fbpx

Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

Scopri tutti gli articoli sul cicloturismo

Ultimi Articoli

Rimani in contatto

Seguici sui social

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 ora, 48 minuti fa

    Alla scoperta della provincia di Cuneo in bicicletta: un viaggio tra natura, borghi e sapori La provincia di Cuneo, nel cuore del Piemonte, offre un’esperienza unica per gli amanti del cicloturismo. Conosciuta come la “Provincia Granda” per la sua vasta estensione, questo territorio si distingue per la varietà dei suoi paesaggi: dalle Alpi maestose alle colline delle Langhe e del Roero, passando per pianure verdi e borghi incantati. Pedalare in questa zona significa immergersi in una sinfonia di natura, storia e gastronomia. Itinerari tra le Alpi e le colline Per chi ama le sfide, le Alpi cuneesi offrono percorsi spettacolari, con salite panoramiche e discese adrenaliniche. La Strada dei Cannoni, un’antica via militare che si snoda tra i 1600 e i 2400 metri, è perfetta per i ciclisti esperti: un’avventura che regala viste mozzafiato sulle valli sottostanti. Scendendo verso le colline, le Langhe e il Roero accolgono i cicloturisti con dolci saliscendi tra vigneti e noccioleti. L’Anello del Barolo, un percorso circolare di circa 50 chilometri, permette di scoprire borghi suggestivi come La Morra, Barolo e Monforte d’Alba, immersi in un paesaggio Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Esperienze culturali lungo il cammino La bicicletta è il mezzo ideale per esplorare i piccoli centri storici della provincia. A Saluzzo, il fascino medievale delle stradine e della Castiglia si mescola alla vivacità dei mercati locali. Mondovì, con la sua funicolare e i caratteristici murales, è una tappa imperdibile, così come Racconigi, famosa per il suo castello reale e le ciclabili immerse nella natura. Ogni borgo racconta una storia, spesso legata alla tradizione agricola e artigianale. Durante il viaggio, vale la pena fermarsi nei musei del territorio, come il Museo del Ciclismo Fausto Coppi a Castellania o il Museo della Montagna a Cuneo. La cucina come ricompensa Un viaggio in bicicletta nella provincia di Cuneo non sarebbe completo senza un assaggio delle specialità locali. Dopo una giornata di pedalate, niente di meglio che rifocillarsi con un piatto di tajarin al tartufo bianco o un brasato al Barolo. I più golosi non potranno resistere al bunet e ai biscotti di meliga. Per una pausa ristoratrice, le cantine locali offrono degustazioni di vini pregiati, tra cui il Nebbiolo, il Dolcetto e l’Arneis. Consigli pratici per il viaggio Periodo migliore: la primavera e l’autunno sono ideali per il clima mite e i colori del paesaggio. Difficoltà: gli itinerari spaziano dai percorsi adatti ai principianti a quelli più impegnativi per i ciclisti esperti. Attrezzatura: è consigliabile una bici da trekking o una gravel per affrontare sia le strade asfaltate che i tratti sterrati. Un viaggio indimenticabile La provincia di Cuneo è una destinazione perfetta per il cicloturismo, grazie alla sua varietà di paesaggi, al patrimonio culturale e alle eccellenze enogastronomiche. Ogni pedalata regala emozioni uniche, tra panorami mozzafiato e la calorosa accoglienza di un territorio che ha molto da offrire. Preparare la bici, scegliere l’itinerario e lasciarsi Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 1 ora fa

    Andora, Via libera alla nuova ciclabile Ad Andora, incantevole località situata sulla Riviera Ligure di Ponente, sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclabile. Questo ambizioso progetto promette di trasformare il lungomare della cittadina, migliorando l’esperienza di residenti e turisti attraverso una serie di interventi che mirano a integrare la pista ciclabile con la passeggiata a mare e ad aumentare l’accessibilità lungo tutto il percorso. La nuova pista ciclabile rappresenta un significativo passo avanti nella riqualificazione urbana di Andora. Il progetto prevede non solo la realizzazione di una pista dedicata ai ciclisti, ma anche l’integrazione con la già esistente passeggiata a mare. Questo permetterà a ciclisti e pedoni di godere di un’esperienza più sicura e piacevole, valorizzando ulteriormente la bellezza naturale del litorale. Uno degli aspetti più importanti del progetto è l’attenzione all’accessibilità. Lungo il percorso della pista ciclabile saranno realizzate diverse rampe d’accesso, che consentiranno a persone con mobilità ridotta, famiglie con passeggini e ciclisti di accedere facilmente alla pista e alla passeggiata. Questo intervento risponde a un’esigenza di inclusività, assicurando che tutti possano fruire degli spazi pubblici senza barriere architettoniche. La nuova pista ciclabile porterà numerosi benefici alla comunità locale. Promuovendo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, si contribuirà a ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento, migliorando la qualità dell’aria e la vivibilità della città. Inoltre, la pista ciclabile rappresenta un’attrattiva turistica, potenzialmente in grado di aumentare l’afflusso di visitatori e, di conseguenza, l’economia locale. Andora si unisce così a molte altre città italiane che stanno investendo nella mobilità sostenibile e nel turismo ecologico. La nuova pista ciclabile non è solo un’infrastruttura, ma un simbolo del cambiamento verso un futuro più verde e responsabile. In un’epoca in cui la sostenibilità è sempre più al centro delle politiche urbane, progetti come questo dimostrano l’impegno delle amministrazioni locali a favore dell’ambiente e del benessere dei cittadini. L’inizio dei lavori per la pista ciclabile ad Andora rappresenta una tappa importante nello sviluppo della città. La realizzazione di un’infrastruttura moderna, sicura e accessibile integrata con la passeggiata a mare non solo migliorerà la qualità della vita dei residenti, ma renderà Andora una destinazione ancora più attraente per i turisti. La comunità attende con entusiasmo il completamento dei lavori, pronta a sfruttare al meglio le n Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 giorno, 1 ora fa

    I benefici della bicicletta sul cuore La bicicletta è uno strumento versatile e accessibile che offre numerosi benefici per la salute, in particolare per l’apparato cardiovascolare. Pedalare regolarmente può contribuire significativamente alla prevenzione e al trattamento di molte malattie cardiovascolari. In questo articolo esploreremo in dettaglio come l’uso della bicicletta possa migliorare la salute del cuore e del sistema circolatorio. Benefici Cardiovascolari della Bicicletta 1.Riduzione del Rischio di Malattie Cardiache L’attività fisica regolare, come il ciclismo, è uno dei pilastri per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Studi scientifici hanno dimostrato che pedalare almeno 30 minuti al giorno può ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache coronariche. Questo avviene perché il ciclismo aiuta a migliorare il profilo lipidico del sangue, riducendo i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e aumentando quelli di HDL (il “colesterolo buono”). 2.Controllo della Pressione Arteriosa L’esercizio fisico aerobico, come il ciclismo, è noto per la sua capacità di abbassare la pressione arteriosa. Pedalare regolarmente aiuta a mantenere i vasi sanguigni elastici e favorisce una circolazione sanguigna efficiente, riducendo lo stress sul cuore. Questo può portare a una diminuzione della pressione sistolica e diastolica, fattori chiave nella prevenzione dell’ipertensione. 3.Miglioramento della Funzione Cardiaca Il cuore è un muscolo e, come tutti i muscoli, beneficia dell’esercizio. Il ciclismo rinforza il cuore, migliorando la sua capacità di pompare il sangue in modo più efficiente. Un cuore più forte può pompare un volume maggiore di sangue con meno sforzo, riducendo il battito cardiaco a riposo e migliorando la capacità cardiovascolare complessiva. 4.Gestione del Peso Corporeo Il mantenimento di un peso corporeo sano è essenziale per la salute cardiovascolare. Il ciclismo è un’attività che brucia molte calorie, contribuendo alla perdita di peso o al mantenimento di un peso ideale. Un peso corporeo sano riduce il carico sul cuore e diminuisce il rischio di sviluppare condizioni come l’aterosclerosi e altre patologie cardiovascolari. 5.Riduzione dello Stress e del Cortisolo L’attività fisica come il ciclismo rilascia endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che aiutano a ridurre lo stress. Livelli elevati di stress sono associati a un aumento dei livelli di cortisolo, un ormone che, in eccesso, può danneggiare il sistema cardiovascolare. Ridurre lo stress attraverso il ciclismo può quindi avere effetti positivi diretti e indiretti sulla salute del cuore. 6.Miglioramento della Circolazione Sanguigna Pedalare stimola la circolazione sanguigna in tutto il corpo, garantendo che i tessuti ricevano ossigeno e nutrienti in modo efficiente. Questo miglioramento della microcircolazione aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue e riduce il rischio di ictus. Studi e Ricerche Numerosi studi supportano i benefici del ciclismo per la salute cardiovascolare. Ad esempio, una ricerca pubblicata nel British Medical Journal ha rilevato che le persone che vanno al lavoro in bicicletta hanno un rischio significativamente ridotto di malattie cardiovascolari rispetto a chi utilizza altri mezzi di trasporto. Un altro studio pubblicato su Circulation ha dimostrato che il ciclismo regolare è associato a una riduzione del 30% del rischio di malattie cardiache tra gli adulti. Il ciclismo è un’attività fisica che offre numerosi benefici per la salute cardiovascolare. Riduce il rischio di malattie cardiache, abbassa la pressione arteriosa, migliora la funzione cardiaca, aiuta a gestire il peso corporeo e riduce lo stress. Inoltre, favorisce una migliore circolazione sanguigna, contribuendo alla salute generale del sistema cardiovascolare. Incorporare il ciclismo nella routine quotidiana può essere una strategia efficace per mantenere un cuore sano e prevenire molte malattie cardiovascolari. Pedalare non solo è una forma di esercizio accessibile e sostenibile, ma può anche essere un’attività piacevole che arricchisce la vita quotidiana. Che si tratti di una passeggiata in bicicletta nel parco o di un giro più intenso, ogni pedalata può co Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 8 ore fa

    Muoversi in bici o a piedi allunga la vita La consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita attivo è sempre più diffusa, ma un recente studio condotto dal Glasgow Centre for Population Health, in Scozia, ha ulteriormente evidenziato quanto possa essere determinante per la nostra salute. Pubblicato sulla prestigiosa rivista medica *BMJ Public Health*, lo studio dimostra che percorrere quotidianamente il tragitto casa-lavoro (o università) in bicicletta può ridurre il rischio di morte del 47%. Un dato impressionante che invita a riflettere sul modo in cui affrontiamo i nostri spostamenti quotidiani. L’importanza del movimento nella vita quotidiana Spesso siamo portati a sottovalutare l’impatto che un semplice cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane può avere sulla salute. Scegliere di spostarsi in bici o a piedi, invece di utilizzare l’auto o i mezzi pubblici, non solo contribuisce a ridurre l’inquinamento e il traffico urbano, ma ha anche effetti positivi sulla salute fisica e mentale. Lo studio scozzese ha monitorato un ampio campione di persone, analizzando le loro abitudini di spostamento e correlando i dati con lo stato di salute generale e il rischio di sviluppare malattie croniche. I risultati sono stati chiari: chi sceglie di muoversi in modo attivo ha un rischio significativamente minore di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e altre patologie legate alla sedentarietà. In particolare, il rischio di morte per qualsiasi causa si riduce quasi della metà per coloro che percorrono quotidianamente il tragitto casa-lavoro in bicicletta. I benefici della bicicletta: non solo un mezzo di trasporto Andare in bicicletta non è solo un modo economico e sostenibile di spostarsi, ma rappresenta una forma di esercizio fisico che può essere facilmente integrata nella routine quotidiana. La bicicletta permette di allenare il sistema cardiovascolare, migliorare la resistenza muscolare e contribuire a mantenere un peso corporeo sano. Inoltre, il contatto con l’ambiente esterno, anche se in un contesto urbano, aiuta a ridurre lo stress e migliorare il benessere mentale. Non bisogna dimenticare, però, che anche camminare rappresenta un’ottima alternativa. Per chi vive a una distanza non troppo elevata dal luogo di lavoro o di studio, camminare quotidianamente può essere altrettanto benefico. La camminata, infatti, è un’attività a basso impatto che favorisce la salute delle articolazioni, migliora la circ Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 giorni, 8 ore fa

    Il percorso ufficiale del Giro d’Italia Il Giro d’Italia 2025, giunto alla sua 108ª edizione, promette spettacolo ed emozioni grazie a un percorso ricco di sfide e panorami mozzafiato. Per la 15ª volta nella sua storia, la corsa rosa partirà dall’estero, e l’Albania sarà il teatro della Grande Partenza, un debutto assoluto per il grande ciclismo in questo paese. Albania: La Grande Partenza Il Giro inizia il 9 maggio con tre giornate avvincenti in Albania. La prima tappa, da Durazzo a Tirana, prevede un percorso mosso, perfetto per attacchi e primi tentativi di fuga. Segue una cronometro tecnica di 13,7 km a Tirana, ideale per i cronoman e per i primi distacchi tra i contendenti alla maglia rosa. La terza tappa, un circuito di 160 km con partenza e arrivo a Valona, include la salita del Passo di Llogara, primo banco di prova per gli scalatori. Con queste tappe, l’Albania si presenta al mondo del ciclismo come una terra ricca di fascino e paesaggi spettacolari, un’introduzione perfetta al viaggio che porterà i corridori attraverso l’Italia. Italia: Un Mosaico di Sfide Dalla Puglia al Lazio, la prima settimana del Giro offre un mix di opportunità per velocisti e attaccanti. Gli arrivi a Lecce, Matera e Napoli promettono battaglie tra sprinter, mentre l’arrivo in salita a Tagliacozzo (Tappa 8) segna il primo scossone alla classifica generale. Prima del riposo, la tappa Gubbio-Siena con 30 km di sterrato negli ultimi 70 km garantirà spettacolo e imprevedibilità, con l’iconico arrivo in Piazza del Campo. La seconda settimana introduce nuove sfide, tra cui una cronometro pianeggiante tra Lucca e Pisa, che favorirà i cronoman puri, e tappe adatte a fughe e corridori esplosivi. L’arrivo ad Asiago, con le salite del Monte Grappa e di Dori, sarà decisivo per gli uomini di classifica prima del secondo giorno di riposo. La terza settimana, invece, è un crescendo di difficoltà. Con tappe leggendarie come quella del Mortirolo e l’arrivo a Champoluc dopo una serie di ascese infernali, il Giro raggiungerà il suo culmine. La penultima tappa, con il Colle delle Finestre e l’arrivo a Sestriere, sarà il giudice supremo prima della passerella finale a Roma. Giro d’Italia 2025: Tutte le Tappe Tappa 1: Durazzo – Tirana (164 km) – 9 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 2: Tirana – Tirana (cronometro – 13,7 km) – 10 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 3: Valona – Valona (160 km) – 11 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 4: Alberobello – Lecce (187 km) – 13 maggio ⭐ Tappa 5: Ceglie Messapica – Matera (144 km) – 14 maggio ⭐⭐ Tappa 6: Potenza – Napoli (226 km) – 15 maggio ⭐⭐ Tappa 7: Castel di Sangro – Tagliacozzo (168 km) – 16 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 8: Giulianova – Castelraimondo (197 km) – 17 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 9: Gubbio – Siena (181 km) – 18 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 10: Lucca – Pisa (28,6 km) – 20 maggio ⭐⭐⭐⭐ Tappa 11: Viareggio – Castelnovo ne’ Monti (185 km) – 21 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 12: Modena – Viadana (172 km) – 22 maggio ⭐⭐ Tappa 13: Rovigo – Vicenza (180 km) – 23 maggio ⭐⭐ Tappa 14: Treviso – Nova Gorica/Gorizia (186 km) – 24 maggio ⭐⭐ Tappa 15: Fiume Veneto – Asiago (214 km) – 25 maggio ⭐⭐⭐⭐ Tappa 16: Piazzola sul Brenta – San Valentino-Brentonico (199 km) – 27 maggio ⭐⭐⭐⭐⭐ Tappa 17: San Michele all’Adige – Bormio (154 km) – 28 maggio ⭐⭐⭐ Tappa 18: Morbegno – Cesano Maderno (144 km) – 29 maggio ⭐⭐ Tappa 19: Biella – Champoluc (166 km) – 30 maggio ⭐⭐⭐⭐⭐ Tappa 20: Verres – Sestriere (203 km) – 31 maggio Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 1 ora fa

    Nuova ciclopedonale tra Govine e Toline di Pisogne È stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega Govine a Toline di Pisogne, un tratto di 650 metri a sbalzo sul lago d’Iseo che promette di diventare un’attrazione per residenti e turisti. L’evento si è tenuto oggi presso il lungolago di Pisogne, con una breve camminata verso la ciclabile, seguita dal tradizionale taglio del nastro e dagli interventi delle autorità, tra cui Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda. L’opera, consegnata tre settimane fa, ha già potuto essere apprezzata da molti in occasione della recente Festa del fungo e della castagna. Ora, con l’inaugurazione ufficiale, il nuovo tratto si integra perfettamente con il percorso Vello-Toline, ampliando le possibilità per chi desidera esplorare a piedi o in bici la suggestiva costa del lago d’Iseo. Questo collegamento non solo facilita l’accesso tra le due località, ma rafforza anche la connessione con il capoluogo pisognese, offrendo una via sicura e panoramica per la mobilità sostenibile. La nuova pista, realizzata in un contesto paesaggistico unico, permette ai suoi fruitori di godere di una vista mozzafiato sul lago, creando un’esperienza di grande impatto visivo e sensoriale. Per Pisogne, la ciclabile rappresenta un valore aggiunto in chiave turistica, un’infrastruttura destinata a promuovere la fruizione del territorio in modo rispettoso dell’ambiente e orientato al benessere fisico. Tuttavia, non sono mancate le critiche. Il gruppo di opposizione “Pisogne è” ha manifestato perplessità sul progetto, sostenendo che ci sarebbero aspetti della gestione e dell’opera che meritano attenzione. Seppur non siano state specificate in dettaglio le loro obiezioni, tali critiche sembrano sollevare questioni riguardanti la pianificazione o l’uso delle risorse. Nonostante le polemiche, l’inaugurazione ha comunque rappresentato un momento importante per la comunità. Il nuovo tratto di ciclabile contribuirà certamente a migliorare la qualità della vita locale, stimolando attività all’aria aperta e sostenendo il turismo lento, sempre più apprezzato da chi cerca luoghi autentici e immersi nella natura. Pisogne, con questo intervento, si conferma un punto di riferimento per chi desidera scoprire il lago d’Iseo in maniera sostenibile, regaland Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 giorni, 7 ore fa

    Viaggio in bicicletta nella Riviera di Ponente: da Savona a Ventimiglia La Riviera di Ponente, con il suo mix di paesaggi mozzafiato, borghi pittoreschi e un clima mite tutto l’anno, è una meta perfetta per gli amanti della bicicletta. Il tratto tra Savona e Ventimiglia offre un’esperienza unica, ideale per chi cerca un’avventura all’aria aperta che combina sport, natura e cultura. Scopriamo insieme questo itinerario straordinario lungo la costa ligure. Un viaggio tra mare e monti Il percorso da Savona a Ventimiglia si snoda lungo circa 120 km di costa, offrendo un’alternanza di tratti pianeggianti, dolci salite e discese panoramiche. Lungo il tragitto, è possibile pedalare tra il blu cristallino del Mar Ligure e le verdi colline punteggiate di ulivi e vigneti. La presenza della pista ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori, uno dei tratti più suggestivi d’Italia, rende l’esperienza accessibile anche ai meno esperti. Prima tappa: Savona e Varigotti Savona è il punto di partenza perfetto. Prima di salire in sella, vale la pena visitare la Fortezza del Priamar e passeggiare nel centro storico, ricco di botteghe e caffè. Partendo da Savona in direzione ovest, si raggiunge in breve Varigotti, una località apprezzata per le sue spiagge e il pittoresco lungomare. Da Finale Ligure a Alassio: la Liguria autentica Proseguendo verso Finale Ligure, i paesaggi diventano ancora più suggestivi. Finale è un vero paradiso per i ciclisti, conosciuto per i suoi percorsi MTB nell’entroterra e per il borgo medievale di Finalborgo. Dopo una sosta rigenerante, si continua verso Noli, Spotorno e poi Albenga, città famosa per il suo centro storico ricco di torri e monumenti medievali. Da Albenga si raggiunge Alassio, una delle mete più glamour della Riviera di Ponente. Qui, il famoso “muretto” decorato con piastrelle firmate da personaggi celebri è una tappa imperdibile. Alassio è anche un ottimo luogo per assaporare la cucina ligure, come la farinata o un piatto di trofie al pesto. La ciclabile del Ponente: da San Lorenzo al Mare a Ospedaletti Uno dei punti forti di questo itinerario è la pista ciclabile del Ponente Ligure, che si estende per circa 24 km da San Lorenzo al Mare fino a Ospedaletti. Questo tratto, ricavato dal vecchio tracciato ferroviario, è completamente pianeggiante e offre un panorama unico sul mare, con spiagge accessibili e aree di sosta. Pedalando lungo la ciclabile, si attraversano borghi incantevoli come Santo Stefano al Mare, Arma di Taggia e Sanremo, città del Festival della Canzone Italiana. Ultima tappa: Ventimiglia L’ultima parte del percorso conduce a Ventimiglia, al confine con la Francia. La città è nota per il suo mercato del venerdì, che attira visitatori da tutta Europa, e per il centro storico, dove si possono visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il suggestivo Forte dell’Annunziata. Da qui, si può scegliere di proseguire verso la Costa Azzurra o godersi un meritato riposo sulle spiagge locali. Consigli pratici Preparazione: Assicurati che la bicicletta sia in buone condizioni prima di partire. Porta con te acqua, snack, un kit di riparazione e abbigliamento adeguato, considerando che il clima può variare. Periodo migliore: La primavera e l’autunno sono ideali per evitare il caldo estivo e il traffico turistico. Alloggi e ristori: Lungo il percorso non mancano strutture ricettive e ristoranti dove gustare le specialità liguri. Prenotare in anticipo è consigliato, soprattutto nei periodi di alta stagione. In Conclusione,il viaggio in bicicletta da Savona a Ventimiglia è molto più di una semplice pedalata: è un’immersione nella bellezza della Riviera di Ponente, un’occasione per scoprire borghi autentici, gustare la cucina locale e lasciarsi incantare dalla natura. Che tu sia un ciclista esperto o un principiante, questa avventura ti lascerà ricordi indelebili e la vogli Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 giorni, 7 ore fa

    Lucca e il Giro d’Italia: una doppietta che profuma di storia Esattamente come accadde quarant’anni fa, nelle edizioni 1984 e 1985, il Giro d’Italia tornerà a fare tappa a Lucca per due anni consecutivi, nel 2024 e nel 2025. Un evento che riporta alla memoria un capitolo glorioso del ciclismo e che promette di regalare emozioni indimenticabili agli appassionati e agli abitanti della città. L’annuncio ufficiale del percorso della Carovana Rosa per il 2025 è atteso per lunedì prossimo, ma l’attesa è già carica di aspettative. Secondo le indiscrezioni, infatti, Lucca sarà protagonista di un’altra tappa della corsa rosa, consolidando un legame che si sta dimostrando sempre più forte. Dopo il successo dell’edizione 2024, che ha portato grande entusiasmo e visibilità alla città, il 2025 potrebbe rappresentare un’occasione ancora più prestigiosa. La novità più affascinante riguarda la probabile cronometro tra Lucca e Pisa, in programma per martedì 20 maggio. Questo tratto di gara non sarà solo un’importante sfida sportiva, ma anche un simbolico ponte tra due città storicamente rivali, unite per un giorno dal ciclismo. La scelta di questo percorso sottolinea non solo la bellezza paesaggistica del territorio, ma anche il valore culturale e storico di una terra che da secoli affascina chiunque la visiti. Gli organizzatori del Giro d’Italia, entusiasti del successo della tappa lucchese del 2024, sembrano aver voluto alzare ulteriormente l’asticella, creando un evento che possa combinare spettacolo sportivo e promozione territoriale. Lucca, con il suo centro storico unico al mondo, le sue mura rinascimentali e l’atmosfera senza tempo, rappresenta una cornice perfetta per un evento di tale portata. Il connubio tra sport e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico appare quindi il vero obiettivo di questa scelta. La cronometro Lucca-Pisa si preannuncia come una giornata memorabile, in grado di celebrare lo sport e allo stesso tempo di raccontare una storia di riconciliazione e bellezza condivisa. Non resta che attendere l’ufficializzazione del percorso per il 2025, ma una cosa è certa: il ritorno della Carovana Rosa a Lucca rappresenta un momento storico, capace di unire passato, presente e futu Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 5 giorni, 6 ore fa

    Flitedeck: Il Manubrio del Futuro L’industria del ciclismo è in fermento grazie all’innovazione tecnologica, e tra le proposte più interessanti spicca Flitedeck, un sistema integrato di manubrio e attacco che promette di trasformare l’esperienza ciclistica. Progettato per unire funzionalità avanzate, sicurezza e design, Flitedeck rappresenta un balzo in avanti per chi cerca un’esperienza su due ruote all’insegna della tecnologia e delle prestazioni. Un Nuovo Modo di Vivere il Ciclismo La visione di Flitedeck, come descritto dai suoi creatori, è ambiziosa: rendere il ciclismo più appagante per tutti, dai professionisti agli amanti delle passeggiate in bicicletta. Tuttavia, al momento il prodotto sembra rivolgersi principalmente ai ciclisti orientati alle alte prestazioni e a coloro che cercano accessori premium, in linea con le sue avanzate funzionalità tecnologiche e il suo prezzo di fascia alta. Ma cos’è esattamente Flitedeck? È un sistema integrato che ridefinisce il ruolo del manubrio, incorporando un’ampia gamma di strumenti intelligenti che aumentano la sicurezza, il comfort e l’efficienza del ciclista. Le Funzionalità Chiave di Flitedeck Flitedeck non è un semplice manubrio, ma un vero e proprio centro di controllo tecnologico per la bicicletta. Tra le sue caratteristiche principali troviamo: Sistema tattile di informazione e controllo Un ciclocomputer integrato direttamente nel manubrio consente di visualizzare dati essenziali come velocità, distanza e percorso, senza dover aggiungere dispositivi esterni. Questo approccio non solo migliora l’estetica, ma riduce anche le distrazioni. Radar per il rilevamento dei pedoni e macchine Questo strumento rileva ostacoli nell’ambiente circostante, come pedoni o macchine, avvisando il ciclista in tempo reale. Una funzione pensata per migliorare la sicurezza, soprattutto in ambienti urbani o su piste ciclabili affollate. Telecamera per la visione posteriore Una retrocamera integrata permette di monitorare ciò che accade dietro il ciclista senza dover voltarsi, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la consapevolezza del traffico. Controllo delle luci Le luci della bicicletta possono essere gestite direttamente dal manubrio, consentendo di mantenere sempre le mani salde sul controllo. Design Minimalista e Prestazioni Ottimizzate Un altro elemento che rende Flitedeck unico è il suo design. Minimalista ed elegante, elimina la necessità di dispositivi esterni come ciclocomputer o luci aggiuntive. Questo non solo contribuisce a un’estetica pulita, ma migliora anche l’aerodinamica della bicicletta, un aspetto cruciale per chi cerca le massime prestazioni. Inoltre, il sistema è costruito con materiali leggeri e resistenti, garantendo durata e una maggiore efficienza durante la pedalata. Perché Flitedeck è Rivoluzionario per il Cicloturismo Per i cicloturisti, Flitedeck apre nuove possibilità. Il suo sistema integrato offre una guida più sicura e consapevole, specialmente in contesti complessi come le strade trafficate o i percorsi immersi nella natura. La combinazione di ciclocomputer, radar e telecamera offre un controllo completo senza mai perdere di vista il percorso, rendendo ogni viaggio più piacevole e senza stress. Nonostante il suo posizionamento iniziale verso il segmento premium, è facile immaginare come tecnologie simili possano presto diventare più accessibili, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 6 giorni, 2 ore fa

    Scoprire la Toscana in Bicicletta: Un Viaggio tra Borghi, Colline e Sapori Autentici La Toscana è una delle mete preferite dai cicloturisti di tutto il mondo. Grazie ai suoi paesaggi mozzafiato, alle strade sinuose che si snodano tra dolci colline e ai borghi ricchi di storia, questa regione offre un’esperienza unica per gli amanti della bicicletta. In questo articolo vi guiderò in un itinerario perfetto per esplorare la Toscana in sella, con un mix di natura, cultura e buon cibo. Itinerario: Da Firenze a Siena, attraverso il cuore del Chianti Giorno 1: Firenze – Greve in Chianti (35 km) Il viaggio inizia dalla splendida Firenze, culla del Rinascimento. Dopo aver visitato Piazza della Signoria e il Duomo, si monta in sella per dirigersi verso il Chianti. Uscendo dalla città, si entra presto in un paesaggio rurale fatto di vigneti e uliveti. La strada, leggermente ondulata, porta a Greve in Chianti, il cuore della produzione vinicola toscana. Qui, una sosta in piazza Matteotti è d’obbligo: assaggiate un bicchiere di Chianti Classico e godetevi l’atmosfera tranquilla del borgo. Giorno 2: Greve in Chianti – Radda in Chianti – Castellina in Chianti (40 km) Il secondo giorno è dedicato alla scoperta delle perle del Chianti. La tappa da Greve a Radda vi regalerà salite impegnative, ma le viste spettacolari ripagheranno ogni sforzo. Una volta raggiunta Radda, potrete visitare il centro storico e magari fermarvi in una cantina per una degustazione. Proseguendo verso Castellina in Chianti, vi troverete immersi in un panorama da cartolina, con strade bordate di cipressi e piccoli casali. Giorno 3: Castellina in Chianti – Siena (30 km) L’ultima tappa del viaggio vi condurrà a Siena, una delle città più affascinanti della Toscana. La strada scende dolcemente verso la città, attraversando campagne che sembrano uscite da un dipinto. Arrivati a Siena, perdetevi tra le stradine medievali e raggiungete Piazza del Campo, famosa per il Palio. Qui, concedetevi una meritata cena a base di pici cacio e pepe o una ribollita. Consigli per il Viaggio Periodo migliore: La primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono le stagioni ideali, grazie al clima mite e ai paesaggi incredibili. Attrezzatura: Una bici gravel o una e-bike è perfetta per affrontare le salite toscane senza troppa fatica. Portate con voi una borraccia, una mappa (o un GPS) e attrezzi di base per eventuali riparazioni. Alloggi: La Toscana offre una vasta gamma di sistemazioni, dagli agriturismi immersi nel verde ai B&B accoglienti nei centri storici. Perché Scegliere la Toscana per il Cicloturismo La Toscana non è solo bellezza paesaggistica. Pedalando lungo le sue strade, si respira una storia millenaria, si assaporano piatti e vini straordinari e si entra in contatto con una cultura autentica. Ogni chilometro percorso regala emozioni diverse, rendendo ogni viaggio unico. Un tour in bicicletta in Toscana è molto più di una semplice vacanza: è un’immersione in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ogni dettaglio, dal sorriso della gente al profumo dei campi, racconta una storia. Se amate la bicicletta e cercate un’esperienza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana fa

    Avventura in Bicicletta: Esplorando l'Argentina su Due Ruote L’Argentina è una terra di paesaggi mozzafiato, spazi sconfinati e culture affascinanti, che la rendono una delle destinazioni più avvincenti per gli amanti del cicloturismo. Dal cuore pulsante di Buenos Aires alle vette innevate delle Ande, fino ai deserti della Puna e alle pianure della Patagonia, il paese offre un’incredibile varietà di percorsi adatti a ogni tipo di ciclista, dall’avventuriero esperto al principiante in cerca di nuove emozioni. Perché scegliere l’Argentina per il cicloturismo? Cicloturismo in Argentina significa vivere una connessione unica con la natura e la cultura. I vasti paesaggi, spesso quasi privi di traffico, sono un invito irresistibile per chi desidera esplorare senza fretta. Qui puoi pedalare per chilometri attraversando steppe desolate, foreste millenarie e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. L’ospitalità degli argentini è leggendaria: non è raro essere accolti da sorrisi calorosi o essere invitati a condividere un mate, il tè tradizionale, con i locali. Percorsi imperdibili 1. La Ruta de los Siete Lagos (Patagonia) Uno dei percorsi cicloturistici più iconici dell’Argentina è la “Strada dei Sette Laghi”, un itinerario di circa 110 chilometri che collega San Martín de los Andes a Villa La Angostura. Questo tragitto ti immergerà in un panorama spettacolare fatto di laghi cristallini, montagne ricoperte di boschi e cieli limpidi. Sebbene il percorso possa essere affrontato in due o tre giorni, vale la pena prendersi più tempo per ammirare ogni scorcio e magari fare una sosta per campeggiare in riva a un lago. 2. La Puna e il Nord-Ovest argentino Per chi cerca un’avventura più estrema, il nord-ovest dell’Argentina è una sfida unica. Qui troverai strade sterrate che attraversano altopiani desertici, montagne dai colori surreali e villaggi andini come Purmamarca e Tilcara. Un itinerario molto apprezzato è quello lungo la Quebrada de Humahuaca, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, che combina paesaggi drammatici e una ricca tradizione culturale. 3. La Ruta 40 La Ruta 40 è una delle strade più lunghe al mondo e attraversa l’Argentina da nord a sud per oltre 5.000 chilometri. Per i ciclisti più determinati, percorrerne anche solo un tratto è un’esperienza epica. La sezione patagonica, in particolare, offre una sensazione di libertà assoluta: venti potenti, panorami infiniti e la possibilità di avvistare animali selvatici come guanachi e condor. 4. La regione dei vini a Mendoza Per un’esperienza più rilassante, la regione di Mendoza è perfetta. Qui puoi combinare ciclismo e degustazione di vini, pedalando attraverso vigneti e cantine famose per il loro Malbec. Le strade sono ben tenute e il clima mite rende piacevole viaggiare in bicicletta per la maggior parte dell’anno. Consigli per il cicloturista in Argentina 1. Preparati al clima: L’Argentina è un paese vasto con climi molto diversi. In Patagonia, ad esempio, il vento può essere impegnativo, mentre nel nord le temperature possono superare i 40°C in estate. Pianifica il tuo viaggio in base alla stagione e alle condizioni meteorologiche della zona che vuoi visitare. 2. Equipaggiamento adeguato: Assicurati che la tua bicicletta sia robusta e ben attrezzata, soprattutto se intendi affrontare percorsi sterrati o remoti. Porta con te una buona scorta di acqua e cibo, soprattutto nelle aree più isolate. 3. Interagisci con i locali: Gli argentini sono famosi per la loro accoglienza. Fermati nei piccoli villaggi, scopri le tradizioni locali e assaggia le specialità gastronomiche, come le empanadas e l’asado. 4. Sii consapevole delle distanze: Le distanze in Argentina possono essere enormi, e non sempre ci sono città o punti di ristoro a breve distanza. Pianifica le tue tappe con attenzione e informati sui punti di rifornimento lungo il percorso. Esplorare l’Argentina in bicicletta è molto più di un viaggio: è un’avventura che ti permetterà di vivere il paese con intensità, attraversando paesaggi straordinari e incontrando persone indimenticabili. Che tu scelga di pedalare tra i laghi della Patagonia, le valli andine o le pianure infinite, troverai un’esp Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 2 giorni fa

    Novara e Galliate finalmente unite dalla pista ciclabile dopo venticinque anni Dopo un’attesa di venticinque anni, il sogno di unire Novara e Galliate attraverso una pista ciclabile è finalmente diventato realtà. Questo nuovo itinerario dedicato agli amanti delle due ruote rappresenta un importante passo avanti per la mobilità sostenibile nella zona e offre un’alternativa sicura ed ecologica al traffico sulla statale 341. La pista ciclabile si snoda attraverso un percorso progettato per garantire sicurezza e comfort ai ciclisti, permettendo di evitare il transito su una strada statale notoriamente pericolosa per i mezzi leggeri. La realizzazione di questa infrastruttura non solo favorisce il turismo su due ruote, ma migliora anche la qualità della vita dei pendolari e dei residenti, offrendo loro una soluzione pratica per gli spostamenti quotidiani. Il progetto, frutto di una collaborazione tra le amministrazioni locali e le associazioni del territorio, punta a valorizzare il paesaggio naturale della zona, permettendo ai ciclisti di attraversare scenari suggestivi in totale tranquillità. Inoltre, la nuova pista ciclabile si collega a una rete di percorsi già esistenti, aprendo la strada a itinerari più ampi per gli appassionati di cicloturismo. Questa iniziativa rappresenta un chiaro esempio di come investimenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile possano migliorare la sicurezza stradale e promuovere uno stile di vita più salutare e rispettoso dell’ambiente. Dopo anni di richieste da parte della comunità, la pista ciclabile tra Novara e Galliate è una vittoria per t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 2 giorni fa

    Mestre accelera sulla pista ciclabile Campalto-Tessera, intervento da 8 milioni di euro A Mestre prende il via un’importante operazione di riqualificazione della mobilità ciclabile con la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile Campalto-Tessera. L’intervento, dal valore complessivo di quasi 8 milioni di euro, risponde alle necessità di sicurezza e mobilità sostenibile da tempo richieste dai residenti della zona. Il progetto era stato annunciato dal sindaco Luigi Brugnaro durante il bilancio di fine anno, sottolineando la complessità dell’opera. Via Orlanda, infatti, è sotto la gestione dell’Anas, che aveva completato il primo tratto della pista ciclabile dal centro di Campalto fino al cimitero, ma che non aveva più finanziato il secondo lotto, lasciando la strada incompleta e insicura. La via Orlanda, da anni al centro delle preoccupazioni della comunità locale, è tristemente nota per la sua pericolosità: priva di marciapiedi, è teatro di frequenti incidenti. La pressione dei residenti, unita all’impegno del Comune di Venezia, ha portato alla decisione di intervenire autonomamente per garantire la sicurezza degli utenti, ciclisti e pedoni. L’intervento prevede la realizzazione di un percorso ciclabile continuo, con standard di sicurezza elevati, che collegherà in modo funzionale e protetto Campalto e Tessera. Questo progetto è parte di una visione più ampia per rendere Mestre una città sempre più a misura di ciclista, integrando le piste ciclabili esistenti con nuove infrastrutture e migliorando la mobilità sostenibile. Grazie alla collaborazione tra Comune, Veritas e il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, il progetto ha ottenuto il via libera definitivo, rappresentando un passo avanti per la sicurezza stradale e per la valorizzazione della mobilità alternativa. Mestre si prepara così a diventare un esempio di come un’amministrazione locale possa affrontare sfide complesse per migliorare la qualità della vita dei citta Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 3 giorni fa

    Tragico incidente a Cotignola: muore un ciclista 71enne nello schianto con un’auto Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 14, sulla via Naviglio Sinistra, a Cotignola, nel territorio della Bassa Romagna. La collisione tra un’automobile Fiat Punto e una bicicletta è costata la vita a Giovanni Ricci Picciloni, 71enne di Lugo, morto sul colpo. Il giovane conducente dell’auto, un 24enne di Bagnacavallo, è stato ricoverato in ospedale in stato di choc.La ricostruzione dell’incidente è al vaglio della polizia locale della Bassa Romagna. L’impatto si è verificato all’altezza del civico 4A della provinciale, nei pressi del ristorante La Barchessa. La Fiat Punto viaggiava in direzione Faenza quando si è scontrata con la bicicletta guidata dall’anziano. Tuttavia, rimangono incerte le modalità del sinistro: non è chiaro se la bicicletta stesse percorrendo la strada nella stessa direzione dell’auto o contromano, e se l’impatto sia avvenuto frontalmente o come tamponamento.Secondo i primi rilievi, lo scontro è stato estremamente violento. Nell’urto, il corpo del ciclista ha sfondato il parabrezza dell’auto, è stato proiettato sul tettuccio e ha poi infranto il lunotto posteriore, per poi cadere sull’asfalto. La bicicletta, con ancora alcune borse della spesa e un bastone appoggiato al telaio, è stata ritrovata poco distante dal luogo dell’impatto.La notizia ha sconvolto la comunità locale, già segnata da episodi simili in passato. Giovanni Ricci Picciloni era una figura nota e rispettata, e la sua morte lascia un vuoto tra amici e conoscenti. Il tragico evento solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza stradale, in particolare p Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 3 giorni fa

    Inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio: un passo avanti per la mobilità sostenibile a Catania Oggi è stata ufficialmente inaugurata la nuova pista ciclabile di via Domenico Tempio, un’infrastruttura attesa da anni che collega piazza Duomo al lungomare della Plaja. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile nella città etnea, offrendo un’alternativa sicura e accessibile per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto. La costruzione della pista, però, non è stata priva di ostacoli. I lavori, originariamente previsti per concludersi entro giugno, si sono protratti per diversi mesi a causa di ritardi e imprevisti, generando un acceso dibattito tra amministrazione, cittadini e associazioni ambientaliste. Le critiche si sono concentrate sia sui tempi di realizzazione sia sull’assenza di un collegamento diretto con altri percorsi ciclopedonali cittadini, un aspetto che lascia incompleto il disegno di una rete ciclabile integrata per la città. Nonostante queste difficoltà, l’inaugurazione segna un importante progresso. Grazie alla nuova pista, sarà finalmente possibile raggiungere in bicicletta il viale Kennedy e le spiagge della Plaja partendo dal cuore del centro storico di Catania, senza dover affrontare il tra Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 4 giorni fa

    Maloja – La Punt: Un Percorso Cicloturistico Tra Laghi e Villaggi di Montagna Tra le tante perle cicloturistiche che la Svizzera offre, il percorso Maloja – La Punt rappresenta un’esperienza indimenticabile per chi ama pedalare immerso in paesaggi mozzafiato. Questo itinerario combina natura incontaminata, paesaggi lacustri e il fascino autentico dei piccoli villaggi engadinesi. Il punto di partenza: Maloja, la porta dell’Engadina Il viaggio inizia a Maloja, un piccolo villaggio situato all’ingresso dell’alta Engadina. Circondato da montagne imponenti, Maloja è il punto di partenza ideale per i cicloturisti in cerca di un itinerario che coniughi tranquillità e scenari spettacolari. Qui, l’aria fresca di montagna e il rumore del vento tra gli alberi danno subito la sensazione di entrare in sintonia con la natura. La pista ciclabile si apre tra prati verdi e boschi di conifere, invitando i ciclisti a lasciarsi alle spalle il ritmo frenetico della vita quotidiana. A pochi chilometri dall’inizio del percorso, il protagonista assoluto si svela: il maestoso Lago di Sils. Costeggiando il Lago di Sils: un paradiso per gli occhi La prima tappa del percorso si snoda lungo le rive del Lago di Sils, una delle gemme più affascinanti dell’Engadina. Pedalare accanto a questo specchio d’acqua cristallino è un’esperienza rigenerante. Il contrasto tra il blu del lago e il verde delle montagne circostanti crea uno scenario da cartolina, che in estate si arricchisce di colori vivaci grazie ai prati fioriti. Lungo il tragitto, ci si può fermare per ammirare il panorama o scattare qualche foto ricordo. Per i più avventurosi, vale la pena fare una deviazione verso Isola, una piccola località raggiungibile solo a piedi o in bici, situata su una penisola del lago. Tra piccoli villaggi e tradizioni engadinesi Proseguendo lungo il percorso, il paesaggio cambia gradualmente. La pista ciclabile attraversa una serie di pittoreschi villaggi come Silvaplana, Surlej e Champfèr. Questi centri, noti come mete di villeggiatura estiva, offrono un mix di tradizione e modernità: antiche case engadinesi con facciate decorate da sgraffiti si alternano a boutique, caffè e ristoranti di charme. Ogni villaggio merita una breve sosta per immergersi nell’atmosfera locale. Silvaplana, ad esempio, è famosa per il suo lago che attira appassionati di windsurf e kitesurf, mentre Surlej offre splendidi scorci sulle montagne circostanti. La destinazione: La Punt Dopo circa 40 chilometri di pedalate rilassanti, il percorso termina a La Punt, un villaggio affascinante situato ai piedi del Passo dell’Albula. Qui, l’architettura tradizionale e la tranquillità del luogo invitano a una pausa rigenerante. Se avete ancora energie, potete esplorare i dintorni o concedervi un pasto in uno dei ristoranti tipici, assaggiando piatti locali come la zuppa d’orzo engadinese o il famoso Engadiner Nusstorte. Consigli pratici per il percorso Periodo consigliato: Da giugno a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono in ottime condizioni. Livello di difficoltà: Il percorso è adatto a tutti, con dislivelli moderati e tratti ben segnalati. Attrezzatura: Si consiglia una bici da corsa o da gravel. Per chi preferisce un approccio più rilassato, è possibile noleggiare una bici elettrica in diverse località dell’Engadina. Punti di ristoro: Lungo il percorso troverete numerosi bar, ristoranti e aree picnic dove riposarvi e godervi la vista. Il percorso Maloja – La Punt è molto più di un semplice itinerario cicloturistico. È un viaggio che permette di entrare in contatto con la natura selvaggia dell’Engadina, di scoprire villaggi ricchi di storia e tradizione e di ritrovare il piacere di muoversi a un ritmo lento, assaporando ogni istante. Un’esperienza da vivere almeno una volta nel Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa

    Alla scoperta di Zagabria in bicicletta: un viaggio tra cultura, storia e natura Zagabria, la capitale della Croazia, è una città che si presta perfettamente a essere esplorata in bicicletta. Con le sue strade accoglienti, i numerosi parchi e i quartieri ricchi di storia, è una destinazione ideale per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire un lato autentico e affascinante della Croazia. Pedalando tra le sue vie, è possibile immergersi in una città che unisce eleganza mitteleuropea e vibrazioni mediterranee. Un giro nella Città Alta e Città Bassa Il punto di partenza perfetto per un tour in bicicletta è la Città Alta (Gornji Grad). Qui, le strade acciottolate e i palazzi storici raccontano secoli di storia. Anche se alcune salite potrebbero mettere alla prova i meno allenati, la fatica sarà ripagata dalla vista spettacolare sulla città dalla Torre Lotrščak e dal fascino della Chiesa di San Marco, con il suo tetto decorato a mosaico. Dalla Città Alta, scendendo verso la Città Bassa (Donji Grad), ci si ritrova in un labirinto di viali eleganti e piazze. Piazza Ban Jelačić, il cuore pulsante della città, è perfetta per una sosta prima di riprendere il viaggio verso i parchi e i giardini che caratterizzano questa zona. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprire il cosiddetto Ferro di Cavallo Verde, un insieme di parchi e piazze che formano una sorta di anello verde intorno alla città. Pedalando nel verde: i parchi di Zagabria Uno degli aspetti più affascinanti di Zagabria è la sua abbondanza di spazi verdi. Il Parco Maksimir, il più grande e antico della città, è un’oasi di pace e natura a pochi chilometri dal centro. Con i suoi sentieri ombreggiati, laghi e prati, è un luogo perfetto per una pedalata rilassante lontano dal caos cittadino. Per chi ama un’atmosfera più romantica, il Lago Jarun, a sud-ovest della città, è ideale per un giro in bici al tramonto. Il percorso lungo il lago è pianeggiante e offre numerosi punti dove fermarsi per un picnic o semplicemente per godersi il panorama. Scoprire Zagabria su due ruote: consigli pratici Noleggio bici: Se non porti la tua bicicletta, non preoccuparti. Zagabria offre numerosi servizi di noleggio bici a prezzi accessibili. La rete di bike sharing “Nextbike” è una soluzione pratica per chi vuole esplorare la città senza pensieri. Piste ciclabili: La città dispone di un buon numero di piste ciclabili, specialmente nelle zone centrali e nei parchi. Tuttavia, presta attenzione al traffico nei quartieri più periferici, dove le piste potrebbero essere meno frequenti. Stagione ideale: La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitare Zagabria in bicicletta. Le temperature miti e il clima piacevole rendono la pedalata ancora più piacevole. Esperienze imperdibili in bicicletta Un viaggio a Zagabria non sarebbe completo senza alcune esperienze uniche. Fermati in uno dei tanti mercati locali, come il Mercato Dolac, per assaporare prodotti freschi e tradizionali. Oppure, dirigiti verso il Museo delle Relazioni Interrotte, un luogo insolito e affascinante che racconta storie di cuori spezzati da tutto il mondo.Se hai tempo e voglia di avventura, considera di esplorare i dintorni della città. A pochi chilometri da Zagabria si trovano le colline della Medvednica, perfette per gli amanti della mountain bike. Il Parco Naturale Medvednica offre percorsi di varie d Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa

    In bicicletta alla scoperta di Istanbul: tra storia, cultura e panorami mozzafiato Istanbul, la città che unisce Oriente e Occidente, è un luogo unico al mondo dove ogni angolo racconta una storia millenaria. Scoprirla in bicicletta è un’esperienza indimenticabile, che permette di immergersi a pieno nella sua atmosfera vibrante e nei suoi paesaggi incantevoli, spostandosi agilmente tra i quartieri, i monumenti storici e le viste mozzafiato sul Bosforo. Un nuovo modo di vivere Istanbul Tradizionalmente esplorata a piedi o con i mezzi pubblici, Istanbul sta diventando una meta sempre più amata dai cicloturisti grazie a una crescente rete di piste ciclabili e percorsi adatti. Pedalare qui significa scoprire i suoi contrasti: dai vicoli caotici dei bazar ai parchi tranquilli, dalle rive del Bosforo alle stradine che si arrampicano sulle colline. Ogni percorso rivela la ricchezza culturale della città, che mescola influenze bizantine, ottomane e moderne. Percorsi consigliati Ecco alcune tappe imperdibili per chi vuole esplorare Istanbul in bicicletta. 1. Lungo il Corno d’Oro Il Corno d’Oro, l’insenatura naturale che divide la città, offre una pista ciclabile piacevole e panoramica. Il percorso parte da Eminönü, vicino al famoso mercato delle spezie, e segue la costa fino al quartiere di Eyüp. Lungo il tragitto, potrai fermarti a visitare il Parco di Balat, ammirare le case colorate del quartiere omonimo e scoprire la tranquillità del parco lungo il mare. 2. Le rive del Bosforo Pedalare lungo le rive del Bosforo è un’esperienza unica. Partendo da Ortaköy, celebre per la sua moschea affacciata sull’acqua, puoi seguire la costa verso nord fino a Bebek e oltre, passando per eleganti ville ottomane e caffè con viste spettacolari. Fermati per una pausa e gusta un tè turco mentre osservi i traghetti che solcano lo stretto. 3. Isole dei Principi Per un’escursione fuori dal comune, prendi il traghetto con la tua bici e dirigiti verso le Isole dei Principi. Sull’isola di Büyükada, le auto sono vietate, rendendo la bicicletta il mezzo ideale per esplorare. Pedala lungo i sentieri alberati, scopri le ville storiche e goditi le viste panoramiche sul mare di Marmara. 4. Dagli antichi quartieri ai parchi verdi Se ami la storia, percorri le strade che collegano i grandi monumenti di Istanbul, come la Moschea Blu, Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Per una pausa immersa nella natura, dirigiti verso il Parco di Gülhane o il vasto Parco Belgrad, ideale per un giro tranquillo lontano dal caos urbano. Sfide e consigli utili Istanbul è una città collinare e il traffico può essere intenso in alcune zone, quindi è importante pianificare il percorso in anticipo. Prediligi le ore meno affollate della giornata e considera l’uso di una bici elettrica per affrontare le salite più ripide. Porta sempre con te una buona scorta d’acqua, soprattutto nei mesi estivi, e assicurati di rispettare le norme locali di sicurezza stradale. Perché scegliere la bici a Istanbul Esplorare Istanbul in bicicletta offre un senso di libertà che altri mezzi non possono dare. Ti consente di scoprire angoli nascosti, di vivere un’esperienza più autentica e di ridurre l’impatto ambientale del tuo viaggio. Inoltre, la città sta investendo sempre di più nel cicloturismo, con nuove piste ciclabili e iniziative per incoraggiare l’uso della bicicletta.In bicicletta, Istanbul diventa una città ancora più magica. La lentezza del pedalare ti permette di cogliere dettagli che altrimenti sfuggirebbero: i profumi delle spezie, i sorrisi dei passanti, il suono delle onde del Bosforo. Che tu sia un cicloturista esperto o un principiante, pedalare a Istanbul è un’esperienza Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane fa

    A Torino una nuova rete ciclabile: 15 km per collegare stazioni e università Torino si conferma una città in prima linea nella promozione della mobilità sostenibile con un progetto ambizioso: una rete di piste ciclabili lunga 15 chilometri che collegherà le principali stazioni ferroviarie e della metropolitana con le sedi universitarie del territorio. Questo intervento rappresenta un importante passo avanti per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, integrandola con il trasporto pubblico e riducendo l’impatto ambientale. Un sistema di mobilità integrata e sostenibile Il nuovo piano prevede una connessione strategica tra le stazioni e le facoltà universitarie, rendendo più facile e sicuro per studenti e lavoratori scegliere la bicicletta per i propri spostamenti. Le direttrici principali includono: Da Porta Susa alle facoltà di Informatica e Scienze Motorie: un percorso che collega il cuore del sistema ferroviario torinese con due importanti poli accademici, attraversando alcune delle zone più frequentate della città. Da Porta Nuova verso la facoltà di Medicina presso le Molinette: un tratto essenziale per gli studenti di Medicina e i professionisti che frequentano uno dei poli ospedalieri più rilevanti della regione. Dal Lingotto alla facoltà di Economia e al Politecnico: questo asse collega la stazione ferroviaria del Lingotto con due istituzioni accademiche di eccellenza, includendo anche la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA). Da Piazza Bengasi al Politecnico: un percorso che valorizza il recente ampliamento della linea metropolitana verso sud, favorendo l’accesso al principale polo ingegneristico della città. Dalla futura stazione San Paolo al polo universitario di Grugliasco: una direttrice pensata per il nuovo campus universitario, che ospiterà migliaia di studenti. Un’opportunità per studenti e cittadini Questa rete ciclabile non è solo un progetto infrastrutturale, ma un investimento sul futuro della città. Gli studenti potranno contare su percorsi sicuri e protetti per raggiungere le loro facoltà, riducendo il tempo di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non solo: anche i residenti beneficeranno di un sistema di mobilità più fluido, che riduce il traffico motorizzato e rende Torino più vivibile.L’iniziativa fa parte di un piano più ampio di sostenibilità e transizione ecologica promosso dalla Città Metropolitana di Torino. L’obiettivo è non solo ridurre le emissioni di CO2, ma anche promuovere uno stile di vita attivo e salutare per i cittadini. La bicicletta, infatti, non è solo un mezzo di trasporto ecologico, ma anche un’attività che migliora il benessere fisico e mentale.La realizzazione di 15 chilometri di piste ciclabili non è priva di sfide. Sarà fondamentale garantire la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza di ciclisti e pedoni. Inoltre, l’interazione tra ciclabili, traffico motorizzato e mezzi pubblici richiederà una pianificazione accurata e una sensibilizzazione dei cittadini.Con questa nuova rete ciclabile, Torino dimostra di voler diventare un esempio di mobilità urbana sostenibile, offrendo soluzioni concrete per studenti, pendolari e residenti. I 15 chilometri di piste rappresentano un’occasione per ripensare la città in chiave green, migliorando la qualità della vita e rafforzando il legame tra mobilità e sviluppo sostenibile. Una città più a misura di bicicl Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    Ciclabile della Moldava e dell’Elba: Un viaggio in bicicletta tra Praga e Dresda Il fascino di un itinerario cicloturistico non sta solo nella meta, ma anche nel viaggio stesso: la Ciclabile della Moldava e dell’Elba incarna perfettamente questo principio. Questo percorso straordinario collega due grandi città europee, Praga e Dresda, attraversando due nazioni – la Repubblica Ceca e la Germania – e regalando un’esperienza unica tra natura, storia e cultura. Due fiumi, una storia condivisa Il viaggio segue il corso di due fiumi iconici: la Moldava e l’Elba. La Moldava, il fiume più lungo della Repubblica Ceca, nasce tra i boschi della Selva Boema e attraversa Praga, la “città delle cento torri”. Qui inizia la nostra avventura, in una cornice suggestiva che mescola il fascino gotico del Ponte Carlo e l’eleganza barocca del Castello di Praga. Man mano che si pedala lungo la Moldava, il paesaggio si trasforma: la città lascia spazio a morbide colline, borghi pittoreschi e boschi rigogliosi. Il percorso, ben segnalato e adatto a ciclisti di ogni livello, è un invito alla scoperta di castelli medievali, villaggi tranquilli e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Dal cuore della Boemia al confine tedesco Proseguendo verso nord, la Moldava si unisce all’Elba, segnando un simbolico passaggio tra la Repubblica Ceca e la Germania. Questo tratto del percorso è un’immersione nella storia, con tappe come Litoměřice, una città dal fascino rinascimentale, e Terezín, tristemente nota per il suo passato legato alla Seconda Guerra Mondiale. Ogni chilometro racconta qualcosa, che si tratti di antiche tradizioni ceche o di eventi che hanno plasmato l’Europa. La Svizzera Sassone: natura mozzafiato Entrati in Germania, il percorso si inoltra nella regione della Svizzera Sassone, una delle tappe più spettacolari di questo itinerario. Qui, l’Elba scorre tra imponenti formazioni rocciose, canyon e boschi che sembrano usciti da un dipinto romantico. Per i ciclisti, è un invito a rallentare il ritmo, fermarsi per scattare foto o semplicemente ammirare la bellezza della natura. Uno dei punti più iconici di questa sezione è la vista sul Ponte di Bastei, un’opera d’ingegneria incastonata tra le rocce, che regala panorami indimenticabili. Dresda: il gran finale Il viaggio si conclude a Dresda, una città che unisce modernità e tradizione. Conosciuta come la “Firenze sull’Elba”, Dresda offre ai cicloturisti un’accoglienza calorosa, con la possibilità di esplorare monumenti come la Frauenkirche, lo Zwinger e la Semperoper. Dopo giorni di pedalate, questa città è la ciliegina sulla torta: un mix perfetto di arte, cultura e relax. Consigli pratici per il percorso Lunghezza: Il percorso varia in base alle deviazioni, ma da Praga a Dresda sono circa 230-250 chilometri. Difficoltà: La ciclabile è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto leggermente collinare, ed è adatta a famiglie e ciclisti meno esperti. Periodo consigliato: La primavera e l’estate sono i momenti migliori, grazie al clima mite e ai paesaggi in fiore. Equipaggiamento: Una bici da trekking o una e-bike sono ideali per affrontare il percorso in comodità. La Ciclabile della Moldava e dell’Elba non è solo un itinerario ciclistico, ma un viaggio tra due culture, due storie e due nature diverse, unite dal filo conduttore dei loro maestosi fiumi. È un’esperienza che resta nel cuore, un invito a scoprire l’Europa in modo lento e autenti Continua a leggere

  • Carica di più