Cicloturismo lungo il Canale di Pirro: la campagna pugliese
22/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Il Canale di Pirro, o meglio delle Pile, si trova in Puglia. E’ un’ampia depressione carsica lunga circa 12 km e larga tra i 500 ed i 1.500 metri. Il canale è compreso all’interno dei territori comunali di Putigliano, Castellana Grotte, Monopoli, Alberobello, Locorotondo e Fasano.
Leggenda vuole cha in questa zona transitò anche il Re Pirro con un esercito di elefanti da guerra, arcieri, fanti e cavalieri.



Tra Castellana Grotte e Locorotondo si snoda un semplice itinerario ciclabile lungo circa 25 km. Il percorso sfrutta per lo più stradine sterrate e strade provinciali a basso traffico che attraversano la campagna locale. Si pedalata al fianco di caratteristici muretti a secco che delimitano gli spazi agricoli separando vigneti e coltivazioni da boschetti e tratti di vegetazione selvaggia.
Usciti da Castellana Grotte si affronta qualche breve salita, poco impegnativa. Alcuni km più avanti il panorama regala splendidi scorci sul mare di Monopoli e sui trulli di Alberobello. Una volta usciti dal Canale di Pirro, la strada riprende a salire dolcemente fino alla meta finale: Locorotondo.
SCARICA L’ITINERARIO: Castellana Grotte – Locorotondo
In bicicletta a Gran Canaria: itinerario da nord a sud dell’isola
22/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Le Isole Canarie si prestano perfettamente al cicloturismo per due motivi:
- le distanze minime
- la grande varietà di paesaggi
Non a caso queste isole sono spesso scelte anche dai team professionisti per sessioni di allenamento.
Quello che vi proponiamo è un percorso di circa 90 km che attraversa da nord a sud l’Isola di Gran Canaria, la più grande dell’arcipelago.
L’itinerario inizia a Las Palmas, capoluogo dell’isola, sulla costa nord, e termina a Maspalomas, all’estremo sud del territorio. Il percorso si sviluppa inizialmente in salita fino a superare i 1.500 metri di altezza, quindi procede sempre in discesa regalando meravigliosi scorci panoramici sul mare.
Da notare che lungo l’itinerario:
- si affrontano strade di montagna con qualche buca e tratti in pavé nei centri abitati
- i luoghi dove acquistare cibo e acqua non mancano ma è bene fare scorta almeno di quest’ultima prima di partire perché non si trovano fonti d’acqua



Il percorso
Las Palmas è una città moderna con un clima mite tutto l’anno. Vi si trovano diverse piste ciclabili ma spesso non sono collegate tra loro.
Usciti dalla città si imbocca subito la strada in salita in direzione di Tamareceite. Via via che si procede il mare si allontana sempre di più fino a scomparire alla vista, ma lo ritroveremo una volta arrivati dall’altra parte dell’isola.
Si superano i centri abitati di San Josè de Alamo e di Teror, quest’ultimo particolarmente interessante da visitare. Il paesaggio si fa sempre più arido e selvaggio e la distanza tra un paese e l’altro aumenta. La cittadina di Vallesco si trova a circa 1.000 metri di altezza, occorre proseguire ancora per diversi km in salita prima di raggiungere il punto più alto dell’itinerario ed iniziare la lunga discesa fino a Maspalomas.
Lungo i tornanti che scendono i fianchi delle montagne si può godere di spettacolari panorami ed ammirare dall’alto i piccoli villaggi interni dell’isola.
Arrivati a Maspalomas ci attende invece il paesaggio desertico delle dune di sabbia. Sembra proprio un piccolo Sahara affacciato sull’Atlantico.
SCARICA L’ITINERARIO: Las Palmas – Maspalomas
Fare cicloturismo con i bambini
22/06/2017 in News
Fare cicloturismo con i bambini è possibile? Certo prendendo i giusti accorgimenti.
I percorsi migliori per le famiglie sono quelli che scorrono prevalentemente su pista ciclabile separata dal traffico automobilistico. Delle ciclovie dotate di molti servizi per il turista in bicicletta come aree sosta per picnic, bicigrill e piccoli parchi gioco per i bambini.
Le esigenze dei più piccoli richiedono frequenti soste ed è preferibile prevedere anche tappe corte di max 50 km.
Come trasportare i bambini in bicicletta?
I bimbi possono cominciare a viaggiare in bici con i genitori intorno agli 8-9 mesi. Appena sono in grado di sedersi in posizione eretta è possibile trasportarli sul seggiolino anteriore fissato al manubrio. Via via che il bambino cresce però occorrerà dotarsi di un più comodo seggiolino posteriore, anatomico e resistente.
Attenzione alla qualità dei materiali, non si risparmia sulla sicurezza dei bambini. Il seggiolino deve essere ben saldo e assicurato perfettamente alla bici, alcuni sono dotati anche di poggiapiedi e cinture. Un seggiolino posteriore può essere utilizzato anche fino a i 5 anni.
Quando i bambini crescono, ma non sono ancora abbastanza grandi per reggere il ritmo di pedalata, una buona soluzione è il carrellino. Si tratta di un comodo rimorchio a due ruote che si assicura al posteriore della bici. All’interno c’è spazio a sufficienza per uno o due bambini. In genere sono accessoriati con copertura per vento, sole e pioggia, cinture di sicurezza, zanzariera e persino sospensioni.
Il carrellino può però risultare ingombrante su alcune piste ciclabili, il loro utilizzo è da valutare caso per caso.
Se invece il bambino inizia a voler pedalare è possibile acquistare un’appendice, detta anche “cammellino”. Si tratta di una mezza bicicletta (ruota posteriore e manubrio senza freni) che si aggancia alla bici del genitore creando una specie di tandem. Il bimbo è quindi libero di pedalare ma sempre assicurato al genitore.
Una volta che il bambino ha acquisito dimestichezza con la bicicletta e con le regole della strada, una volta quindi che è in grado di pedalare in autonomia con la supervisione di un adulto, è il momento di portarlo in viaggio con la propria bicicletta. Finalmente libero di pedalare da solo e con la visuale completamente sgombra si divertirà ancora di più.
Cicloturismo tra Bergamo ed il Lago d’Iseo
21/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Nelle campagne tra Bergamo ed il Lago d’Iseo si trova un percorso ciclabile ideale per esplorare la Val Seriana e la Val Cavallina attraverso il Passo del Colle del Gallo.
Lungo circa 94 km, è da affrontare in almeno due giorni per godere con calma dei paesaggi locali. L’itinerario completo presenta tre salite, due molto semplici e brevi ed una più difficile: quella del Colle del Gallo (circa 8 km).
Il punto di partenza è la graziosa cittadina di Lovere affacciata all’estremo nord della sponda orientale del Lago d’Iseo. Lovere è ideale anche come base per escursioni nella vicina Val Camonica. Il percorso si dirige quindi verso sud costeggiando il lago lungo una meravigliosa pista ciclabile.
Il panorama che si può ammirare dalla ciclabile spazia su buona parte del lago abbracciando in particolare il Monte Isola, la più grande e alta isola lacustre dell’intera Europa.



Arrivati a Sarnico, il percorso devia verso est procedendo per diversi km sempre in pianura fino al centro abitato di Trescore Balneario nella Val Cavallina.
Superato il paese bisogna prepararsi per affrontare le prime salite previste dall’itinerario.
Quindi in discesa si raggiunge la pista ciclabile della Val Seriana che corre parallela al fiume Serio. Si prosegue sulla pista per circa 5 km per poi svoltare in salita verso destra dopo il paese di Albino. La salita che si intraprende è quella del Colle del Gallo, la più impegnativa dell’itinerario.
In cima al colle è posto un monumento al ciclista dove una sosta è d’obbligo.
La discesa dal colle è piuttosto impegnativa con curve e tornanti che richiedono massima attenzione. In poco tempo tuttavia si arriva nel territorio della Val Cavallina nei pressi del Lago di Endine. Si segue fedelmente il profilo del lago per circa 6 km e mantenendo la stessa direzione si torna a Riva di Sotto sul Lago d’Iseo.
Il percorso si conclude quindi di nuovo a Lovere.
SCARICA L’ITINERARIO: Anello del Lago d’Iseo da Lovere
I benefici di un allenamento mattutino
21/06/2017 in Medicina, Tecnica
Abbandonare il letto alle prime ore del mattino è un’azione complicata per molti, ma che apporta diversi benefit al nostro corpo. Alzarsi presto e mettersi in movimento ci permette di fare il pieno di energie senza bisogno di un allenamento intenso.
Quali sono i benefici di un allenamento mattutino?
- Allenarsi al mattino permette di eliminare subito un’attività dalla lista delle cose da fare e quindi di essere più liberi per la giornata.
- L’allenamento prima di colazione fa bruciare fino al 20% in più di grasso e risveglia il metabolismo.
- L’attività fisica al mattino aumenta la produttività e garantisce energia per il resto della giornata.
- L’allenamento mattutino stimola a seguire una dieta più sana durante il giorno.
Inoltre per migliorare ancora l’inizio della giornata è possibile:
Liberarsi del telefono
Controllare mail e messaggi appena svegli accresce il livello di stress, un’azione da evitare di prima mattina.
Prendersi 5 minuti di relax
Una tazza di caffè, un’occhiata alla lista delle cose da fare, per iniziare la giornata con positività.
Fare stretching
Lo stretching permette di rilassare i muscoli dalla tensione accumulata durante il sonno o nella giornata precedente.
Rifare il letto
Operazione semplice che richiede appena 5 minuti e che regala subito una sensazione di ordine e organizzazione.

Aprire le finestre e lasciare entrare la luce segnala al nostro cervello che è ora di alzarsi e che il corpo non deve più produrre melatonina, ormone che regola i cicli sonno-veglia.
Fare colazione
Una colazione nutriente fornisce l’energia necessaria per affrontare la giornata e mantiene stabili i livelli di glucosio durante il giorno.
Come alleviare i dolori post-allenamento con l’alimentazione
21/06/2017 in Alimentazione, Tecnica
Per evitare la formazione dell’acido lattico nei muscoli è importante non tralasciare fasi dell’allenamento quali riscaldamento, stretching e recupero.
Un aiuto concreto in tal senso arriva anche dall’alimentazione. Esistono infatti alcuni cibi che alleviano i dolori muscolari post-allenamento. Vediamo quali sono:
Barbabietola rossa
Secondo uno studio americano del 2013, il succo di barbabietola rossa ha effetti benefici notevoli sull’organismo allenato. Alcuni atleti che hanno ingerito il succo per due settimane hanno notato una considerevole riduzione dell’intensità dei dolori post-allenamento.
Caffeina
Una tazza di caffè prima dell’allenamento allevia i dolori muscolari.
Amarena
L’amarena ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che accelerano la scomparsa dei dolori muscolari post-allenamento. Bastano circa 50 ml di succo di amarena prima e dopo la sessione.



Zenzero
Lo zenzero contiene gingerolo, il componente responsabile del suo effetto piccantezza. Questo componente è simili al principio attivo dell’aspirina e può ridurre i dolori anche del 24%.
Succo di pomodoro
Ricco di antiossidanti, il succo di pomodoro, bevuto dopo l’allenamento, abbassa i livelli indicatori di infiammazione del sangue responsabili dei danni ai tessuti muscolari.
Pesce
L’omega 3 è fondamentale per il recupero e la rigenerazione muscolare.
Curcuma
Questa spezia ha un effetto rilassante sui muscoli, quindi allevia i dolori e migliora la mobilità.
Acqua di cocco
L’acqua di cocco contiene molti elettroliti utili a ridurre la stanchezza muscolare.
Peperoncino e tè verde
Questi due alimenti contengono delle sostanze fitochimiche che stimolano la circolazione sanguigna ed hanno un effetto rigenerante sui muscoli affaticati.
Pista Ciclabile della Riviera dei Fiori
16/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Riviera dei Fiori tra San Lorenzo al Mare e Sanremo è dotata di una pista ciclabile di recente costruzione, ricavata dal percorso dell’ex-ferrovia litoranea.
Si tratta di una pista a doppio senso di marcia con due ampie carreggiate, come nei più alti standard nord-europei. La segnaletica è bene evidente sia sull’asfalto che sui cartelli istallati lungo il percorso. Vi sono state realizzare anche diverse aree di sosta per il rifornimento di acqua e cibo, inoltre nei pressi della pista ci sono molti negozi che offrono il servizio di noleggio bici.



La pista ciclabile della Riviera dei Fiori è accessibile da tutti i comuni attraversati. E’ quindi possibile, con brevissime deviazioni, arrivare direttamente nel centro storico di questi paesi e visitarli con calma. L’itinerario prevede anche l’accesso a numerose spiagge, tra cui alcune inarrivabili se non via mare.
Le gallerie che si trovano lungo la ciclabile, come quella di 1,5 km che si incontra poco dopo San Lorenzo al Mare, sono tutte ben illuminate ma piuttosto umide data la vicinanza col mare.
La pista alterna vedute del mare a paesaggi campestri immersi nella natura ligure.
SCARICA L’ITINERARIO: San Lorenzo al Mare – Sanremo
Véloscénie in bicicletta: da Parigi a Mont Saint Michel
16/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Véloscénie è un percorso ben organizzato ed alla portata di tutti che, partendo da Parigi, permette di raggiungere le spiagge affacciate sul canale della Manica ed in particolare la suggestiva isola di Mont Saint Michel.
L’itinerario è lungo poco più di 400 km, scorre per lo più in piano su vie verdi aperte esclusivamente a bici e pedoni. Le salite presenti sono poche e molto brevi.
Il percorso di Véloscénie può essere diviso in sette tappe:
La regione di Parigi – 80 km
Il primo tratto dell’itinerario inizia dal centro di Parigi presso la cattedrale di Notre Dame. Da qui una lunga via verde permette di allontanarsi dalla città fino ad immergersi nella campagna locale. Superata la cittadina di Orsay si trovano due brevi e semplici salite che conducono fino al Castello di Rambouillet. Epernon segna la fine della regione di Parigi.
La valle del fiume Eure – 37 km
In questo tratto la ciclovia si mantiene su strade di campagna poco trafficate che costeggiano il fiume Eure. Si incontrano la cittadina di Maintenon, con il suo castello e l’acquedotto d’epoca che portava l’acqua fino a Versailles, ed il borgo di Chartres.
Verso la Loir – 75 km
Véloscénie continua lungo il percorso del fiume Eure attraversando diversi piccoli borghi tra cui Illers-Combray, paese di Marcel Proust. Si pedala a stretto contatto con la natura, circondati da campi di grano fino a Nogent-le-Rotrou.



La regione della Perche – 77 km
Si attraversa il Parco Naturale Regionale della Perché mantenendosi quasi sempre su una via verde che scorre tra panorami mozzafiato.
La regione di Alençon – 75 km
La città è famosa per i suoi merletti e per essere un grande mercato agricolo. Superata Alençon si affronta la scalata al punto più alto di tutto l’itinerario: appena 327 metri.
Ci troviamo all’interno del Parco Regionale Naturale della Normandia-Maine e si pedala all’ombra di fresche foreste fino alla città medievale di Domfort.
Normandia – 66 km
Véloscénie scorre adesso sul tragitto di un’ex-ferrovia circondata da alberi da frutto, principalmente mele e pere.
Mont Saint Michel – 20 km
L’ultimo tratto del percorso si snoda nella baia di Mont Saint Michel. L’isola è un luogo davvero molto suggestivo, sede di un’abbazia costruita nel X secolo e che ancora oggi regala emozioni indimenticabili.
Pista Ciclabile dell’Alta Val di Non
16/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Pista Ciclabile dell’Alta Val di Non è uno splendido percorso ad anello di circa 25 km che collega i paesi di Malgolo, Romeno, Salter, Cavareno, Sarnonico, Ronzone, Malosco e Fondo.
La pista scorre per lo più su strade asfaltate e raggiunge un’altezza massima di 1.050 metri. Si tratta quindi di una facile escursione adatta anche alle famiglie perché le salite presenti non sono assolutamente impegnative.
Si può lasciare l’auto a Malgolo in un comodo parcheggio vicino al primo tratto della pista ciclabile. Inforcata la bicicletta, si inizia quindi a pedalare costeggiando la SS43 lungo il tracciato dell’ex-ferrovia Trento-Malè.
Pochi km più avanti, proseguendo in leggera salita, si arriva a Salter. Questa piccola frazione viene proprio attraversata dalla ciclabile che passa nel centro storico lungo le sue vie acciottolate. Quindi svoltando verso nord si raggiunge Romeno, un paesino di circa 1.400 abitanti con numerose casette dal tipico stile alpino.



Superato anche quest’ultimo centro abitato la pista torna a scorrere in mezzo alla natura, tra i campi coltivati del borgo di Cavareno. Il percorso attraversa anche il centro storico cittadino, ma subito si immerge nuovamente nella natura.
Quindi si incontrano i paesi di Sarnonico, Ronzone e Malosco. A questo punto la Pista Ciclabile dell’Alta Val di Non scende fino al borgo di Fondo, famoso per la presenza di un bellissimo percorso nei locali canyon di roccia.
La pista svolta verso sud e si avvia alla conclusione. Quest’ultimo tratto è forse il più bello dell’intero percorso perché si pedala nella zona dei Pradiei, una distesa incontaminata di prati fioriti che termina nei pressi di Romeno. Da qui si può tornare al punto di partenza, Malgolo.
SCARICA L’ITINERARIO: Itinerario Pista Ciclabile dell’Alta Val di Non
Cicloturismo nelle Terre di Faenza
16/06/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Il territorio di Faenza, per la sua conformazione, si dimostra particolarmente adatto al cicloturismo. La città si trova lungo la Via Emilia a circa metà strada tra Bologna ed il mare. Tutt’attorno si estende una vasta pianura con alberi da frutto e vigneti. A breve distanza sono presenti anche dolci colline su cui sorgono borghi e fortezze medievali.
Il territorio di Faenza, per la sua conformazione, si dimostra particolarmente adatto al cicloturismo. La città si trova lungo la Via Emilia a circa metà strada tra Bologna ed il mare. Tutt’attorno si estende una vasta pianura con alberi da frutto e vigneti. A breve distanza sono presenti anche dolci colline su cui sorgono borghi e fortezze medievali.
Dirigendosi appena fuori dalla città, le strade sono ben poco frequentate e scorrono tranquille in mezzo alla campagna. Pedalare in questo paesaggio è davvero un’esperienza emozionante e rilassante.
A Sud di Faenza la pianura lascia ben presto spazio alla montagna, alle prime propaggini dell’Appennino. Ci si arrampica fino a quota 600 metri, ma sommando i vari saliscendi del territorio è facile completare un itinerario di 60-70 km con un dislivello di circa 1200 metri. Un buon allenamento sui pedali è quindi necessario.
SCARICA L’ITINERARIO: Itinerario Faenza Sud
Pochi km a ovest della città si trova invece il Parco Regionale della Vena del Gesso. La vetta più alta del parco è il Monte Mauro, meta di numerose escursioni in bicicletta e a piedi. Ma sono da visitare anche i centri abitati di Riolo Terme e Brisighella, situati sulle colline ai margini dell’area protetta.
SCARICA L’ITINERARIO: Faenza – Vena del Gesso






