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Cicloturismo

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Come scegliere i GPS per bici

22/11/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica

I GPS per bici rientrano nella categoria dei navigatori portatili, quelli utilizzati per tutte le attività outdoor. Dotarsi di questi dispositivi per le proprie escursioni in bicicletta ci permette di:

  • Visualizzare le coordinate geografiche per definire la propria posizione;
  • Registrare il percorso;
  • Seguire percorsi già tracciati;
  • Guidare verso un punto preimpostato;
  • Marcare un punto importante sulla mappa;

L’evoluzione tecnologica dei GPS per bici è estremamente veloce, ultimamente, ogni anno, si assiste alla presentazione di qualche novità.

I modelli più costosi infatti hanno svariate funzioni accessorie oltre a quelle appena descritte. Ad esempio possono essere dotati di cardiofrequenzimetro.
Tra le cose più importanti da verificare quando si acquista un GPS per bici c’è la grandezza del display. Mentre si pedala infatti è necessario vedere subito tutte le informazioni senza dover distogliere lo sguardo dalla strada per mettere a fuoco un’immagine piccola.

Da non sottovalutare ovviamente è il costo. E’ possibile che pedalando su strade sconnesse o su sterrati il dispositivo si danneggi o cada. In questo caso meglio che il prezzo sia contenuto.

Una volta montato sul manubrio, possiamo utilizzare il GPS per bici principalmente in due modi:

– Tracciare un nuovo percorso – se si conosce già la zona in cui pedala oppure se si vuole esplorare una nuova porzione del territorio. In quest’ultimo caso è utile anche marcare sulla mappa i punti di svolta o gli errori fatti lungo il tragitto. In seguito, dopo aver corretto la traccia al computer, sarà possibile verificarla ripercorrendo la traccia con le indicazioni del GPS.

– Seguire un percorso già tracciato – la traccia deve essere caricata sul dispositivo, quindi l’unica cosa da fare è seguire le indicazioni di direzione che appaiono sul display.

Ring of Kerry: in bicicletta nel sud-ovest dell’Irlanda

21/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

Il Ring of Kerry è una strada panoramica irlandese che permette di visitare tutta la regione omonima. Questa zona si trova nella parte sud-occidentale del paese a circa 4 ore da Dublino.
Quella del Kerry è una regione particolarmente affascinante in cui dominano il verde dei pascoli e l’azzurro del mare.

Il percorso del Ring of Kerry inizia dalla città di Killarney. Qui si possono facilmente noleggiare delle bici per pochi euro al giorno. E’ preferibile affrontare il percorso in senso antiorario poiché anche gli autobus locali sono obbligati a percorrerlo in questa direzione, così non si rischia di trovarseli davanti all’improvviso svoltando una curva.
Attenzione anche al senso di marcia. In Irlanda vige la guida a destra.

Si inizia quindi a pedalare in direzione di Forest View, distante appena 35 km, e poi verso Cahersiveen, caratteristico paesino irlandese. Si procede in mezzo alla natura, lungo vasti pascoli delimitati da muretti a secco. Il verde del territorio è assolutamente abbagliante e domina il paesaggio ovunque si guarda.

Arrivati a Waterville bisogna affrontare una salita per poter ammirare dall’alto le Isole Sherky, protagoniste della baia. Quindi una lunga discesa conduce fino al paese di Caherdaniel. Il Ring of Kerry continua ora lungo la costa frastagliata fino a Kelmare, distante circa 50 km.
Raggiunta questa cittadina, ci si lascia alle spalle il mare e si continua nell’interno della regione.

L’ultimo tratto del Ring of Kerry passa attraverso il Parco Nazionale di Killarney. Qui si trovano diversi laghi di una bellezza incredibile che ripagano di tutta la fatica fatta lungo il percorso.

SCARICA L’ITINERARIO: Anello Killarney

Conoscete tutte le tipologie di bici?

21/11/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica

Siete sicuri di conoscere tutte le tipologie di bici? Vi proponiamo un breve ripasso che può aiutarvi a scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze.

Bici da città – si tratta probabilmente della tipologia di bici più diffusa al mondo. La bici da città, o city bike, è in genere economica e modesta, con un posizione di guida comoda. Dato l’uso prettamente urbano che se ne fa, la bici da città è equipaggiata con portapacchi, parafanghi, catarifrangenti e copertoni intermedi.

Mountain bike – queste bici presentano componenti idonei ad affrontare terreni accidentati o sterrati. Le mountain bike montano un cambio con rapporti corti, copertoni tassellati, freni a disco o idraulici, sospensioni anteriori o anche posteriori. In base alla disciplina ciclistica, le mountain bike si differenziano ulteriormente.

Bici da corsa – le bici da corsa sono pensate per raggiungere velocità elevate senza compromettere la stabilità del ciclista. Sono dotate di telai leggeri, spesso in fibra di carbonio, cambio a rapporti lunghi e copertoni lisci e stretti. La posizione sulla bici da corsa è molto aerodinamica, sbilanciata verso il manubrio dalla classica forma ricurva.

Bici da cicloturismo – pensate per percorrere lunghe distanze trasportando svariate borse e bagagli, le bici da cicloturismo sono robuste e affidabili anche su sterrato ben tenuto. A seconda delle esigenze possono essere equipaggiate con parafanghi, portaborraccia, portapacchi anteriore e posteriore. Si prestano perfettamente anche all’aggancio di un carrellino per il trasporto di bambini o bagagli.

Bici a scatto fisso – nate per l’utilizzo su pista, le bici a scatto fisso sono diventate di moda sia negli USA che in Europa. Hanno la particolarità di avere un solo rapporto e non presentano il sistema della ruota libera. Ciò significa che non è possibile pedale all’indietro e che interrompere la pedalata equivale a frenare.

Bici pieghevole – fedele amica dei pendolari che utilizzano i mezzi pubblici per il tragitto casa-lavoro o per altri spostamenti in città. La bici pieghevole è equiparata ad un bagaglio quindi il suo trasporto su treni e bus è gratuito.

Gravel bike – le gravel bike ricordano molto le biciclette di una volta che venivano utilizzate sia su strada che su sterrato. Presentano un telaio da corsa, ma che consente una posizione comoda, e copertoni con un grip estremamente efficace.

Fat bike – evoluzione diretta delle mountain bike, le fat bike presentano dei caratteristici pneumatici molto grandi e cerchi altrettanto larghi. Il risultato è una ruota “fat” cioè grassa.

BMX – acronimo di Bicycle Motocross, sono bici a marcia singola, piccole e leggere ma resistenti. Sono pensate per compiere evoluzioni e salti nei bike park attrezzati.

Bici a pedalata assistita – “a pedala assistita” significa che le bici sono dotate di un piccolo motore elettrico di massimo 250W che si attiva solo contemporaneamente alla pedalata. Rappresentano un notevole aiuto in quanto possono raggiungere la velocità di 25 km/h.

Minibici – si tratta di una bici con un telaio tradizionale e cerchi di 20’’. Sebbene possa sembrare una bici da bambino, è molto maneggevole e consente una guida agile nel traffico cittadino.

Cargo bike – le cargo bike sono molto diffuse in nord europa e cominciano a conquistare anche il nostro paese. Sono bici adibite al trasporto di pacchi, oggetti ingombranti ed anche bambini. Vengono utilizzate moltissimo per le consegne in centro città, ma è perfetta anche come bici familiare.

Bici reclinata – con questa bici si pedala in posizione semi-sdraiata con la schiena poggiata su un sedile inclinato tra i 20 ed i 50 gradi e le gambe protese in avanti dove sono posizionati i pedali. Il manubrio è posizionato sopra o sotto il manubrio.

Tandem – bici a due o più posti. Il ciclista che sta davanti comanda manubrio, freni e cambio.

Triciclo – classica bici a tre ruote utile per il trasporto di oggetti di grandi dimensioni. Sono indicate per chi ha poco equilibrio, per bambini ed anziani.

Consigli per l’acquisto dei cerchi per la bicicletta

21/11/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica

I cerchi per la bicicletta hanno forme, materiali e dimensioni diverse tra loro, ma le loro caratteristiche non cambiano. Sul mercato si possono acquistare cerchi in carbonio, alluminio, magnesio, legno con dimensioni che variano tra 26” e 29”.

Le cose importanti da verificare sono però le seguenti caratteristiche:

  • Resistenza alle tensioni interne – quelle che si trasferiscono dai raggi al cerchio durante la pedalata. Il cerchio non deve perdere la propria forma o danneggiarsi quando sottoposto a tensione.
  • Resistenza agli urti – quelli che possono verificarsi a contatto con il terreno. Il cerchio non deve piegarsi o spezzarsi.
  • Smorzamento delle vibrazioni – il contatto ruota terreno genera vibrazioni notevoli che per prima cosa raggiungono il cerchio. Questo deve essere quindi in grado di attutire tali sollecitazioni.
  • Resistenza alla corrosione – quella che avviene naturalmente a contatto con gli agenti atmosferici.
  • Capacità di raffreddamento – l’attrito generato dal contatto tra i pattini frenanti ed il cerchio genera calore. Il cerchio deve essere in grado di sfogare tale calore il prima possibile.

Ecco alcuni consigli pratici per l’acquisto dei cerchi per la bicicletta.

– Acquistate cerchi adatti alla destinazione d’uso: è importante conoscere nei dettagli l’uso che si vuole fare dei cerchi perché ne esistono vari tipi a seconda delle discipline ciclistiche.

– Fate attenzione alla qualità: è preferibile acquistare cerchi di case produttrici conosciute ed affidabili. Allo stesso modo è inutile acquistare dei cerchi di elevata qualità se poi dovranno lavorare a contatto con componenti inferiori. A perdere sarebbe l’intero sistema-ruota.

– Non guardate solo alla leggerezza: prima di acquistare dei cerchi ultraleggeri solo per diminuire il peso della vostra bici potrebbe essere interessante prendere in considerazione la sostituzione di qualche altro componente.

In bici nel cuore dell’Italia: da Orvieto a Tarquinia

21/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

L’itinerario proposto da Orvieto a Tarquinia è un ideale tour dell’Italia centrale: dal cuore verde dell’Umbria si arriva in prossimità del Mar Tirreno.
Per tutti i 97 km si pedala su strade asfaltate ma poco interessate dal traffico automobilistico. La distanza è piuttosto impegnativa ed anche le salite che si dovranno affrontare. Tuttavia è possibile programmare una o più tappe intermedie per godersi il viaggio più comodamente.

Il percorso attraversa alcune delle più belle città dell’Umbria e del Lazio: Orvieto, Bolsena, Marta, Tuscania e Tarquinia. Questo territorio vanta un patrimonio storico-artistico e culturale veramente incredibile.

La città di partenza, Orvieto, merita una visita approfondita. Una volta saliti in sella si procede subito in direzione del Lago di Bolsena. In questo primo tratto, la strada è in salita per una decina di chilometri. Arrivati in cima si viene ripagati dallo spettacolo del lago e dei vigneti che ricoprono le colline circostanti.

Dopo aver raggiunto il bivio per Montefiascone, inizia la lunga e selvaggia discesa verso il centro storico di Bolsena. Lungo la strada si superano un sito archeologico etrusco ed il castello medievale della città.

  

In pochi chilometri si raggiungono le sponde del lago ed il percorso inizia a scorrere più piacevolmente. La prossima salita è anche l’ultima di tutto l’itinerario: dal Lago di Bolsena a Montefiascone. Il borgo è famoso per il suo Duomo e per l’eccellente produzione di vino.

Quindi si procede di nuovo in leggera discesa attraversando il paese di Marta e poi lungo il suo fiume per altri 15 km fino a Tuscania. Si pedala immersi nella natura, senza aver bisogno di prestare attenzione all’eccessiva velocità.

Tuscania era una roccaforte etrusca che ha conservato numerose testimonianze del suo passato. Sono da visitare le chiese di San Pietro e Santa Maria Maggiore, diverse torri medievali e siti archeologici.
Una volta usciti dalla città mancano appena 20 km, sempre in discesa, per raggiungere la meta finale, Tarquinia. Il borgo antico nasconde tesori meravigliosi che è bene scoprire con calma passeggiando lungo le sue stradine, da non perdere anche un tour delle locali saline.

SCARICA L’ITINERARIO: Orvieto – Tarquinia

Ciclovia Adriatica: Trieste-Santa Maria di Leuca

20/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

La Ciclovia Adriatica è un lungo itinerario che attraversa ben 7 regioni italiane collegando Trieste a Santa Maria di Leuca. Si pedala dall’estremo nord all’estremo sud del paese.
Gran parte del percorso si sviluppa su strade secondarie poco trafficate che garantiscono un viaggio molto piacevole e dai panorami estremamente vari.
La ciclovia si mantiene sempre vicinissima al mare e quindi non presenta alcuna salita impegnativa.

Il tracciato è ancora in fase di completamento, quella che consigliamo è una possibile interpretazione.

Partendo da Triestre si inizia subito a pedalare nella pianura veneto-friulana attraverso campi coltivati e piccoli borghi storici. Proseguendo si superano i principali fiumi della pianura che sfociano nel Mar Adriatico: l’Isonzo, il Tagliamento, il Piave.
Dopo circa 210 km si incontra anche il Po.

Attraversato il fiume e il suo magnifico delta, si entra in Emilia-Romagna. Le principali attrazioni della regione più vicine alla ciclabile sono Ravenna e le splendide spiagge di Cesenatico e dintorni. Al confine tra Emilia-Romagna e Marche, le piste ciclabili lungomare si fanno più frequenti.

Il tratto abruzzese è quasi completamente sviluppato lungo piste ciclabili sicure, separate dal traffico automobilistico. Meritano una sosta Ortona e Vasto, bellissimi borghi storici, ed anche il paese di Termoli in Molise.

Arrivati in Puglia bisogna affrontare il difficile tratto litoraneo del Gargano. Impegnativo dal punto di vista altimetrico eppure meraviglioso in quanto a paesaggi ed ambienti naturali. Questo tratto può anche essere bypassato spostando il percorso nell’entroterra per qualche chilometro.

L’ultima parte della Ciclovia Adriatica si sviluppa di nuovo su strade secondarie lungomare. Ciò permette di visitare le bianche spiagge di Ostuni ed meraviglioso tratto di costa fino a Santa Maria di Leuca.

SCARICA L’ITINERARIO: Ciclovia Adriatica

Cicloturismo in Austria

20/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

Esplorare l’Austria in bici è un’attività molto piacevole e adatta a tutta la famiglia. Data la sua posizione centrale, nel cuore dell’Europa, il paese è attraversato da numerosi itinerari di lunga percorrenza. Ben 5 percorsi Eurovelo, le ciclovie europee, passano dall’Austria.

Il paese offre inoltre piste ciclabili sicure, separate dal traffico e dotate di un ottimo sistema di segnaletica. Lungo il tracciato delle piste sono a disposizione dei cicloturisti diverse strutture di accoglienza e di ristorazione. Con queste caratteristiche, le piste austriache sono ideali per i principianti. Sono un’ottima scelta anche per le famiglie che viaggiano con i bambini ed hanno necessità di fare frequenti soste e di avere a disposizione numerosi servizi.

Il territorio dell’Austria, dominato dalle montagne, offre inoltre panorami spettacolari. Gran parte dei percorsi ciclabili si sviluppa lungo i principali fiumi del paese, nelle valli più suggestive. Si tratta di semplici itinerari che non presentano salite impegnative. Sono però disponibili anche percorsi di livello più avanzato per i cicloturisti più esperti.

Raggiungere l’Austria è molto semplice sia in treno che in aereo e volendo è possibile noleggiare in loco una bicicletta. Se invece avete intenzione di portare la vostra bici sappiate che per la legge austriaca sono obbligatori catarifrangenti su pedali e ruote, un campanello e freni indipendenti. L’uso del casco non è obbligatorio.

Il periodo migliore per visitare il suo territorio austriaco in bici va da Maggio ad Ottobre. Attenzione però: sebbene si tratti di un paese in prevalenza alpino, anche in Austria può fare molto caldo in piena estate.

I 5 alimenti autunnali da inserire nella dieta

17/11/2017 in Alimentazione, Tecnica

Una dieta sana ed equilibrata dovrebbe prevedere il consumo di frutta e verdura di stagione. Tra gli ortaggi autunnali ci sono cibi che rafforzano le vie respiratorie, cibi che fanno funzionare meglio il fegato, cibi che aumentano l’energia e molto altro.
Vediamo i cinque alimenti autunnali più indicati per gli sportivi e per chi segue uno stile di vita sano.

Zucca
La zucca fornisce un apporto calorico molto basso ed allo stesso tempo è una preziosa fonte di antiossidanti, acqua e betacarotene. I suoi semi sono ottimi da gustare tostati in quanto ricchi di grassi sani. Inoltre è un alimento amico dei polmoni. Diversi studi hanno dimostrato che la zucca è un potente antiossidante con effetti sorprendenti sulla respirazione.

Castagne
Le castagne sono carboidrati complessi e, all’interno di una dieta equilibrata, possono essere consumate in alternativa ai cereali. Contengono molti grassi, proteine e sali minerali che le rendono nutrienti e rigeneranti dopo un allenamento.
Sono un ottimo alleato dell’intestino pigro perché contengono fibre. Le castagne sono consigliate nei casi di anemia e di intolleranza al glutine.

Arance
Il succo delle arance, spremute al momento, è ricco di vitamina C che aiuta a rinforzare le difese immunitarie. Le arance inoltre sono un alimento utile al rafforzamento delle ossa, dei tendini e dei legamenti. Inoltre sono un antinfiammatorio naturale.

Uva
Pur contenendo molto zucchero, l’uva è una ricarica di energia pura e naturale. E’ ricca di antiossidanti e sali minerali ed aiuta a fluidificare il sangue.

Cavolo
Il cavolo è un antinfiammatorio naturale, ricco di ferro, calcio, fibre ed anche omega 3. Il consumo regolare di cavolo rafforza il sistema immunitario e protegge il cuore e le arterie da eventuali danni. Inserirlo nella dieta è assolutamente consigliato a tutti gli sportivi.

Come trasportare i propri oggetti in bici

17/11/2017 in Suggerimenti di Viaggio, Viaggi

Uno dei problemi che più assillano coloro che hanno deciso di andare a lavoro in bicicletta è: come trasportare le proprie cose? Ogni giorno nel tragitto casa-lavoro portiamo con noi numerosi oggetti: vestiti di ricambio, il pranzo, documenti, computer, fascicoli. Inoltre non può mancare un kit di attrezzi per le riparazioni più comuni.

Le soluzioni a questo problema sono tante e varie, vediamone alcune nel dettaglio:

Zaino – lo zaino è l’oggetto più semplice e facile da reperire. Ne esistono vari tipi, in numerose colorazioni e taglie e per ogni fascia di prezzo. E’ molto comodo da trasportare perché non è legato alla bici, ma ha lo svantaggio di pesare sulle nostre spalle.
Può essere quindi la soluzione ideale per tragitti di pochi chilometri, ma non per lunghi spostamenti.

Tracolla o Messenger Bag – la messenger bag è una borsa leggera con un supporto rigido per la schiena. E’ facilmente reperibile in varie taglie, modelli e colori ed ha un prezzo contenuto.
E’ la soluzione ideale per chi ha molte cose da trasportare perché è dotata di numerosi scomparti. Spesso è anche impermeabile, il che significa che è adatta anche al trasporto di computer o tablet. Nei lunghi tragitti, il suo peso può sbilanciare il ciclista e pesare non poco.

Borsa da sottosella – in genere queste borse sono di piccole dimensioni perché pensate per contenere solo un kit per le riparazioni. Esistono però modelli per il “ciclismo urbano” che sono molto più capienti. Queste borse hanno un costo abbastanza elevato ma si prestano perfettamente per il trasporto anche di oggetti pesanti. Sono ideali per tragitti a medio raggio in cui si ha necessità di portare svariati oggetti senza peso sulla schiena. Non tutte le biciclette hanno però lo spazio necessario sottosella per inserire una borsa di grandi dimensioni.

Borse da cicloturismo – le borse da cicloturismo agganciate al portapacchi posteriore sono un ottimo investimento sia per affrontare tragitti lunghi che brevi. Sono impermeabili, in vari colori e forme e disponibili per ogni fascia di prezzo. Possono contenere numerosi oggetti, anche ingombranti. L’unico svantaggio è che per montare queste borse bisogna avere a disposizione una bici idonea.

Borse da bikepacking – si tratta di borse appositamente pensate per quelle bici su cui non è possibile montare un portapacchi. Si agganciano al telaio della bicicletta grazie alcune fasce a strap, sono capienti, impermeabili e leggere. Un set completo richiede un elevato investimento di denaro, ma se ci si accontenta solo di alcuni pezzi non è gravoso.
Questo tipo di borse non pesa sulla pedalata permettendo di mantenere sempre ritmi elevati, ma può essere difficile infilarci oggetti voluminosi.

Ricordiamo che la scelta dipende sempre e solo dalle proprie esigenze personali.

Lazio in bicicletta: Paliano – Fiuggi

17/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

Una delle più suggestive ciclovie della regione Lazio è quella che corre tra Paliano e Fiuggi in provincia di Frosinone. La ciclabile non è ancora dotata di alcuna segnaletica ed inoltre presenta un notevole dislivello in salita che la rende adatta solo a cicloturisti con esperienza.

L’intero percorso è lungo circa 30 km. Il tracciato è stato ricavato dallo smantellamento della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone, si tratta quindi uno splendido esempio di trasformazione ecologica. Prima di partire da Paliano, è necessario di una scorta d’acqua sufficiente per percorrere buona parte del percorso dato che non si incontreranno fontanelle pubbliche per almeno 20 km.

La partenza da Paliano è subito in salita. La pista ciclabile corre affianco alla Via Prenestina fino all’incrocio con la provinciale che porta a Olevano. A questo punto ci si allontana dal traffico per pedalare in direzione di Serrone. La salita termina presso l’ex-stazione ferroviaria locale.

Inizia quindi un tratto in falsopiano che permette di riposare un po’ le gambe. La ciclabile torna quindi nelle vicinanze della Via Prenestina e dopo circa un chilometro e mezzo incrocia la strada per Piglio. Quello che segue è il tratto più bello dell’intero percorso: 9 km immersi nella natura.

Raggiunto il paese di Acuto si può riempire la borraccia. Il borgo è situato a pochi chilometri da Fiuggi, ma la pista non arriva fino al centro della città. Per pedalare fino al centro storico bisogna immettersi su strada provinciale per qualche chilometro.

SCARICA L’ITINERARIO: Paliano – Fiuggi