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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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Kyll-Radweg: l’altopiano dell’Eifel in bicicletta

11/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

La Kyll-Radweg, ovvero la Pista Ciclabile del Fiume Kyll, è un semplice itinerario di circa 130 km che corre non lontano dal confine con Belgio e Lussemburgo nella Germania centro-orientale.
La pista collega le due città di Dahlem e Treviri, la più antica del paese, mantenendosi sempre in leggera discesa (almeno in questa direzione).

Il fiume è l’elemento naturale cha accompagna la pista per tutto il suo percorso. Accanto al tratto finale della ciclabile si trova anche la linea ferroviaria che collega Colonia a Treviri. Quindi, volendo, è possibile alternare tappe in bici a brevi spostamenti in treno.

Lungo il suo percorso la Kyll-Radweg attraversa l’altopiano dell’Eifel e permette di visitare numerosi piccoli borghi, castelli e rocche medievali. Si pedala sempre immersi in frutteti odorosi e costeggiando magnifici laghi.

 

La ciclabile incrocia diverse altre piste che si collegano, direttamente o indirettamente, ad altri fiumi permettendo al cicloturista di creare un itinerario personalizzato.
Ad Hillesheim una ciclabile di raccordo, lunga circa 20 km, raggiunge il borgo di Ahrdorf e prosegue lungo il corso del fiume Ahr. Ad Ehrang inizia invece un’altra pista che scorre sulle sponde del fiume Saale.

Un tratto di circa 20 km tra Bewingen e Densborn è particolarmente indicato per i bambini. Viene chiamata Kinderradweg, ovvero la Pista Ciclabile dei Bambini, perché disseminata di spazi di gioco all’aperto, parchi avventura e attrazioni per i più piccoli.

Presso Trier-Ehrang, il fiume Kyll confluisce nel più ampio Mosella. Da questo punto mancano solo pochi km all’arrivo a Treviri.

SCARICA L’ITINERARIO: Kyll-Radweg

Giro della Busa in mountain bike

11/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

La zona dell’Alto Garda che si estende tra i comuni di Arco, Riva del Garda, Nago Torbole e Dro è nota come “Busa”, ovvero “buca” in dialetto trentino. In realtà si tratta di un’area pianeggiante, ad eccezione del Monte Brione, ed anche particolarmente indicata per il cicloturismo. In questo territorio si trovano infatti alcune piste ciclabili ben integrate con stradine secondarie e sterrati di terra battuta.

Sfruttando questo reticolo di vie ciclabili è possibile scoprire il territorio in maniera slow, pedalando dolcemente. L’itinerario che vi proponiamo è ideale per un giro in mountain bike di media difficoltà.

   

Partendo dalla cittadina di Massone si inizia a pedalare lungo una vecchia strada sterrata, in leggera salita, che dopo circa 7 km arriva a Nago. Da qui, passando su strada asfaltata, si scende a Torbole e si percorre il lungolago fino a Riva del Garda. Questo tratto del percorso è particolarmente panoramico e molto frequentato da turisti e locali che si godono il sole e l’atmosfera vivace del lago.

Alla fine della passeggiata si svolta in direzione nord e si prosegue in direzione di Varone. A breve distanza dal paese si trovano delle meravigliose cascate visitabile accompagnati da una guida ambientale.
Il percorso continua quindi su sterrato per circa 3 km attraversando Ceole, Varignano e Chiarano. Quindi su mulattiera cementata si sale a nord di Arco pedalando per un breve tratto sulla sponda destra del fiume Sarca. All’altezza di Via San Martino si svolta per tornare al punto di partenza.

SCARICA L’ITINERARIO: Giro della Busa

Cicloturismo ed alimentazione

10/04/2017 in Alimentazione, Tecnica

Alimentarsi correttamente durante un viaggio in bicicletta è fondamentale per gestire al meglio le proprie forze. Un’alimentazione di qualità, sufficientemente abbondante e ricca è un prezioso alleato del cicloturista. Vediamo cosa è più indicato mangiare a colazione, pranzo e cena.

  • COLAZIONE
    La colazione del cicloturista è il pasto più importante della giornata, deve essere sostanziosa e facilmente digeribile. Ottimi i succhi di frutta e le marmellate da accompagnare a tè e frutta fresca, un’ottima fonte di sali minerali e acqua. Prima di iniziare a pedalare però meglio attendere almeno un’ora.
  • PRANZO
    All’ora di pranzo è meglio consumare solo uno spuntino, per non incorrere in disturbi intestinali quando si torna sui pedali. Ottima la pasta, ma attenzione a sughi e condimenti troppo carichi, va bene anche la frutta fresca come ricarica di sali minerali. Sono da evitare bevande fredde o gassate ed ovviamente niente alcolici.
  • CENA
    Dopo aver bruciato tutte le energie in sella durante la giornata, a cena si può fare il pieno. L’importante è non esagerare. Meglio se si riesce a cenare in prima serata così da avere tempo per una passeggiata prima di andare a dormire.

La cosa più importante durante la pedalata è ricordarsi di bere a piccoli sorsi ogni 15-20 minuti. Meglio evitare di aspettare lo stimolo della sete perché quando questo si manifesta è già troppo tardi!

La disidratazione può portare a crisi di stanchezza che impediscono alle gambe di spingere sui pedali e procedere diventa molto difficile. Altri sintomi sono cefalea, secchezza della bocca, crampi.

Per evitare situazioni spiacevoli quindi cercate di fermarvi a bere ad ogni fontanella di acqua fresca che trovate sul vostro percorso e portate sempre con voi le scorte necessarie per continuare a bere.

Se possibile procuratevi due borracce: una con acqua ed una con sali integratori.

In bici ai piedi del Gran Sasso

10/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

In Abruzzo, ai piedi del Gran Sasso, si trova un grande altopiano soprannominato “piccolo Tibet”. Si tratta di Campo Imperatore, uno dei paesaggi montani più particolari d’Italia, dove la natura domina incontrastata. A sud-est dell’altopiano, e collegato ad esso da una serie di valli e colline, si trova la Piana di Navelli. Immersi nella natura di questi due luoghi sono presenti anche diversi piccoli borghi storici.

Dalla Piana di Navelli partono ben tre percorsi cicloturistici che raggiungono Campo Imperatore. Si pedala sempre su strada quindi occorre fare attenzione alle auto specialmente durante i periodi più turistici. Dato che si arriva al di sopra dei 2.000 m, bisogna essere preparati ad affrontare un freddo intenso anche in piena estate. Molto importante anche fare scorta d’acqua e ripararsi dal sole.

PERCORSO FACILE – 28 km – max 1.298 m
L’itinerario inizia subito in salita: da Castelnuovo si seguono le indicazioni per Calascio pedalando tra campi di zafferano e lungo strette valli. La salita è divisa in tre tronconI e permette di riprendere fiato ogni tanto. Circa 8 km dalla partenza si arriva a Castelvecchio Calvisio, quindi, superato il paese, inizia la discesa di 4 km che porta a Calascio. Qui si trova un’antica rocca medievale ormai in rovina, ma da cui si può ammirare un panorama magnifico.
Ripresa la bici, si continua a pedalare verso Santo Stefano di Sessanio, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Approfittate dell’occasione per fare una passeggiata lungo i vicoli del suo centro storico.
Più avanti la strada prevede un altro breve tratto in salita per poi scendere, lungo tornanti molto panoramici, fino a Barisciano e concludere l’anello.

   

PERCORSO MEDIO – 70 km – max 1.632 m
Dopo aver raggiunto Calascio si continua in salita in direzione di Campo Imperatore per diversi km. A circa metà della salita si trova il paese di Castel del Monte. Anch’esso è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia e vale la pena di essere visitato.
Il percorso prosegue in leggera salita con una splendida vista sul Gran Sasso. Una volta raggiunti i 1.600 m si svolta verso nord-est e quindi sud-est per tornare verso valle passando da Santo Stefano di Sessanio.

PERCORSO DIFFICILE – 90 km – max 2.126 m
Al bivio che porta a Santo Stefano di Sessanio, invece di girare verso il paese, si continua a dritto. Dopo qualche km si raggiunge una ripida salita di circa 8 km che permette di arrivare al famoso albergo rosso di Campo Imperatore a circa 2.130 m. L’albergo è noto per l’episodio accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale quando vi fu imprigionato Mussolini. I tedeschi lo liberarono il 12 Settembre 1943 con un blitz in cui persero la vita una guardia forestale ed un carabiniere.
La cima del Gran Sasso è raggiungibile a piedi. In bici invece si riaccende lungo la stessa strada fino a Santo Stefano e poi a Barisciano.

SCARICA ITINERARIO: Campo Imperatore

Pista Ciclopedonale del Lago di Varese

07/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

La Pista Ciclopedonale del Lago di Varese compie un perfetto anello attorno allo specchio d’acqua mantenendosi sempre molto vicino alla sua riva.
Il percorso è lungo circa 30 km e tocca tutte le cittadine che si affacciano sul lago. Data l’esigua lunghezza e la totale assenza di difficoltà, la pista è perfetta per un’uscita in bicicletta con i bambini. E’ una splendida occasione per passare la giornata a contatto con la natura, ammirando i riflessi di luce sul lago.

Tutto il percorso è ben segnalato da cartelli di colore marrone che, di frequente, riportano anche una precisa mappa della zona.
La Pista Ciclopedonale del Lago di Varese è perfettamente attrezzata per i viaggiatori “slow” che amano sostare lungo le sponde del lago per riposare, rifocillarsi e godere del meraviglioso panorama montano che si scorge in lontananza. Ogni pochi km si trovano aree pic-nic, fontanelle di acqua potabile e spazi di gioco per i bambini.

 

Presso la località di Cassineta la pista si collega ad una strada sterrata che permette di arrivare al vicinissimo Lago di Comabbio. Anche quest’ultimo è circondato da un facile percorso ciclabile che volendo si può affrontare con la famiglia.

Durante la stagione estiva e nei weekend, buona parte della popolazione di Varese si dirige verso le sponde del lago per trovare pace e relax, quindi la ciclabile può risultare un po’ affollata.
Attenzione a pedalare rispettando gli altri, senza fare manovre azzardate e sempre a velocità contenuta.

SCARICA L’ITINERARIO: Pista Ciclopedonale del Lago di Varese

Combattere crampi e dolori: acido lattico nel ciclismo

07/04/2017 in Medicina, Tecnica

Il nostro corpo funziona esattamente come un’automobile: il combustibile dei muscoli però sono i carboidrati. Durante l’attività fisica le riserve di carboidrati e glicogeno vengono “bruciate” proprio come la benzina. Tale combustione innesca nelle cellule muscolari la produzione di acido lattico, uno scarto che in genere viene smaltito e metabolizzato nel sangue sotto forma di lattato.

L’acido lattico diventa un problema quando prodotto in quantità eccessiva. Trattandosi di un composto tossico per le stesse cellule che lo producono può arrivare a impedire il proseguimento dell’attività fisica facendo insorgere crampi e problemi muscolari.

Più l’attività fisica è intensa, più rapidamente si produce lattato. Ciò significa che durante una tranquilla gita in bici con gli amici, la produzione è molto blanda e viene smaltita velocemente, al contrario in caso di una gara o di una sessione di allenamento, la produzione è molto elevata.
Per poter essere in grado di continuare a pedalare senza accusare dolori dobbiamo potenziare la capacità del corpo di assorbire il lattato.

Il livello di lattato che si può tollerare varia da persona a persona. Una persona allenata che fa sport regolarmente ha una capacità di tolleranza certamente superiore a chi utilizza la bici di rado.
Ognuno ha la propria soglia lattacida oltre la quale insorgono crampi e dolori.

Alzare l’asticella della propria soglia lattacida è possibile. Bisogna riuscire a sprigionare sempre più energia mantenendo costante il livello di lattato nel sangue. Come? Con le ripetute: scatti alla massima velocità di circa 20-30 secondi intervallati da un breve riposo. Il tempo di riposo attivo è quello veramente importante perché obbliga il corpo a migliorarsi sempre più in fretta per far fronte all’aumento di lattato.

Questo tipo di allenamento non va improvvisato! Prima è necessario stabilire la vostra attuale soglia lattacida con un test poi è possibile iniziare un piano d’allenamento ad hoc. Serve costanza e determinazione.

Favorire la crescita muscolare con le uova

07/04/2017 in Alimentazione, Tecnica

Per favorire la crescita di massa muscolare, occorre abbinare l’attività fisica ad una dieta ricca di proteine. Una fonte di proteine facile da reperire e da cucinare sono le uova.

Questo alimento è un vero e proprio concentrato di salute. Infatti le uova contengono tutte le vitamine utili all’uomo, tranne la vitamina C, e sono estremamente ricche di minerali come calcio, ferro e lecitina. Quest’ultima in particolare è quella che fornisce energia ai muscoli ed è utile per ridurre i tempi di recupero dopo l’attività fisica.

Un uovo di gallina di grandezza media fornisce circa 80 calorie, 7 g di proteine e 5 g di grassi. Nel tuorlo si concentrano anche circa 200 mg di colesterolo. Si tratta di un valore molto elevato, ma che comunque non corrisponde necessariamente ad un aumento nel livello dei lipidi nel sangue. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che circa il 70% delle persone non assimila il colesterolo presente nelle uova. Quindi la tesi secondo cui è meglio contenere il consumo di uova a 2-3 la settimana non è valida.

Assumere uova dopo l’allenamento favorisce la crescita muscolare, ma attenzione alla salmonella. Il guscio delle uova può essere contaminato dalla salmonella, quindi nel caso in cui volete consumare uova crude assicuratevi che non presenti macchie o crepe e che sia pulito. Usate uova fresche (non più di 10 giorni), preferibilmente da allevamenti locali che lasciano le galline all’aperto. Per essere sicuri di eliminare la salmonella meglio bollire l’uovo per 5-8 minuti a 70 °C.

Scelta della sella: linee guida

07/04/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica

La scelta della sella è un’operazione da valutare con la dovuta attenzione. Non basta concentrarsi su destinazione d’uso (corsa, mtb, cicloturismo, city) e colore perché le caratteristiche essenziali sono quelle legate a ergonomia e comodità.
L’utilizzo di una sella inadatta alla nostra fisicità ed alle nostre esigenze può condurre a sviluppare patologie e problemi. Vediamo le linee guida da seguire nella scelta della sella.

LINEE GUIDA
Il primo passo per acquistare la sella giusta, adatta alla nostra fisionomia, è capire di quale sella abbiamo bisogno. Come?
Per prima cosa occorre misurare la distanza delle proprie ossa ischiatiche, quelle che effettivamente saranno a contatto con la sella. Studi scientifici hanno dimostrato che la distanza media è di 11,8 cm per gli uomini e 13,04 cm per le donne.
Considerando tali misure è stata quindi elaborata una tabella di orientamento:

  • Distanza ossa ischiatiche < 11 cm = sella stretta
  • Distanza ossa ischiatiche 11 cm – 13 cm = sella media
  • Distanza ossa ischiatiche > 13 cm = sella larga

La seconda cosa da definire riguarda invece il proprio stile di guida, la posizione che assumiamo in sella. Bisogna tenere presente che maggiore è l’inclinazione della schiena durante la pedalata, maggiore sarà il contributo richiesto al becco della sella. Se invece la schiena risulta eretta o quasi, gran parte del lavoro di supporto dovrà essere svolto dal retro sella.

Esempio se la distanza delle vostra ossa ischiatiche è 12 cm ed il vostro è uno stile di guida da atleta (quindi da corsa, piegato in avanti) avrete bisogno di un retro sella di medie dimensioni con un becco affusolato ma robusto, capace di sostenere il vostro corpo steso in avanti.

In bici alla scoperta delle Ville di Roma

07/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio

Roma non è la città più bike friendly d’Italia, ma è comunque possibile visitare alcune zone della capitale sui pedali evitando il traffico che la caratterizza.
Un itinerario sicuro per i cicloturisti è quello che permette di esplorare i tre grandi parchi cittadini: Villa Ada, Villa Borghese e Villa Pamphilj. Il percorso corre in gran parte su piste ciclabili e su strada per qualche breve tratto.

La traccia allegata riporta semplicemente il percorso più breve che collega le tre ville, in totale 11 km, ma niente vieta di inoltrarsi lungo i sentieri dei parchi ed esplorarli con calma.

Si pedala su fondo misto di asfalto, sampietrini e sterrato. La soluzione migliore è quindi quella di utilizzare una bici da trekking o una mountain bike front. Lungo alcuni sentieri del parco di Villa Ada e Villa Pamphilj si trovano anche piccoli ostacoli che i biker della capitale utilizzano per allenarsi quando restano in città.

LUOGHI D’INTERESSE ATTRAVERSATI
Villa Ada si è trasformata in parco urbano in seguito all’espansione della città, ma era nata come tenuta agricola fuori dal centro. Oggi è uno dei polmoni verdi di Roma, una vasta area grande circa 180 ettari, ricca di flora e fauna variegata.

Villa Borghese è forse il parco più amato e frequentato dai romani, famoso anche per i turisti grazie alla collezione d’arte presente all’interno della villa. E’ sede del bioparco e vi si trova anche il suggestivo tempietto di Esculapio.

Il Gianicolo è un colle verde che si trova sul percorso, ci si arriva superando una breve salita. Da quassù si ha una splendida vista di Roma.

Villa Pamphilj è invece il parco più grande della città: ben 184 ettari. Vi si trovano vasti prati molto ben tenuti, specialmente nei pressi della villa, ma anche aree selvagge nella zona ovest. Il parco è diviso in due da una strada trafficata, ma si attraversa facilmente grazie ad un ponte pedonale.

SCARICA L’ITINERARIO: Roma – Giro delle Ville

30/04 – 3/09: Trofeo Carnia in MTB 2017

07/04/2017 in Eventi, News

30/04 – 3/09: Trofeo Carnia in MTB 2017

Tutto pronto in Alto Friuli per l’apertura del  Trofeo Carnia in MTB, la kermesse che per il 23° anno farà scoprire le bellezze delle montagne Carniche ai ciclisti amanti del fuoristrada. Le prove saranno otto divise tra Val Tagliamento ( Enemonzo, Preone, Forni di Sopra), Val Degano (Rigolato), Val But ( Paluzza e Timau), Tolmezzo e Moggio Udinese. Si inizia domenica 30 Aprile ad Enemonzo sullo storico percorso che ha dato inizio al movimento delle ruote grasse  più di vent’anni fa. Continuerà il connubio tra Carniabike e ACSI ciclismo che tanti concorrenti in più ha portato , quindi per partecipare sarà necessara una tessera rilasciata da una federazione o ente di promozione sportiva. Tutte le informazioni sul calendario, il regolamento ed i percorsi sono consultabili sul sito http://www.carniabike.it/trofeocarniamtb/