclismo

07/02/2018 in Biomeccanica, Tecnica

L’idea generale, purtroppo tristemente diffusa, è che andare in bicicletta sia tutta questione di forza nelle gambe. Sfatiamo questo mito.
Il contatto tra ciclista e bicicletta si realizza in ben cinque punti: mani (entrambe) sul manubrio, piedi (entrambi) sui pedali, bacino sulla sella.

Si intuisce dunque che i muscoli utilizzati dal ciclista non sono solo quelli della parte inferiore del corpo. Molto importante è anche l’insieme dei muscoli addominali, pettorali e della schiena. Sono infatti questi a dare stabilità al ciclista durante la pedalata.
Ogni ciclista dovrebbe quindi allenare tutti i muscoli del corpo e non solo quelli delle gambe.

Ogni disciplina ciclistica impone poi l’utilizzo dei muscoli in maniera diversa. Vediamoli nel dettaglio.

Ciclismo su Strada
I muscoli più affaticati nel ciclismo su strada sono quelli della schiena a causa della posizione aerodinamica dei ciclisti. Inoltre quando il ritmo serrato della pedalata, che si protrae per lunghe distanze, viene interrotto, subito viene prodotto acido lattico. Per evitare l’accumulo di acido lattico e sciogliere i muscoli, i ciclisti si alzano in piedi sui pedali impiegando però ancor più energia.

Mountain Bike
I muscoli più affaticati nella mountain bike sono quelli della schiena, delle braccia e dell’addome a causa dei continui spostamenti di peso sulla ruota anteriore o posteriore. Oltre a questo, le ripide, ma brevi salite che i biker affrontano di solito li costringe a modificare improvvisamente la frequenza di pedalata. Ciò si ripercuote sui i muscoli della coscia.

Cicloturismo
Le maggiori sfide che i cicloturisti devono affrontare sono quelle relative al peso dei bagagli che portano con sé. Mantenere l’equilibrio è un’operazione che affatica braccia, collo e schiena.
Le continue fermate e ripartenze affaticano i muscoli della coscia, mentre le tante ore in sella gravano sul bacino.

In bicicletta nell’Astigiano

07/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Asti e la sua provincia sono il territorio ideale per cicloescursioni nella natura. Andare in bicicletta nell’astigiano significa affrontare dolci colline ed attraversare borghi storici molto suggestivi,  i principali protagonisti di questo ambiente. I percorsi sono caratterizzati da continui saliscendi su strade asfaltate che costeggiano i vigneti e si inerpicano sulla cima delle colline.

Tra Asti, Alba, Roccaverano e Nizza Monferrato si possono arrangiare diversi itinerari di facile percorrenza. Pur non trovando nella zona alcuna pista ciclabile organizzata, è facile bypassare il traffico delle statali pedalando lungo stradine secondarie.

La bicicletta più adatta per pedalare nell’astigiano è sicuramente una robusta bici da corsa oppure da cicloturismo con pneumatici poco tassellati. Sulle strade locali, le mountain bike risulterebbero fin troppo pesanti e poco pratiche.
I tratti in pianura sono pochi, il saliscendi delle colline è pressoché continuo e l’andamento delle strade è lo stesso. Ci sono lunghe salite e lunghe discese durante le quali ammirare il panorama.

Da visitare assolutamente è il centro storico di Nizza Monferrato, molto ben tenuto, accogliente e grazioso. Nei pressi di San Marzano Oliveto si trova invece una splendida chiesetta di campagna intitolata a San Giovanni, antica pieve romanica del territorio.

A Roccaverano non perdete l’occasione si salire sulla torre dalla quale si gode di una meravigliosa vista sulla campagna circostante.
Nel borgo di Santo Stefano Belbo si può visitare la casa natale, ora trasformata in museo, dello scrittore Cesare Pavese.

“Sentiero Primitivo” in Mountain Bike

07/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Il “Primitivo” è un sentiero naturalistico che si snoda per circa 30 km tra Pitigliano, Sorano e San Quirico. Ci troviamo nel cuore della Maremma toscana, un territorio meraviglioso conosciuto in tutta Italia per le sue bellezze naturali, la gastronomia ed il vino.

Il sentiero è percorribile in mountain bike o a cavallo, è molto panoramico e ben segnalato. Alla manutenzione ci pensano i “Custodi delle Vie Cave”, associazione locale dedicata allo sport ed alla cultura.

La partenza del percorso è fissata presso i bastioni della Fortezza Orsini, luogo simbolo di Sorano. Qui si trova un comodo parcheggio dove lasciare l’auto.

I primi 6 km del sentiero sono decisamente impegnativi. Si pedala infatti nella Vallata del Caleno fino alla zona delle Conatelle per raggiungere la strada provinciale di collegamento con Pitigliano.
Il percorso prosegue poi più agilmente lungo le sponde del torrente Procchio. Seguendo il corso d’acqua si arriva a Valle Orientina e in seguito alle Terme di Sorano.
Lungo questo tratto, meno impegnativo, si è molto più liberi di godersi il panorama.

Ripartendo dalle terme si imbocca la strada carrereccia della Sugherella che conduce prima a Montesorano e poi a San Quirico. Si prosegue per Vitozza, antico insediamento etrusco e poi nelle valle del fiume Lente dove il percorso torna a essere impegnativo.

In breve, la valle riporta al punto di partenza nel territorio di Sorano.

SCARICA L’ITINERARIO: Primitivo in MTB

Pista Ciclabile del Reno: cicloturismo in Germania

07/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

Il fiume Reno è uno dei più lunghi d’Europa e dei più importanti dal punto di vista commerciale e turistico. Percorre oltre 1.300 km dalle Alpi Svizzere ai Paesi Bassi.
Il Reno è stato assoluto protagonista della storia europea fin dall’epoca romana, quando segnava il confine settentrionale dell’impero, ed ancora oggi ha un grande valore strategico.

La Pista Ciclabile del Reno permette di viaggiare lungo le sponde del fiume e visitare “lentamente” i paesi che attraversa: Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Francia e Olanda. Si tratta di un percorso molto noto e frequentato dai cicloturisti europei, è molto ben segnalato ed attrezzato con punti di ristoro e strutture ricettive che accolgono tutti i viaggiatori in bicicletta.
La maggior parte del Reno scorre nel cuore della Germania, questo tratto del fiume è ciclabile su entrambi i lati. Un’efficiente servizio di traghetti permette di passare da una parte all’altra facilmente.

Lungo il percorso si alternano aree naturali, siti archeologici, piccoli villaggi di campagna e grandi città. Sono assolutamente da visitare Kohln e Dusseldorf, Duisburg e Bingen.
In Germania, il Reno ha ispirato leggende e superstizioni tra cui anche la saga dei Nibelunghi. Si incontrano quindi gnomi e fantasmi, castelli e borghi diventati teatro di storie fantastiche. La leggenda più famosa è quella della ninfa Loreley che con il suo canto trascina i marinai verso una brutta fine.

Tra Bingen e Koblenz si trova la Gola del Reno, il tratto è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2002.

SCARICA L’ITINERARIO: Cicloturismo in Germania

Pista Ciclabile della Valle dei Laghi

06/02/2018 in Promozione del Territorio, Territorio

La Pista Ciclabile della Valle dei Laghi si trova in Trentino nel territorio compreso tra Torbole, Arco e Terlago. Il tracciato si snoda per circa 40 km lungo le sponde del fiume Sarca.

E’ possibile percorrere la pista seguendo il senso di scorrimento del fiume, quindi mantenendo un andamento in leggera discesa, o in senso opposto. In ogni caso il dislivello è di appena 400 m.

Si parte da Torbole, sulle rive del Lago di Garda, dove sfocia il fiume Sarca, e si pedala subito in direzione di Arco. Ci troviamo ai piedi del Monte Brione, meravigliosa montagna che si può ammirare anche lungo tutto il primo tratto del percorso. La pista ciclabile della Valle deli Laghi entra nel vero e proprio centro storico di Arco. Questa cittadina merita una visita approfondita specialmente per quanto riguarda l’antico castello ed il borgo che lo circonda. Superata la città si prosegue verso Ceniga e Dro.

A Ceniga si pedala su un antico ponte romano che attraversa il Sarca. Nei pressi del ponte c’è una piccola spiaggetta di sassi che in estate è molto frequentata dai ragazzi del luogo. Si tratta di una vera perla del territorio, un luogo suggestivo e scenografico ideale per scattare qualche foto ricordo.

La ciclabile conduce quindi fuori dal paese e più avanti attraversa le Marocche di Dro, la più grande frana delle Alpi. Qui si possono ammirare impronte di dinosauri impresse nel terreno milioni di anni fa. Il paesaggio è roccioso, quasi lunare, si distingue nettamente dai vasti uliveti superati appena qualche chilometro prima.

Proseguendo si entra in un meraviglioso bosco e poi di nuovo il paesaggio cambia. Si raggiunge infatti la zona di Pietramurata caratterizzata da grandi aziende agricole e vigneti a perdita d’occhio. Sullo sfondo le Alpi rendono il panorama davvero unico.

La pista ciclabile delle Valle dei Laghi arriva quindi a Sarche e continua lungo le sponde del Lago di Toblino. Si ha qui una magnifica visuale del Castel Toblino, la romantica fortezza che caratterizza il lago, circondata quasi completamente dall’acqua.

Una breve salita ci porta quindi a Vezzano e poi a Terlago dove termina la pista.

SCARICA L’ITINERARIO: Valle dei Laghi