Crevalcore, furgone pieno di biciclette: i Carabinieri ne recuperano 23
20/09/2025 in News
Via del Bottazzo, Crevalcore – Stava caricando biciclette su un furgone insieme ad altri due uomini quando un cittadino, insospettito dalla scena, ha deciso di chiamare i Carabinieri. È così che i militari della stazione locale sono intervenuti, trovandosi davanti a 23 biciclette stipate nel mezzo, tutte di dubbia provenienza.
I tre uomini, descritti come di origine magrebina, sono stati identificati sul posto. Le prime verifiche hanno già portato alla restituzione di tre biciclette rubate ai legittimi proprietari. Le restanti venti si trovano ora presso la caserma di via Matteotti 115, in attesa di ulteriori riscontri.
Chi ha recentemente subito il furto della propria bici è invitato a presentarsi con la denuncia per un eventuale riconoscimento.
Il Cicloturismo in Veneto: Un Settore in Crescita e Prospettive Future
19/09/2025 in News
Il cicloturismo sta vivendo una fase di grande espansione, rappresentando una delle tendenze più promettenti nel turismo contemporaneo. Questo modello di viaggio, che unisce sostenibilità, esplorazione dei territori e sostegno alle economie locali, trova nel Veneto uno degli scenari ideali per il suo sviluppo. Con la sua vasta rete di ciclovie e una ricca offerta paesaggistica, la regione è già tra le più attrezzate per rispondere a questa crescente domanda.
Il 23 settembre 2025, a Venezia Marghera, si è svolto l’evento “Verso un turismo sostenibile e competitivo: scenari e opportunità del cicloturismo per il Veneto”. Organizzato dal sistema camerale veneto e dalla Regione, il convegno ha visto la partecipazione di operatori, istituzioni e stakeholder del settore. Durante l’incontro, Paolo Pinzuti, fondatore di Bikenomist e ideatore della Fiera del Cicloturismo, ha condiviso le sue strategie per il rafforzamento del cicloturismo, raccontando modelli di successo e prospettive future per il settore.
L’incontro ha anche offerto l’occasione di fare il punto sui progressi ottenuti grazie al Fondo Perequativo Sostegno al Turismo, con il finanziamento di progetti che hanno migliorato le infrastrutture ciclabili e creato percorsi tematici in tutta la regione. La discussione ha evidenziato come, attraverso una rete ben integrata tra istituzioni e operatori, il Veneto possa diventare un hub di riferimento per i cicloturisti italiani e internazionali.
Con un settore in forte crescita, l’evento ha sottolineato l’importanza di continuare a investire in sostenibilità, innovazione e collaborazioni locali, per trasformare il cicloturismo in una risorsa strategica per l’economia veneta e promuovere un modello di turismo più rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.
Castiglione di Ravenna: ciclista cade durante l’allenamento per l’Ironman, è grave
18/09/2025 in News
Doveva essere un giorno di allenamento come tanti, invece si è trasformato in un incubo. Intorno a mezzogiorno di oggi, lungo la strada provinciale Cervese, un ciclista impegnato nella preparazione per l’Ironman è caduto violentemente, riportando un grave trauma cranico.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato superato da un camion all’altezza del rettilineo dell’autovelox, in direzione Cervia. Nessun impatto diretto, ma il passaggio ravvicinato del mezzo pesante avrebbe generato un vuoto d’aria tale da spingerlo contro il muretto che separa la carreggiata dalla ciclabile. La caduta è stata pesante: immediato l’intervento dei soccorsi, che lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale.
Un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza di chi si allena su strada. A volte basta poco nemmeno un urto, solo l’aria per spezzare una corsa. E rischiare tutto.
Lungo il Po in Bicicletta: Un’Avventura Tra Storia e Natura”
17/09/2025 in Viaggi
Per chi cerca un itinerario che mescoli storia, natura e tradizione, la Ciclovia del Po è una delle scelte ideali. Questo percorso ciclabile, che segue le rive del fiume Po, si estende per oltre 600 km, da Torino a Venezia, attraversando una varietà di paesaggi che spaziano dalle pianure della Pianura Padana, ai piccoli borghi storici, fino alle lagune venete. Un viaggio che permette di scoprire una delle arterie vitali del paese, una vera e propria “autostrada verde” che collega città d’arte, natura incontaminata e tradizioni millenarie.
Un itinerario immerso nella natura e nella storia
Il percorso,che può essere affrontato in diverse tappe, offre al cicloturista la possibilità di immergersi nella vita del fiume, esplorando piccoli paesini, scoprendo antiche ville e castelli che punteggiano le rive, e visitando città ricche di arte e cultura, come Cremona, Mantova e Ferrara. Ogni tappa racconta una storia, un pezzo di storia d’Italia, dai fasti del Rinascimento ai giorni nostri. Non mancano le aree protette, come il Parco del Po, dove la natura si presenta in tutta la sua bellezza, tra pioppeti, canneti e zone umide, habitat ideale per numerose specie di uccelli migratori.
Tra gastronomia e tradizione
Lungo il percorso, è possibile fermarsi per assaporare le specialità gastronomiche delle varie regioni che attraversa la ciclovia. Dalla riserva di anguilla di Comacchio, al famoso risotto alla mantovana, fino ai salumi e formaggi tipici delle province del Po, ogni piatto racconta una storia legata al territorio e alle tradizioni locali. Non mancano le occasioni di assaporare un bicchiere di Lambrusco o di Prosecco, i due celebri vini delle terre emiliane e venete.
Un viaggio nella serenità
Lungo la Ciclovia del Po, il ciclista può godere di un ritmo tranquillo e rilassato. Lungo la strada, non mancano piccole aree attrezzate dove fermarsi per un picnic o per godere della vista sul fiume, che scorre placido ma maestoso, mentre le cicogne nidificano nei campi e i ponti storici raccontano secoli di storie. La Ciclovia del Po è il percorso ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana, per immergersi in una dimensione più lenta, tra natura e cultura, senza dimenticare il piacere di scoprire un’Italia lontana dalle rotte turistiche più battute.
In sella tra le Dolomiti: Un Viaggio in Bicicletta lungo la Ciclabile delle Dolomiti
17/09/2025 in Viaggi
Per gli appassionati di cicloturismo, le Dolomiti rappresentano un vero e proprio paradiso. Un paesaggio mozzafiato che, grazie alla Ciclabile delle Dolomiti, si può percorrere senza fretta, assaporando ogni curva e ogni vista. La ciclabile, che si snoda lungo circa 150 km, collega i suggestivi territori dell’Alto Adige e del Trentino, passando attraverso le valli più belle e rinomate delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Un itinerario adatto a tutti
Il percorso, che si sviluppa prevalentemente su strade secondarie a basso traffico, è adatto a tutti i livelli di ciclisti. Si può partire da Bolzano, percorrendo la valle dell’Isarco, o scegliere un punto di partenza più a nord, come Bressanone o Chiusa. Lungo il tragitto, il cicloturista ha la possibilità di scoprire non solo panorami incredibili, ma anche borghi storici, castelli medievali e chiese affrescate, tutte gemme che raccontano la storia di un territorio ricco di cultura e tradizioni.
La ciclabile: natura e cultura si incontrano
Il percorso è un invito alla lentezza: il cicloturismo qui non è solo sport, ma un modo per immergersi nella cultura locale e nella natura incontaminata. Durante il viaggio, non mancano aree di sosta dove poter degustare i piatti tipici delle valli dolomitiche, come lo speck, i canederli e i formaggi locali. E poi, per chi vuole fare una deviazione, c’è la possibilità di raggiungere il lago di Braies, una delle meraviglie naturali più iconiche delle Dolomiti, famosa per le sue acque turchesi.
Un’esperienza unica
Alla fine della giornata, il ciclista può fermarsi in uno degli accoglienti rifugi alpini per godere del panorama, magari sorseggiando un buon vino locale, mentre la luce dorata del tramonto illumina le cime delle montagne. La Ciclabile delle Dolomiti è il perfetto equilibrio tra attività fisica, natura, cultura e gastronomia, un viaggio che resterà impresso nel cuore di chi avrà la fortuna di percorrerlo.
L’interno selvaggio: i laghi di Plitvice e i parchi naturali
16/09/2025 in Viaggi
Non solo mare: l’entroterra croato sorprende con percorsi immersi in una natura incontaminata. Nei pressi del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, dichiarato Patrimonio UNESCO, si trovano itinerari ciclabili che permettono di pedalare accanto a cascate spettacolari e foreste fitte. Un’alternativa ideale per chi preferisce il silenzio dei boschi al rumore delle onde.
Un paradiso per il cicloturismo
In Croazia le piste ciclabili stanno crescendo di anno in anno e sempre più strutture ricettive offrono servizi dedicati ai viaggiatori in bici. La varietà dei paesaggi dal mare alle montagne, dalle isole ai parchi rende il Paese adatto sia agli sportivi più esperti sia alle famiglie che cercano itinerari più tranquilli.
Pedalare in Croazia significa lasciarsi sorprendere a ogni curva: da un lato l’Adriatico scintillante, dall’altro la natura che si conserva autentica. Un viaggio lento, a ritmo di pedale, che regala emozioni difficili da dimenticare.
Croazia in sella: i percorsi cicloturistici più belli tra mare e natura
16/09/2025 in Viaggi
La Croazia non è soltanto sinonimo di coste spettacolari e borghi medievali affacciati sull’Adriatico: negli ultimi anni si è imposta come una delle destinazioni europee più apprezzate per il cicloturismo. Tra isole profumate di lavanda, sentieri che si snodano lungo scogliere e parchi naturali immersi nel verde, i percorsi in bici offrono un mix di avventura, cultura e relax.
La Dalmazia tra mare e storia
Uno degli itinerari più suggestivi corre lungo la costa dalmata, con partenza da Spalato. Pedalare tra le antiche mura romane della città e spingersi verso Dubrovnik significa attraversare un paesaggio in cui l’azzurro del mare si alterna agli uliveti e ai vigneti. Le tappe sulle isole di Hvar e Korčula, raggiungibili in traghetto, permettono di scoprire strade panoramiche che si affacciano sul mare cristallino, ideali per chi cerca emozioni forti e panorami indimenticabili.
Istria: un mosaico di colori e sapori
A nord, la penisola istriana è perfetta per chi ama unire sport e gastronomia. Qui la “Parenzana”, un’ex ferrovia riconvertita in pista ciclabile, si snoda per 123 chilometri da Trieste a Parenzo, attraversando dolci colline, vigneti e borghi di pietra. Ogni sosta diventa occasione per assaggiare vini locali e specialità a base di tartufo, trasformando il viaggio in un’esperienza multisensoriale.
Gravel: la nuova frontiera del cicloturismo avventuroso
15/09/2025 in News
Nata come disciplina di nicchia negli Stati Uniti, la gravel bike ha conquistato in pochi anni il cuore degli appassionati europei. Telaio robusto, gomme più larghe, geometria pensata per affrontare lunghi percorsi misti: non è una bici da corsa, non è una MTB, ma una sintesi che apre infinite possibilità.
In Italia il fenomeno è esploso: eventi come la “Nova Eroica” in Toscana o la “Jeroboam” in Franciacorta radunano ogni anno migliaia di ciclisti da tutta Europa. Non si tratta di gare, ma di avventure collettive su strade bianche, sterrati e sentieri che attraversano boschi e colline.
La filosofia è semplice: libertà e scoperta. Chi pedala su gravel non cerca la velocità, ma la possibilità di andare “oltre l’asfalto”, di deviare da un percorso segnalato per esplorare un borgo, un mulino abbandonato, un argine dimenticato. È un ritorno al ciclismo come esplorazione, dove la traccia GPS è solo una guida e non un vincolo.
Il boom della gravel ha anche un risvolto economico. Alcune regioni stanno investendo per promuovere i propri percorsi sterrati: in Veneto è nato il progetto “Terre di Gravel”, in Sardegna la “Sardinia Gravel Trail”. Non solo itinerari, ma anche accoglienza su misura: bike hotel, officine lungo i percorsi, servizi di trasporto bagagli.
Il messaggio è chiaro: il cicloturismo del futuro sarà sempre più avventuroso, lento e capace di unire sport e scoperta. La gravel non è una moda, ma una porta aperta su un nuovo modo di viaggiare.
Tra vigne e borghi: il cicloturismo che riscopre l’Italia minore
15/09/2025 in News
Un’Italia meno nota, fatta di strade bianche, vigne che si arrampicano sui colli e borghi che sembrano usciti da un affresco medievale, sta diventando la nuova meta dei cicloturisti. Secondo l’ultimo rapporto Isnart-Unioncamere, il cicloturismo nel nostro Paese vale ormai oltre 7 miliardi di euro l’anno. Ma ciò che sorprende è il cambio di rotta: non più solo grandi ciclovie europee come l’Adige o la Via Francigena, bensì un crescente interesse per i territori “minori”.
In Piemonte, ad esempio, il “Giro del Barbaresco” offre 75 chilometri tra vigneti e cascine storiche, mentre in Umbria la “Greenway del Nera” si snoda lungo le sponde di un fiume cristallino, passando per abbazie millenarie. Itinerari che non richiedono grandi imprese sportive, ma un passo lento e la voglia di perdersi in panorami intatti.
A favorire questa tendenza è anche la crescente diffusione delle e-bike, che permettono a un pubblico più ampio di affrontare salite e sterrati senza timore. “Il cicloturista di oggi cerca autenticità, non performance” spiega un operatore di tour in bicicletta del Chianti. “Vuole conoscere i produttori locali, fermarsi a un mercato di paese, assaggiare un vino nel luogo in cui nasce”.
Il risultato è un turismo sostenibile, che genera valore economico senza snaturare i luoghi, e che restituisce dignità a strade secondarie, sentieri e borghi che rischiavano l’abbandono. Un nuovo modo di viaggiare che fa bene ai territori – e alle gambe.
Dolomiti in sella: pedalare tra le montagne patrimonio UNESCO
14/09/2025 in Viaggi
Pedalare tra le Dolomiti è un’esperienza che va oltre il semplice cicloturismo: è un viaggio dentro un paesaggio che unisce natura, storia e sfida sportiva. Ogni curva regala panorami che tolgono il fiato, mentre i tornanti raccontano la fatica e la passione di generazioni di ciclisti.
Il percorso: dal Passo Gardena al Pordoi
L’itinerario classico parte da Corvara, nel cuore dell’Alta Badia, e attraversa i passi più iconici delle Dolomiti. Si comincia con il Passo Gardena, che apre lo sguardo sulle vette del Gruppo Sella, per poi scendere in Val Gardena. Da qui si prosegue verso il Passo Sella, con i suoi 2.244 metri e le vedute spettacolari sul Sassolungo.
Il giro continua con l’ascesa al Passo Pordoi, una delle salite leggendarie del Giro d’Italia. Qui, tra le 33 curve che salgono da Arabba, la fatica incontra la memoria sportiva: al passo, una stele ricorda il “Campionissimo” Fausto Coppi.
Emozioni e suggestioni
Il bello di pedalare sulle Dolomiti non è solo la conquista della vetta, ma anche la varietà di esperienze lungo il percorso: borghi ladini, malghe che offrono formaggi e speck, prati fioriti che in estate si colorano come un mosaico naturale. Ogni sosta diventa occasione per respirare cultura e tradizione, oltre che per ricaricare le energie.
Per chi è adatto
Il percorso richiede buona preparazione fisica: sono oltre 50 km con dislivelli impegnativi. Ma esistono anche versioni più brevi o assistite, con e-bike e navette per chi vuole vivere l’esperienza senza l’assillo della performance.
Consigli pratici
Periodo migliore: da giugno a settembre, quando i passi sono liberi dalla neve.
Eventi: da non perdere il Sellaronda Bike Day, giornata in cui le strade vengono chiuse al traffico motorizzato.
Attrezzatura: abbigliamento a strati, borraccia sempre piena e un buon set di luci, perché il meteo in montagna cambia rapidamente.