Linee guida per il trasporto bici in metro nelle capitali europee
17/07/2017 in Suggerimenti di Viaggio, Viaggi
Fare cicloturismo in una città straniera è un’esperienza davvero molto affascinante e divertente. Per spostarsi con la bici da una parte all’altra della città può essere utile conoscere le politiche locali dei mezzi pubblici.
Ecco le principali linee guida per il trasporto bici in metropolitana nelle più famose città europee.
Di norma le biciclette pieghevoli sono sempre ammesse, quindi le seguenti norme si applicano alle bici normali.
Madrid
Le biciclette sono ammesse in metropolitana il sabato ed i giorni festivi senza restrizioni di orario. Nei giorni feriali invece si possono trasportare fra le 10 e le 12:30 e dalle 21 a fine servizio. Le bici devono essere alloggiate nelle prima carrozza del treno.
Le bici per bambini sono sempre ammesse in quanto considerate come bagaglio.
Barcellona
Nei mesi di Luglio ed Agosto è possibile trasportare la bici senza alcuna restrizione. Il resto dell’anno la bicicletta è ammessa nei giorni festivi dalle 5 alle 7, dalle 9:30 alle 17 e dalle 20:30 a fine servizio.
Berlino
In genere le biciclette sono ammesse su tutti treni, tram e metro della città negli appositi vagoni. I viaggiatori occasionali, come appunto i cicloturisti, devono aggiungere al costo del biglietto un supplemento di pochi euro (fino a 3 €). Berlino è comunque fornita anche di un gran numero di parcheggi di scambio dove posteggiare la bici e prendere i mezzi pubblici.
Londra
Il trasporto della bici è gratuito ma possibile solo per alcuni tratti della metropolitana cittadina. L’orario consentito alle 7:30, dalle 9 alle 16 e dalle 19 a fine servizio. Il sabato ed i giorni festivi tali restrizioni non si applicano.
Parigi
In città il trasporto delle bici sui mezzi pubblici è vietato, fa eccezione la Linea 1 della metropolitana. Quest’ultima consente il trasporto tutti i giorni festivi fino alle 16:30, mentre nei giorni feriali è permesso da inizio servizio alle 6:30, dalle 9:00 alle 16:30 e dopo le 19:00.
Scoprire le Fiandre in bicicletta
14/07/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Le Fiandre sono una delle tre regioni che compongono il Belgio. Il territorio è caratterizzato da una fitta rete di piste ciclabili, ciclovie e greenways per cui è molto facile organizzare un viaggio in bici in questa parte del paese.
Nelle Fiandre la bicicletta non è solo intesa come sport ma anche come vero e proprio mezzo di trasporto e davvero tutti utilizzano la bici. Non a caso qui sono organizzate famose gare ciclistiche come il Giro delle Fiandre, la Gent-Wevelgem, la Freccia del Brabante. Eddy Merckx è originario delle Fiandre.
La regione si presta particolarmente bene al cicloturismo. Oltre ad essere quasi completamente pianeggiante è anche molto bella dal punto di vista paesaggistico. Lungo i percorsi si attraversano infatti cittadine medio-piccole e vaste zone di campagna. Spesso si pedala sulle sponde di fiumi o torrenti che conducono direttamente nel cuore delle città più suggestive.



Tra queste, Bruges, la Venezia del Nord, è uno spettacolo assolutamente da non perdere, Patrimonio dell’Umanità. Altra meta imperdibile è Gand, la città dell’imperatore Carlo V, ideale punto di partenza anche per visitare i villaggi disposti lungo il fiume Leie.
I servizi dedicati ai cicloturisti in Belgio sono decisamente efficienti: si trovano centri informativi quasi in ogni stazione. Inoltre la rete di piste ciclabili è organizzata attorno ad una serie di snodi (Knooppunten), ovvero i punti in cui si incrociano più piste. Ad ogni incrocio si trovano i cartelli che segnano la direzione da prendere per raggiungere il successivo snodo. Sono un ottimo punto di riferimento per tutte le ciclovie che si inoltrano dalla città nelle campagne.
Le migliori località italiane e del mondo per la mountain bike
14/07/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La mountain bike è sinonimo di libertà di tanto divertimento. Può essere anche viaggio, scoperta e fuga nella natura. Ecco allora alcune delle più belle località italiane e del mondo dove pianificare la prossima avventura in mountain bike.
ITALIA
Punta Telegrafo
Sulle sponde del Lago di Garda, Punta Telegrafo è una delle vette più alte della catena del Monte Baldo. Circa 2.200 m di altezza da raggiungere in mountain bike per poi godersi una discesa adrenalinica con vista panoramica sul lago e le montagne circostanti.
Finale Ligure
Cittadina stretta tra il mare e le montagne, bastano pochi colpi di pedale per trovarsi già a quote interessanti sia dal punto di vista panoramico che tecnico. I tracciati di Finale Ligure sono impegnativi, non adatti a tutti, ma percorribili tutto l’anno. Il centro storico è definito “uno dei più belli d’Italia” e le spiagge garantiscono relax e tranquillità.
Etna
Il vulcano attivo più grande d’Europa è un territorio ideale per gli appassionati della mountain bike. Offre infatti numerosi sentieri nel verde immersi in freschi boschi mediterranei, a quote più alte invece è possibile pedalare in paesaggi lunari nel silenzio più assoluto. Il terreno è particolarmente drenante, ma la roccia lavica che vi si trova usura velocemente i copertoni.


MONDO
Provenza – Francia
Appena superate le alpi ed il confine italo-franco si raggiunge la Provenza, terra meravigliosa di profumi ed essenze. Il territorio però è anche uno dei meglio organizzati per quanto riguarda i tracciati All Mountain. Tra le famose spiagge della Provenza e le montagne ci sono solo pochi km.
British-Columbia – Canada
La British-Columbia è la regione più montuosa del Canada, un territorio definito come il “luna park dei biker”. Gli ampi spazi verdi coperti di boschi e declivi ombreggiati offrono infinite possibilità per trail e freeride. Non mancano opportunità per gli amanti del Down Hill e dell’All Mountain.
In inverno è tutto ricoperto da un alto strato di neve, l’estate è invece decisamente la stagione migliore per pedalare.
Pentland – Scozia
Il parco delle colline di Pentland si estende in lunghezza per circa 32 km alle porte di Edimburgo. Il fascino del territorio è davvero senza paragoni inoltre è molto facile da raggiunge anche con i mezzi pubblici. Dolci saliscendi ricoperti di erica, laghetti e pascoli si susseguono all’infinito. Le colline sono meravigliose anche in inverno, ovviamente per chi non teme la pioggia.
Grande Traversata Elbana in mountain bike
14/07/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Il territorio dell’Isola d’Elba è ideale per gli amanti della mountain bike in cerca di emozioni forti e panorami indimenticabili. Oltre ad un bike park molto ben strutturato nella zona di Capoliveri, area sud-est dell’isola, l’Elba presenta un numero infinito di sentieri e sterrati.
La rete escursionistica è così ben strutturata che è possibile attraversare tutta l’isola sfruttando appunto alcuni dei suoi sentieri più belli.
L’itinerario è conosciuto come GTE, Grande Traversata Elbana, ed è molto apprezzato e frequentato sia da escursionisti a piedi che da biker.
Il percorso prevede un impegno di almeno 3 giorni, il tempo necessario per pedalare da Cavo, all’estremo nord-est dell’isola, a Pomonte, sul versante ovest dell’isola. Si tratta di circa 60 km non certo semplici ma decisamente panoramici perché si pedala sui crinali più alti dell’Elba.
L’altezza massima si registra sul Monte Capanne, tuttavia supera di poco di 1.000 metri slm.



Il periodo migliore per partire è la primavera, quanto i costi sono ancora contenuti, il clima è ideale e l’isola non è invasa dai turisti che ne affollano le spiagge. In estate le temperature sono decisamente proibitive, ma in alternativa è possibile percorrere la Grande Traversata Elbana in mountain bike senza troppe difficoltà anche tra Settembre e Novembre.
Inutile dire che l’itinerario riserva magnifiche sorprese ogni giorno. Inoltre i paesini che si attraversano, lontano dai periodi turistici, sono davvero magnetici dotati di un’atmosfera pacata e intensa, affascinante, dal ritmo lento.
SCARICA L’ITINERARIO: Percorso Grande Traversata Elbana
Tra i sapori ed i panorami della Valtellina in bicicletta
13/07/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Cicloturismo in Valtellina e Valchiavenna: tra gusto, natura e semplicità
Una volta arrivata la bella stagione, le attività all’aperto diventano più semplici e molto più piacevoli. Chi viaggia in bicicletta lo sa bene e non perde occasione di partire!
L’estate è il periodo migliore per andare alla scoperta di paesaggi, gusti e tradizioni, in particolare dell’alta montagna.
Per soddisfare la propria voglia di avventura ed il proprio palato, i cicloturisti più appassionati possono dirigersi verso la Valtellina e la Valchiavenna. Queste due regioni alpine della Lombardia offrono infatti meravigliose piste ciclabili e panorami mozzafiato.
I percorsi più suggestivi sono quelli che corrono lungo limpidi torrenti di montagna, attraverso freschi boschi e luminose vallate. Si pedala immersi nella natura alpina superando verdi pascoli e lunghi filari di alberi da frutto.

Mottolino Bike Park – BkM-SE (flickr)

Valtellina – Franco Folini (Flickr) CC BY-SA 2.0
Le piste ciclabili più famose e frequentate sono il Sentiero Valtellina e la Ciclovia della Valchiavenna. Entrambe pianeggianti, adatte a tutta la famiglia, permettono di raggiungere anche numerosi sentieri per il trekking e le escursioni in quota. Inoltre nelle vicinanze sono presenti diversi bike park ideali per gli amanti delle evoluzioni in mountain bike.
Il Mottolino Bike Park, il Carosello 3000, il Bormio Bike sono solo i più conosciuti.
Il tracciato di queste ciclovie corre parallelo alla ferrovia, ciò rende molto facili arrivi e partenze nonché gli spostamenti in loco con la soluzione bici+treno. Molto semplice è anche l’affitto di una bicicletta perché il territorio è ricco di noleggi che mettono a disposizione mountain bike, e-bike, tandem, city bike, carrellini per il trasporto dei bambini ed accessori per il cicloturismo.
E quando, dopo la pedalata, c’è bisogno di recuperare le energie è impossibile resistere ad un piatto di pizzoccheri della Valtellina. La qualità dei prodotti tipici di questa valle è testimoniata anche dai marchi europei. E’ il caso della Bresaola IGP, delle Mele IGP, del Bitto DOP, dei vini DOC e DOCG.
Falsi miti sullo stretching
12/07/2017 in Medicina, Tecnica
Lo stretching è un’esercizio decisamente importante anche per i ciclisti. Erroneamente, in molti sottovalutano i benefici che esso può apportare in uno sport in cui “basta far girare le gambe”. Tutti i muscoli del ciclista devono infatti supportare l’atleta durante la performance: sono coinvolti in particolare braccia, gambe e schiena.
Partendo dal presupposto che chi ci legge sia ben a conoscenza di quanto detto e si applichi nello stretching prima e dopo aver inforcato la bici, ecco alcuni falsi miti che è bene risolvere:
N°1 – Se non fai stretching regolarmente, i muscoli si rimpiccioliscono
Quando un’articolazione ha raggiunto la flessione o l’estensione massima, il nostro cervello riceve dei segnali di avvertimento. Se poi tale articolazione non viene sfruttata regolarmente al massimo delle sue potenzialità, i ricettori che inviano il segnale inizieranno a tollerare sempre meno la tensione. In pratica si verifica una perdita di flessibilità e non un restringimento.
Un rimpicciolimento del muscolo può interessare i sarcomeri (le parti contrattile più piccole del muscolo) solo in particolari condizioni patologiche.
N° 2 – Lo stretching allevia il dolore muscolare
Quando si sperimentano forti dolori muscolari non si dovrebbe mai fare stretching perché l’esercizio potrebbe peggiorare le microfatture delle fibre muscolari.
In genere più l’allenamento è intenso più occorre fare attenzione allo stretching. Una sessione di stretching troppo lunga può influire negativamente sulla circolazione sanguigna e quindi rallentare il recupero post-allenamento.
N° 3 – Lo stretching riduce il rischio di infortuni
Si tratta di un’affermazione senza alcuna base scientifica. Lo scopo dello stretching è quello di preparare muscoli, tendini, articolazioni, legamenti allo sforzo richiesto dall’allenamento. Migliorare la coordinazione muscolare e la circolazione sanguigna nei muscoli.
9 cibi tra cui scegliere per migliorare le performance
12/07/2017 in Alimentazione, Tecnica
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella preparazione atletica di un ciclista o di un fondista. Ciò che mangiamo può infatti influenzare la performance, incidere sui risultati di una gara, ridurre il rischio di subire infortuni.
E’ per questo che è molto importante consumare i giusti cibi e al momento giusto.
Ecco alcuni degli alimenti consigliati a chi pratica il ciclismo.
Banane
Le banane sono ricche di potassio e carboidrati. Il potassio è molto utile all’atleta perché compensa le perdite di minerali durante l’allenamento e abbassa la pressione del sangue.
E’ ideale mangiare una banana prima dell’allenamento pomeridiano.
Avena
Con l’avena si fa il pieno di carboidrati e di fibre a basso tasso glicemico (non incide sui livelli di zucchero nel sangue). Una tazza di avena a colazione prima di uscire in bicicletta assicura energia a sufficienza per far fronte all’allenamento. Si tratta di un’alimento molto indicato per gli adulti che intendono seguire una dieta equilibrata.
Burro di Arachidi
Il burro di arachidi puro, senza grassi ed oli aggiunti, è fonte di vitamina E, un efficiente antiossidante. Gli arachidi contengono molti grassi “buoni” (monoinsaturi e polinsaturi) che abbassano il livello di colesterolo nel sangue e potenziano il sistema immunitario.
E’ quindi un ottimo snack post-allenamento per accelerare il recupero delle energie e la crescita dei muscoli.
Broccoli
Ricchi di vitamina C, i broccoli sono anche un’ottima fonte di vitamina K, calcio e acido folico. I broccoli sono ideali da consumarsi dopo un’allenamento perché riducono l’affaticamento dei muscoli, sono efficaci anche nel prevenire la comparsa di dolori.
Yogurt Naturale
Lo yogurt è la combinazione ideale di carboidrati e proteine, ha un’alta percentuale di amminoacidi essenziali (che devono essere obbligatoriamente assunti con il cibo) ed accelerano il recupero dei muscoli dopo un’allenamento. E’ fonte di calcio ed i batteri probiotici che contiene favoriscono il funzionamento dell’intestino ed il rafforzamento del sistema immunitario.



Cioccolato Fondente
Il cioccolato fondente con almeno 70% di cacao è un ottimo snack per il ciclista, ovviamente in quantità moderate (max due o tre pezzi). Incide infatti sull’abbassamento della pressione sanguigna e del colesterolo. E’ ideale consumarlo nel primo pomeriggio magari con una manciata di noci che contrastano il crollo delle energie. Oppure dopo l’allenamento per ridurre l’infiammazione.
Pasta Integrale
Mangiare tanta pasta aiuta a riempire le riserve di glicogeno necessarie per affrontare l’allenamento oppure una gara. Quella integrale contiene vitamina B, elemento importantissimo per la costruzione dei muscoli e per aumentare la resistenza.
Caffè
Una tazzina è sufficiente per fornire l’energie necessaria per l’allenamento in bici. Meglio se senza latte e senza zucchero.
Patate
Le patate sono fonte di potassio e carboidrati, come le banane. Le patate dolci sono invece ricchissime di vitamina A tanto che una sola può soddisfare il fabbisogno giornaliero di un adulto.
La vitamina A è un antiossidante che migliora la vista, rafforza i tessuti ossei ed il sistema immunitario.
Revisione della bici prima di un viaggio
11/07/2017 in I Nostri Consigli, Suggerimenti di Viaggio, Tecnica
Quando decidiamo di partire per un viaggio in bicicletta, il perfetto funzionamento del mezzo scelto è di fondamentale importanza. Se ci si assicura di partire con una bicicletta in ordine, regolata sulle nostre misure ed accuratamente revisionata, il rischio di incappare in qualche problema durante il viaggio si riduce al minimo.
Fare una revisione completa della bici è un impegno di circa 2 ore, ma se consideriamo le ore in cui saremo in movimento durante la vacanza e le seccature che consente di evitare lungo il percorso, è decisamente tempo ben speso.
Dopo aver assicurato la bici ad un cavalletto in modo da poter raggiungere ogni sua componente, si può iniziare il check up. Le operazioni da seguire:
1) Controllo delle camere d’aria
E’ necessario controllare il livello di usura delle camere d’aria di entrambe le ruote ed eventualmente sostituirle.
2) Controllo tensione dei raggi
Una volta smontata la ruota, si può controllare la tensione di tutti i raggi pizzicandoli con il pollice (come se si trattasse di un’arpa). Un raggio allentato vibra per più tempo.
Se si trovano più di due o tre raggi allentati sarà necessario farsi aiutare da un meccanico a rientrare la ruota.
3) Controllo dei cavi del cambio
I cavi devono essere integri, senza segni di ruggine o sfilacciamenti, e devono scorrere senza impedimenti nelle guaine. L’inattività, il freddo e l’umido possono usurare questi componenti con il tempo, se la situazione non è recuperabile andranno sostituiti.
4) Controllo cavi freno
Fondamentale è che il cavo sia capace di mantenere la tensione adeguata. Se la leva freno è morbida significa che il cavo non ne è più grado e dovrà essere sostituito.
5) Controllo dei pattini
Pattini troppo lisci o troppo rugosi sono sinonimo di estrema usura, in entrambi i casi dovranno essere sostituiti.
6) Controllo scorrevolezza serie sterzo e mozzi
Serie sterzo e mozzi devono lavorare senza intoppi, se girando il manubrio o dando un colpo di pedale si avverte un rumore metallico o comunque il movimento non è fluido, bisogna provvedere ad una revisione.
7) Controllo della catena
La catena della bicicletta è soggetta all’usura in misura maggiore rispetto ad altri componenti perché s’impolvera ed è esposta a fango e pioggia. Quando i denti della catena di assottigliano fino a raggiungere una forma a punta è ora di acquistare una catena nuova. Una volta installata bisognerà lubrificarla a dovere.
Molto importante è anche la regolazione del cambio, per cui potete affidarvi anche ad un meccanico, ed il controllo di tutti i serraggi. Ciò significa controllare la corretta posizione di tutte le viti che a causa della vibrazioni a cui sono sottoposte possono allentarsi.
“Vias Verdes” – vacanza in bicicletta in Spagna
11/07/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Quando si organizza una vacanza in bicicletta in Europa, la Spagna non è certo il primo paese a cui si pensa…erroneamente però.
Sebbene infatti il ciclismo sportivo vanti una lunga tradizione e sia piuttosto conosciuto nel mondo (basti pensare alla Vuelta), le possibilità per fare una vacanza in bicicletta in Spagna non sono altrettanto conosciute e note.
In parte dipende dal fatto che fino a poco tempo fa il cicloturismo in Spagna non era un’attività molto diffusa e di conseguenza nemmeno le ciclovie erano popolari. Fa eccezione naturalmente il Cammino di Santiago, uno dei percorsi più frequentati tra i cicloturisti europei.
Ciò è dovuto probabilmente alla particolare conformazione del territorio che si presenta spesso montuoso e caratterizzato da vaste aree semi-aride (come l’altopiano della Meseta).
Oggi, grazie all’impegno delle comunità locali, in Spagna sta sperimentando una crescente attenzione verso la bicicletta ed i percorsi ciclabili.
Nelle grandi città come Barcellona e Madrid non è raro incontrare ciclisti e cicloturisti che si muovono lungo le piste ciclabili. Nel resto del paese inoltre si sono sviluppate numerose “vias verdes”, ovvero percorsi riservati a ciclisti e pedoni ricavati dalla trasformazione di vecchie ferrovie o sentieri.
Le “vias verdes” più vicine alle città sono l’opzione ideale per le famiglie che desiderano fare una vacanza in bicicletta in Spagna. Permettono infatti di fare tappa in una città ed esplorare i suoi dintorni con la bici tornando sempre alla base per la notte. Le possibilità sono davvero moltissime: Valencia, Siviglia, Barcellona, Cordoba, Granada, Madrid.
Per i cicloturisti più avventurosi invece si aprono scenari diversi su “vias verdes” che attraversano il paese in lungo ed in largo. In particolare nelle regioni dell’Andalusia e della Catalogna, ma anche nella regione basca.
Di seguito la mappe delle principali vias verdes della Spagna.
10 consigli per allenarsi con il caldo
11/07/2017 in Biomeccanica, Tecnica
Quando arriva l’estate e le temperature salgono vertiginosamente, l’allenamento si trasforma in un bagno di sudore. La prospettiva del sole cocente che batte sulla testa e sulla schiena non è così invitante e porta spesso ad abbandonare la bici per qualche tempo.
Le alte temperature (superiori a 30°C) colpiscono il sistema cardiovascolare: si tende a sudare di più, la frequenza cardiaca aumenta ed i vasi sanguigni si dilatano.
Ecco alcuni consigli per continuare l’allenamento in bici anche con il caldo.
1) Abituare il corpo
E’ fondamentale fare in modo che il corpo si abitui alle temperature estive in maniera graduale. Per esempio è possibile evitare di uscire per l’allenamento nei giorni più caldi ed in seguito aumentare l’intensità a piccole dosi. Si comincia con un giro corto che dovrà essere allungato a poco a poco.
2) Attenzione al cuore
In estate la frequenza cardiaca aumenta naturalmente quindi è preferibile rallentare il ritmo di pedalata per evitare che il battito raggiunga livelli critici. L’ideale è allenarsi con un cardio-frequenzimetro che permette di tenere sotto controllo i battiti.
3) Evitare le ore più calde
I ciclisti abituati ad allenarsi in pausa pranzo oppure nel primo pomeriggio dovranno scegliere un momento della giornata più fresco e salutare. In estate è più indicato allenarsi al mattino o alla sera.
4) Riadattare il percorso
Se il solito percorso di allenamento non prevede tratti ombreggiati o più freschi, è meglio cercare un’altra soluzione che magari includa un viale alberato, un parco, una pista ciclabile nel bosco, una pineta.
5) Abbigliamento adeguato
L’abbigliamento tecnico del ciclista in estate deve essere altamente traspirante, possibilmente di colore chiaro in modo da riflettere la luce e non trattenere il calore.
Sotto al casco si può indossare un cappellino leggero per proteggersi dai colpi di calore. Infine è bene non dimenticare mai gli occhiali da sole con filtro UV.
6) Protezione adeguata
Le parti del corpo esposte al sole (braccia, gambe, collo) devono essere protette con una crema solare resistente all’acqua di modo che non venga lavata via dal sudore.
7) Bere spesso
Con il sudore, il corpo espelle anche importanti minerali e liquidi che bisogna reintegrare durante l’allenamento altrimenti tutto l’organismo ne risente. Molto importante è anche iniziare a pedalare solo se ben idratati, ovvero dopo aver bevuto molta aqua, te o succhi di frutta durante la giornata.
8) Assumere minerali
Dato che il corpo in estate suda abbondantemente, la qualità di minerali che si perde è molto maggiore rispetto al resto dell’anno. E’ fondamentale quindi farne scorta durante la giornata sia ingerendo cibi che ne sono ricchi come banane ed albicocche secche.
9) Non strafare
Al primo manifestarsi di mal di testa, sete intensa, crampi, capogiri è meglio interrompere l’allenamento, spostarsi in un luogo ombreggiato e bere dell’acqua. In estate i tempi di recupero del corpo si allungano, anche nel caso di ciclisti molto allenati è bene concedersi più giorni di riposo tra una sessione e l’altra.
10) Alternare l’attività in bici
Quando il fisico ha bisogno di recuperare energie, è possibile tenersi in forma dedicandosi ad altre attività come la corsa o l’acquagym.




