Ciclismo e mal di schiena
08/05/2017 in Biomeccanica
Sono molti i ciclisti che quando scendono dalla bici lamentano dolori alla schiena. E’ un problema piuttosto comune che affligge circa il 99,5% della popolazione mondiale. Se capita di tanto in tanto può bastare un antidolorifico, altrimenti è meglio sottoporsi ad una visita specialistica.
Vediamo qual è il lavoro richiesto dalla schiena del ciclista.
Il movimento delle gambe durante la pedalata si scarica sulla schiena, gli addominali ed i pettorali ed a lungo andare in queste zone può svilupparsi infiammazione e dolore. I muscoli della schiena sono inoltre il termine ultimo delle vibrazioni provenienti dalla ruota posteriore.
Ma attenzione: se siete in salute, se la vostra bicicletta è perfettamente regolata per la vostra fisicità e avete uno stile di guida ottimale il mal di schiena si presenterà solo raramente.
Le principali cause del mal di schiena per i ciclisti:
- Taglia sbagliata della bicicletta o misure sbagliate della bicicletta
La bicicletta dovrebbe essere un tutt’uno con il corpo, né troppo grande né troppo piccola. Il modo migliore per risolvere il problema in caso di taglia sbagliata o di misure sbagliate è quello di rivolgersi ad un biomeccanico. Un professionista sarà in grado di regolare la bici in base alle vostre misure ed al vostro stile di guida. - Stile di guida errato
Mantenere una posizione aerodinamica troppo a lungo oppure anche quando non è necessario è un errore grossolano che pesa su muscoli ed articolazioni.
Nel caso delle mountain bike, quando si affrontano discese sconnesse, mai rimanere seduti in sella perché le vibrazioni si trasmettono direttamente alla schiena. - Muscolatura centrale poco sviluppata
Concentrare il rafforzamento muscolare solo sugli arti inferiore non è affatto utile in uno sport come il ciclismo. Si necessita di una muscolatura ben sviluppata anche sugli arti superiori, torace e addome compresi. I muscoli più interessati dalle sollecitazioni della bicicletta sono i lombari, gli addominali ed i pettorali: bisogna allenarli quanto le gambe.
Scoprire Barcellona in bicicletta
08/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Barcellona è una delle città spagnole più amate dagli italiani. Ben collegata con molti aeroporti italiani ed anche con i porti di Livorno e Civitavecchia, Barcellona è una meta ricca di fascino e di possibilità.
Il modo migliore per esplorare la città è usando una bicicletta. Il servizio di bike sharing cittadino è stato uno dei primi esperimenti del genere in Europa, avviato nel 2007. Oggi sono disponibili circa 6.000 biciclette, ma per ora sono ad uso esclusivo dei residenti.
Tuttavia a Barcellona non mancano servizi di noleggio biciclette che offrono anche tour guidati alla scoperta del centro storico.
Mete imperdibili di un tour sui pedali a Barcellona sono sicuramente la Sagrada Familia, la famosa chiesa progettata da Gaudì, le Ramblas, il porto, la spiaggia ed il colorato mercato della Boqueria.
La città è inoltre circondata da basse colline che offrono spunti interessanti per coloro che vogliono mantenersi in allenamento. Ad esempio il Monastero di Pedralbes, a nord di Barcellona, è una meta facilmente raggiungibile e non troppo impegnativa.
In alternativa è possibile sfidare se stessi lungo la salita che conduce al Castello di Montjuic. Da quassù si gode di una vista meravigliosa sulla città e sul porto.
Ideale punto di partenza per tutte le escursioni in bicicletta a Barcellona è Plaça de Catalunya, dove si trova anche la sede dell’Ufficio del Turismo. Presso l’ufficio si può ritirare il calendario delle iniziative in bicicletta che si svolgono in città, compresi tour e visite guidate.
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In bicicletta nel cuore della Transilvania
05/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Romania è uno de paesi più affascinanti del continente europeo: vanta una storia millenaria, è ricca di tradizioni e di prodotti tipici.
Nel cuore del paese si trova la regione della Transilvania, famosa per la presenza di numerosi castelli medievali tra cui quello del conte Dracula.
L’itinerario proposto raggiunge proprio questo castello, la fortezza di Bran, ed è lungo circa 26 km.
Si parte dalla città di Brasov, circa 200 km a nord della capitale Bucarest. Qui si trova la famosa Chiesa Nera, così chiamata a causa delle sue pareti annerite da un incendio nel 1689. E’ una delle chiese gotiche più grandi dell’Est Europa quindi non rinunciate a visitarla.
Il primissimo tratto della strada che collega Brasov a Bran è piuttosto trafficato ed occorre fare attenzione alle auto mentre si pedala. Il traffico si riduce solo una volta superata la cittadina di Cristian, circa 14 km dalla partenza.



Si pedala in gran parte in aperta campagna superando un paesino dietro l’altro, fattorie e pascoli.
Interessante da visitare è la cittadina di Rasnov. E’ una piccola località molto curata con un’antica cittadella fortificata che domina il paese moderno. Sulla collina è stata installata una scritta che riporta il nome del paese proprio come a Hollywood.
Poco prima di arrivare a Bran, la strada svolta in salita. Fortunatamente la fatica dura poco. Il paese è invaso dai turisti e il Castello di Dracula è sicuramente l’attrazione più visitata.
La fortezza, a partire dal 1920, divenne la residenza ufficiale dei reali di Romania ed al suo interno si possono ammirare diverse stanze con gli arredi originali dell’epoca.
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Le biciclette in acciaio hanno un futuro?
05/05/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica
Sebbene oggi la fibra di carbonio sia la preferita dal mercato, le biciclette in acciaio resistono e si rivelano perfettamente funzionali sia per il bike to work che per randonnée ed eventi di ultracycling.
L’acciaio è sempre stato il materiale più utilizzato per realizzare i telai delle biciclette perché è resistente agli urti ed alle sollecitazioni dovute all’uso della bici.
Vediamo alcune delle CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’ACCIAIO:
- Densità – ovvero peso per unità di volume. In questo senso l’acciaio è il materiale peggiore perché ha una densità molto alta.
- Rigidità – in compenso il suo grado di rigidità, ovvero di residenza alle deformazioni, è la più alta in assoluto, meglio ancora del titanio.
- Resistenza – caratteristica fondamentale del telaio di una bicicletta perché continuamente sottoposto a pressioni. L’acciaio supera il test della resistenza dimostrandosi il materiale migliore.
- Corrosione – l’acciaio è naturalmente sottoposto a corrosione da parte dell’ossigeno, è così che si crea la ruggine. Per evitare che si inneschi tale processo naturale bisogna utilizzare una vernice apposita sul telaio.
Ci si accorge dunque che le biciclette in acciaio sono certo più pesanti delle sorelle in alluminio o carbonio, ma decisamente più resistenti e durature nel tempo. Acquistare un telaio in acciaio potrebbe quindi rappresentare la soluzione migliore se avete bisogno di una bici che sia “per sempre”.
Nel dettaglio, PERCHE’ SCEGLIERE L’ACCIAIO:
- E’ economico – i prezzi variano a seconda del tipo di acciaio utilizzato e dalla sua qualità, ma in genere le biciclette in acciaio non hanno un costo elevato. Un’officina meccanica ha tutto ciò che serve per lavorare sull’acciaio, ciò riduce di molto i costi di produzione rispetto alle bici in carbonio.
- Non si rompe di schianto – in caso di incidenti o brutte cadute dalla bici, il telaio in acciaio si piega o si bozza ed il danno è subito visibile. Per le bici in carbonio capita invece che il danno resti limitato alle fibre interne, ma a causa della continua sollecitazione la ferita si allarga portando alla rottura improvvisa del telaio.
- Non occorre la chiave dinamometrica – la chiave dinamometrica è raccomandata ma non indispensabile come nel caso del carbonio.
- E’ facile da riparare – trovandosi in giro per il mondo con un problema legato al telaio, in caso dell’acciaio sarà certamente più facile trovare un’officina in grado di sistemarlo.
Cicloturismo in Slovenia
05/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Oltre ad Austria e Germania, una delle mete storiche del cicloturismo è la Slovenia.
Si tratta di un paese economico, facile da raggiungere, essendo confinante con l’Italia, e ricco di percorsi adatti ai viaggiatori in bicicletta.
Il territorio della Slovenia è prevalentemente montuoso e collinare, quindi la stragrande maggioranza degli itinerari ciclabili presenta frequenti salite e discese. Fanno eccezione le ciclovie che corrono lungo il corso dei fiumi come la Pista Ciclabile della Drava e la Pista Ciclabile del Fiume Mur.
I periodi migliori per fare cicloturismo in Slovenia sono a primavera inoltrata ed alla fine dell’estate. I turisti a due ruote si concentrano in particolare nella zona del Lago di Bled e nella Valle dell’Isonzo. Facendo base fissa in un hotel del posto sono infatti possibili moltissime escursioni.
La Slovenia è inoltre attraversata dall’itinerario Eurovelo 9: il tratto nazionale è lungo circa 260 km, una distanza facilmente gestibile se si ha a disposizione qualche giorno.
In Slovenia risiedono circa 2 milioni di persone e la densità abitativa è molto bassa, ciò significa che buona parte del paese si presenta selvaggio, incontaminato, naturale.
Partendo da Trieste o da Tarvisio, la Slovenia dista appena una decina di km. La moneta corrente è l’euro ed i cittadini europei non devono superare i controlli alla frontiera quindi dal punto di vista burocratico è molto facile entrare e muoversi nel paese.
Meta imperdibile per i cicloturisti è la capitale Lubiana, una città magnifica in cui l’influenza dell’impero austro-ungarico è ancora ben visibile. Una passeggiata nel centro storico permette di immedesimarsi nell’atmosfera della borghesia della Mitteleuropa del XIX secolo.
Come fare cicloturismo in modo economico
04/05/2017 in I Nostri Consigli, Suggerimenti di Viaggio, Tecnica
Al di là dell’investimento iniziale per dotarsi di una bici e degli accessori adatti al percorso che abbiamo in mente, viaggiare in bicicletta è un modo piuttosto economico di fare turismo.
Per viaggi di qualche giorno, può andare bene anche una city bike purché sia robusta e in grado di affrontare tratti sterrati poco impegnativi.
Certo, in fatto di assorbimento delle vibrazioni e velocità, una vera e propria bici da viaggio sarà sempre superiore. Quello che conta però è arrivare a destinazione.
Riguardo al kit minimo di accessori da cicloturismo non si può rinunciare a:
- borse da viaggio – esistono molti modelli economici anche impermeabili
- corde elastiche – per fissare i bagagli al portapacchi
- camere d’aria di scorta e pompa
- cacciaviti, brugole e tiraraggi
Se volete risparmiare anche sull’alloggio occorrerà dotarsi di una buona attrezzatura da campeggio (tenda, sacco a pelo, fornelletto). Le spese per soggiornare in un campeggio sono di norma molto basse ed in tanti paesi è permesso anche il campeggio libero.
L’abbigliamento tecnico non è strettamente necessario per il cicloturista, ma attenzione a non risparmiare sui giusti capi. Avrete certamente bisogno di qualche maglietta intima traspirante che permetta l’assorbimento del sudore e magari di alcuni capi impermeabili.
Fortunatamente questo genere di abbigliamento, oggi, si trova a prezzi accessibili.
Se per voi non è importante trovare un letto comodo ed una doccia calda alla fine della giornata, ma è la passione che vi spinge all’avventura, ecco alcuni consigli per risparmiare in viaggio:
- programmare un viaggio verso una destinazione nota, da cui il rientro a casa è economico (magari in treno).
- preparare in anticipo e portare in viaggio con sé il cibo finché è possibile conservarlo.
- preferire sempre il campeggio libero.
Le possibilità di cicloturismo in Spagna
04/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Quando si pensa di organizzare una vacanza in bicicletta, la Spagna non è il primo posto che salta in mente. Certo è qui che si trova il famoso Cammino di Santiago, percorso ogni anno da migliaia di pellegrini a piedi o in bicicletta, ma il cicloturismo non molto diffuso.
Questo fino a qualche tempo fa, il paese ha fatto passi da gigante per incentivare il turismo in sella e non è più raro incontrare ciclisti nelle grandi città. Le piste ciclabili si sono moltiplicate così come le “vias verdes”, le ciclovie ottenute dalla riqualificazione di vecchie ferrovie.
L’Italia è collegata alla Spagna dall’itinerario ciclabile Eurovelo 8, quindi volendo è possibile raggiungerla direttamente in bici. Le alternative sono ovviamente treno, aereo o traghetto da Civitavecchia e Livorno.
La Spagna è un paese piuttosto arido, solcato dalle catene montuose, ma se si programma bene il percorso è possibile fare un bellissimo viaggio.
I periodi migliori per partire sono sicuramente la primavera e l’autunno.
Le possibilità di cicloturismo in Spagna sono ormai molte. Le maggiori città del paese hanno messo a punto un efficiente sistema di piste ciclabili che permettono di esplorare il centro ed i dintorni con facilità. A Valencia, Barcellona e Madrid si può sfruttare anche il servizio di bike sharing locale.
Anche le opportunità di viaggi itineranti non mancano. Particolarmente adatte a questo tipo di cicloturismo sono l’Andalusia (tra Siviglia, Cordoba e Granada) e la regione Basca.
Le Isole Canarie sono un altro importante luogo per il cicloturismo: dato che l’inverno in pratica non arriva mai, si prestano ad essere esplorate tutto l’anno anche in mountain bike.
Zuccheri aggiunti: dove sono e come evitarli
04/05/2017 in Alimentazione, Tecnica
Quando consumiamo zucchero si attivo i centri del piacere nel nostro cervello e ci sentiamo bene: è l’effetto della dopamina. Cercando di sfruttare tale effetto, lo zucchero viene aggiunto dall’industria alimentare pressoché in ogni cibo confezionato.
Si calcola che circa l’80% del cibo preconfezionato contiene zucchero. Anche se inconsapevolmente, quando consumiamo qualcuno di questi prodotti si crea una certa assuefazione che ci induce a ricomprarlo.
Nel caso in cui vogliate seguire una dieta povera di zuccheri aggiunti per migliorare la vostra prestazione sportiva, ecco alcuni cibi da evitare che impensabilmente ne contengono grandi quantità.
1) SALSE, SUGHI PRONTI E CONDIMENTI
Sughi pronti, ketchup e salse per il barbecue, ma anche alcuni condimenti per insalata, contengono molto zucchero ed andrebbero consumati non più di una volta a settimana.
2) VERDURE IN SCATOLA
A piselli, fagioli, pomodori ed altre verdure in scatola viene aggiunto zucchero sia per insaporire che per allungare la durata del prodotto.
3) CIBI DIETETICI
Alimenti come le barrette energetiche sono sì poveri di grassi ma spesso contengono molto zucchero. Il loro aspetto salutare è solo apparenza.
4) CEREALI DA COLAZIONE
Ovviamente dolci, spesso anche colorati, i cereali da colazione fanno impennare i livelli di zucchero nel sangue. Meglio evitarli di prima mattina.
5) RISO PER SUSHI
Lo zucchero è un’ingrediente previsto nella ricetta del riso da sushi.
6) PANE
Soprattutto nel pane bianco si trovano alti livelli di zucchero. La giusta dose dovrebbe essere 4 gr per 100 gr di pane. Meglio comprare il pane nel negozio di fiducia che acquistarlo confezionato.
7) FRUTTA ESSICCATA E SMOOTHIE
La frutta essiccata contiene zucchero concentrato e pochissime fibre. Gli smoothie acquistati al supermercato allo stesso modo contengono molti zuccheri. Sono da preferire quelli realizzati con 2/3 di verdura ed 1/3 di frutta.
Pista Ciclabile Romana: Austria e Germania in famiglia
03/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Pista Ciclabile Romana è un itinerario di circa 240 km che si snoda tra Germania e Austria. La ciclabile collega la cittadina di Passau alla città di Enns, la più antica dell’Austria.
Il nome della pista ciclabile lascia intuire la presenza di numerosi luoghi d’interesse storico. Oltre alla magnifica natura locale, si attraversano infatti anche diversi siti archeologici, castelli in rovina e antichi insediamenti.
Si tratta di un itinerario ideale per famiglie dato che si mantiene sempre in piano ed è ben segnalato lungo tutto il percorso. Il cartello caratteristico della ciclabile riporta un elmo romano verde su sfondo bianco.



La Pista Ciclabile Romana sfrutta in gran parte ciclovie locali e strade di campagna poco trafficate. Lungo il percorso si incontrano spesso indicazioni sui luoghi storici, le strutture ricettive e i ristoranti della zona.
Partendo da Passau, in Germania, appena oltre il confine austriaco, si attraversa parte della Baviera per poi superare la frontiera. Il percorso della pista ciclabile continua quindi sulle dolci colline di Innviertel e verso il Lago Attersee.
Frankenmarkt, Voecklabruck, Schwanenstadt e Lambach sono solo alcune delle cittadine austriache raggiunte dalla ciclabile che meritano almeno una visita.
Una volta superata anche la città di Wels, antica roccaforte romana, mancano pochi km all’arrivo a Enns.
SCARICA L’ITINERARIO: Pista Ciclabile da Passau a Enns
Scegliere la bici per affrontare un trail
03/05/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica
I trail sono gare di resistenza che prevedono sia tratti su asfalto che tratti su sterrato, strade bianche e discese tecniche. In Italia ne esiste una grande varietà, ma quale bici è la migliore per affrontare competizioni di questo tipo?
Le principali caratteristiche di una bici da trail:
- Comodità – deve avere una seduta eretta e poco aggressiva perché si dovranno passare in sella molte ore. Deve inoltre essere in grado di assorbire al meglio le vibrazioni della strada senza trasmetterle al ciclista.
- Versatilità – deve avere un’allestimento ibrido tale da poter affrontare con sicurezza sia i tratti su asfalto che su sterrato.
Date queste caratteristiche, viene subito in mente che la bicicletta perfetta potrebbe essere una mountain bike. Occorre però fare delle modifiche sull’assetto.
L’ideale è una mountain bike front con copertoni scorrevoli dalla tassellatura molto fitta. Le ruote da 29’’ sono le migliori perché permettono di spingere al massimo nei tratti pianeggianti.
Se il trail prevede un percorso particolarmente “scassato”, è possibile optare per una mountain bike full anche se nei tratti su asfalto risulterà decisamente pesante.
In entrambi i casi sarà necessario equipaggiare la bici con le borse da backpacking per riporre tutte le cosa da utilizzare durante la corsa.
Alcuni associano al trail le gravel bike. Questo tipo di bicicletta è effettivamente molto versatile e la sua impostazione corsaiola permette di mantenere alti ritmi di pedalata su asfalto e strade bianche, ma cede il passo sui sentieri sterrati.
Le fat bike hanno fatto la propria comparsa anche ai trail, ma il loro utilizzo è più dettato dalla passione che da reali esigenze. Pedalare sui tratti in asfalto con queste biciclette è infatti molto impegnativo.

1) mai partire per un trail con una bicicletta nuova. Quella scelta dev’essere una bicicletta a cui siamo abituati e che conosciamo profondamente.
2) i pedali SPD sono da preferire. Consentono un totale controllo del mezzo e di mantenere il piede sempre nella stessa posizione evitando infiammazioni e dolori.
3) regolazione biomeccanica. Qualunque sia la bicicletta scelta, dovrebbe essere attentamente regolata sulle nostre misure.

