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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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by Matteo

Pedalare al chiaro di luna: la nuova frontiera del cicloturismo

27/09/2025 in News

Il cicloturismo non vive solo di giornate assolate. Sempre più appassionati scelgono di scoprire territori e città al calar della notte, trasformando la bicicletta in un passaporto per un’Italia insolita e suggestiva.

Le cosiddette night ride stanno diventando un fenomeno curioso: gruppi di ciclisti che partono al tramonto e percorrono strade secondarie, borghi e campagne illuminate dalla luna. Niente traffico, pochi rumori, solo il ritmo dei pedali e la magia del silenzio.

In Emilia-Romagna sono nati persino i “bike & stars tour”, con astronomi che guidano i ciclisti a scoprire costellazioni tra una sosta e l’altra. In altre città l’appuntamento è ancora più semplice: si pedala insieme e si chiude la notte davanti a una brioche calda, aspettando l’alba.
Non è solo sport, ma un rito collettivo che unisce lentezza, natura e condivisione. Una pedalata notturna non accumula chilometri: accumula ricordi.

by Matteo

Il boom del cicloturismo: quando la bicicletta diventa il mezzo per scoprire il mondo

26/09/2025 in News

Pedalare non è più soltanto sport, ma un nuovo modo di viaggiare. Negli ultimi anni il cicloturismo è cresciuto in maniera costante, trasformandosi in una delle forme di turismo sostenibile più amate. Strade secondarie, piste ciclabili, vecchie ferrovie recuperate e percorsi sterrati stanno attirando non solo appassionati delle due ruote, ma anche famiglie, viaggiatori lenti e curiosi di ogni età.
Secondo i dati diffusi dall’Unione Europea, l’Italia è tra i Paesi in cui il fenomeno sta registrando la maggiore espansione. Le ciclovie del Garda, della Val Venosta e della Via Francigena sono ormai mete consolidate, mentre nuove infrastrutture stanno nascendo anche in regioni meno note al grande turismo, come il Molise e la Basilicata.

Perché il cicloturismo piace tanto?

La bicicletta offre un ritmo diverso. Permette di immergersi nei paesaggi, ascoltare i rumori del territorio e fermarsi davanti a un borgo o a una trattoria senza fretta. È un’esperienza che unisce il viaggio fisico a quello interiore, spesso con un impatto ambientale minimo. Non a caso sempre più tour operator stanno inserendo pacchetti cicloturistici nelle loro proposte, mentre le strutture ricettive si attrezzano con rastrelliere, officine e servizi di noleggio.

Il futuro: più percorsi e più comunità

Se il presente parla di crescita, il futuro guarda alla creazione di una vera e propria rete cicloturistica europea. In Italia, il progetto della Ciclovia del Sole, che collegherà il Brennero a Firenze, è già realtà in diversi tratti. Parallelamente, cresce anche la dimensione comunitaria: blog, gruppi social e associazioni di cicloturisti si scambiano itinerari, consigli tecnici e storie di viaggio.

Il cicloturismo non è solo una moda passeggera. È un modo di vivere il territorio che coniuga benessere, rispetto per l’ambiente e scoperta autentica. Chi sale in sella, spesso lo racconta con un sorriso: “la bici ti cambia la prospettiva, non solo sul paesaggio, ma anche su te stesso”.

by Matteo

Lusia, ciclista 70enne investita da un furgone: è grave in ospedale

25/09/2025 in News

LUSIA – Grave incidente stradale nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 24 settembre, lungo la Provinciale 18, all’ingresso del centro abitato di Lusia, in prossimità del campo sportivo.

Poco dopo le 15 una donna di 70 anni, che stava percorrendo la strada in bicicletta, è stata urtata da un furgone guidato da un uomo. L’impatto l’ha scaraventata sull’asfalto: nella caduta ha riportato un violento trauma cranico.

Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono arrivati i sanitari del Suem 118 con ambulanza e automedica. Dopo le prime cure, la ciclista è stata trasferita d’urgenza all’ospedale di Rovigo, dove è stata ricoverata in codice rosso.

Le dinamiche dell’accaduto sono ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, chiamate a chiarire la posizione del conducente del mezzo e a stabilire eventuali responsabilità.
L’episodio ha destato forte apprensione tra i residenti, anche per la pericolosità del tratto viario, particolarmente trafficato nelle ore di punta.

by Matteo

Pneumatici tubeless: rivoluzione o rischio per il viaggiatore a pedali?

24/09/2025 in Tecnica

Nel ciclismo sportivo i tubeless sono ormai realtà consolidata, ma nel cicloturismo l’adozione è più cauta. Eliminare la camera d’aria promette vantaggi concreti: riduzione delle forature, comfort migliore grazie a pressioni più basse e grip superiore su sterrati e strade dissestate. Per chi viaggia in bikepacking su terreni misti, la differenza si sente eccome.

Il tallone d’Achille è la gestione dei problemi in viaggio. Il lattice sigillante funziona bene con piccoli tagli, ma in caso di squarcio più serio si deve comunque inserire una camera d’aria. E qui emergono le complessità: smontare un copertone tubeless incollato dal lattice non è un’operazione sempre rapida, soprattutto sotto la pioggia o con mani stanche dopo ore in sella.

Inoltre, il mantenimento richiede ricordi puntuali: rabbocchi di sigillante ogni pochi mesi, pulizia periodica delle gomme e delle valvole. Un impegno che non tutti i viaggiatori sono disposti ad assumersi.
C’è però un aspetto che i sostenitori sottolineano: ridurre le forature significa meno fermate indesiderate e più continuità di marcia. Per chi percorre lunghe tratte in solitaria, questa affidabilità vale oro.

La verità, forse, sta nel mezzo: i tubeless rappresentano un upgrade interessante per chi affronta terreni misti e viaggi relativamente brevi o in zone ben servite. Per le spedizioni in terre remote, le care vecchie camere d’aria rimangono compagne più rassicuranti.

by Matteo

Dinamo al mozzo vs luci ricaricabili: quale sistema conviene al cicloturista?

24/09/2025 in Tecnica

Per chi viaggia in bicicletta, l’illuminazione non è solo una questione di sicurezza, ma anche di autonomia. La scelta tra dinamo al mozzo e luci ricaricabili divide da anni la comunità dei cicloturisti, con argomenti solidi da entrambe le parti.

La dinamo al mozzo ha il fascino della continuità: energia infinita finché si pedala, senza preoccuparsi di prese elettriche o powerbank. I modelli moderni hanno un rendimento elevato e una resistenza alla pedalata quasi impercettibile. In più, con appositi adattatori USB, permettono di ricaricare GPS, smartphone o batterie esterne durante la marcia. Lo svantaggio principale è il costo iniziale: una ruota con mozzo dinamo di qualità rappresenta un investimento, oltre al fatto che un eventuale guasto richiede competenze e attrezzatura non sempre reperibili in viaggio.

Le luci ricaricabili, invece, offrono leggerezza, costi contenuti e potenze impressionanti grazie ai LED di ultima generazione. Ma presentano un limite evidente: la dipendenza da una presa elettrica. Chi percorre Paesi ricchi di infrastrutture troverà sempre un bar, un campeggio o un ostello dove ricaricare. Ma per chi si avventura in regioni isolate, la gestione dei tempi di ricarica può diventare un pensiero costante, specie con più dispositivi da mantenere vivi.
La tendenza tra i viaggiatori più esperti è un approccio ibrido: dinamo al mozzo come fonte principale, luci ricaricabili potenti come backup. Così si uniscono autonomia e sicurezza, evitando di restare al buio in caso di imprevisti.

In definitiva, la scelta dipende dal tipo di viaggio. Chi privilegia la lunga distanza autosufficiente difficilmente rinuncerà alla dinamo; chi ama pedalare per qualche giorno su strade ben servite potrà affidarsi senza problemi alle luci ricaricabili

by Matteo

Cicloturismo e territorio: quando la bici diventa economia locale

23/09/2025 in News

Il cicloturismo non è soltanto un’esperienza personale: è un motore economico che sempre più regioni stanno imparando a valorizzare. Un recente rapporto di EuroVelo stima che il settore generi miliardi di euro ogni anno in Europa, grazie a pernottamenti, ristorazione e servizi legati alla mobilità dolce.

Per molti piccoli borghi, spesso lontani dalle rotte turistiche tradizionali, il passaggio di cicloturisti rappresenta una risorsa fondamentale. Bed & breakfast che aprono le porte a chi viaggia con le due ruote, aziende agricole che offrono degustazioni lungo i percorsi, botteghe artigiane che ritrovano clienti grazie al flusso lento delle biciclette.

Non è un caso che diverse amministrazioni stiano investendo in piste ciclabili, segnaletica dedicata e progetti di “bike friendly hospitality”. Dove arriva la bici, arrivano anche nuove opportunità di sviluppo sostenibile.

Il cicloturismo, insomma, non è solo passione: è una rete che unisce chi pedala e chi accoglie, con benefici concreti per i territori.

by Matteo

La rivoluzione silenziosa delle e-bike nel cicloturismo

23/09/2025 in News

Negli ultimi anni le biciclette elettriche hanno smesso di essere una curiosità per diventare una presenza stabile sulle strade e nei viaggi. Se un tempo il cicloturismo era considerato un’attività “da allenati”, oggi l’arrivo delle e-bike ha aperto le porte a un pubblico molto più vasto.

Non si tratta solo di tecnologia: è un cambiamento culturale. Con l’assistenza alla pedalata, le distanze diventano accessibili a chi non ha una preparazione sportiva o a chi, semplicemente, vuole godersi il paesaggio senza pensare troppo alla fatica. I dati del settore mostrano che i tour operator che offrono pacchetti con e-bike stanno crescendo a doppia cifra, e gli albergatori iniziano ad attrezzarsi con colonnine di ricarica e servizi dedicati.

C’è chi teme che l’e-bike tolga “autenticità” al viaggio. In realtà, dicono gli esperti, permette di allungare gli itinerari, di esplorare zone meno battute e di vivere la bicicletta come mezzo quotidiano, non solo sportivo. Una rivoluzione silenziosa, che sta cambiando il volto del cicloturismo europeo.

by Matteo

La nuova frontiera del cicloturismo: pedalare per rallentare

22/09/2025 in News

Negli ultimi anni il cicloturismo è passato dall’essere una nicchia per appassionati a un vero fenomeno sociale. Non è più soltanto un modo alternativo di viaggiare, ma una filosofia che si oppone alla logica del “tutto e subito”. In sella alla bici, il tempo scorre diversamente: ogni chilometro diventa un’esperienza, non un ostacolo da superare.

Il cicloturista moderno cerca più di un panorama. Vuole incontrare persone, scoprire tradizioni locali, gustare prodotti tipici e osservare la vita quotidiana nei borghi e nelle campagne. In questo senso, la bicicletta diventa il mezzo perfetto per avvicinarsi ai territori senza filtri: niente vetrini abbassati, niente motore a coprire i suoni, solo la ruota che scorre e il ritmo delle proprie gambe.

Le istituzioni hanno iniziato a intercettare questo trend, investendo in infrastrutture e reti ciclabili, ma il vero valore aggiunto rimane la cultura del viaggio lento. Perché in fondo, il cicloturismo non riguarda tanto “dove” si arriva, quanto “come” ci si arriva.

by Matteo

Economia in sella: il cicloturismo come motore dei territori

22/09/2025 in News

Dietro a ogni pedalata c’è molto più di un’avventura personale. Il cicloturismo, infatti, si sta dimostrando un formidabile volano economico per aree spesso lontane dai flussi del turismo di massa. Secondo le ultime indagini di settore, chi viaggia in bici spende più della media, distribuisce la propria spesa in modo capillare sul territorio e privilegia le piccole strutture ricettive e la ristorazione locale.

Questo modello non solo sostiene l’economia rurale, ma favorisce anche uno sviluppo più sostenibile. Lontano dai grandi numeri del turismo balneare o delle città d’arte, il cicloturista cerca autenticità e qualità, premiando chi sa offrire accoglienza genuina e servizi su misura.

Non stupisce, dunque, che sempre più amministrazioni vedano nella bicicletta un investimento strategico. Piste ciclabili, bike hotel, punti di ricarica e officine diffuse: ogni intervento contribuisce a costruire un ecosistema che mette al centro non l’automobile, ma la persona.

In definitiva, il cicloturismo è più di un trend: è un’opportunità concreta per ridisegnare l’economia locale in chiave sostenibile, pedalata dopo pedalata.

by Matteo

Trento a pedali: in 300 per celebrare la mobilità sostenibile

21/09/2025 in News

Trento si è trasformata in una città a misura di bicicletta questa domenica, 21 settembre, in occasione di uno degli ultimi appuntamenti della Settimana europea della mobilità. Oltre 300 ciclisti – famiglie, bambini, sportivi e semplici appassionati – hanno colorato le strade con una lunga pedalata collettiva, portando entusiasmo e un messaggio chiaro: un futuro più sostenibile passa anche dalle due ruote.
Il percorso di circa dieci chilometri ha attraversato le tre circoscrizioni urbane, offrendo ai partecipanti l’opportunità di scoprire la città da una prospettiva diversa, lontana dal rumore dei motori e più vicina al ritmo lento della pedalata. Non sono state necessarie chiusure permanenti al traffico: la viabilità è stata sospesa soltanto durante il passaggio del gruppo, permettendo così una convivenza ordinata tra ciclisti e automobilisti.
La partenza, festosa e animata, è avvenuta in piazza Piedicastello, dove musica e intrattenimento hanno dato il via all’iniziativa. L’atmosfera era quella di una festa di comunità, in cui il pedalare insieme è diventato non solo un gesto sportivo, ma soprattutto un simbolo di partecipazione e sensibilità verso l’ambiente.
La giornata ha dimostrato come eventi di questo tipo possano incoraggiare uno stile di vita più sostenibile e rafforzare il senso di appartenenza a una città che punta sempre più su soluzioni di mobilità alternative e rispettose del territorio.
Trento, almeno per un giorno, ha respirato al ritmo delle biciclette.