Buone pratiche del ciclista: il defaticamento
03/05/2017 in Biomeccanica, Tecnica
Ogni sessione di allenamento in bicicletta dovrebbe terminare con alcuni esercizi di defaticamento. Di cosa si tratta e perché è tanto importante?
Il defaticamento è una buona pratica che consente di allungare i muscoli, favorire il recupero e calmare l’organismo dopo l’attività sportiva. Bastano 10 minuti di esercizi per permettere al fisico superare con successo lo stress dell’allenamento. Una volta presa l’abitudine, con la pratica costante, i muscoli saranno più elastici e l’intero organismo ne beneficerà.
NELLA PRATICA
Sulla strada di casa, dopo la sessione di allenamento, pedalate con un rapporto corto per far girare le gambe a elevata frequenza. Ciò permette di aumentare la circolazione e l’ossigenazione del sangue e quindi “spazzare” via l’acido lattico accumulato durante l’allenamento.
Una volta arrivati, invece di sistemare la bici ed entrare in casa, sciogliete la muscolatura delle gambe con qualche esercizio di stretching. Affondi ed allungamenti aiutano il corpo a passare da una fase di attività ad una di riposo in maniera graduale.
I vantaggi del defaticamento:
- Allungamento dei muscoli e rafforzamento dei tendini
- Miglioramento della flessibilità
- Passaggio graduale da uno stato attivo ad uno di riposo
- Riduzione del senso di fatica e dei dolori muscolari post-allenamento
- Miglior assorbimento del lattato presente nel sangue e nei muscoli
5-7 Maggio: Eroica Festival Montalcino
“La bicicletta è scuola, mi ha insegnato Alfredo Martini, quindi dialetto e cultura degli altri. L’Eroica è una corsa e non una gara. Non vince nessuno all’Eroica. Vince chi partecipa e chi si diverte. Da quest’anno, venti anni di Eroica, insieme alla corsa ci sarà un festival, o meglio, una festa.
Tre giorni a Montalcino, il paese bellissimo del vino buono e della provincia italiana dipinta nel mondo.
5-6-7 maggio, come in un trittico del Rinascimento. Teatro, musica, libri, giochi di strada, itineranze nel centro storico di Montalcino, aspettando la partenza degli eroici a pedali e durante il loro stare in orbita sulle strade di campagna, avrete a disposizione più di un percorso urbano per seguire la festa. Un ultimo chilometro speciale, una flamme rouge con dedica. Ci saranno migliaia di facce strane, maglie antiche e nuove fatiche, strade senza asfalto, barbe e baffi, in bicicletta, bellezze italiane e straniere.
Ogni postazione artistica è dedicata a un gregario, sono loro i nostri eroi: il vostro percorso è percettivo e spiazzante, le targhe della toponomastica ospitano nomi di gregari. Al posto di Garibaldi e di piazza del Popolo, troverete Piazza Idrio Bui e Piazza Marcello Osler e così via.
E loro, proprio loro, quei gregari in persona saranno al festival. Li potremo ascoltare e conoscere, i carneade dalla fatica disumana che, se ci pensi, te li ricordi, forti, generosi, unici, eccoli: Marzio Bruseghin, Idrio Bui, Pietro Campagnari, Paolo Fornaciari, Franco Mori, Primo Mori, Marcello Osler, Roberto Conti, Emilio Casalini ed Ercole Gualazzini.
Bambini e grandi che avete conservato un scintilla d’infanzia nel cuore, accorrete.Tutto avverrà per strada, tutto, promettiamo, sincero”.
– Andrea Satta, Direttore Artistico Tetes de Bois
I PERCORSI
Sono quattro le opportunità di vivere Eroica Montalcino in sella alla bicicletta vintage. Il percorso più impegnativo sviluppa 171 km attraverso la Val d’Orcia e i suoi tesori Unesco. Gli Eroici veri si innamoreranno di questo percorso! Preparatevi a sudare e godervi quanto di più Eroico si possa immaginare.
Il percorso di 102 km non è da sottovalutare; questo percorso è adatto a ciclisti allenati che non si spaventano davanti alle salite.
Il percorso di 70 km è adatto a quelli che vogliono cominciare a scoprire l’eroicità di un percorso Eroico su luoghi leggendari come Castiglion del Bosco.
Il percorso di 46 km è adatto a tutti quei che non vogliono affrontare il percorso lungo, ma che vorrebbero vedere alcune delle sezioni leggendarie del percorso lungo de L’Eroica, come Castiglion del Bosco.
Ospitalità
Vivi l’esperienza dell’Eroica Montalcino soggiornando in una delle più belle zone della Toscana. Durante il weekend avrete la possibilità di visitare piccoli borghi quali San Quirico, Pienza ed immergervi nei panorami incontaminati della Val d’Orcia, riconosciuta patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Avrete a disposizione alcuni percorsi ad anello da affrontare in sella alla vostra bici nei giorni precedenti la manifestazione che si terrà il 7 Maggio. Su richiesta potrete abbinare alla pedalata una degustazione di prodotti tipici come il Brunello di Montalcino, il tartufo delle Crete Senesi oppure il Pecorino di Pienza.
Romantische Straße – la Strada Romantica
02/05/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Romantische Straße – la Strada Romantica – è un itinerario tra i più apprezzati e frequentati della Germania del Sud. Proprio come afferma il suo nome, attraversa paesaggi romantici permettendo di vistare cittadine medievali fortificate, castelli e chiese barocche che sembrano appena usciti da una favola.
L’itinerario si presta perfettamente all’attività cicloturistica perché scorre su strade secondarie poco trafficate che non presentano salite impegnative. Numerose sono anche le aree di sosta attrezzate per effettuare piccole riparazioni sulla bici. La pista è inoltre ben segnalata lungo tutto il suo percorso e la ricettività alberghiera è ottima. Trovare una sistemazione per la notte può diventare una sfida solo in piena estate quando la strada è più affollata di turisti.
La Romantische Straße collega la cittadina di Füssen, nelle Alpi Tedesche, a Würzburg attraversando la Baviera lungo il corso del fiume Meno.
In totale si tratta di circa 360 km in costante leggera discesa (se percorsa da sud a nord).



Tra i luoghi di interesse più popolare che la strada raggiunge ci sono:
- il castello di Neuschwanstein, meglio noto come “il castello delle favole” perché particolarmente scenografico. Fu preso a modello anche per la realizzazione della fortezza della Bella Addormentata di Walt Disney. Dai suoi 1000 metri di altezza, consente di ammirare un panorama mozzafiato delle Alpi Tedesche.
- la fortezza di Marienberg, nei pressi di Würzburg. Costruita in pietra e mattoni, questa fortezza vanta una storia centenaria che risale fino ai Celti ed è perfettamente conservata.
- la residenza di Würzburg, un palazzo barocco con splendidi affreschi di un artista italiano inserito tra i Patrimoni dell’Umanità.
Da non perdere anche i castelli di Weikersheim e Hohenschwangau, il santuario di Wieskirche e i borghi di Landsberg am Lech, Donauwörth, Harburg e Nördlingen.
SCARICA L’ITINERARIO: Romantische Straße – la Strada Romantica
VERSILIANDO Easy Bike Gravel Versilia
VERSILIANDO Easy Bike Gravel Versilia
La 3° edizione di Versiliando si terrà Domenica 5 Maggio 2019.
Tra il mare e le colline della Versilia, intorno al Lago di Massaciuccoli.
Biciclettata facile su percorso ad anello con partenza ed arrivo presso la marina di Torre del Lago.
Una giornata aperta a tutti, esperti e meno esperti.
PERCORSO
Il percorso di Versiliando conduce alla scoperta degli angoli più suggestivi della Versilia. Si tratta di aree poco frequentate rispetto alla spiaggia, ma non meno caratteristici: meritano una visita approfondita. La bicicletta è sicuramente il mezzo migliore per esplorare questo territorio, apprezzarne i paesaggi e gli ambienti naturali.Quello di Versiliando è un lungo percorso ad anello con partenza e arrivo a Torre del Lago.
L’escursione si sviluppa per circa 50 km lungo sentieri sterrati, piste ciclabili, passerelle e ponti in legno all’interno di aree naturali protette. La maggior parte del percorso si svolge in completa sicurezza per il ciclista, lontano da strade trafficate.
Partecipare a Versiliando è l’occasione per apprezzare, conoscere e riscoprire i luoghi simbolo della Versilia dove la natura è vera e propria protagonista. Il percorso si sviluppa infatti all’interno della pineta di Viareggio, lungo la riva del Lago di Massaciuccoli e nel territorio protetto della locale Oasi Lipu. E poi ancora procede nel Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli sulle sponde del fiume Serchio.
PROGRAMMA
ritrovo – ore 9:30 presso il Ristorante Nana Banana di Marina di Torre del Lago
partenza in bicicletta – ore 10:00
pranzo – ore 13:30
PRANZO
Il pranzo sarà presso il ristorante Nanabanana di Torre del Lago.
Il menù prevede:
- soute di cozze
- lasagne di mare
- branzino all’isolana
- tiramisù
- caffé e grappa
- vino ed acqua inclusi





Piega manubrio: i consigli del Biomeccanico!
02/05/2017 in Biomeccanica
Che tipo di manubrio è quello giusto per te?
Il manubrio deve permettere di avere una presa o un appoggio della mano naturale, non deve creare conflitto, se si spinge troppo su di esso la posizione non è quella adeguata. La naturalezza della presa è il presupposto per una guida corretta della bici e per raggiungere bene le leve dei freni e dei comandi del cambio.
E’ sottinteso che per una mano grande è preferibile una piega manubrio più ampia mentre per una mano piccola meglio una piegatura più chiusa. In entrambi i casi, però, il manubrio può essere visto anche come il prolungamento del tubo orizzontale e dell’altezza del tubo di sterzo, deve permettere di ottenere i giusti angoli di posizione del tronco e delle braccia con le mani allineate correttamente sulla piega.
Chi ha bisogno della compact o anatomica o classica?
Non parlerei di necessità ma di ergonomia tra la mano e i vari tipi di manubrio e le differenze di presa. Ci sono, per così dire, ”vantaggi” o ”svantaggi” nell’utilizzo di un manubrio per forma e dimensione rispetto ad un altro. Ad esempio: la piega anatomica ti ”obbliga”, quando sei nella porzione bassa, a stare in quel preciso segmento a differenza sia della tonda classica che della compact che ti permette di muovere leggermente la mano in avanti o indietro per ”aggiustare” la posizione in lunghezza.
Nella posizione alta si sente meno questo, per così dire, obbligo ergonomico anche se le diverse dimensioni di Drop e Reach allontanano o avvicinano sensibilmente la nostra posizione in lunghezza e dislivello sella-manubrio in presa bassa. E’ interessante notare che se sovrapponiamo di lato le tre curvature la Compact risulterà come una rivisitazione della curva classica che attualmente è ancora molto usata a livello professionistico.
La porzione di curva bassa meno rotonda entra meglio a contatto con il palmo della mano.
Se si usa una piega Compact vuol dire che si può tenere il manubrio più basso (avere un maggiore dislivello sella-manubrio) come i professionisti? E quali sono i pro e contro di un maggiore dislivello?
Cambiando tipo di piega cambia la posizione perchè a parità di lunghezza (tubo orizzontale e attacco) cambiando il drop e reach ci allunghiamo e abbassiamo o viceversa.
Quello più importante per noi è che in tutte e tre le prese (alta, alle leve e in posizione bassa) ci sia una corretta posizione dell’assetto e comodità nel raggiungere i freni e i comandi del cambio; non dobbiamo stare bene nella presa alta e alle leve del cambio e non riuscire nella presa bassa a raggiungere i freni.
Un eccessivo o poco dislivello può creare problemi al collo, alle spalle e anche alle mani (parestesie ecc.). Alla base ci deve essere sempre una corretta posizione in sella che tiene conto dell’età, del peso e dell’utilizzo che ognuno vuol fare della bicicletta.
Quali sono gli elementi che tu consideri quando scegli il manubrio per i tuoi clienti?
Considero sempre il manubrio come componente importante alla realizzazione della posizione corretta in bicicletta. A seguire considero la proporzione delle mani e delle spalle ma anche l’abitudine percettiva ad usare un tipo di manubrio rispetto ad un altro.
Molto spesso riscontro manubri montati male (spesso girati in sù) un’abitudine sbagliata per avvicinare le leve nella presa alta ma che provoca come conseguenza l’allontanamento delle leve dei freni nella presa bassa!
– Giuseppe Giannecchini
cicliservizi@gmail.com
Da Martina Franca alla Riserva Statale delle Murge Orientali
28/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Circa 40 km su un percorso ad anello che da Martina Franca, Puglia, ci porta ad attraversare la Riserva Statale delle Murge Orientali. Il percorso è adatto anche ai principianti del cicloturismo perché scorre per lo più su asfalto e le salite che si incontrano sono molto dolci.
Appena qualche km fuori dal centro di Martina Franca si è subito in aperta campagna, un panorama silenzioso e tranquillo dove la natura prende il sopravvento.
Una volta arrivati sulla strada Trasconi si svolta sulla destra per andare ad incrociare la Statale 581 fino ad inoltrarsi nella boscaglia.
A tratti la vegetazione invade la strada con le sue ombre, ma la pedalata resta semplice e piacevole. Una lunga discesa ci porta quindi sulla provinciale 53, poi sulla 56 e si continua a scendere lungo la SP57.
L’unico suono che si riesce a sentire è il canto degli uccelli. A lato della strada scorrono infatti campi e pascoli, vigneti e fattorie. Una volta arrivati a Masseria Galeone mancano solo pochi km al rientro a Martina Franca.
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Cicloturismo a Samos
28/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Samos è una piccola isola greca situata nel Mar Egeo orientale, non lontano dalle coste della Turchia. Si ritiene che l’isola sia la patria di Epicuro, Aristarco e Pitagora.
Lunga circa 43 km e larga 13 km, Samos è una delle mete ideali per chi ama scoprire il territorio in bicicletta. Il cicloturismo a Samos non è ancora una realtà affermata, quindi non si rischia di imbattersi in gruppi numerosi di visitatori, e si può apprezzare lo spirito autentico dell’isola.
Con il traghetto dalle coste turche, si raggiunge Samos in circa 2 ore. Ideale punto di partenza è la città di Vathy, sulla costa settentrionale. Si tratta del principale porto dell’isola e del centro abitato più grande.
Le strade dell’isola sono poco trafficate, ma presentano continui saliscendi che vanno affrontati con un po’ di allenamento.
A 10 km da Vathy, pedalando in direzione ovest, si incontra Kokkari, piccolo villaggio di pescatori e meta turistica con una bellissima spiaggia e molti ristoranti tipici.



Procedendo lunga la strada si è circondati dai profumi mediterranei ed il panorama è davvero incredibile. Tra una città e l’altra si possono infatti ammirare calette di sabbia, spiagge meravigliose e le costruzioni bianche ed azzurre caratteristiche di tutta la Grecia.
Sulla costa settentrionale sono da visitare anche Karlovasi e Potami.
Nell’entroterra ci si trova invece a pedalare in piena campagna circondati dai vigneti. A Samos si produce infatti un particolare moscato da abbinare a dessert e aperitivi.
Nella parte meridionale dell’isola si trovano Pithagorion e Potokaki. La prima è una cittadina turistica dalla spiccata atmosfera mediterranea e con molte barche a vela ormeggiate al porto. A fare da sentinella sulla sua baia, c’è una piccola fortezza medievale.
Pedalata Benefica in A1 Panoramica
Giovedì 18 Maggio non perdere l’occasione di pedalare sulla A1 Panoramica per aiutare Amatrice, Foligno e Macerata.
Ostsee-Radweg: Pista Ciclabile del Mar Baltico
27/04/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Ostsee-Radweg, ovvero la Pista Ciclabile del Mar Baltico si snoda lungo la costa settentrionale della Germania attraversando tutto il paese. La ciclabile inizia infatti al confine tra Germania e Danimarca e termina al confine opposto, quello tra Germania e Polonia.
Circa 942 km che non si allontanano mai dal mare.
Il percorso è completamente pianeggiante e scorre sempre su asfalto. Sfrutta in gran parte piste ciclabili locali o stradine secondarie poco trafficate. Queste caratteristiche lo rendono adatto anche a cicloturisti meno esperti ed allenati.
La Pista Ciclabile del Mar Baltico inizia a Flensburg, cittadina facilmente raggiungibile da Amburgo. Si pedala sempre in vista del mare, che si mantiene sulla sinistra, circondati ora da boschi e campi coltivati, ora da laghetti e dolci colline.
Circa 150 km più avanti si raggiunge Kiel, bella e popolosa cittadina che merita una visita. Più avanti si incontra Heilegenhafen da cui si arriva si accede anche all’isola di Fehmarn, molto interessante per gli appassionati di birdwatching.



Proseguendo è possibile fare una deviazione (40 km) per visitare Lubecca, da cui si può anche rientrare in Italia in aereo.
La ciclabile continua invece verso Travemünde e quindi Wismar fino a Kühlungsborn. Tappa successiva è la città di Rostock, nel cuore della ex-Germania socialista.
A Stralsund, tramite un ponte, si raggiunge l’isola di Rügen: Patrimonio dell’Umanità fin dal 2011.
Lasciata l’isola mancano appena 100 km all’arrivo in Polonia. L’ultima città più importante che si incontra è Greifswald, ma la ciclabile termina ufficialmente qualche km più avanti a Ahlbeck.
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Il ciclismo aiuta a combattere il colesterolo cattivo?
27/04/2017 in Medicina, Tecnica
Il colesterolo è una molecola importantissima per la regolare attività cellulare ed il nostro corpo, il fegato, ne produce autonomamente la quantità necessaria. Quindi il colesterolo che introduciamo con il cibo dovrebbe essere solo una minima parte.
Questo perché il “colesterolo cattivo”, per la scienza LDL, può accumularsi nelle arterie e causare gravi malattie coronariche.
Esiste tuttavia un “colesterolo buono”, ovvero HDL, che svolge invece il compito opposto. Cioè ripulisce le arterie riportando il colesterolo nel fegato per lo smaltimento.
I trigliceridi sono invece particelle addette al trasporto dei grassi alle cellule per fornire loro energia. Un alto numero si trigliceridi è tuttavia da evitare perché può causare anch’esso malattie coronariche.
L’esercizio aerobico con la bicicletta ha un impatto molto positivo sul nostro corpo perché abbassa la percentuale di LDL e di trigliceridi, mentre aumenta quella di HDL.
Infatti, quando facciamo esercizio sui pedali, il carico di lavoro del cuore aumenta e con esso l’attività circolatoria.
Tale attività favorisce il veloce smaltimento di LDL perché stimola la produzione di colesterolo HDL, lo spazzino del sangue. I trigliceridi allo stesso modo vengono smaltiti in fretta perché impegnati a fornire energia ai muscoli.
Comunque per avere un reale beneficio in questi termini, non basta uscire in bicicletta ogni tanto. E’ necessario pedalare per almeno 30 minuti e fare almeno 5 uscite a settimana, un ottimo metodo è andate a lavoro in bici.




