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Cicloturismo

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Via Francigena in bicicletta con il Touring Club

29/03/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

via-francigenaIl Touring Club Italiano, in collaborazione con l’associazione SloWays, ha dato vita  al programma “Camminando con il Touring”: varie proposte per viaggi di gruppo a piedi o in bicicletta lungo la Via Francigena. SloWays, tour operator italiano di riferimento per il movimento lento, lo slow travel, si occupa da anni della divulgazione e della promozione del turismo a piedi. Finalmente anche il Touring Club si è interessato a questa particolare forma di viaggio sviluppando una serie di proposte originali per vacanze on the road lungo i più suggestivi cammini italiani.

 

Ogni pacchetto studiato per “Camminando con il Touring” prevede l’accompagnamento di una guida esperta per tutto il viaggio, trasporto bagagli da una tappa all’altra, grande attenzione ai cibi locali e pernottamento in strutture selezionate.

 

La Via Francigena è stata scelta come destinazione principale del programma. Sarà possibile percorrerla a piedi, in bicicletta o con e-bike.

 

Le altre mete individuate sono: i vulcani delle Isole Eolie, il Sentiero degli Dei lungo la costiera amalfitana, la Val di Fassa e la splendida città di Matera. Ogni destinazione può essere esplorata a piedi o bici con tour appositamente studiati per apprezzare al meglio il territorio. Sono in programma anche due percorsi trekking con gli asinelli, pensati soprattutto per le famiglie, presso Castelluccio di Norcia e sui Monti della Laga.

detossificazione

La salute vien mangiando dopo le feste, via le tossine dal fegato

29/03/2016 in Alimentazione, Tecnica

L’organo principe della depurazione è il fegato, sapevate che nell’antichità si pensava che avesse sede il coraggio degli uomini? Ecco perché, ancora oggi, si usa dire di una persona audace, che ha il fegato. Il fegato possiede dei ruoli fondamentali, tra cui la sintesi dei grassi e delle proteine plasmatiche, il metabolismo dei carboidrati, la rimozione delle tossine e scorie, la produzione della bile e la permanenza del glicogeno, nonché le funzioni digestive. Molto importante è la produzione del colesterolo e trigliceridi e la capacità di detossificazione, infatti questo organo, nonostante abbia la capacità di auto ripararsi, talvolta la quantità di tossine può risultare superiore alla normale possibilità di smaltimento.

A questo punto cosa succede? Le sostanza ritornano in circolo, ovviamente con un pericolo maggiore e con una maggiore difficoltà nello smaltimento. E’ chiaro che,un’alimentazione eccessiva va a sbilanciare le capacità detox del fegato e influisce negativamente sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi.

Nella vita di tutti i giorni, come può influire? Stanchezza, apatia, difficoltà digestive, aumento di peso, gonfiore addominale e ridotta capacità nel perdere peso.

Ecco qui, per voi, le regole di base per un fegato sano:

1. Fibre, in particolar modo quella solubile, aiuta a ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi saturi, quindi via libera a verdura, frutta e cereali integrali come orzo, farro, avena e riso integrale e nei legumi, specialmente i fagioli, ceci e lenticchie.

2. Omega 3, riducono l’accumulo di grassi a livello epatico e migliorano la sensibilità dell’insulina, preferire il pesce azzurro (preferibilmente pescato e non allevato) come merluzzo e nasello, la frutta secca e i semi oleosi, come mandorle e noci, ricchi in vitamina E, che ha effetto rigenerativo sulle cellule epatiche.

3. Evitare prodotti da forno preparati con farine bianche raffinate e zucchero semplice, cibi fritti e grigliati, carni grasse e insaccati, formaggi stagionati, panna, cibi in scatola (ricchi di sodio), alcolici, maionese e salse.

4. Non è necessario eliminare la carne rossa, basta saper scegliere un taglio magro e limitare il suo consumo ad 1-2 volte al massimo alla settimana e scegliere una cottura semplice.

A tutto ciò, l’attività fisica, svolta in maniera costante, non deve mai mancare, oltre a permetterci di entrare nei nostri jeans preferiti, è un toccasana per tutto il nostro organismo.

Vi consiglio un decotto a base di carciofo, ortiche e bardana da consumare dopo i pasti principali.

Buona ripresa e buon 2016 a tutti voi che mi seguite sempre numerosi!

Dottoressa Manuela Mapelli
Biologa Nutrizionista
email: manumapelli@gmail.com
Riceve per appuntamento presso lo studio 410, via V. Veneto, 13 Lecco (LC)

 

Patagonia Coast to Coast: consegna del defibrillatore a Dynamo Camp

21/03/2016 in Patagonia Coast to Coast

Sabato 19 Marzo 2016 è partito ufficialmente il progetto “Patagonia Coast To Coast” con la prima iniziativa, che ha visto la donazione di un defibrillatore samaritan a Dynamo Camp.

 

Patagonia Coast To Coast è un progetto di raccolta fondi a favore di Dynamo Camp in aiuto ai bambini affetti da gravi malattie ideato e sviluppato da Paolo Pagni, titolare di Cicloturismo.com.

 

L’obiettivo è utilizzare il richiamo mediatico dell’attraversamento della Patagonia (un impegno di circa 100 giorni per oltre 7.500 Km di viaggio), per presentare Dynamo Camp e raccogliere fondi a sostegno dei bambini malati seguiti dall’associazione. Ad affrontarlo due esperti cicloturisti accomunati dalla stessa passione e con alle spalle molti viaggi in bicicletta in solitaria: Paolo Pagni, (7 volte pellegrino di Santiago in MTB) e Enrico Roberto Carrara (Via Francigena, Cammino di Santiago, Terra Santa, Capo Nord).

 

Il progetto è stato presentato da Paolo a Sara Rizzi, Responsabile Raccolta Fondi Individui e Gabriele Tamburini, Segreteria Staff e Volontari, che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa.

 

Un viaggio in bicicletta attraverso Brasile, Paraguay, Argentina e Cile, progettato e sostenuto da Cicloturismo.com la community più grande d’Italia dedicata al cicloturismo.

 

Durante tutto il viaggio verrà tenuto un “Diario Digitale”, Paolo ed Enrico racconteranno le loro giornate, fatiche ed avventure sui canali social di Cicloturismo, parlando della fondazione Dynamo Camp, delle loro attività e delle modalità per effettuare donazioni all’iniziativa.

 

Dynamo Camp è stato inaugurato nell’estate 2007 ed è l’unica struttura italiana di Terapia Ricreativa pensata per ospitare bambini e ragazzi le cui vite sono compromesse dalla malattia, per attività ludiche e sportive e un’esperienza di svago, divertimento, relazione e socialità in un ambiente naturale e protetto.
Dynamo Camp è infatti un camp concepito per bambini affetti da patologie gravi e croniche principalmente oncoematologiche, neurologiche e diabete.
Le attività svolte al Camp sono svariate, passeggiate a cavallo, tiro con l’arco, arrampicata, attività ricreativa in acqua, pet therapy, giochi in casetta, laboratori creativi, uno studio per fare musica e programmi radiofonici, laboratori di fotografia e video, teatro, scuola di circo ..e molto altro.

 

Dynamo Camp Onlus, dal 2010, porta i programmi di Terapia Ricreativa anche fuori dal Camp con il progetto Dynamo Outreach: raggiunge bambini in ospedale, ospiti in case famiglia e bambini nella post ospedalizzazione o provenienti da strutture non ospedaliere. Nel 2014 è nato il progetto Dynamo Off Camp: un truck che porta i progetti speciali Radio Dynamo, Dynamo Studios, Dynamo Musical e laboratori creativi in tour. Dal 2010 ad oggi, grazie alle attività di Outreach, sono stati raggiunti oltre 7.000 bambini.

Oggi vengono aiutati circa 1.200 bambini ogni anno all’interno di Dynamo Camp e circa 2.000 bambini presso le sedi ospedaliere. Tutto ciò è possibile grazie all’impegno dei 70 dipendenti ed oltre 700 volontari, che con passione e determinazione rendono speciale questi periodi di permanenza ai bambini.

 

Durante l’anno sono previste 20 sessioni in cui i bambini vengono accolti, con una permanenza al Camp della durata di 9 giorni, durante i quali sono presenti solo i bambini malati, mentre le famiglie non hanno accesso. Un modo per entrare completamente nel clima del Camp, svagarsi, staccare, socializzare, imparare e soprattutto accrescere la propria auto-stima, incentivo per guardare e vivere le cose in modo differenti, un volta terminato il proprio soggiorno.

Dato il numero elevato di domande, che supera la disponibilità effettiva, i bambini possono tornare al Camp solo 3 volte. Dal 2007 ad oggi, di anno in anno sono aumentati i partecipanti, l’augurio per il futuro è che Dynamo Cap cresca e dia possibilità di supporto ad un numero maggiore di bambini.

Sabato mattina, con partenza dalla sede di Cicloturisimo.com, Paolo ed Enrico hanno raggiunto verso le ore 12.00 Campo Tizzoro (PT) in bicicletta e sono stati accolti in prima battuta da Simone Madiai, CEO EMD118, per la cerimonia di donazione ufficiale del defibrillatore HeartSine samaritan PAD 350P, proprio davanti alla sede Dynamo Camp.

 

Si stima che siano oltre  15.000.000 gli Italiani a rischio di un arresto cardiaco improvviso, ed in Italia 192 persone ogni giorno sono colpite da arresto cardiaco. Con la presenza di un defibrillatore nelle vicinanze, un pronto intervento su arresti cardiaci con ritmi defibrillabili (circa l’85% del totale) eseguito nei primi 3-5 minuti dall’evento può salvare delle vite nel 65-70% dei casi.

Infatti, solo intervenendo entro i primi 3-5 minuti i casi di successo sui ritmi cardiaci defibrillabili hanno buone percentuali di ripristino, dal 5° minuto le possibilità di esito positivo calano del 10% ogni minuto, esaurendosi dopo il 10 minuto. Per intervenire in tempi così rapidi è essenziale avere un defibrillatore nelle immediate vicinanze.

 

La giornata è proseguita con l’ingresso in Dynamo Camp, un complesso di 20 ettari di terreni ed edifici sorti su un ex complesso industriale (SMI, Società Metallurgica Italiana), all’interno di un parco del WWF di 90 ettari.

 

Alessio Tasselli, responsabile attività outdoor e oasi di Dynamo Camp, ha fatto da guida, facendo visitare il Camp, illustrandone struttura ed attività. Un giro estremamente interessante, un luogo splendido, immerso nella natura. Un luogo speciale, pieno di ottimismo e positività, che viene percepita fin da subito varcandone la soglia di ingresso.

 

Al termine della visita, il defibrillatore samaritan è stato donato ufficialmente al Dynamo Camp, consegnandolo nelle mani del Dott. Daniele Bertin, responsabile medico del Camp. Il defibrillatore samaritan è stato posizionato nell’area della piscina. Grazie alle caratteristiche di resistenza contro liquidi e polveri più alte del mercato (IP56) il suo funzionamento è garantito anche in condizioni di umidità intense.

 

A breve verranno rese note le modalità di donazione a favore di Dynamo Camp tramite il progetto “Patagonia Coast To Coast”, seguici sui canali ufficiali e supporta l’iniziativa benefica.

 

Link di approfondimento
http://www.patagoniacoasttocoast.com
http://www.dynamocamp.org
http://www.heartsinepad.it

Ciclovia Adriatica: da Trieste a Santa Maria di Leuca

15/03/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani è ecologico, economico, rispettoso dell’ambiente e mantiene in forma: e allora perché non utilizzare la bici anche per tragitti più lunghi?  In giro per il mondo non mancano esempi positivi di piste ciclabili e percorsi bike-friendly progettati appositamente per i viaggi in bicicletta. Anche l’Italia si sta finalmente evolvendo in tal senso.

 

E’ il caso della Ciclovia Adriatica, un percorso di circa 1.300 km da Trieste a Santa Maria di Leuca. Dal Friuli alla Puglia attraverso altre 5 regioni italiane disseminate lungo la costa del Mar Adriatico. Il tragitto della ciclovia sfrutta in gran parte strade secondarie poco trafficate e collegate tra loro da brevi deviazioni, un lungo tratto del percorso corre parallelo alla Statale Adriatica e in Abruzzo si snoda invece su vera e propria pista ciclabile. La Ciclovia Adriatica non si allontana mai di molti km dalla costa mantenendosi per lo più pianeggiante.

 

Partendo da Trieste si attraversano le colline di Monfalcone per poi entrare nella Pianura Padana Veneta e pedalare a fianco della laguna. Entrati in Emilia Romagna si resta sulla costa e si toccano varie località balneari lungo tutto il percorso anche nelle Marche, in Abruzzo ed in Molise. Il tratto pugliese della ciclovia è forse il più bello dal punto di vista panoramico, si pedala su dolci colline affacciate sul mare tra campagne coltivate e piccoli borghi.

 

Il percorso della Ciclovia Adriatica non è ancora terminato, ma viene arricchita ogni anno con nuovi tratti. Molta attenzione le viene dedicata dalle amministrazioni locali intenzionate ad attirare sempre più cicloturisti lungo la meravigliosa costa dell’Adriatico ed a promuovere questo splendido territorio.

Pista ciclabile Foligno – San Benedetto del Tronto

10/03/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

pista-ciclabileLa pista ciclabile da Foligno a San Benedetto del Tronto, passando per Civitanova Marche, sarà presto realtà. Le autorità del territorio, fra cui il primo cittadino di Foligno, Nando Mismetti, discutevano il progetto già da tempo e in questi giorni è arrivata la conferma ufficiale: oltre 20 sindaci si uniranno per dar vita al progetto creativo ed ecosostenibile denominato “Quadriciclo”.

L’obiettivo finale è quello di realizzare un quadrilatero ciclabile sul territorio: una rete di circa 200 km che spazierà dal Mar Adriatico all’Appennino. Parteciperanno alla costruzione della pista ciclabile i comuni di Macerata, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Amandola, Foligno.

Una volta completato il Quadriciclo si attiveranno le campagne di sponsorizzazione volte a richiamare appassionati cicloturisti e pellegrini da tutto il mondo puntando sull’estrema ricchezza e varietà dell’offerta enogastronomica, culturale, paesaggistica e storica del territorio. L’intenzione è quella di ripetere l’esperienza di altre parti d’Italia e d’Europa in cui questo nuovo tipo di turismo sta avendo sempre più successo. Visto che la pista toccherà molte cittadine di solito escluse dal flusso turistico già si stimano notevoli benefici economici per tutto il territorio anche nei periodi di bassa stagione.

La rete di percorsi in progetto avrà costi contenuti in quanto saranno sfruttate strade già esistenti. In pratica si vuole valorizzare l’ambiente esaltando le peculiarità paesaggistiche con l’intento di superare l’uso massiccio dell’automobile con percorsi attrezzati per le biciclette.

I benefici della banana che non conoscevi

09/03/2016 in Alimentazione, Tecnica

buccia-bananaAnche voi avete l’abitudine di gettare la frutta una volta diventata troppo matura? Ebbene diversi studi dimostrano che quello è il momento in cui alcuni frutti sono più nutrienti!

E’ il caso della banana. Quando la buccia della banana comincia a ricoprirsi di quelle macchioline scure significa che il frutto ha raggiunto quello stadio di maturazione ideale per il rafforzamento del nostro sistema immunitario. Questa caratteristica delle banane risiede nel “fattore di necrosi tumorale” o TNF: questa sostanza aiuta a trasportare cellule sane del nostro corpo in zone infette o infiammate distruggendo le cellule già compromesse e quindi impedendo al cancro di espandersi. Questo, combinato con l’alto livello di antiossidanti contenuto nelle banane, aiuta anche a rafforzare i globuli bianchi.

Oltre a questi effetti immunorinforzanti, un consumo regolare di banane apporta molti altri benefici:

 

Diminuisce la pressione del sangue

La banana, grazie al basso contenuto di sodio e agli alti livelli di potassio, aiuta a mantenere bassa la pressione sanguigna riducendo il rischio di ictus e infarto. E’ un vero toccasana per il cuore.

 

Attenua il bruciore di stomaco

La banana funziona come antiacido per lo stomaco, anche una soltanto può aiutare a ridurre il bruciore.

 

E’ fonte di ferro

Un’alimentazione ricca di ferro aiuta a combattere l’anemia. Tra gli alimenti consigliati c’è sicuramente la banana: rafforza il sangue stimolando la produzione di globuli rossi ed emoglobina.

 

E’ fonte di energia

Una o due banane prima di una sessione di allenamento possono dare la forza necessaria ad affrontare lo sforzo fisico. I pochi carboidrati, vitamine e minerali contenuti nella banana forniscono energia per almeno un paio d’ore.

 

E’ salutare per lo stomaco

Essendo soffici e leggere, le banane aiutano anche chi soffre di ulcera ad assumere vitamine e minerali senza danneggiare ulteriormente lo stomaco. La polpa delle banane protegge le pareti dello stomaco da acidi e irritazioni.

 

Aiuta a combattere la depressione

Le banane contengono triptofano, un’amminoacido che il nostro corpo trasforma in serotonina. Questo elemento è respondabile del miglioramento e dell’equilibrare del nostro umore.

 

Aiuta a combattere la costipazione

Visto che contengono molte fibre naturali, le banane facilitano una buona funzione intestinale.

 

Rilassa i nervi

Mangiare due banane quando siamo stressati o di cattivo umore può aiutare a sentirsi meglio. La banana contribuisce a regolare gli zuccheri nel sangue e contiene vitamina B, un calmante naturale.

 

Mantiene sotto controllo la temperatura corporea

Considerate l’idea di mangiare una banana quando fuori è molto caldo, vi aiuterà a controllare la temperatura corporea. Inoltre è utile anche in caso di febbre.

 

Il progetto della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

07/03/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

la-legge-di-stabilitaà-foto-lello-640x480-640x480L’Acquedotto Pugliese è un’opera monumentale, di grande valore ingegneristico, realizzata circa 100 anni fa per portare l’acqua in tutta la regione. Lungo ben 450 km, l’acquedotto sfrutta il principio della gravità lungo tutto il suo percorso (dal Massiccio del Cervialto a Santa Maria di Leuca) presentandosi come un grande fiume in leggera pendenza che corre attraverso gallerie, ponti, canali e trincee.

 

Trattandosi di un percorso lontano dal traffico, facile da seguire e con un dislivello molto leggero, sarebbe la base ideale su cui costruire una “Ciclovia dell’Acquedotto”. Il progetto viene discusso e studiato da anni ed è tutt’oggi al centro dell’attenzione della Regione Puglia. L’idea è quella di realizzare una pista ciclabile completamente in sicurezza che correndo lungo il tragitto dell’acquedotto attiri in Puglia appassionati cicloturisti da tutta Europa

 

I grandi fiumi europei come il Danubio e la Loira sono già sfruttati da tempo come percorsi per il cicloturismo con un enorme beneficio per l’economia locale: si parla rispettivamente di 71,8 milioni e 37 mila euro di indotto ogni anno. Anche il tragitto dell’acquedotto, assieme alle bellezze naturali, alla gastronomia locale e al clima mite della Puglia, può rappresentare una straordinaria opportunità per tutta la regione. Porterebbe infatti alla destagionalizzazione del turismo, alla redistribuzione economica dalla costa alle zone più interne e all’aumento della micro-imprenditorialità.

 

Un breve tratto della Ciclovia dell’Acquedotto è già stato realizzato: si tratta di circa 10 km da Figazzaro a Ceglie Messapica nella provincia di Bari. Il percorso scorre su panoramiche vie erbose tra campi coltivati e selvaggia macchia mediterranea, un territorio in cui la mano dell’uomo è perfettamente in armonia con la natura. Una volta terminato questo tratto, sarà possibile pedalare in sicurezza tra le città di Locorotondo e Grottaglie.

Parigi-Londra: 400 km in sella lungo l’Avenue Verte

29/02/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

Avenue-Verte-Londra-Parigi L’Avenue Verte è un’avventura di 400 km che da Parigi ci trasporta fino a Londra. Si tratta di una moderna pista ciclabile inaugurata in occasione dei giochi olimpici del 2012 che sfrutta in gran parte ciclabili locali, strade secondarie e sentieri pedalabili. Il percorso si snoda lungo la valle della Senna fino al mare, attraversa La Manica e prosegue tra verdi boschi e prati inglesi fino a raggiungere le porte della città.

 

Quello dell’Avenue Verte è un itinerario adatto a tutti in quanto scorre per lo più in piano ed è costellato di paesi e cittadine dove è possibile riposare e rifocillarsi. Il tratto francese, in particolare, è totalmente privo di salite: si snoda lungo gli argini della Senna Marne del fiume Epte. Il percorso oltremanica è invece leggermente più impegnativo ma la fatica è ripagata da fantastici panorami su giardini, prati e boschi ombrosi. Programmando tappe da 50 – 60 km, e quindi pedalando per 4 – 5 ore ogni giorno,  saranno sufficienti 8 giorni in sella per concludere l’itinerario.

 

Il percorso

Da Parigi, imboccando il canale St. Denis, si raggiunge direttamente la Senna. Il paesaggio costellato di ville e splendidi giardini si fa via via più selvaggio ma non meno affascinante. Dopo Nantarre la pista prosegue sulla sponda destra del fiume e si inoltra nella foresta di Saint-Germain-en-Laye. Arrivati in Normandia il panorama cambia ancora e si pedala tra castelli e fattorie, vasti parchi e ville settecentesche. Si passa da Théméricourt e da Bray-et-Lû, dove si comincia a seguire l’Epte arrivando a Gisors e quindi a Forges-les-Eaux, pochi km  dal mare. Si prosegue fino all’estuario dell’Arques, dominato dall’omonimo castello, per terminare il tratto francese a Dieppe, cittadina marittima immortalata in molti quadri impressionisti.

Da Dieppe sarà necessario imbarcarsi su un traghetto per Newhaven, sulla costa inglese, ma è consigliabile proseguire ancora almeno fino alla cittadina di Eastbourne. Da qui inizia il tratto più faticoso a causa del continuo saliscendi imposto dal territorio collinare: si toccano Polgate, Heathfield e Tunbridge Wells. Quest’ultima è una località termale avenue_verte_London_Parise perciò ideale per fermarsi a riposare. La ciclabile riparte poi a Goombrige col nome di “The Forest Way” lungo la quali si incontrano alcuni pittoreschi villaggi come Forest Row e East Grinstead. Quindi si imbocca la “Worth Way” che attraversa una meravigliosa foresta e si giunge a Crawley, circa 90 km da Londra.

Proseguire in bicicletta non è consigliabile a causa del traffico da e per la capitale, meglio prendere il treno e in appena 45 minuti vi ritroverete nella city.

 

Pista ciclabile VENTO: 679 km da Venezia a Torino

26/02/2016 in Promozione del Territorio, Territorio

Progettata dal Politecnico di Milano, VENTO è una pista ciclabile di 679 km che collegherà Venezia a Torino. Il percorso si snoda in gran parte lungo il fiume Po attraverso la Pianura Padana toccando alcune delle città più grandi del nord Italia, come Ferrara, Mantova e Milano, e innumerevoli piccoli centri enogastronomici ed artigiani. L’idea è quella incentivare la mobilità ecologica creando un corridoio verde che valorizzi adeguatamente le bellezze naturali e artistiche del territorio. Circa 264 dei km totali della pista ciclabile si troveranno infatti ad attraversare parchi ed aree protette.

 

Attualmente sono in condizioni di sicurezza e pronti ad accogliere i ciclisti solo alcuni tratti del percorso, per un totale di 102 km, il che secondo i progettisti riduce notevolmente il costo di realizzazione totale della pista, già piuttosto basso di per sé, a circa 80 milioni di euro ovvero 118 euro al metro. Tale impegno, diviso tra ben 4 regioni e 12 provincie, risulterebbe quindi decisamente fattibile. Una volta terminata, VENTO sarebbe la pista ciclabile più lunga d’Italia e una delle più lunghe in Europa.

 

Dal Politecnico stimano che VENTO sarebbe capace di creare un indotto da 100 milioni l’anno che porterebbe fino a 2.000 nuovi posti di lavoro nel nostro paese. Inoltre non sarebbero interessati solo i grandi centri urbani, ama anche e soprattutto le economie locali solitamente escluse dal turismo di massa. E’ infatti nelle località rurali che il cicloturismo prende forma e si concentra maggiormente.

 

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La Via Silente: 600 km alla scoperta del Cilento

04/02/2016 in Promozione del Territorio, Territorio


La Via Silente
è un percorso ad anello di circa 600 km che corre all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Si La Silentinasuddivide in 15 tappe che dalla costa portano a scoprire un meraviglioso territorio tra boschi di faggio, pianori, valli fiorite, grotte e corsi d’acqua limpidissima. Durante il tragitto si attraversano luoghi meravigliosi in cui il silenzio si impone prepotentemente annullando tutti i rumori delle quotidiane attività umane, da qui l’idea per il nome del percorso. L’intero progetto nasce nel 2014 dalla volontà dell’Associazione “La Via Silente” di promuovere e valorizzare la propria terra d’origine, il Cilento, strizzando l’occhio alla mobilità green e al turismo eco-sostenibile.

 

Il punto di partenza, e di arrivo, è fissato a Castelnuovo Cilento, delizioso borgo a pochi km dal mare dominato da un’antica torre medievale. Qui si può ritirare la “Silentina”, il documento che attesta le generalità del cicloturista e che tiene traccia dei suoi spostamenti lungo la via. Presentando la Silentina nelle strutture ricettive convenzionate si avrà inoltre diritto ad uno sconto. Con una media di circa 35 km a tappa, scarso traffico e il 70%  di asfalto la Via Silente è un percorso adatto a tutti che si snoda per lo più su divertenti saliscendi collinari. Uniche eccezioni di un certo rilievo sono il Monte Cervati che raggiunge quota 1.898 mt e il Monte Gelbison o Monte Sacro di 1.705 mt che possono però essere aggirati facilmente. Il percorso costeggia il mare in più punti: da Pollica a Castellabate e da Morigerati al Golfo di Policastro passando per la bellissima Palinuro.

 

I periodi migliori per affrontare la Via Silente sono sicuramente quelli che vanno da Aprile a Giugno, quando si assiste al risveglio della natura,  e da Settembre a Novembre, con i boschi che si colorano di arancio, rosso e giallo.  E’ necessaria una bici da turismo robusta con un saldo portapacchi dove assicurare i bagagli e una capiente borsa sul manubrio. Due portaborracce saranno  sufficienti, ma occorrerà rifornirsi d’acqua ad ogni fontanella dei paesi attraversati.

Mappa-della-Via-Silente