La dieta del cicloturista
13/11/2015 in Alimentazione, Tecnica
La bicicletta è un’attività che richiede un grande dispendio di energie, per gli atleti è quindi importante seguire un’alimentazione corretta che li rifornisca di tutte le energie necessarie.
Si comincia dal primo pasto della giornata: la colazione. Prima di mettersi in sella è bene ingerire cibi ricchi di acqua e sali minerali come la frutta. Ottime le banane che contengono molti sali minerali e potassio, è ideale anche una colazione con pane e marmellata, fette biscottate o latte scremato.
Per quanto riguarda il pranzo, meglio non esagerare. La pasta è ottima per rifornirsi di carboidrati e ripristinare gli zuccheri (che servono a ricostruire il glicogeno muscolare) ma attenzione a non usare sughi o condimenti troppo pesanti da digerire. E’ consigliato anche un altro spuntino di frutta. No a bevande gassate o troppo fredde e ovviamente niente alcolici!
Dopo il pasto è meglio aspettare circa un’ora prima di ricominciare a pedalare.
Alla fine della giornata è bene concludere con una cena adeguata alla vostra fame, ma senza esagerare se avete in programma di ripartire il giorno dopo. Il pasto della sera prima incide, infatti, molto più della colazione sulla giornata.
Tuttavia il vero carburante per il vostro corpo è rappresentato dall’acqua e dai sali minerali. 
Ideale sarebbe portare con se due borracce: una piena d’acqua fresca e l’altra di sali integratori.
Bici da donna: scegliamo quella giusta
13/11/2015 in I Nostri Consigli, Tecnica
Uomini e donne hanno indubbiamente una fisionomia diversa, ma parlare di bici da donna e bici da uomo non è del tutto corretto. La bicicletta “giusta” è quella che meglio si adatta alla fisicità di ognuno di noi, indipendentemente dal nostro genere.
Le prime biciclette con il telaio da donna iniziarono a comparire nei primi anni ’30 e oggi sono diffuse più che mai. Tutte le case produttrici moderne hanno nel loro catalogo una vasta gamma di biciclette per donna che include bici da città, bici da corsa, mountain bike. Ma come scegliere quella più adatta?
Il fattore più importante è la dimensione del telaio. Deve essere calcolata in base all’altezza, alla misura del busto e alla lunghezza di braccia e gambe. Un telaio fuori misura, a lungo andare, potrebbe provocare fastidiosi dolori alle ginocchia, al collo e alla schiena.
La prima misura da prendere per individuare il telaio migliore è quella del cavallo (dall’osso pubico al tallone), dopodiché è fondamentale avere un’idea della distanza per te più comoda tra la sella e il manubrio. Fare una prova è il metodo migliore: una volta seduta in sella, se sei costretta ad stendere troppo le braccia per raggiungere il manubrio significa che il telaio è troppo grande. Se al contrario non riesci a stendere del tutto le braccia il telaio è troppo piccolo. La dimensione del manubrio andrà poi calcolata secondo la larghezza delle spalle.
Le selle da donna hanno caratteristiche diverse rispetto a quelle da uomo: solitamente sono più larghe per garantire un maggiore comfort anche per lunghe pedalate ed alcune hanno anche fessure centrali studiate per adattarsi al meglio al corpo femminile.
Alti componenti da tenere in considerazione sono le leve del cambio e dei freni che talvolta sono troppo grandi per le mani di una donna. Si tratta 
Nel caso vogliate andare sul sicuro potete rivolgervi ad esperti di biomeccanica che sono in grado di regolare la posizione di sella e manubrio secondo la vostra fisicità oppure fare analisi più approfondite per consigliare nella scelta del telaio migliore.
Famiglie in sella in Danimarca
12/11/2015 in Promozione del Territorio, Territorio

E allora perché non utilizzare la bici per una vacanza con tutta la famiglia? La Danimarca è il posto ideale per questo tipo di esperienza. Le piste ciclabili in questa nazione sono attrezzatissime e senza particolari difficoltà perché scorrono per lo più in piano. Oltre a paesaggi incantati dove il verde e la natura sono protagonisti, ci sono alcune attrazioni davvero imperdibili adatte a grandi e piccini. E’ il caso di Legoland, il parco divertimenti tutto costruito con i mattoncini LEGO e dello Zoo di Givskud, nello Jutland, dove salendo sul safari bus si possono ammirare antilopi, gazzelle, bisonti, struzzi e elefanti dal vivo. Come perdersi poi una pedalata lungo i colorati canali di Copenaghen?
Le regole per pedalare in sicurezza con i bambini sono semplici:
- programmate tappe non superiori ai 30-40 km. Il protagonista deve essere il divertimento e non i km macinati.
- scegliete il giusto mezzo in base all’età e all’esperienza dei bambini in bicicletta. Meglio trasportali sulla vostra bici, trainarli su un carrellino o farli pedalare in autonomia?
- programmate molte soste lungo il tragitto.
Attenzione! in Danimarca il caschetto è consigliato agli adulti ed obbligatorio per i bambini.
Pesaro: dal centro al mare in Bicipolitana
12/11/2015 in Promozione del Territorio, Territorio

Alcune piste sono ancora in fase di completamento ma, ad esempio, sono già attive e funzionanti:
La Linea Azzurra. Che collega il porto cittadino al mare percorrendo il Viale Trieste e passando proprio davanti alla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, scultura in bronzo del famoso artista contemporaneo. Al temine della linea si può imboccare la ciclabile litoranea che corre lungo la costa marchigiana.
La Linea Verde. Che costeggia il fiume Foglia per circa 6 km. Un bellissimo itinerario nel verde a pochi passi dal centro di Pesaro dedicato al ciclista Umberto Cardinali. Questa linea ha meritato il premio Italian Green Road Award alla passata edizione del CosmoBike Show.
La Linea Rossa. Che attraversa il centro storico di Pesaro dalla casa natale di Giocchino Rossini, alla Piazza del Popolo e al Teatro Storico. Una sorta di visita guidata delle meraviglie artistiche ed architettoniche della città.
Eurovelo 15: la pista ciclabile del Reno
07/10/2015 in Eurovelo
Da Andermatt a Rotterdam, dalla sorgente alla foce del fiume Reno.
L’Eurovelo 15 è forse il più affascinante itinerario della rete eurovelo, lungo poco più di 1.200 km tocca Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Francia e Olanda.
E’ l’ultimo percorso della rete europea ad essere stato realizzato ed è quello in condizioni migliori visto che ricalca una pista ciclabile allestita precedentemente. Il Reno è uno dei fiumi più lunghi e importanti del continente. La sua valle è stata teatro di moltissime battaglie che hanno segnato la storia dell’Europa: dai tempi dei romani alla II Guerra Mondiale. Oggi che la guerra è finita, passare da una sponda all’altra del corso d’acqua così facilmente ha un grande valore simbolico per tutto il territorio
Si parte dalla sorgente del Reno sulle Alpi svizzere presso la città di Andermatt. La pista segue fedelmente il corso del fiume fin da subito, inizialmente correndo solo lungo una riva e poi spostandosi su entrambe. Il tratto svizzero, quello del Liechtenstein e quello francese sono relativamente corti per gli standard Eurovelo ma non per questo meno interessanti. Si attraversano infatti importanti città come Basilea e Strasburgo, sede dell’UE.
In Germania si segue il tratto più lungo del fiume e via via che si prosegue verso nord si assiste al graduale cambiamento del paesaggio e della cultura locale. Grandi aree verdi dedite all’agricoltura si lasciano il posto a vivaci città turistiche come Mainz, Bonn, Colonia e Düsseldorf. Sul Reno si affacciano inoltre diversi centri industriali e commerciali come Duisburg, dotato di un attrezzatissimo porto fluviale.
Tra Bingen e Koblenz il fiume si restringe fino a formare quella che è nota come la “Gola del Reno”. In questo tratto sulle sponde del corso d’acqua si affacciano numerosi castelli, fortezze e palazzi medievali conservatisi in ottimo stato. Il particolare valore paesaggistico, storico e culturale di questo territorio è riconosciuto a livello internazionale tanto che l’UNESCO ha inserito la Valle del Medio Reno tra i Patrimoni dell’Umanità.
Una volta superata la cittadina di Wesel, nella regione della Renania Settentrionale-Vestfalia, mancano pochi km al confine con l’Olanda. Sebbene la pista ciclabile non passi vicino alla capitale le città che si incontrano meritano comunque una visita: Arnhem e infine Rotterdam, magnifica città portuale affacciata sul Mare del Nord.
L’intero percorso ha una difficoltà medio-bassa e si presta molto bene per organizzare una vacanza in famiglia. Si possono infatti alternare brevi tappe in bicicletta a viaggi in treno per le tratte più lunghe.
Eurovelo 13: il percorso della cortina di ferro
07/10/2015 in Eurovelo
Da Kirkenes al Mar Nero in circa 10.400 km.
L’Eurovleo 13 corre lungo il perimetro della vecchia area di influenza sovietica toccando Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Ungheria, Croazia, Serbia, Macedonia, Romania e Bulgaria.
Si pedala sempre su piste ciclabili, strade secondarie o greenways, occorre fare particolare attenzione solo nei tratti di avvicinamento alle grandi città.
Il percorso parte da Kirkenes all’estremità est della Norvegia e si dirige subito verso sud lungo il confine che separa la Finlandia dalla Russia. Questo è il territorio dei Sami, popolazione dai costumi e dallo stile di vita prettamente nomadi. Il paesaggio finlandese presenta vaste foreste e innumerevoli laghi, fiumi e canyon in cui pedalare è davvero molto piacevole.
A questo punto il tracciato ufficiale prevede un breve tratto in territorio russo. Però persino gli organizzatori del percorso lo sconsigliano perché le autorità locali richiedono moltissimi visti e permessi a chiunque lo attraversi. In alternativa si può raggiungere l’Estonia via mare prendendo un traghetto da Helsinki perdendosi però la meravigliosa città di San Pietroburgo il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Arrivati a Tallin si seguono in gran parte i tracciati ciclabili nazionali che collegano tra loro le tre Repubbliche Baltiche. Si tratta dei primi stati ad essersi dichiarati indipendenti dall’Unione Sovietica (1991). L’Eurovelo 13 attraversa quindi Riga e Klapeda per poi inoltrarsi nell’oblast di Kaliningrad, un’enclave russo nel territorio un tempo occupato dalla Prussia Orientale tedesca. Al termine della II Guerra Mondiale, cacciando gli abitanti tedeschi, questo pezzo di terra venne spartito tra Polonia e Russia. Unica testimonianza del passato della città è la cattedrale dove riposano le spoglie del filosofo Immanuel Kant.
Procedendo verso est si entra in Polonia e si raggiunge la città costiera di Danzica, oltre la foce della Vistola. Non perdetevi una visita della città se non avete mai avuto l’occasione di soggiornarci. Il percorso prosegue poi sempre lungo la costa attraverso il Parco Nazionale Słowiński e la Baia di Stettino che segna il confine con la Germania.
Il primo tratto di strada in questo paese costeggia ancora il Mar Baltico e porta fino a Lubecca. Da qui si comincia invece a pedalare nell’entroterra tedesco, nella ex-Germania dell’Est, in quelle città e paesi un tempo oppressi dall’influenza sovietica. Lungo il percorso si incontrano molti musei e memoriali della II Guerra Mondiale e della Guerra Fredda. Particolare è il paesino di Mödlareuth a cavallo tra la Baviera e la Turingia e per questo un tempo diviso a metà da un muro esattamente come Berlino.
Continuando lungo la linea di confine della Repubblica Ceca e dell’Austria, ci si ritrova nel cuore della European Green Belt: uno spazio verde occupato da animali e piante che si credevano estinti. A causa della guerra questi territori di confine furono pressoché abbandonati dall’uomo e la natura ne riprese il controllo. Si attraversano quindi parchi naturali e riserve protette punteggiati da vecchie torri di guardia e bunker.
Bratislava è la prima importante città della Slovacchia in cui ci si imbatte superata la frontiera. E’ dotata di un bellissimo centro storico con molti edifici barocchi e di un castello, dimora dei reali Asburgo. Mantenendosi vicini ai confini dello stato, si attraversa il Danubio e si entra in Ungheria. L’Eurovelo 13 prosegue ancora lungo le frontiere tra Austria, Slovenia, Croazia e Serbia.
Nei pressi di quest’ultimo paese si affronta una salita piuttosto impegnativa con strappi del 12% al termine della quale si entra in territorio rumeno. Più avanti, per superare i Monti Osogovo in Macedonia, si incontra un altro lungo tratto in salita. Dopodiché le fatiche sono finite e si torna a pedale facilmente nelle vaste pianure della Bulgaria.
L’Eurovelo 13 attraversa infine le pinete della regione di Pomaks e raggiunge la costa del Mar Nero nella cittadina di Carevo.
Fate Attenzione: non tutti i tratti del percorso sono stati ancora realizzati, si consiglia di controllare il sito ufficiale di Eurovelo per ulteriori informazioni.
Eurovelo 12: il percorso del Mare del Nord
06/10/2015 in Eurovelo
Da Bergen alle Isole Shetland: il giro del Mare del Nord
L’Eurovelo 12 è lungo quasi 6.000 km e tocca Norvegia, Danimarca, Germania, Olanda, Belgio, Francia e Gran Bretagna.
Trattandosi di un circuito è possibile partire da qualunque città attraversata dal percorso, Bergen è un’ottima opzione. Presenta un centro storico molto pittoresco con le tipiche casette colorate del nord europa. Uscendo dall’abitato si pedala sempre in prossimità della costa incontrando spesso cittadine e villaggi di pescatori. Il litorale norvegese è molto frastagliato e in alcuni punti non si può evitare di prendere un traghetto.
Fiordi e strette insenature si susseguono anche lungo la costa svedese e il paesaggio non cambia almeno fino alla città di Göteborg, seconda città più popolata del paese. Altri 50 km e il percorso porta a Varberg da cui ci si imbarca per raggiungere la Danimarca.
In questo paese la bicicletta è davvero molto diffusa e le piste su cui si pedala attrezzatissime. Il paesaggio danese offre ancora piccoli insediamenti ma al posto delle colline nordiche dominano la pianura e vasti campi coltivati. In prossimità del confine tedesco il territorio si fa un po’ più frastagliato con laghetti e isole costiere.
La prima provincia della Germania che si attraversa è la Schleswig-Holstein, anche qui si pedala sempre lungo la costa frastagliata del nord ma i centri abitati si fanno via via più grandi e organizzati fino ad arrivare ad Amburgo, importante snodo commerciale del paese. Superata la città si procede mantenendo il mare sulla destra e attraversando le cittadine di Buxtehude, Cuxhaven e Bremerhaven. A questo punto mancano pochi km all’Olanda.
Purtroppo l’Eurovelo 12 si mantiene sempre lungo la costa bypassando le grandi città del paese come Amsterdam, Rotterdam e l’Aja, ma se non avete mai avuto occasione di visitarle vi consigliamo una breve deviazione, sicuramente non ve ne pentirete.
Continuando verso ovest si passa la frontiera con il Belgio. Il tratto di Eurovelo 12 in questa nazione è molto corto, solo 72 km, ma di altissima qualità. Nelle Fiandre occidentali si attraversa Bruges, cittadina Patrimonio dell’Umanità per via del bellissimo centro storico con canali artificiali e palazzi risalenti al medioevo.
Il tratto francese è ancora più corto: si arriva soltanto fino a Calais prima di raggiungere l’Inghilterra con un traghetto. Una volta sbarcati a Dover inizia il tratto più interessante del percorso. Risalendo il paese il panorama cambia gradualmente tornando ad assomigliare ai paesaggi nordici che abbiamo lasciato in Norvegia e Svezia. Inizialmente si pedala nella campagna del Kent dove si trova anche Canterbury, famosa per la sua abbazia, per poi dirigersi verso Londra. La ciclabilità della capitale è molto sviluppata e non si avranno problemi ad attraversarla.
Ci si inoltra quindi nell’Essex, si superano Colchester, Scarborough e Berwick-upon-Tweed e si entra in Scozia. A questo punto l’Eurovelo 12 si allontana un po’ dalla costa per visitare Edimburgo prima di tornare a scorrere nella campagna. Più si prosegue verso nord, più piccoli diventano gli insediamenti umani ma arrivati alla punta settentrionale della Scozia si può prendere un traghetto per le Isole Orcadi e da lì per le Isole Shetland.
Fate Attenzione: non tutti i tratti del percorso sono stati ancora realizzati, si consiglia di controllare il sito ufficiale di Eurovelo per ulteriori informazioni.
Eurovelo 11: il percorso dell’Europa Orientale
06/10/2015 in Eurovelo
Da Capo Nord ad Atene: oltre 6.000 km e ben 11 paesi.
L’Eurovelo 11 tocca Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Serbia, Macedonia e Grecia.
E’ uno dei percorsi eurovelo che attraversano l’Europa da nord a sud e, come Eurovelo 1 e 7, parte dall’estrema punta settentrionale del continente. Il tracciato scorre in Norvegia per circa 270 km in una regione dai paesaggi particolarmente affascinanti. Il bellissimo panorama nordico accompagna i ciclista anche nell’attraversamento della Lapponia e a Rovaniemi, capoluogo della regione. Il tratto finlandese termina a Helsinki, vivace capitale del paese, da cui è necessario prendere un traghetto alla volta di Tallin.
Arrivati nella prima delle tre Repubbliche Baltiche il tragitto scorre tranquillo lungo strade secondarie e piste ciclabili, molto sviluppate in tutti e tre i paesi. Una volta sbarcati si ha l’occasione di visitare il centro storico medievale di Tallin, riconosciuto tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO fin dal 2007, prima di riprendere la rotta verso sud. Dopo circa 450 km si varca il confine con la Lettonia. Qui il percorso attraversa numerose riserve naturali e parchi protetti: è un tratto particolarmente piacevole dal punto di vista paesaggistico.
Arrivati in Lituania si procede spediti verso Vilnius, la capitale, attraversando piccoli villaggi rurali e campi coltivati. Si torna a pedalare in campagna anche dopo esserci lasciati alle spalle al periferia della città.
La Polonia si trova proprio nel cuore della grande pianura centrale europea per ciò per i primi 450 km si pedala in piano immersi in un paesaggio campestre in cui i campi si alternano a piccoli villaggi, foreste e laghi. Eurovelo 11 porta quindi a visitare Varsavia, città completamente ricostruita dopo i bombardamenti della guerra e oggi culturalmente molto ricca. Usciti dalla capitale si procede verso sud attraversando anche Cracovia per poi inoltrarsi nella regione dei Carpazi.
Il tratto slovacco è piuttosto breve: poco più di 130 km. La città più importante in cui ci si imbatte è Kosice, punto di riferimento per l’intera area circostante.
In Ungheria si segue il fiume Tibisco mantenendosi quasi sempre in pianura. Di particolare interesse è la regione del Tokaj famosa per la sua grande e variegata produzione di vino che poi viene esportato in tutto il mondo.
Si lascia il corso del fiume solo quando questo confluisce nel Danubio, presso Belgrado in Serbia. Superata la città il percorso prosegue nella zona montuosa del paese sui Balcani, le salite che si affrontano restano comunque al di sotto di una pendenza impegnativa.
La Macedonia è lo stato successivo che si presenta ai cicloturisti che viaggiano sull’Eurovelo 11. Il paese è nato dalla dissoluzione della Jugoslavia negli anni ’90 e in effetti è ancora indicato come FYROM ovvero “Former Yugoslav Republic of Macedonia”. L’ideale è una sosta a Skopje per ammirare il centro di questa antica città abitata fin da tempi lontanissimi, ben prima della conquista romana.
Passati i Balcani si entra in Grecia e si procede verso Salonicco, una delle città più importanti per il paese dopo la capitale. Qui si ritrova il mare, il caldo Mediterraneo, e si torna a pedalare lungo la costa avendo anche l’occasione di vedere il famoso Monte Olimpo, la residenza degli dei per gli antichi greci. Il percorso prosegue nella regione della Tessaglia per poi terminare ad Atene.
Dopo tanti km in bicicletta, ci si può concedere una rilassante visita turistica dell’Acropoli.
Fate Attenzione: non tutti i tratti del percorso sono stati ancora realizzati, si consiglia di controllare il sito ufficiale di Eurovelo per ulteriori informazioni.
Eurovelo 10: il giro del Mar Baltico
05/10/2015 in Eurovelo
Un percorso circolare di quasi 8.000 km intorno al Mar Baltico toccando Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Germania.
L’Eurovelo 10, essendo un circuito, potrebbe essere intrapreso da qualunque città affacciata sulla costa.
Partendo da Malmö, in Svezia e proseguendo verso nord ci si allontana dall’area più popolata in favore dei grandi spazi aperti tipici del nord: il mare sulla destra e boschi, villaggi, pianure, campi sulla sinistra. Il percorso segue fedelmente il profilo dei fiordi e delle isolette svedesi inoltrandosi solo raramente all’interno. Arrivati a Stoccolma ci si accorge di come è l’acqua a dominare il paesaggio. I canali che scorrono tra gli edifici medievali nella città vecchia sono particolarmente suggestivi.
Via via che si pedala verso nord le città lasciano posto a piccoli villaggi di pescatori che si susseguono uno dopo l’altro. Raggiunto il confine con la Finlandia si passa il punto più settentrionale dell’anello e si comincia a scendere verso sud lungo il litorale della Lapponia. L’Eurovelo 10 passa da Turku, città turistica del paese, e poi prosegue alla volta della capitale Helsinki. Da qui mancano pochi km alla frontiera russa.
La prima grande città che si incontra è San Pietroburgo il cui centro storico è annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Vi sono raccolti diversi edifici di grande importanza storica come il Palazzo d’Inverno e come dimenticare il Museo dell’Ermitage, tra le più grandi collezioni d’arte al mondo.
Superata la città ci si prepara ad affrontare le tre Repubbliche Baltiche. Nonostante le ridotte dimensioni di Estonia, Lettonia e Lituania nella prima si pedala per quasi 1.000 km e nella seconda per oltre 500 km. Questo perché si segue fedelmente ogni rientranza ed insenatura della costa. Il tratto lituano è invece il più corto: solo 100 km.
A questo punto si arriva nell’Oblast, provincia di Kaliningrad, un’enclave russa separata dal resto del paese ma nonostante questo tra i territori di maggior successo economico.
Oltrepassando la foce della Vistola si arriva a Danzica in Polonia, capoluogo della regione della Pomerania con un ruolo fondamentale nella storia del paese. Si costeggiano anche i laghi costieri della regione e proseguendo si sconfina in Germania.
Il tratto tedesco dell’Eurovelo 10 coincide interamente con la Ostsee-Radweg, pista ciclabile di particolare interesse naturalistico che attraversa anche l’isola di Rügen.
Il giro del Baltico si conclude in Danimarca. Il primo tratto da percorrere è quello nella regione del Syddanmark. Nei pressi di Fredericia si svolta verso est e si pedala lungo le isole del territorio, tutte collegate da ponti e traghetti, fino alla capitale: Copenaghen.
Fate Attenzione: non tutti i tratti del percorso sono stati ancora realizzati, si consiglia di controllare il sito ufficiale di Eurovelo per ulteriori informazioni.
Eurovelo 9: dal Baltico all’Adriatico
05/10/2015 in Eurovelo
Da Danzica a Pula: circa 1870 km attraverso Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Slovenia per finire in Croazia.
L’Eurovelo 9 è chiamato anche il “percorso dell’ambra” visto che in gran parte ricalca l’antico tragitto di esportazione di questo prezioso materiale verso il sud dell’Europa.
Partendo dalla baia di Danzica sul Mar Baltico si incontrano pochissime salite. Il tratto polacco del percorso è infatti quasi completamente pianeggiante e una volta superata la periferia della città di partenza si pedala sempre in campagna tra piccoli villaggi e campi coltivati. Bellissimo è il castello di Malbork che si incontra dopo aver attraversato la Vistola e di grande interesse culturale sono anche Poznan e Breslavia.
Si entra in Repubblica Ceca affrontando la salita di 29 km necessaria per attraversare i Monti Sudeti. Il tragitto prosegue poi tra boschi e villaggi di campagna spesso incrociando torrenti e fiumiciattoli locali. Arrivati a Brno, città famosa per il Gran Premio di F1 che vi si correva fino a poco tempo fa, si continua nel cuore della Moravia fino a superare il confine con l’Austria.
Prima di arrivare in vista di Vienna si pedala in una regione prettamente rurale lungo strade secondarie poco trafficate dalle auto. Nella capitale il percorso dell’Eurovelo 9 si collega invece alla pista ciclabile che circonda il centro storico. Usciti dalla città in direzione sud ci si avvicina all’unica salita prevista nel tratto austriaco: 10 km con una pendenza del 6%.
Il confine sloveno è ormai poco distante e quando si entra nel paese si affrontano continui tratti in cui dolci salite e lievi discese si alternano velocemente. A circa 170 km dalla frontiera si attraversa Lubiana, antico insediamento romano e importante città dell’Impero Asburgico.
Oltrepassata Lubiana l’Eurovelo 9 compie una piccola deviazione in territorio italiano, a Trieste, prima di inoltrarsi in Slovenia e quindi in Croazia.
Il percorso si mantiene nei confini dell’Istria, una zona ormai piuttosto sviluppata dal punto di vista del turismo balneare. Il termine del percorso è fissato a Pula, capoluogo della regione che conserva un bellissimo anfiteatro romano noto come l’Arena.
Fate Attenzione: non tutti i tratti del percorso sono stati ancora realizzati, si consiglia di controllare il sito ufficiale di Eurovelo per ulteriori informazioni.
- « Precedente
- 1
- …
- 39
- 40
- 41
- 42
- 43
- 44
- Successivo »











