Pedalare sotto il livello del mare nei Paesi Bassi: LF9 – NAP Route
24/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Non è un caso che i Paesi Bassi si chiamino proprio così…buona parte del loro territorio si trova infatti sotto il livello del mare.
Nel cuore del paese si sviluppa un itinerario cicloturistico che permette proprio di pedalare per diversi chilometri sotto il livello del mare. E’ un tracciato di circa 880 km meglio conosciuto come LF9, o NAP Route. Il percorso attraversa i Paesi Bassi per tutta la loro lunghezza partendo dal confine con il Belgio e arrivando a quello con la Germania.
Si tratta di un viaggio in bicicletta decisamente suggestivo. Infatti si attraversa un’ampia varietà di paesaggi: dalle foreste alle brughiere, dalle valli fluviali alle città murate. Il percorso raggiunge ben 9 provincie!
Lungo l’itinerario, i luoghi da visitare non mancano. Da non perdere sono i borghi storici di Gorinchem e Woudrichem, circondati da alte mura medievali. La ciclabile si sviluppa per lo più nella campagna, nelle aree più rurali dei Paesi Bassi, ma attraversa anche alcune città maggiori.
Molto belle da visitare sono Utrecht, Amersfoort e Groniga.
Inoltre, dato che LF9 incrocia numerose altre piste ciclabili, è possibile fare qualche deviazione e raggiungere Amsterdam, Eindhoven o Rotterdam.
Le possibilità di ristoro e alloggio sono abbondanti lungo tutto il percorso, che essendo anche pianeggiante, si presta anche per il cicloturismo con i bambini.
SCARICA L’ITINERARIO: LF9 – NAP Route
Principali operazioni di manutenzione dei pedali flat
24/11/2017 in I Nostri Consigli, Tecnica
Per le principali discipline della mountain bike (All Mountain, Enduro, Downhill), i pedali flat sono una scelta quasi obbligatoria. Essi sono la superficie di appoggio sulla quale fanno affidamento i biker. Devono garantire massima resistenza allo scivolamento anche in condizioni difficili quali acqua, fango e neve che spesso caratterizzano le competizioni.
E’ per questo motivo che sui pedali flat si trovano delle piccole viti (pin) che a contatto con la scarpa offrono il necessario attrito.
I pedali flat raccolgono polvere, fango, acqua, neve, terra che a lungo andare possono comprometterne la funzionalità. Quindi è importante dedicare qualche minuto alla loro manutenzione e revisione.
Le operazioni da fare periodicamente sono:
– Smontaggio e pulizia – in modo da pulire con cura tutta la superficie del pedale, i pin ed il perno.
– Controllo dei pin – a causa delle continue vibrazioni, i pin possono allentarsi. Per evitare di perderne qualcuno lungo il percorso è bene controllare che il serraggio sia corretto.
– Sostituzione dei pin – se vengono persi, i pin vanno sostituiti il prima possibile con dei ricambi, altrimenti si rischia di perdere l’effetto complessivo di attrito tra scarpa e pedale.
– Smontaggio del perno – il perno attorno al quale ruota il pedale può logorarsi e smettere di funzionare regolarmente. E’ necessario smontarlo e lubrificare i componenti interni periodicamente.
Bicycle Route 76 – Transamerica Trail
24/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Bicycle Route 76 è un itinerario cicloturismo che attraversa gli Stati Uniti dalla costa ovest alla costa est. Il percorso è lungo oltre 6.800 km.
Si tratta di un tracciato per veri esperti di cicloturismo, abituati ad affrontare almeno 70 km ogni giorno, a campeggiare all’aperto, a sfidare forti venti e condizioni meteo avverse. La Bicycle Route 76 si può percorrere tutto l’anno, ma il periodo consigliato va da Maggio a Settembre.
Il luogo di partenza ufficiale del percorso è la città di Astoria, nell’Oregon. Il tratto iniziale della Bicycle Route 76 è piuttosto pianeggiante poiché si pedala lungo ampie valli fluviali. Brevi salite, talvolta impegnative, sono però da affrontare quasi tutti i giorni.
Superato il McKenzie Pass a quota 1.623 m si entra nello stato dell’Idaho. Si segue quindi il corso del fiume Salmon e poi del fiume Lochsa fino al confine con il Montana presso il Lolo Pass.
Anche questo stato è caratterizzato da ampie vallate e valichi di montagna.
Proseguendo si arriva nel cuore del Parco Nazione di Yellowstone, in Wyoming. L’area protetta merita una visita approfondita: è forse il luogo più suggestivo attraversato dal percorso.
Una volta usciti dal parco si pedala attraverso una zona desertica per poi passare alle alte vette delle Montagne Rocciose del Colorado. In questo stato si trova il punto più alto dell’intero itinerario: 3.500 m.
La città di Pueblo segna la metà del percorso. Più avanti ci si lascia definitivamente alle spalle il massiccio delle Montagne Rocciose per iniziare a pedalare nelle grandi pianure del Kansas. Alcuni modesti rilievi si trovano anche nello stato del Missouri, ma d’ora in poi si resterà sempre a quote collinari o in pianura.
Si pedala attraverso Illinois e Kentucky, quindi si entra in Virginia. La Bicycle Route 76 termina nella città di Yorktown presso la baia di Cheasapeake affacciata sull’Oceano Atlantico.
SCARICA L’ITINERARIO: Bicycle Route 76 – Transamerica Trail
La Via delle Abbazie – Foligno e dintorni
23/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Via delle Abbazie è un percorso di circa 26 km che si sviluppa nei dintorni di Foligno. Lungo questo itinerario si lambiscono diversi luoghi religiosi tra cui conventi, abbazie e chiese storiche.
Non si tratta di un percorso impegnativo in quanto a lunghezza, ma presenta ben due salite che richiedono forza e resistenza per ciò è riservato a biker esperti ed allenati.
Foligno è la terza città più popolata dell’umbria (circa 60.000 abitanti) nonché una delle più interessanti dal punto di vista artistico, culturale e storico. Meritano una visita il Duomo, il Palazzo Comunale ed il Palazzo Trinci.
L’itinerario della Via delle Abbazia inizia proprio dal centro storico di Foligno. Una volta usciti dalla città ci si dirige in direzione del Convento di San Bartolomeo. Proprio nelle vicinanze del convento inizia una delle salite del percorso. Si sviluppa su sterrato ed il primo tratto è molto impegnativo con pendenze del 15%. Il secondo tratto attraversa un fitto bosco dal fondo sassoso che, in alcuni punti, costringe a mettere il piede a terra.
Terminata la salita si è in vetta al Monte Cologna. Da qui si gode di un meraviglioso panorama su Foligno e sulla sua campagna.
La discesa richiede altrettanta attenzione a causa del terreno irregolare. La Via delle Abbazie scende fino al piccolo borgo di Roviglieto incastonato tra boschi ed ulivi. Nel paese si trova una fontanella di acqua potabile a cui poter attingere per riempire la borraccia.
Si esce dal paese imboccando un lungo sentiero in discesa che attraversa il bosco. Alla fine del sentiero ci si trova di fronte alla seconda salita impegnativa del percorso. Questa però non dura quanto la precedente, appena un chilometro. Inizia poi una piacevole discesa che ci riporta a Foligno.
Si attraversano le località di Cancellara, Scandolaro e Corpello tornano al Convento di San Bartolomeo.
Nelle vicinanze del percorso si trovano anche la Chiesa di Santa Maria in Campis, l’Abbazia di Sassovino e l’Eremo di Pale.
SCARICA L’ITINERARIO: Foligno – Abbazie
Parco Nazionale dei Monti Sibillini in mountain bike
23/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Castelluccio di Norcia è un piccolo centro abitato nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il borgo è un punto di riferimento per gli escursionisti ed i biker che visitano il parco.
L’itinerario che segnaliamo si sviluppa all’interno dell’area protetta, alle pendici del Monte Vettore. Si pedala su asfalto per la maggior parte del percorso, lungo in totale circa 26 km.
Partendo da Castelluccio di Norcia ci si dirige in direzione dell’altopiano del Pian Grande seguendo le indicazioni stradali per Norcia. Dopo appena qualche chilometro inizia una salita abbastanza impegnativa che permette di raggiungere il Rifugio Perugia, il punto più alto di tutto il percorso.
Poco prima del termine della salita si può fare una sosta per ammirare dall’alto il Pian Grande, Castelluccio ed il Monte Vettore.
Superato il rifugio, il percorso prosegue in discesa verso l’altopiano del Pian Perduto ed oltre in direzione del Monte Vettore. L’itinerario a questo punto torna verso il Pian Grande e poi di nuovo sull’asfalto sulla strada che conduce ad Ascoli Piceno.
Si pedala circondati dalla natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, attorno al Monte Vettore ed al dolce colle sul quale sorge il borgo di Castelluccio. L’itinerario termina proprio nel centro del paese dal quale si era partiti.
Se avete ancora voglia di pedalare è possibile raggiungere Norcia, distante appena pochi chilometri. Norcia è inserita tra i “Borghi più Belli d’Italia” e merita una visita approfondita sia per ammirare il centro storico che per la gastronomia locale.
Ricaricare le batterie in viaggio: pannelli solari per bici
23/11/2017 in I Nostri Consigli, Suggerimenti di Viaggio, Tecnica
Il cicloturismo è un’attività con molti vantaggi: permette di stare all’aria aperta e godere della natura, di allontanarsi dalla frenesia della vita quotidiana e dagli schermi tecnologici.
Il cicloturista tuttavia, specialmente se viaggia in zone remote, ha bisogno di rimanere in contatto con il mondo. Un telefono cellulare ed un navigatore GPS possono essere sufficienti. Il problema è che questi dispositivi funzionano con batterie che necessitano di essere ricaricate. Questa operazione può risultare molto difficile se non si ha a disposizione alcun servizio lungo la strada.
La soluzione sono i pannelli solari per bici. Un kit completo contiene un pannello solare, un regolatore di carica, una batteria, dei cavi e degli adattatori per collegare il dispositivo. Il pratica il pannello solare ricarica la batteria (interna o esterna) a cui poi si deve collegare il telefono o il navigatore.
Il pannello può essere esposto al sole mentre si pedala e utilizzato nei giorni di pioggia o la notte per ricaricare i propri dispositivi. Bisogna mettere in conto delle dispersioni e dei cali di potenza, ma niente che pregiudichi una ricarica efficace.
Sul mercato sono disponibili moltissimi pannelli solari per bici. I modelli varia in base alla grandezza ed al tipo di pannello che presentano. Ad esempio quelli realizzati in silicio monocristallino forniscono una potenza maggiore rispetto ai policristallino. Bisogna inoltre fare attenzione agli adattatori forniti assieme al pannello ed alla batteria: devono essere compatibili con i dispositivi in nostro possesso.
E’ importante trovare un posto adatto per il pannello sulla bici in modo che non si danneggi durante il viaggio. Alcuni modelli sono pieghevoli o flessibili proprio per prevenire questa possibilità.
Western Express Bicycle Route
22/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
La Western Express Bicycle Route è un itinerario cicloturistico che attraversa il selvaggio west degli Stati Uniti. Il percorso, di circa 2.547 km, collega la città di Pueblo in Colorado con quella di San Francisco in California. Si attraversano quindi gli stati di Utah e Nevada.
Questo itinerario è molto impegnativo perché si attraversano territori impervi, spesso lontani da tutti i servizi. Si devono inoltre affrontare salite lunghe e ripide. Tuttavia si è ripagati da paesaggi emozionati, suggestivi, meravigliosi e dalla natura selvaggia del west americano: completare il percorso è una vera e propria avventura.
E’ possibile cimentarsi nel viaggia solo da Maggio ad Ottobre ed anche in questo periodo si è ostacolati dal caldo torrido e dalle tempeste di sabbia che spesso impediscono di pedalare nelle zone desertiche.
La soluzione migliore per pernottare è il campeggio libero, ma in California e Colorado si trovano zone più urbanizzate.
Il tratto in Colorado va da Pueblo a Dove Creek, superato il confine si entra nel Capitol Reef National Park pedalando per qualche chilometro in un paesaggio fatto di canyon e alte rocce rosse. Si continua in direzione di Cedar City quindi verso la località di Garrison entrando in Nevada. Qui si affronta il tratto più duro dell’itinerario con salite impegnative e condizioni climatiche molto difficili se non si hanno scorte di acqua e cibo.
Si pedala per qualche chilometro anche lungo la Highway 50, “la strada più isolata d’America”.
La Western Express Bicycle Route prosegue attraverso Fallon e Carson City che segna l’ingresso in California. L’ultimo ostacolo da affrontare prima di arrivare a San Francisco è il Carson Pass a quota 2.600 m.
In bicicletta nel Parco Fluviale del Trebbia
22/11/2017 in Promozione del Territorio, Territorio
Leonardo da Vinci scriveva: “Piacenza è terra di passo”. In effetti, la città ha una naturale vocazione all’ospitalità ed all’accoglienza. Situata al crocevia di quattro regioni, sulle rive del Po, Piacenza fu un importante centro medievale nonché territorio di incontri, scambi e commerci.
Ai margini della città scorre il fiume Trebbia, affluente del Po. Circa 30 km del fiume sono classificati come area protetta di notevole importanza. Il Parco Fluviale del Trebbia è infatti l’habitat di diverse specie migratorie, inoltre lungo le sue sponde sono presenti ettari ed ettari di natura incontaminata, coltivazioni e praterie.
Questo scenario si presta perfettamente ad un’escursione nella natura. Il percorso che proponiamo fa capo a Piacenza, ma permette di esplorare entrambe le sponde del Trebbia.
L’intero itinerario è lungo circa 48 km e si sviluppa su strade asfaltate e su sterrati, talvolta impegnativi.
Si pedala sempre nei pressi del fiume. Il primo tratto del percorso attraverso il borgo di Rivalta e fino a Rivergaro è in leggera salita. Una volta raggiunto il paese di Rivergaro è possibile fare una sosta nel centro pedonale ed ammirare dall’alto la valle del Trebbia.
Quindi il tracciato prosegue sempre in leggera discesa tornando di nuovo lungo le sponde del fiume, dalla parte opposta rispetto al primo tratto. Si pedala su sterrato talvolta sassoso fino al rientro a Piacenza.
SCARICA L’ITINERARIO: Piacenza – Rivergaro
Biciclette senza pedali: gioco-strumento per i bambini
22/11/2017 in News
Le biciclette senza pedali per i bambini possono sembrare un semplice giocattolo, ma in realtà sono uno strumento importante che incoraggia la mobilità e l’indipendenza.
Sul mercato se ne trovano di varie misure, colori, materiali e forme, se avete deciso di prenderne una per il vostro bambino o la vostra bambina c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Il momento più indicato per iniziare a sperimentare con la bicicletta senza pedali dipende da vari fattori. In primis dall’altezza del bambino quindi dalla confidenza acquisita nel camminare e dal suo equilibrio.
L’avvicinamento alla bici avverrà in maniera graduale. In genere i bambini tendono per prima cosa ad utilizzarla per sostenersi nella camminata, in un secondo momento provano anche a salire in sella. Il quando dipende come abbiamo detto dal bambino stesso e dalle sua capacità.
Una volta imparato a maneggiare il volante con attenzione e a sedersi correttamente, i bambini iniziano a spingersi con i piedi e poi a prendere velocità. Quando iniziano a sollevare i piedi da terra e rimanere in equilibrio per qualche secondo, avranno praticamente imparato ad andare in bicicletta.
Date le ridotte dimensioni delle biciclette senza pedali, i primi brevi spostamenti possono essere fatti anche in casa. Una volta acquisita più confidenza con il mezzo si può ampliare il raggio e aumentare la velocità degli spostamenti all’interno di parco o in un altro contesto sicuro. Questo permetterà al bambino di rapportarsi con gli altri e con le regole della strada.
Le biciclette senza pedali sono utilissime per portare il bambino a giocare all’aperto, per migliorare la sua mobilità ed incentivare la sua indipendenza. Inoltre, intorno ai 3 – 4 anni, dopo aver imparato ad usare la bici, il bambino sarà pronto per una bicicletta vera e propria senza passare dalla fase “bici con le rotelle”.
I 9 alimenti a cui i ciclisti non possono rinunciare
22/11/2017 in Alimentazione, Tecnica
Oltre ad allenarsi duramente, per massimizzare le proprie performance sulla bici, il ciclista non può rinunciare ad una dieta equilibrata. I giusti alimenti, assunti al momento giusto, rappresentano un aiuto notevole in quanto a resistenza e recupero delle energie.
Ecco i 9 alimenti a cui i ciclisti non possono rinunciare.
1.Banane
La banana è il frutto ideale per quando si ha in programma una lunga escursione in bici oppure quando le temperature sono elevate e c’è il rischio di sudare molto. Il potassio contenuto nella banana permette di reintegrare le perdite di sali minerali.
2.Avena
Perfetta come colazione prima di uscire in bicicletta al mattino. L’avena assicura il pieno di carboidrati e di fibre garantendo un apporto di energie prolungato nel tempo.
3.Burro di Arachidi
Quello senza grassi o zuccheri aggiunti è un’ottima fonte di vitamina E. Sebbene le arachidi contengano molti grassi, si tratta di grassi “buoni” che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e rendono più forte il sistema immunitario. Inoltre il burro di arachidi è ricco di proteine.
4.Broccoli
I broccoli sono fonte di calcio, acido folico e vitamina K. La loro caratteristica principale tuttavia è legata alla vitamina C che è in grado di ridurre l’affaticamento dei muscoli dopo una lunga pedalata.
5.Yogurt naturale
Perfetta combinazione tra carboidrati e proteine. Lo yogurt naturale è ricco di amminoacidi essenziali e se ingerito dopo un allenamento accelera il processo di recupero delle energie. Contiene molto calcio e probiotici che salvaguardano la funzionalità dell’intestino.
6.Cioccolato fondente
Due o tre pezzi di cioccolato fondente con almeno il 70% di cacao è un ottimo snack per metterci di buon umore. Abbassa la pressione sanguigna ed il colesterolo e riduce le infiammazioni.
7.Pasta integrale
La pasta integrale è fonte di carboidrati complessi che rilasciano energia in maniera graduale nel tempo. Ciò aiuta a migliorare le performance e la resistenza.
8.Caffè
Una tazzina di caffè è l’ideale per ricevere una carica di energia, inoltre idrata il corpo.
9.Patate
Le patate sono una fonte di potassio con pochissime calorie. Inoltre una patata dolce può soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina A di un adulto. Questa vitamina è un potente antiossidanti, migliora la vista, rafforza i tessuti ossei ed il sistema immunitario.





