La Via Silente: 600 km alla scoperta del Cilento
La Via Silente è un percorso ad anello di circa 600 km che corre all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Si suddivide in 15 tappe che dalla costa portano a scoprire un meraviglioso territorio tra boschi di faggio, pianori, valli fiorite, grotte e corsi d’acqua limpidissima. Durante il tragitto si attraversano luoghi meravigliosi in cui il silenzio si impone prepotentemente annullando tutti i rumori delle quotidiane attività umane, da qui l’idea per il nome del percorso. L’intero progetto nasce nel 2014 dalla volontà dell’Associazione “La Via Silente” di promuovere e valorizzare la propria terra d’origine, il Cilento, strizzando l’occhio alla mobilità green e al turismo eco-sostenibile.
Il punto di partenza, e di arrivo, è fissato a Castelnuovo Cilento, delizioso borgo a pochi km dal mare dominato da un’antica torre medievale. Qui si può ritirare la “Silentina”, il documento che attesta le generalità del cicloturista e che tiene traccia dei suoi spostamenti lungo la via. Presentando la Silentina nelle strutture ricettive convenzionate si avrà inoltre diritto ad uno sconto. Con una media di circa 35 km a tappa, scarso traffico e il 70% di asfalto la Via Silente è un percorso adatto a tutti che si snoda per lo più su divertenti saliscendi collinari. Uniche eccezioni di un certo rilievo sono il Monte Cervati che raggiunge quota 1.898 mt e il Monte Gelbison o Monte Sacro di 1.705 mt che possono però essere aggirati facilmente. Il percorso costeggia il mare in più punti: da Pollica a Castellabate e da Morigerati al Golfo di Policastro passando per la bellissima Palinuro.
I periodi migliori per affrontare la Via Silente sono sicuramente quelli che vanno da Aprile a Giugno, quando si assiste al risveglio della natura, e da Settembre a Novembre, con i boschi che si colorano di arancio, rosso e giallo. E’ necessaria una bici da turismo robusta con un saldo portapacchi dove assicurare i bagagli e una capiente borsa sul manubrio. Due portaborracce saranno sufficienti, ma occorrerà rifornirsi d’acqua ad ogni fontanella dei paesi attraversati.