La Via delle Mosa — Da Namur a Dinant lungo il fiume dell’arte e della natura
29/07/2025 in Viaggi
Tra le dolci anse della Mosa si nasconde uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti del Belgio.
Partendo dalla città di Namur, con la sua imponente cittadella affacciata sul fiume, si segue la RAVeL 1, pista ciclabile che costeggia la Mosa fino a Dinant. Un tragitto di circa 30 km, completamente pianeggiante e adatto a tutti, anche a famiglie o ciclisti meno esperti.
Il paesaggio è un susseguirsi di castelli, falesie calcaree e piccoli porti fluviali. Ogni curva del fiume sembra raccontare una storia: dai battelli che solcano lentamente le acque, ai pittori impressionisti che qui trovavano ispirazione.
Dinant, con la sua cattedrale gotica incastonata nella roccia e la casa natale di Adolphe Sax (sì, proprio l’inventore del sassofono), è una vera perla da esplorare a fine corsa.
La ciclabile è ben tenuta, completamente asfaltata e lontana dal traffico. Lungo il tragitto si trovano diverse aree picnic, fontanelle e piccoli caffè in cui fare una pausa con vista sul fiume. Un’alternativa interessante è percorrerla in senso opposto e poi tornare con il treno, approfittando dell’ottimo servizio bici a bordo della rete ferroviaria belga.
Fiandre in bicicletta — Tra colline, birre trappiste e storia ciclistica
29/07/2025 in Viaggi
Le Fiandre non sono solo il cuore pulsante del ciclismo belga: sono un viaggio nella cultura e nella leggenda del pedale.
Pedalare qui significa immergersi nei paesaggi iconici della Ronde van Vlaanderen, tra ciottoli tremolanti, cappelle nascoste e villaggi dove ogni bar ha la sua birra artigianale. Il percorso che ti propongo parte da Oudenaarde, città simbolo del ciclismo fiammingo, e si snoda per circa 80 km attraverso i colli che hanno fatto la storia delle Classiche del Nord.
Il Muur di Geraardsbergen, il Koppenberg, il Taaienberg: nomi che ogni appassionato conosce, ma che dal vivo raccontano una storia fatta di fatica, tradizione e orgoglio locale. La segnaletica ciclabile è impeccabile, e l’intero percorso è perfettamente pedalabile anche con bici da turismo (meglio se con gomme robuste).
Una sosta d’obbligo? L’abbazia di Westmalle per una Trappist autentica o il piccolo museo del ciclismo a Roeselare.
I tratti sterrati non mancano, ma sono ben curati e immersi nel verde. È una tappa ideale da affrontare in primavera, magari a ridosso della Ronde, per respirare l’atmosfera delle grandi corse e godersi la bellezza rude e sincera del paesaggio fiammingo.
Grecia a pedali: il Peloponneso, viaggio lento tra mito e Mediterraneo
28/07/2025 in Viaggi
Peloponneso – In un angolo di Grecia dove la storia si respira a ogni curva, il cicloturismo trova la sua dimensione ideale. Un itinerario in bicicletta attraverso il Peloponneso è più di un viaggio: è un’immersione in paesaggi intatti, borghi senza tempo e sapori autentici.
Da Corinto a Kalamata, passando per Nauplia, Leonidio e Monemvasia, il percorso si snoda per oltre 300 chilometri lungo strade secondarie, attraversando vallate d’ulivi, villaggi arroccati e spiagge deserte dove il tempo sembra essersi fermato.
Dopo una sosta iniziale al celebre Canale di Corinto, il viaggio inizia davvero quando si lascia alle spalle il traffico e si entra nella regione dell’Argolide. Nauplia, con le sue fortezze veneziane e i caffè sul lungomare, è la prima tappa di charme. Ma è nel cuore dell’Arcadia, tra le gole di Leonidio e i tornanti dell’altopiano, che la bicicletta diventa strumento di scoperta e fatica appagante.
Il percorso prosegue verso Monemvasia, la “Gibilterra greca”, una rocca medievale scolpita nella roccia e collegata alla terraferma da un sottile istmo. Qui si respira l’atmosfera bizantina, tra mura antiche e vicoli lastricati.
La parte finale attraversa il Mani orientale, una delle regioni più selvagge e autentiche della Grecia continentale. Le strade costiere conducono infine a Kalamata, dove un tuffo nel mare e un piatto di olive locali chiudono il viaggio nel modo più greco possibile.
Cicladi in bicicletta: l’isola di Naxos tra mare, mulini e sentieri di pietra
28/07/2025 in Viaggi
Naxos (Cicladi) – Quando si pensa alle Cicladi, vengono in mente cupole bianche, mare turchese e lunghe sieste sotto il sole. Ma per chi ama pedalare, l’isola di Naxos è una sorpresa: un paradiso per il cicloturismo, dove ogni salita è ripagata da viste mozzafiato e ogni discesa profuma di timo selvatico.
Con i suoi 430 km², Naxos è la più grande delle Cicladi e offre un mix perfetto di tratti costieri e itinerari montani. Il percorso più amato dai cicloturisti parte dalla vivace Chora, il capoluogo, e si inoltra subito verso l’interno.
Dopo pochi chilometri si raggiunge Chalki, antico centro bizantino, dove un caffè greco all’ombra dei gelsi è quasi un rito. Da qui si può proseguire verso Apiranthos, uno dei villaggi più alti dell’isola, noto per le sue stradine lastricate e le case in marmo. La salita è tosta, ma il panorama che si apre sulla valle e sul Mar Egeo vale ogni goccia di sudore.
Il ritorno in discesa regala momenti di pura gioia ciclistica, con curve morbide e vento tra i capelli. Si scende fino alla costa ovest, toccando spiagge dorate come Plaka e Agios Prokopios, ideali per una pausa rigenerante tra un bagno e un’insalata greca.
Perché scegliere Naxos? Perché è ancora autentica, meno affollata di Mykonos o Santorini, e offre paesaggi rurali punteggiati da mulini a vento, chiesette isolate e capre curiose lungo la strada.
Austria in bici: un viaggio tra natura, cultura e piste perfette
L’Austria è un piccolo paradiso per chi ama il cicloturismo: paesaggi mozzafiato, infrastrutture impeccabili e un’accoglienza calorosa rendono questo Paese una meta ideale per esplorare su due ruote. Dai laghi della Carinzia alle valli alpine del Tirolo, passando per le piste lungo il Danubio, ogni regione ha il suo carattere e le sue meraviglie da offrire. In questo articolo vi portiamo alla scoperta di uno degli itinerari più amati: la ciclovia del Danubio.
La ciclovia del Danubio: da Passau a Vienna
Uno dei percorsi ciclabili più iconici d’Europa è senza dubbio la Donauradweg, la ciclabile che segue il corso del Danubio da Passau (al confine con la Germania) fino a Vienna. Si tratta di circa 320 km di puro piacere, con un dislivello minimo e paesaggi sempre diversi: campagne verdi, vigneti, cittadine barocche e monasteri secolari.
Il tracciato è asfaltato, ben segnalato e completamente separato dal traffico automobilistico in molti tratti, ideale per ogni tipo di ciclista: dai principianti alle famiglie, fino ai viaggiatori più esperti.
Tappe consigliate
Passau: punto di partenza perfetto, la “città dei tre fiumi” offre scorci incantevoli e un centro storico vivace.
Linz: città moderna e culturale, ideale per una sosta tra arte contemporanea e cibo tradizionale.
Grein e Melk: piccoli gioielli affacciati sul Danubio. Da non perdere l’imponente Abbazia di Melk, uno dei simboli del barocco austriaco.
Vienna: la capitale è la degna conclusione di questo viaggio. Arrivare in bici a Vienna è un’emozione unica: si entra in città costeggiando il Danubio, con il centro storico a portata di pedale.
Consigli pratici
Quando partire: i mesi ideali sono da maggio a settembre. A primavera i paesaggi sono verdissimi, in estate si può anche fare il bagno nel Danubio.
Trasporto bici: i treni austriaci sono bike-friendly e permettono di tornare facilmente al punto di partenza. Attenzione però se si vola: ti è mai capitato di trovare la bici danneggiata all’arrivo? Meglio imballarla con cura o usare un servizio specializzato.
Dove dormire: lungo il percorso ci sono numerosi alloggi bike-friendly, agriturismi e campeggi. Consigliata la prenotazione in alta stagione.
Cosa mangiare: non si può pedalare senza energia! Schnitzel, gulasch e torte viennesi non mancano mai, accompagnati da una birra fresca o un bicchiere di Grüner Veltliner.
Perché scegliere l’Austria in bici
L’Austria investe seriamente nel cicloturismo: cartelli chiari, percorsi ben mantenuti, servizi dedicati ai ciclisti e un’attenzione particolare alla sostenibilità. Pedalare qui significa sentirsi sicuri, benvenuti e sempre immersi nella bellezza.
Che si tratti di un weekend lungo o di un viaggio più esteso, l’Austria è pronta ad accogliervi con i suoi paesaggi incantati e la sua efficienza tutta mitteleuropea.
LODI E CREMA, CICLABILE QUASI COMPLETA: IN ARRIVO 1,55 MILIONI DI EURO PER IL TRATTO FINALE
26/07/2025 in News
Lodi e Crema saranno presto unite da una pista ciclabile continua, grazie a un finanziamento di 1.550.000 euro stanziato dalla Regione Lombardia. Il contributo è il frutto di un emendamento presentato dai consiglieri regionali del Partito Democratico Roberta Vallacchi e Matteo Piloni, che hanno fortemente sostenuto l’importanza strategica dell’opera per il territorio.
«Il tratto fino a Crespiatica è già stato realizzato – hanno spiegato Vallacchi e Piloni –. Ora, con questo nuovo finanziamento, potremo completare il percorso ciclabile che collegherà in modo sicuro e sostenibile due importanti centri del territorio lombardo».
L’intervento andrà a chiudere l’ultimo tratto mancante del collegamento ciclabile, offrendo un’infrastruttura moderna non solo per i pendolari, ma anche per i tanti appassionati di ciclismo e per chi sceglie la bicicletta come mezzo di mobilità quotidiana. Il progetto, oltre a incentivare l’uso di mezzi ecologici, rappresenta un passo concreto verso una mobilità più sostenibile e attenta all’ambiente.
L’iniziativa ha ricevuto ampio consenso anche a livello locale, dove le amministrazioni comunali coinvolte hanno accolto con favore la notizia. L’opera rappresenta un’occasione significativa per rafforzare i legami tra i territori lodigiano e cremasco, valorizzando al contempo il patrimonio paesaggistico attraversato dal tracciato.
Il completamento della ciclabile Lodi-Crema diventa così simbolo di una politica che guarda al futuro, favorendo infrastrutture che coniugano qualità della vita, salute e rispetto per l’ambiente.
Dal centro al mare in bici: parte il progetto della pista ciclabile di cinque chilometri
25/07/2025 in News
Un nuovo capitolo si apre per la mobilità sostenibile nel territorio comunale: è pronto a prendere il via il progetto della pista ciclabile che collegherà il cuore del paese alla costa, da piazza Liori fino a Maddalena spiaggia. Cinque chilometri immersi nella natura, tra il fiume Santa Lucia e la laguna, che promettono di rivoluzionare gli spostamenti locali e valorizzare il paesaggio.
Grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro stanziato dalla Città metropolitana, l’Amministrazione comunale guidata dalla Giunta Garau mette in cantiere un’infrastruttura attesa da tempo, che non solo promuove l’uso della bicicletta ma punta anche a rafforzare il legame tra centro abitato e zone costiere.
Il tracciato ciclabile si inserisce in una visione più ampia, quella dei Piani Urbani Integrati (PUI), già in fase di realizzazione, che collegheranno Maddalena a Frutti d’Oro. Un disegno organico che mira a creare una rete di percorsi ciclabili e pedonali in grado di ridurre il traffico automobilistico e migliorare la qualità della vita.
“Si tratta di un intervento strategico per il nostro territorio – afferma il sindaco Garau – perché promuove uno stile di vita sano, incentiva il turismo lento e contribuisce a rendere più attrattive le nostre aree naturali. Vogliamo unire la sostenibilità alla valorizzazione del paesaggio”.
Il percorso sarà fruibile non solo dai ciclisti, ma anche da famiglie, camminatori e sportivi, offrendo un’alternativa concreta all’auto privata. Inoltre, sarà dotato di aree di sosta, punti panoramici e segnaletica informativa, con l’obiettivo di rendere l’esperienza piacevole e accessibile a tutti.
Con l’avvio dei lavori previsto nei prossimi mesi, la città si prepara a fare un passo deciso verso una mobilità più verde e condivisa. Un progetto che non guarda solo alla viabilità, ma anche alla costruzione di una comunità più connessa con il proprio territorio.
Inaugurata la ciclabile sospesa più lunga d’Europa: a Cavallino-Treporti nasce un nuovo simbolo del cicloturismo europeo
24/07/2025 in News
CAVALLINO-TREPORTI (VE) – Dopo anni di progettazione e lavori, è stata completata la ciclabile sospesa più lunga d’Europa: un tracciato innovativo di 8,5 chilometri, di cui 6,5 interamente realizzati a sbalzo sulla laguna. L’opera, ribattezzata “Via del Respiro”, si inserisce nel cuore della rete cicloturistica del Veneto e rappresenta una svolta per la mobilità dolce nel Nord Italia.
Aperta ufficialmente al pubblico il 18 luglio 2025, la ciclabile corre lungo via Pordelio, uno dei tratti costieri più suggestivi del litorale veneziano. La passerella ciclopedonale, interamente sopraelevata rispetto alla carreggiata, offre una vista ininterrotta sulla laguna nord, in un contesto naturalistico di alto pregio.
Un’infrastruttura strategica per il turismo lento
Realizzata con un investimento complessivo superiore ai 20 milioni di euro,finanziata congiuntamente dal Comune di Cavallino-Treporti e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche. La “Via del Respiro” nasce con una duplice finalità: migliorare la sicurezza stradale lungo un’arteria storicamente trafficata, e allo stesso tempo offrire un’esperienza cicloturistica di valore internazionale.
La struttura, costruita in acciaio zincato e calcestruzzo alleggerito, è dotata di parapetti trasparenti, illuminazione a LED e punti panoramici attrezzati. Il percorso è interamente percorribile in bicicletta o a piedi, ed è stato progettato per garantire accessibilità universale, anche a famiglie, ciclisti occasionali e utenti con mobilità ridotta.
Una nuova icona del cicloturismo europeo
Con i suoi 6,5 km sospesi, la pista di Cavallino-Treporti supera in lunghezza tutte le principali ciclabili a sbalzo esistenti in Europa, come il celebre tratto di Limone sul Garda. A differenza di molte ciclovie europee, spesso frammentate o promiscue con il traffico veicolare, la “Via del Respiro” offre continuità, sicurezza e immersione ambientale, tre elementi sempre più richiesti dai cicloturisti europei.
L’opera si inserisce all’interno di un sistema più ampio: la rete ciclabile di Cavallino-Treporti supera oggi i 60 chilometri, tra pinete, valli da pesca, dune e aree rurali. Il nuovo tratto rappresenta dunque un collegamento strategico per itinerari lenti che toccano anche il Lido di Venezia, Jesolo e il Delta del Po.
Sotto i cieli di mezzanotte – Cicloturismo tra fiordi e foreste in Norvegia
23/07/2025 in Viaggi
Esistono luoghi dove il tempo sembra dilatarsi, e ogni chilometro percorso è un capitolo di un racconto nordico fatto di silenzi, luce e natura selvaggia. La Norvegia, con le sue infinite strade panoramiche e i fiordi scolpiti nel granito, è una di queste destinazioni.
L’itinerario da Bergen a Ålesund, lungo la costa occidentale, è uno dei tratti più suggestivi del cicloturismo europeo. Un viaggio di circa 500 km tra salite impegnative e discese vertiginose, dove il paesaggio cambia continuamente: un momento stai pedalando accanto a cascate impetuose, il momento dopo sei avvolto dalla nebbia tra i pini, con una renna che ti osserva in lontananza.
La bellezza di questa rotta non sta solo nei panorami mozzafiato, ma anche nella possibilità di attraversare piccole comunità norvegesi, dormire in rifugi spartani ma accoglienti, e vivere la giornata secondo il ritmo della natura. In estate, le ore di luce sembrano non finire mai: la famosa “luce del nord” illumina anche le pedalate serali, rendendo ogni uscita quasi surreale.
Le condizioni climatiche richiedono una buona preparazione: il tempo può cambiare rapidamente, e alcuni tratti – soprattutto i passi montani – mettono alla prova anche i ciclisti più esperti. Ma chi affronta questa sfida viene ricompensato da un senso di libertà impareggiabile.
In Norvegia, ogni pedalata è un atto di rispetto verso la terra. Un invito a rallentare, ascoltare, respirare. E ricordare che, talvolta, le strade più difficili sono anche le più indimenticabili
Sulle tracce del vento baltico – In bici lungo la costa danese
23/07/2025 in Viaggi
Il rumore delle onde, il canto dei gabbiani e la pedalata che si fa più fluida sotto un cielo ampio e limpido: è questa l’esperienza che regala la ciclovia nazionale danese n. 5, meglio conosciuta come Østersøruten, la Rotta del Mar Baltico.
Un itinerario di oltre 820 km che si snoda tra coste sabbiose, villaggi di pescatori, brughiere e castelli, offrendo un perfetto equilibrio tra natura, cultura e sostenibilità. È uno dei percorsi più amati dai cicloturisti in Nord Europa, e non è difficile capirne il motivo.
La partenza ideale è Copenaghen, capitale bike-friendly per eccellenza. Qui, oltre il 60% dei residenti usa la bicicletta ogni giorno: infrastrutture impeccabili, piste ciclabili dedicate e una cultura della mobilità dolce rendono ogni spostamento un piacere. Da lì si prosegue verso sud, attraversando la verde Selandia e prendendo il traghetto per l’isola di Lolland, per poi dirigersi verso Funen e concludere a Sønderborg, nella penisola dello Jutland.
Ogni tappa è scandita da paesaggi rilassanti e ritmi lenti: perfetti per chi cerca una vacanza attiva ma rigenerante. Le strutture ricettive sono ben distribuite, spesso a misura di ciclista, e il campeggio libero è consentito in numerose aree.
Pedalare lungo la costa danese non è solo un viaggio fisico, ma anche un’immersione nei valori del vivere semplice, in armonia con la natura. Un’esperienza da consigliare a chi ama scoprire il mondo a colpi di pedale, con il vento del Baltico a fare da compagno di strada.