Esploriamo Vienna in bicicletta
30/03/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Vienna, capitale dell’Austria, è una città affascinante, ideale da scoprire in bicicletta. Si trova lungo una delle più belle ciclovie d’Europa, la Pista Ciclabile del Danubio, e vanta di per sé circa 1.300 km di piste ciclabili ed un’efficiente servizio di bike sharing. La città si estende in una vasta pianura quindi le poche salite presenti sono molto brevi e poco impegnative.
Il centro storico di Vienna è per lo più compreso all’interno di un cerchio di circa 1,5 km di diametro. Muoversi in bicicletta è la soluzione migliore per visitare tutte le principali attrazioni qui raccolte e farlo è facilissimo grazie alla Pista Ciclabile del Ring. Si tratta di un anello di circa 5 km che compie il giro del centro storico passando davanti al Museo delle Belle Arti, all’Opera di Stato, al Parlamento, all’Università ed al Museo di Storia Naturale.
Una bellissima pista su cui pedalare è anche quella che costeggia il tratto cittadino del Danubio. E’ possibile muoversi sia a livello della strada che più in basso a lato del fiume, il luogo di ritrovo preferito dai giovani durante l’estate.

Una delle aree da non perdere se vi muovete in bicicletta è poi il Parco del Prater, un grande giardino quasi completamente chiuso al traffico dove si trovano il luna park e la ruota panoramica. Lo stesso vale per l’isola in mezzo al Danubio (Donauinsel) dove i viennesi si recano a fare sport all’aria aperta.
Il famoso Castello di Schonbrunn si trova a circa 6 km al centro città ed è anch’esso facilmente raggiungibile in bicicletta. Dalla Pista Ciclabile del Ring, infatti, basta svoltare sulla Linke Wienzeile all’altezza del palazzo dell’Opera e seguire le indicazioni.
Se vi stancate di pedalare è inoltre possibile portare la bici in metropolitana tutti i giorni festivi ed il sabato con un biglietto di corsa semplice. Durante la settimana le bici sono accettate solo in determinate fasce orarie (dalle 9 alle 15 e dalle 18:30 a fine servizio). Il trasporto su bus e tram è consentito solo per le bici pieghevoli senza alcuna restrizione.
Ecovia Litoral do Algarve: Portogallo in bici
30/03/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
In Portogallo, nella provincia dell’Algarve si trova una bellissima pista ciclabile inaugurata nel 2008 e che oggi fa parte del progetto Eurovelo 1. Si tratta dell’Ecovia Litoral do Algarve, un percorso di circa 220 km che inizia a Cabo de Sao Vicente, la punta che un tempo segnava la fine del mondo conosciuto, e termina a Vila Real de St. Antonio, al confine con la Spagna.
La pista segue fedelmente il profilo della costa, allontanandosi dal mare solo per brevi tratti. Si pedala sempre in piano e per lo più su sede protetta, riservata a bici e pedoni. Per percorrere l’intera Ecovia Litoral do Algarve, e godere delle spiagge e dei piccoli paesi che la ciclabile raggiunge, servono almeno 4 giorni.



IL PERCORSO
Partendo da Cabo de Sao Vicente si pedala in direzione di Sagres, località amatissima dai surfisti di tutta Europa. Da queste parti infatti il vento non si ferma mai creando onde altissime sul mare, anche in prossimità della costa. Si prosegue quindi verso Lagos sempre procedendo lungo il litorale che in questa zona del Portogallo è davvero molto affascinante. Vi si trovano in particolare alte scogliere di roccia che nascondono calette di sabbia perfette per fare un tuffo nell’Oceano Atlantico.
L’Ecovia Litoral do Algarve continua attraverso le località di Ferragudo, Portimao, Albufeira. Colpiscono in particolare i colori brillanti della costa e del mare, le piccole insenature sabbiose e le formazioni rocciose come i faraglioni di Praia dos Caneiros.
L’Algarve ha un’anima romantica che trae sostentamento dall’oceano e dalla campagna: una meta turistica ideale per chi vuole scoprire il Portogallo lentamente, pedalata dopo pedalata.
Assolutamente da non perdere sono anche le Saline di Castro Marim, presso la località di Vila Real de St. Antonio dove finisce la pista ciclabile portoghese.
L’idratazione nel ciclismo
29/03/2017 in Alimentazione, Tecnica
Quando si viaggia in bicicletta, quando si gareggia in una granfondo, quando ci si allena, quando si esce per un giro in sella con gli amici… ognuna di queste attività deve essere supportata dalla corretta idratazione.
Tutte le volte che ci muoviamo o facciamo uno sforzo fisico, come richiesto appunto dall’attività sportiva in bicicletta, il nostro corpo consuma energia. Tale operazione genera calore e di conseguenza la nostra temperatura corporea aumenta. Per mantenerla sotto controllo espelliamo sudore: ovvero scorie, acqua e sali minerali.
Reintegrare l’acqua e i sali minerali che perdiamo è fondamentale per non compromettere la nostra performance e mantenere l’organismo in funzione.
Dato che siamo fatti per la maggior parte di acqua, va da se che la maggior parte dell’idratazione deve avvenire ingerendo acqua. Il modo migliore è bere a piccoli sorsi, ma di frequente durante tutta la pedalata.
Infatti se si ingeriscono grandi quantità d’acqua in una volta sola, lo stomaco si gonfia e nel cervello scatta un segnale di allarme per fare in modo che l’acqua in eccesso venga espulsa con la diuresi.
Tuttavia l’acqua è una bevanda dal basso contenuto energetico, quindi nel ciclismo è consigliabile alternarla con bibite isotoniche, cioè acqua con aggiunta di integratori salini, elettroliti e carboidrati.
Da evitare le classiche bevande energetiche troppo cariche di zuccheri e le bevande alcoliche.
Un ottimo metodo per combattere la disidratazione nel periodo estivo, quando le giornate sono davvero molto calde, è fare il pieno di acqua il giorno precedente all’attività in bici.
Ovvero fare un precarico di liquidi bevendo acqua a intervalli regolari e mangiando frutta e verdura (alimenti ricchi di acqua sono il melone, l’anguria, le pesche – alimenti ricchi di proteine e sali minerali sono la quinoa, il riso ed il farro).
Bere bevande calde aiuta? Si ma non è la soluzione migliore per i ciclisti. Bere te caldo, come per esempio è usanza nei paesi mediorientali, migliora lo scambio termico del corpo aumentando la sudorazione. Quando si va in bici però, dobbiamo cercare di abbassare la temperatura corporea per evitare di sudare eccessivamente e quindi di perdere liquidi. L’ideale è bere acqua a 10-12°C.
Attenzione ai segnali che vi manda il vostro corpo!
Se la vista si annebbia, la stanchezza si fa sentire all’improvviso, gli occhi si chiudono: fermatevi all’ombra e bagnate testa, collo e polsi. Restate seduti finché non vi sentirete meglio.
Itinerario in bici in Costa Azzurra
28/03/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Costa Azzurra è la meta ideale per un viaggio in bicicletta nella stagione primaverile, quando ancora le sue spiagge non sono affollate di turisti e le strade sono più sgombre.
Questa zona della Francia gode di un microclima tutto particolare che permette di stare all’aria aperta e bearsi del sole fino a ottobre inoltrato. Il litorale è completamente percorribile in bicicletta da Nizza a Marsiglia, circa 260 km attraverso piccoli borghi di pescatori e destinazioni esclusive.
Il percorso si mantiene sempre in piano e in gran parte sfrutta le piste ciclabili locali, tutte ben segnalate sui cartelli stradali.
Partendo da Nizza al mattino presto si ha la possibilità di dedicare un po di tempo alla visita della città passeggiando lungo la Promenade des Anglais e i vicoli del centro storico. Quindi si inizia a pedalare proprio dalla pista ciclabile del lungomare in direzione di Antibes, sede del museo di Picasso. Qui la ciclabile si interrompe per riprendere qualche km più avanti nei pressi di Cannes.
Una volta arrivati in città si sono già percorsi circa 35 km: il nostro consiglio è di fare tappa qui e visitare Cannes in serata. Merita un’occhiata almeno il Palazzo dei Congressi, dove ogni anno si tiene il celebre Festival del Cinema.



Ripartiti, si prosegue per circa 70 km arrivando a Saint-Tropez, meta della tappa successiva. Questo tratto è uno dei più suggestivi della Costa Azzurra perché fino alla cittadina di Frejus (per 40 km) si pedala tra suggestive pareti di roccia rossa ed il blu intenso del mare. La pista ciclabile riprende a Saint-Maxime e porta dritto a Saint-Tropez. Quest’ultima, nonostante sia famosa come località frequentata da attori, stilisti, atleti di fama internazionale, vanta un passato glorioso che rivive nella vecchia cittadella arroccata sul mare.
A questo punto abbiamo percorso circa metà strada e per arrivare a Marsiglia mancano ormai 150 km. Da Saint-Tropez si riprende la pista ciclabile in direzione di Cogolin per poi proseguire sulla strada costiera. In località Le Lavandou inizia il Percorso Ciclabile del Litorale, una corsia riservata a bici e pedoni, ben protetta e segnalata con anche semafori dedicati. Pedalare su questa pista ciclabile è un piacere che però termina a Tolone. La città è particolarmente indicata per essere esplorata in bicicletta quindi si consiglia di terminare qui la terza tappa.
Usciti dalla città la strada piega nell’interno e bisogna affrontare qualche lunga salita, sebbene non ripida, prima di arrivare a Marsiglia. In alternativa però è possibile caricare la bici sul treno e percorrere gli ultimi 30 km comodamente seduti, guardando l’alternarsi di mare e campagna dal finestrino.
SCARICA IL PERCORSO: Itinerario Costa Azzurra in Bicicletta
Pista ciclabile del Fiume Aare
28/03/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Pista ciclabile del Fiume Aare, nel cuore della Svizzera, è un percorso di circa 300 km che regala emozioni uniche. Si tratta di un viaggio a stretto contatto con la natura, ideale da affrontare nei mesi primaverili ed estivi quando fiori e piante si mostrano nella loro veste più bella.
La pista è segnalata come il percorso ciclistico nazionale n°8.
Il suo itinerario inizia dalla sorgente del fiume, presso il ghiacciaio del Passo Grimsel sulle Alpi Svizzere, e termina quando esso si getta nel Reno.
Si pedala senza mai affrontare salite impegnative su sede ciclabile per lo più asfaltata ed alla portata di tutti, anche dei meno allenati.
Durante il percorso si attraversano gole, cascate, prati, vigneti e laghi. Si incontrano spesso anche caratteristici chalet di montagna e paesini di allevatori.
Data la lunghezza della pista ciclabile del fiume Aare, per godersi a pieno il viaggio è possibile prevedere più tappe.



1. Meiringen-Interlaken 32 km
Una lunga discesa immersi nel panorama di montagna. In questo tratto si trovano i laghi Grimsel e Räterichsbodensee ed anche il suggestivo canyon Aareschlucht lungo ben 1400 m.
2. Interlaken-Berna 57 km
Circondati da alte cime innevate si incontrano i laghi di Thun e Brienz, di un blu abbagliante. Merita una visita anche il borgo di Spiez con il suo castello e la fortezza che dominano la pista. Più avanti il paesaggio montano lascia spazio alla pianura fino a Berna, città Patrimonio dell’Umanitià.
3. Berna-Biel 47 km
Si pedala ancora in pianura lungo le rive di alcune centrali idroelettriche, laghi e canali artificiali fino al lago di Biel.
4. Biel-Solothurn 28 km
Dalla “metropoli degli orologi” ci si immerge di nuovo nella natura, nelle valli in cui nidificano le cicogne. Questi eleganti volatili ci accompagnano fino a Solothurn.
5. Solothurn-Aarau 61 km
Centrali idroelettriche e canali artificiali continuano a caratterizzare il paesaggio, ma il il corso naturale del fiume Aare non perde di fascino. Aarau è una cittadina bellissima con un centro storico molto particolare. I tetti delle case sono infatti dipinti ed alcuni risalgono al XVI secolo.
6. Aarau-Coblenza 35 km
Un volta arrivati a Coblenza, il fiume Aare raggiunge la sua massima grandezza e si getta nel Reno.
7. Coblenza-Schaffhausen 48 km
Il centro storico della città merita una visita, così come la famosa cascata del Reno e il borgo di Schaffahusen.
8. Schaffausen-Kostanz 45 km
La pista ciclabile del fiume Aare termina a Kostanz, nei pressi del lago omonimo. Si tratta di una popolare meta turistica per gli svizzeri dove è possibile fare il bagno circondati da colline ricoperte di foreste, prati e vigne. In questa zona si trovano anche molti caratteristici villaggi.
SCARICA L’ITINERARIO: Pista ciclabile del fiume Aare
Gli alimenti da evitare prima di salire in sella
21/03/2017 in Alimentazione, Tecnica
Prima di un allenamento, prima di una gara o semplicemente prima di uscire in bicicletta per un giro in famiglia o con gli amici abbiamo bisogno di energia, ma ci sono degli alimenti che è sempre meglio evitare. Vediamo quali sono:
1.Legumi
Lenticchie, fagioli e ceci sono un’importante fonte di fibre ma possono anche causare seri disturbi gastrointestinali: un inconveniente davvero spiacevole mentre siamo in giro in bicicletta. Meglio evitare di ingerirli prima di salire in sella.
2.Zucchero
Assumere troppi alimenti zuccherati può incidere negativamente sulla nostra performance perché causano ipoglicemia ovvero un rapido calo dei livelli di zucchero nel sangue. Ciò comporta anche stanchezza e mal di testa.
3.Grassi saturi
Formaggio, pancetta, hamburger sono tutti alimenti contenti grassi saturi che appesantiscono lo stomaco e lo costringono ad un super lavoro. Prima di un giro in bicicletta è meglio mantenersi leggeri per evitare di disperdere parte della nostra energia nel processo di digestione.



4.Barrette e bevande energetiche
Quelle del supermercato contengono moltissimi zuccheri che come abbiamo detto sono dannosi se assunti prima dell’attività sui pedali. Provate a cucinare da soli le vostre barrette energetiche, sul web potete trovare numerose ricette salutari per farle a casa. Per quanto riguarda le bevande invece, meglio bere acqua.
5.Lattosio
Il lattosio è un nutriente che non tutti gli adulti riescono a digerire con facilità. Fate a meno di latte e yogurt prima di pedalare.
6.Cibi speziati
Possono causare difficoltà di digestione e disturbi gastrointestinali. Evitiamoli così come latte e legumi.
I cibi più consigliati sono allora i carboidrati a basso indice glicemico che permettono un assorbimento lento degli zuccheri e quindi garantiscono buoni livelli di energia durate tutta la performance. Possiamo quindi ingerire, seppur in quantità modeste: cereali, pane e pasta integrale, quinoa, avena.
La lista della spesa del ciclista
20/03/2017 in Alimentazione, Tecnica
Per mantenersi in forma l’attività in bicicletta deve essere accompagnata da una giusta alimentazione che garantisca l’energia necessaria a salire in sella senza però appesantire l’organismo.
Seguire una dieta equilibrata è quindi fondamentale. Come iniziare?
Ecco che mangiare sano è molto più facile se in casa abbiamo a disposizione solo cibi sani.
Di seguito una lista di ingredienti che non dovrebbero mai mancare nella lista della spesa del ciclista.
1.Legumi – lenticchie, piselli, ceci e fagioli
Sia secchi che in barattoli, sono ricchi di proteine vegetali e fibre. Hanno inoltre un basso indice glicemico cosa che aiuta a prevenire il diabete.
2.Frutta secca – noci, mandorle
Ottima come spuntino tra un pasto e l’altro al posto di snack confezionati stracarichi di zuccheri. E’ ricca di acidi grassi, proteine, vitamine e minerali.
3.Uova
Un alimento estremamente versatile che contiene tutti e 9 gli amminoacidi essenziali. Sono anche un concentrato di vitamine.
4.Aglio e Cipolla
La cipolla contiene oli essenziali e composti solforati. I solfuri si trovano anche nell’aglio e hanno effetti benefici su tutto il corpo. Proteggono da malattie batteriche e diminuiscono il rischio di contrarre il cancro.
5.Patate
Una grande fonte di potassio con pochissime calorie.



6.Frutti di Bosco
Anche se congelati sono ricchi di vitamine e minerali.
7.Semi di Lino
Sono alimenti ricchi di fibre solubili, proteine e acido alfa linoleico (omega 3). Anche sotto forma di olio, contribuiscono a favorire l’equilibrio intestinale. L’olio va conservato in frigo e mai riscaldato, utilizzatelo solo a crudo per piatti freddi.
8.Datteri
Frutti zuccherini ricchi di fibre e di potassio. Aiutano la digestione e sono perfetti per acquistare energia prima di un allenamento.
9.Verdure a foglia – spinaci, cavolo riccio e rucola
Contengono molti nutrienti e ci fanno subito sentire sazi, senza aver assunto molte calorie.
10.Avena
Ricca fonte di fibre con un basso indice glicemico.
11.Yogurt naturale
Quello bianco, senza aromi o frutta, contiene batteri vivi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. E’ anche un’ottima fonte di proteine.
12.Cioccolato fondente
Due o tre pezzi possono soddisfare la voglia di dolce evitando di assumere troppe calorie. Il cacao si caratterizza per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
13.Tè verde
Contiene catechina, un elemento responsabile del buon umore, del corretto metabolismo e del riposo. Inoltre favorisce la perdita di peso.
Cicloturismo in famiglia: Pista Ciclabile della Valsugana
15/03/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Pista ciclabile della Valsugana è un percorso ciclo-pedonale di circa 80 km che si snoda tra Trentino e Veneto.
Trattandosi di un itinerario che si sviluppa quasi esclusivamente in pianura, è particolarmente indicato per il cicloturismo in famiglia. La Valsugana è inoltre attraversata anche dalla linea ferroviaria che consente quindi di alternare la bicicletta al treno.
Il periodo migliore per avventurarsi lungo la Pista Ciclabile della Valsugana è quello che va da Aprile a Ottobre. In primavera ed estate infatti la natura attorno alla ciclabile si risveglia e diventa la protagonista del paesaggio.
L’itinerario ciclabile inizia a Pergine Valsugana, nei pressi del Lago di Caldonazzo, e termina a Bassano del Grappa. Lungo il percorso si attraversano piccoli borghi e paesi circondati da vasti pascoli e frutteti profumati.
Poco dopo aver lasciato le tranquille sponde del lago, la pista inizia a seguire il corso del fiume Brenta e non se ne staccherà più fino all’arrivo a Bassano. A Levico, circa 10 km dalla partenza, si incontra il primo bicigrill del percorso, queste strutture offrono ai cicloturisti ristoro e supporto meccanico in caso di piccoli guasti. Col tempo sono diventati un punto di ritrovo anche per i ciclisti locali e possono fornire utili consigli ed informazioni sul territorio.



Continuando a pedalare lungo il fiume si superano le rovine di Castel Selva ed il maestoso Forte Vezzena quindi si arriva a Novaledo e in seguito a Borgo Valsugana, uno dei paesi più caratteristici della valle. Circa 20 km più avanti, dopo aver attraversato Ospedaletto e Grigno si raggiunge la località di Tezze dove si trova un altro bicigrill ideale per una sosta.
Si supera quindi il confine con il Veneto e la pista ciclabile si restringe diventando una passerella che corre parallela alle acque del fiume tra le alte rocce che chiudono la valle. E’ un tratto davvero molto suggestivo.
Via Via che ci si avvicina a Bassano del Grappa la ciclovia si trasforma in una strada secondaria che negli orari di punta può essere anche molto trafficata e che quindi richiede più attenzione.
L’arrivo in città segna la fine del percorso, non rinunciate ad una passeggiata sul Ponte degli Alpini e ad una degustazione di grappa!
SCARICA L’ITINERARIO: Pista Ciclabile della Valsugana
Consigli per l’acquisto di biciclette usate
15/03/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica
Acquistare una bicicletta usata può essere il giusto compromesso tra budget a disposizione ed esigenze personali. Oppure perché si vuole provare una nuova disciplina però senza far fronte a investimenti importanti.
Sui siti web di compravendita dell’usato si trovano non poche occasioni. Spesso si tratta di bici acquistate d’impulso che presto si rivelano inadatte per il proprietario ma anche bici top di gamma utilizzate per appena una stagione. In quest’ultimo caso il prezzo di vendita è a dir poco vantaggioso.
L’usato è la soluzione ideale anche se siete bravi meccanici della bici e siete capaci di sostituire facilmente le componenti più soggetti ad usura. Con pochi ricambi, la bici usata può tornare come nuova.
Nell’acquisto di una bicicletta usata occorre fare attenzione a tre cose:
1) Verificare la provenienza della bicicletta
Quando si ricorre all’usato, il rischio di avere a che fare con bici rubate è serio. Purtroppo la legge non prevede alcun certificato di proprietà per le biciclette. Per tutelarvi potete chiedere al venditore di mostrarvi lo scontrino d’acquisto ed il manuale con la garanzia ed il numero di telaio che ogni negozio deve consegnare all’acquirente.
Sono da inoltre evitare gli annunci troppo palesi di bici nuove vendute con sconti del 70-80% rispetto al nuovo.
Se avete il sospetto che l’annuncio di vostro interesse riguardi in realtà una bici rubata provate a dare un’occhiata anche sui siti specializzati che riportano le foto di bici rubate. Potreste scoprire una corrispondenza.
In alternativa rivolgetevi al vostro negoziante di fiducia che gestisce anche la vendita di usato garantito.
2) Scegliere la taglia giusta
Non fate l’errore di acquistare una bici usata della taglia sbagliata solo per il prezzo vantaggioso. Sarà il vostro corpo a risentirne ed esso è decisamente più importante di qualunque somma di denaro.
Prima di comprare la bici non rinunciate a provarla: salite in sella, date qualche colpo di pedale e analizzate le sensazioni che vi restituisce.
3) Verificare telaio e salute generale
Tutte le componenti soggette ad usura si possono sostituire quindi non soffermatevi sulla sella, il manubrio, il cambio, ma concentratevi sul telaio controllando che non ci siano crepe o graffi.
Dopodiché potete procedere con analizzare il resto della bici.
Come iniziare ad andare a lavoro in bici
14/03/2017 in I Nostri Consigli, News, Tecnica
Per tutti coloro che almeno una volta hanno pensato “quasi quasi vado a lavoro in bicicletta” ecco dei consigli pratici per allontanare dubbi e timori e cominciare ad inforcare la bici ogni mattina.
Spesso a frenarci è la falsa convinzione che con l’auto si impiega molto meno tempo per arrivare a lavoro perché magari sono “giusto 5 minuti”. Ma molte volte la realtà è ben diversa, perché se è vero che la distanza casa-lavoro è così breve è vero anche che trovare parcheggio è un’operazione che può comportare molto più di “5 minuti”.
In bicicletta il problema del parcheggio viene invece completamente evitato ed il tempo di percorrenza casa-lavoro è ottimizzato al massimo.
Altre false convinzioni che inibiscono la volontà di andare a lavoro in bicicletta sono:
1) Arriverò a lavoro tutto sudato: anche in piena estate è difficile che si inneschi il processo di sudorazione se la distanza da percorrere è inferiore ai 5 km.
2) Non so più andare in bicicletta: se sui pedali siete un po’ arrugginiti non preoccupatevi, una volta imparato da piccoli, non si dimentica mai ad andare in bicicletta. Tornerete a pedalare benissimo in breve tempo.
3) In mezzo alle auto è troppo pericoloso: usare la bici in città comporta dei rischi, è inevitabile, ma non più di scendere le scale. Quando siete in strada ricordatevi di segnalare sempre in maniera evidente i vostri movimenti e usate il più possibile le piste ciclabili.
Un fondamentale passo da compiere prima di iniziare è trovare la bicicletta adatta alle vostre misure e alla vostra corporatura. Poco importa se nuova o usata, costosa o a basso costa, da corsa, da città o pieghevole…deve essere perfetta per le vostre esigenze!
Con questo s’intende anche quelle al di fuori dell’orario lavorativo come fare la spesa o trasportare la borsa della palestra.






