fbpx

Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

Scopri tutti gli articoli sul cicloturismo

Ultimi Articoli

Rimani in contatto

Seguici sui social

by Matteo

Genova, pedalando tra mare e colline: il fascino del percorso ciclabile del Ponente

13/09/2025 in Viaggi

Un itinerario che unisce il respiro del mare alla quiete dei borghi: è il percorso ciclabile che attraversa il ponente genovese, tra Voltri, Pra’ e Pegli, una delle tratte più apprezzate dai cittadini e dai cicloturisti.
Il tracciato corre in gran parte lungo la linea di costa, sfruttando la passeggiata a mare e collegandosi a tratti di nuova realizzazione. Da una parte il blu del Mar Ligure, dall’altra i giardini, le palme e le ville storiche che raccontano secoli di storia. L’itinerario è pianeggiante e adatto a tutti, dalle famiglie con bambini ai ciclisti più allenati, con aree di sosta e punti panoramici ideali per una pausa.
Particolarmente suggestivo il tratto di Pra’, dove la pista corre accanto al porto turistico e si apre verso il mare con scorci che ricordano piccole riviere. A Pegli, invece, la pedalata si accompagna al profilo ottocentesco del lungomare, tra stabilimenti balneari e gelaterie storiche.
Il percorso non è solo tempo libero, ma anche mobilità sostenibile: molti residenti lo utilizzano quotidianamente per spostarsi in bicicletta verso scuole, uffici e stazioni ferroviarie, riducendo traffico e inquinamento.
Il Comune, insieme ai Municipi, sta lavorando per potenziare ulteriormente la rete, collegando i tratti già esistenti con nuove piste verso il centro città. L’obiettivo è creare un vero e proprio asse ciclabile che renda Genova più accessibile e vicina al modello delle grandi città europee.
Pedalare nel Ponente diventa così non solo un’occasione di svago, ma anche un modo per scoprire una Genova diversa: lenta, sostenibile e a misura di cittadino.

by Matteo

Ascoli pedala verso il futuro: nasce la ciclovia che unisce stazioni e servizi

12/09/2025 in News

ASCOLI – Una città che si muove meglio è una città che respira meglio. Con questa convinzione la giunta comunale ha dato il via libera alla candidatura di Ascoli al bando del Ministero dei Trasporti per il finanziamento delle ciclovie urbane intermodali.
Il progetto presentato non è un semplice tracciato di asfalto, ma un tassello di una visione più ampia: la “Ciclovia Urbana Intermodale – Stazioni e Servizi”. L’idea è quella di completare e potenziare la rete ciclabile già avviata con MobilitAP, cucendo insieme punti nevralgici della mobilità cittadina. Il nuovo percorso collegherà piazza Immacolata con la stazione ferroviaria di San Filippo, fino ad arrivare al cuore pulsante degli spostamenti: la stazione centrale e l’autostazione dei bus.
Non solo pista ciclabile, quindi, ma una vera spina dorsale per un sistema di trasporti che vuole essere integrato e sostenibile. “Mettere la bicicletta al centro significa offrire alternative concrete, alleggerire il traffico e rendere la città più vivibile”, sottolineano dal Comune, che ha lavorato al progetto in sinergia con la Fiab.
Se il bando darà esito positivo, Ascoli potrà contare su un corridoio verde capace di accompagnare studenti, pendolari e turisti nei loro spostamenti quotidiani, unendo la praticità della bici con l’efficienza del trasporto pubblico. Un passo che porta la città un po’ più vicina all’Europa delle due ruote, dove pedalare non è solo un’opzione, ma una scelta di qualità di vita

by Matteo

Pedalare sul Passo Pordoi: il mito delle Dolomiti su due ruote

11/09/2025 in Viaggi

C’è un nome che, per ogni ciclista, evoca immediatamente leggenda, fatica e bellezza: Passo Pordoi. Situato a 2.239 metri d’altitudine tra le vette dolomitiche, questo valico non è soltanto un confine geografico tra Trentino e Veneto, ma un traguardo simbolico per chi ama misurarsi con la montagna in sella a una bici.

La salita, tra mito e realtà
Il versante più noto parte da Canazei, in Val di Fassa: 12,9 chilometri di ascesa, 799 metri di dislivello e una pendenza media che si mantiene attorno al 6%. Una salita regolare, mai impossibile, ma capace di logorare con i suoi 27 tornanti che si susseguono come un rosario. Ogni curva è numerata: un piccolo conforto psicologico per chi pedala, un invito a resistere fino alla successiva.

Dal lato opposto, quello di Arabba, l’impegno è simile: 9,2 chilometri, 638 metri di dislivello e pendenze più incisive, che toccano il 9% in alcuni tratti. Qui il panorama si apre sulle cime del Sella e sulla Marmolada, rendendo la fatica parte di uno spettacolo naturale.

Un palcoscenico del Giro d’Italia

Il Pordoi non è una semplice salita: è un tempio del ciclismo. Il Giro d’Italia vi è transitato decine di volte, spesso con il “Cima Coppi”, il punto più alto della corsa. Qui si celebra la memoria di Fausto Coppi, con un monumento che richiama il legame eterno tra il Campionissimo e le Dolomiti. Fermarsi davanti a quella statua è un rito, quasi un atto dovuto per chi affronta il passo in bicicletta.
Pedalare dentro un paesaggio patrimonio UNESCO
Oltre allo sforzo fisico, ciò che colpisce chi affronta il Pordoi è il contesto: le Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO. Le torri rocciose del Sella, i prati verdi in estate, i riflessi della neve d’inverno: ogni stagione trasforma il percorso in un quadro diverso. Arrivati in cima, la vista si apre a 360 gradi e la fatica si scioglie in una sensazione di conquista.

by Matteo

GARGANO: AL VIA LA NUOVA PISTA CICLABILE TRA CAGNANO VARANO E ISCHITELLA

10/09/2025 in News

Posata la prima pietra per un’infrastruttura verde da oltre 6 km
Il Gargano investe nel futuro della mobilità sostenibile. Questa mattina, alla presenza del commissario straordinario del Parco Nazionale del Gargano, Raffaele Di Mauro, e del sindaco di Cagnano Varano, Michele Di Pumpo, è stata posata la prima pietra del cantiere per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che unirà i territori di Cagnano Varano e Ischitella.
Il tracciato avrà una lunghezza complessiva di oltre sei chilometri: 2,7 ricadranno nel Comune di Cagnano Varano e 3,87 nel Comune di Ischitella. L’opera, dal valore complessivo di circa 2,2 milioni di euro, è finanziata per la gran parte con fondi del Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma Parchi per il Clima 2019, mentre una quota di 218mila euro proviene direttamente dal bilancio dell’Ente Parco.
Il progetto non si limita alla sola pista: lungo il percorso sorgeranno due aree di sosta accessibili anche ai disabili, attrezzate con tavoli e panche in legno, per incentivare l’uso del tracciato da parte di famiglie e cicloturisti.
Un’infrastruttura che arricchirà l’offerta ciclabile del promontorio, contribuendo a rafforzare il legame tra tutela ambientale, turismo e sviluppo locale.

by Matteo

IRSINA CITTÀ DELLO SPORT E DEL BENESSERE

10/09/2025 in News

Irsina si prepara a vivere una giornata speciale, interamente dedicata al movimento e alla scoperta del territorio. Giovedì 11 settembre il borgo lucano diventerà infatti la “città dello sport e del benessere”, con un calendario di appuntamenti che intrecciano escursionismo, cultura e mobilità sostenibile.
La mattinata si aprirà con un’escursione a piedi lungo le mura del borgo antico, guidata dall’Associazione Falco Naumanni – sezione C.A.I. di Matera. Un percorso che condurrà i partecipanti attraverso luoghi di pregio architettonico e scorci naturalistici poco conosciuti, per riscoprire la bellezza di Irsina da prospettive insolite.
Seguirà, presso la sala consiliare del Comune, la conferenza stampa di presentazione del progetto “BY BIKE IRSINA: Pedalando per l’antica Montepeloso tra natura, cultura ed enogastronomia”, vincitore del bando Bici in Comune. L’iniziativa, promossa in collaborazione con Sport e Salute, punta a coniugare il cicloturismo con la valorizzazione del patrimonio storico ed enogastronomico locale, proponendo un modello di turismo lento e sostenibile.
La giornata rappresenta un’occasione non solo per conoscere il progetto, ma anche per favorire la partecipazione attiva della cittadinanza e la nascita di nuove collaborazioni. L’ingresso è libero e gratuito. L’evento è patrocinato da Sport e Salute, dall’Associazione Falco Naumanni e dall’Associazione Il Ciclamino FIAB Onlus.

by Matteo

Il Großglockner: la sfida regina dei passi alpini austriaci

09/09/2025 in Viaggi

Se esiste un nome che fa battere il cuore di ogni ciclista alpino, è quello del Großglockner. Con i suoi 3.798 metri, è la vetta più alta d’Austria, e la strada alpina che porta verso il massiccio è una leggenda a due ruote.
Il percorso inizia dolcemente nella valle di Zell am See, tra prati fioriti e laghi turchesi, ma presto la salita si fa seria: pendenze che sfiorano il 12% e tornanti che si arrampicano in una spirale infinita. La Großglockner Hochalpenstraße è un banco di prova, un traguardo personale più che un semplice passo.
Ogni curva regala un panorama diverso: marmotte che sbucano dai prati, ghiacciai che scintillano in lontananza, cascate che si gettano impetuose tra le rocce. L’altitudine si fa sentire, ma lo spettacolo naturale ripaga di ogni pedalata.Arrivare al punto panoramico dell’Edelweißspitze, con la sua vista a 360 gradi, significa conquistare non solo una strada, ma una parte di sé stessi.Il consiglio è di affrontarlo nelle prime ore del mattino, quando il traffico automobilistico è scarso e il silenzio delle montagne amplifica ogni emozione. In cima, un caffè caldo nella piccola baita panoramica ha il sapore della vittoria.

by Matteo

La ciclabile del Danubio: l’ingresso trionfale nelle Alpi

09/09/2025 in Viaggi


Pedalare lungo il Danubio è un classico del cicloturismo europeo, ma è quando il fiume si stringe tra le gole rocciose dell’Alta Austria che il paesaggio inizia a cambiare radicalmente. Dopo i vigneti del Wachau, la ciclabile diventa un corridoio verde che si insinua verso le Alpi, regalando una transizione dolce ma emozionante tra pianura e montagna.
Gli ultimi chilometri prima di Linz sono già un preludio di salite più impegnative: piccoli borghi con campanili aguzzi si alternano a boschi fitti e a tratti di pista perfettamente asfaltata. Qui si respira un’aria di avventura: i cartelli iniziano a segnalare deviazioni verso laghi alpini e passi più impegnativi, aprendo la strada a itinerari per ciclisti che cercano qualcosa di più del semplice viaggio lungo fiume.
Il bello della ciclabile del Danubio è la sua accessibilità: famiglie, cicloturisti con borse laterali e sportivi condividono la stessa rotta, ma ciascuno trova il proprio ritmo. Fermarsi in una Gasthaus e ordinare un piatto di canederli o una fetta di strudel diventa parte integrante del percorso, un rituale che fa parte dell’esperienza.
Chi prosegue verso Salisburgo scoprirà che le Alpi non sono un muro invalicabile, ma un invito: i sentieri si moltiplicano, i panorami si aprono, e ogni salita porta a una discesa che ripaga dello sforzo con pura libertà.

by Matteo

Da Cadice a Tarifa: pedalando lungo la Costa de la Luz

08/09/2025 in Viaggi

Se invece cerchi il vento dell’oceano e panorami sconfinati, il tratto costiero che unisce Cadice a Tarifa è una piccola avventura. Parliamo di circa 100 chilometri, che si possono dividere in due o tre tappe, seguendo strade secondarie e piste ciclabili.
La rotta è un susseguirsi di spiagge dorate, pini marittimi e villaggi bianchi come Vejer de la Frontera, uno dei più suggestivi di tutta l’Andalusia. L’arrivo a Tarifa, lo spartiacque tra Atlantico e Mediterraneo, regala un’emozione speciale: qui l’Europa incontra l’Africa, separata solo da 14 chilometri di mare.
Il vento è un compagno costante, a volte impegnativo, ma dona all’itinerario quel carattere selvaggio che lo rende indimenticabile.

Due anime, un’unica pedalata

Montagna e mare, silenzio e vento: i due percorsi raccontano anime diverse dell’Andalusia. Per chi ama il cicloturismo, il sud della Spagna è un invito a partire leggeri, senza fretta, con la voglia di scoprire strade dove il tempo sembra scorrere più lentamente.

by Matteo

La Vía Verde de la Sierra: il silenzio delle montagne andaluse

08/09/2025 in Viaggi

In Andalusia, tra le province di Cadice e Siviglia, corre un tracciato di circa 36 chilometri che un tempo era una ferrovia mai completata: oggi è diventata una delle Vías Verdes più amate di Spagna.
La Vía Verde de la Sierra attraversa ponti e gallerie, costeggia uliveti e regala scorci spettacolari sulla campagna andalusa. Il punto forte? L’Osservatorio degli Avvoltoi di Zaframagón, dove è possibile ammirare da vicino una delle colonie più numerose di grifoni in Europa. È un percorso alla portata di tutti: fondo compatto, pendenze lievi e tanti punti di sosta ideali per chi viaggia con la bici carica di borse.
Pedalare qui significa rallentare e lasciarsi sorprendere dal ritmo lento delle montagne, lontani dal turismo di massa.

by Matteo

Alta Valle, al via il sogno ciclabile: la Dora Baltea avrà la sua passerella

07/09/2025 in News

Un ponte sospeso sopra la Dora Baltea, chilometri di percorso protetto tra vigneti e aree verdi, la promessa di un collegamento che cambierà il volto della bassa Valle d’Aosta: la Giunta regionale ha acceso il semaforo verde al primo lotto della pista ciclopedonale “Alta Valle”.
L’accordo con i comuni di Sarre, Jovençan e Saint-Pierre segna l’inizio di un’opera attesa da anni e destinata a diventare uno dei principali assi della mobilità lenta valdostana. I numeri danno la misura dell’impegno: 7 milioni di euro di investimento per un tratto di 3,7 chilometri, che correrà dalle aree sportive di Sarre fino a quella di Aymavilles. Un percorso che non si limiterà a costeggiare i paesi, ma li attraverserà e li unirà, creando un filo ciclabile che intreccia sport, tempo libero e turismo.
Il progetto prevede anche una passerella ciclopedonale sulla Dora Baltea, simbolo di un nuovo modo di vivere il fiume: non più solo barriera naturale, ma elemento di connessione. Sarre sarà il comune più coinvolto, con oltre due chilometri di tracciato, mentre a Jovençan e Saint-Pierre spetteranno rispettivamente 450 e 1.200 metri.
La regia finanziaria è frutto di un mosaico di risorse: 800 mila euro dal bilancio regionale, 4,2 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027 e 2 milioni dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. L’assessorato alle Opere pubbliche sarà chiamato a firmare l’intesa, aprendo la strada a un cronoprogramma serrato: cantieri entro due anni e lavori da concludere entro i tre successivi.
Ma questo è solo l’inizio. La pista “Alta Valle” non si ferma qui: il tracciato complessivo, suddiviso in quattro lotti, punta ad arrivare fino ad Avise, per un totale di 16 chilometri. Un’infrastruttura che potrà diventare la spina dorsale di un circuito turistico e ricreativo, capace di attrarre cicloturisti, famiglie e sportivi, oltre a favorire gli spostamenti quotidiani dei residenti.
L’opera, salutata come un passo decisivo verso una Valle più sostenibile, porta con sé anche una sfida culturale: immaginare la bicicletta non solo come svago, ma come mezzo di trasporto reale e integrato. La passerella sulla Dora, in questo senso, sarà più di un semplice attraversamento: un simbolo di riconciliazione tra il territorio e la sua natura.