Sicilia in bicicletta: viaggio lento tra mare, vulcani e pietra barocca
23/08/2025 in Viaggi
Pedalare in Sicilia non è semplicemente attraversare un’isola: è immergersi in un continente in miniatura, dove ogni curva rivela un paesaggio diverso, ogni salita racconta una storia millenaria, ogni discesa si conclude con un profumo di zagara o di salsedine.
Chi sceglie la bicicletta come compagna di viaggio qui scopre una terra che non si concede di fretta. La Sicilia costringe a rallentare: le strade che si arrampicano verso i borghi arroccati, le piazze dove il tempo sembra fermo al bar del paese, le campagne che al tramonto diventano un mosaico d’oro e ocra.
Dall’Etna alle spiagge del Sud
Un itinerario che molti cicloturisti prediligono parte dalle pendici dell’Etna. Pedalare tra i campi lavici, neri e silenziosi, significa percepire la forza primordiale dell’isola. Poi la strada scende verso Catania e Siracusa: qui il ritmo cambia, l’aria si fa salmastra e il Mediterraneo diventa la bussola che orienta il viaggio.
Lungo la costa sud-orientale, Noto e Modica si offrono come pause necessarie: città di pietra barocca, dolci ripidi come il cioccolato che lì si lavora, scalinate che mettono alla prova gambe e cuore.
Tra vigne e saline
Chi punta a ovest incontra paesaggi completamente diversi: le colline di Marsala e Menfi disegnano un tappeto di vigneti, mentre le saline di Trapani, con i mulini a vento che si specchiano nell’acqua, regalano tramonti che valgono l’intera fatica della giornata.
La bicicletta diventa un osservatorio privilegiato: niente vetri, niente motori. Solo il rumore delle ruote sull’asfalto e lo scambio di sguardi con chi, lungo la strada, offre un “buon viaggio” e magari una fetta d’anguria.
Perché la Sicilia convince i cicloturisti
Non è un territorio semplice: le salite sono impegnative, il caldo in estate richiede esperienza e organizzazione. Ma proprio questo rende l’avventura memorabile. La Sicilia è un’isola che ripaga: con il gusto di una granita a metà mattina, con una discesa che termina davanti a un mare cristallino, con il profumo del pane cunzato dopo 80 chilometri di strada.Pedalare in Sicilia significa fare i conti con l’imprevedibilità: del meteo, della strada, dell’incontro. Ma è anche la certezza che ogni giorno, al termine della tappa, ci sarà un luogo, un sapore o una persona capace di sorprendere. E in fondo, non è questa la vera essenza del viaggio in bicicletta?
In sella attraverso la Bulgaria: un itinerario cicloturistico tra montagne, monasteri e Mar Nero
22/08/2025 in Viaggi
La Bulgaria non è ancora nella lista dei Paesi più battuti dal cicloturismo europeo, ma chi decide di esplorarla in sella scopre un mosaico di paesaggi sorprendenti: montagne boscose, pianure agricole, antiche città e la costa del Mar Nero. Un Paese a misura di pedale, che unisce la fatica della salita alla ricompensa di panorami mozzafiato e soste culturali di rara intensità.
Dalle cime dei Balcani al Danubio
Un itinerario classico parte dal cuore della catena dei Balcani, nella zona di Veliko Tarnovo, l’antica capitale medievale. Qui i tornanti si arrampicano tra foreste e villaggi di pietra, mentre la fortezza di Tsarevets veglia dall’alto. Da lì si può scendere verso nord fino a Ruse, “la piccola Vienna” sul Danubio, con i suoi palazzi neoclassici e l’atmosfera mitteleuropea.
Monasteri, storia e pedalate lente
Pedalando verso sud, la Bulgaria sorprende con la spiritualità dei suoi monasteri ortodossi. Quello di Rila, patrimonio UNESCO, è raggiungibile attraverso un percorso impegnativo ma spettacolare: 1.147 metri di altitudine tra faggi e abeti. Qui la sosta è d’obbligo, non solo per ammirare gli affreschi ma anche per assaggiare il pane fatto dai monaci.
Verso la costa del Mar Nero
Chi cerca percorsi più dolci può puntare invece alla costa. Da Varna a Burgas si snoda un tracciato panoramico che alterna spiagge, scogliere e antiche città come Nessebar, altra gemma UNESCO, con le sue chiese bizantine sospese tra mare e cielo. L’aria salmastra accompagna la pedalata e il ritmo rallenta naturalmente, invitando a fermarsi nei piccoli porti di pescatori.
Consigli pratici
Periodo migliore: primavera e inizio autunno, con temperature miti e meno traffico.
Difficoltà: media, con tratti di montagna impegnativi e lunghi rettilinei pianeggianti nelle pianure del Danubio.
Segnaletica: in crescita, ma conviene scaricare tracce GPS e mappe offline.
Ospitalità: diffusa e calorosa, con guesthouse a conduzione familiare e ottimo rapporto qualità-prezzo.
Perché scegliere la Bulgaria in bici
Pedalare in Bulgaria significa attraversare un Paese autentico, dove le strade secondarie regalano incontri inattesi: contadini che offrono frutta di stagione, pastori che guidano greggi sulle colline, bambini che salutano al passaggio. Un viaggio che unisce la dimensione sportiva a quella umana e culturale, perfetto per chi cerca un’alternativa ai percorsi cicloturistici più affollati dell’Europa occidentale.
Andare in bici è un farmaco naturale: lo conferma la scienza
21/08/2025 in News
Pedalare non è solo un passatempo ecologico o un mezzo per risparmiare tempo nel traffico: è un vero e proprio elisir di salute. La scienza lo conferma. Sempre più studi dimostrano che la bicicletta ha effetti paragonabili a quelli di un farmaco, in grado di prevenire malattie croniche, migliorare l’umore e persino allungare l’aspettativa di vita.
Secondo i ricercatori, l’attività fisica moderata e costante che si ottiene pedalando è tra le più complete: stimola cuore e polmoni, rafforza i muscoli senza sovraccaricare le articolazioni, e attiva il metabolismo in modo naturale. Alcune ricerche hanno evidenziato che andare in bici per almeno 30 minuti al giorno riduce sensibilmente il rischio di diabete di tipo 2, ipertensione e patologie cardiovascolari.
Ma i benefici non si fermano al corpo. Pedalare, infatti, agisce anche sulla mente. La produzione di endorfine e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità”, aumenta durante lo sforzo fisico, generando un effetto antidepressivo naturale. Non a caso, medici e psicologi stanno iniziando a prescrivere la bicicletta come strumento di prevenzione e supporto per ansia e stress.
Un altro aspetto interessante riguarda la longevità: chi utilizza regolarmente la bici tende ad avere un’aspettativa di vita più lunga, oltre a una qualità di vita migliore. La spiegazione è semplice: meno malattie croniche, maggiore mobilità e un cervello più attivo anche con l’avanzare dell’età.
In un’epoca in cui si parla sempre più di sostenibilità e stili di vita salutari, la bicicletta si conferma alleata preziosa non solo per l’ambiente ma anche per il nostro benessere quotidiano. Non è un caso che alcune città europee abbiano avviato programmi di “bike to work” con incentivi economici: un investimento che riduce i costi sanitari e migliora la salute collettiva.
La conclusione dei ricercatori è chiara: non serve un abbonamento in palestra né medicine costose. Basta rispolverare la bicicletta, salire in sella e lasciarsi guidare dai pedali. Perché andare in bici, oggi più che mai, è davvero la miglior medicina a disposizione di tutti.
La ciclabile della Valle dell’Adige: pedalare tra vigneti e castelli
20/08/2025 in Viaggi
Pedalare lungo la ciclabile della Valle dell’Adige significa immergersi in uno dei paesaggi più iconici del Trentino. Un percorso che unisce la bellezza naturale della valle al fascino storico dei borghi che la punteggiano, offrendo un’esperienza accessibile a tutti, dai cicloturisti esperti alle famiglie.
Il tracciato, parte integrante della celebre ciclopista del Sole, corre parallelo al fiume Adige e si sviluppa per decine di chilometri pianeggianti. Si parte da Bolzano, attraversando vigneti ordinati che raccontano la tradizione enologica della regione, per poi costeggiare meleti, campi coltivati e paesini pittoreschi. Castelli come quello di Beseno o di Rovereto si stagliano sullo sfondo, aggiungendo al viaggio un tocco medievale.
L’asfalto scorre liscio, la segnaletica è chiara, le aree di sosta ben distribuite: tutto pensato per rendere la pedalata sicura e piacevole. Lungo il tragitto, le osterie e le cantine invitano a una pausa gustosa, magari con un calice di Teroldego o un piatto tipico trentino.
Non è solo una pista ciclabile: è un percorso che intreccia natura, cultura e gastronomia. Una linea perfetta che collega il cuore del Trentino con la sua storia e i suoi sapori.
La Valsugana in bicicletta: dal lago di Caldonazzo a Bassano del Grappa
20/08/2025 in Viaggi
Se esiste una pista ciclabile capace di conquistare al primo sguardo, quella della Valsugana è senza dubbio tra le candidate principali. Un itinerario che parte dal lago di Caldonazzo, nel cuore del Trentino, e accompagna il cicloturista fino a Bassano del Grappa, varcando il confine con il Veneto.
Si tratta di oltre 80 chilometri di percorso che alterna scenari lacustri, boschi e tratti lungo il Brenta, seguendo la corrente del fiume in una discesa naturale. La ciclabile è perfettamente segnalata e dotata di punti di ristoro pensati proprio per chi viaggia in bicicletta.
Pedalando si incontrano borghi come Borgo Valsugana, dove le facciate colorate si specchiano nell’acqua, o imponenti testimonianze storiche come Castel Telvana. La dolcezza del percorso, prevalentemente in discesa, lo rende adatto anche a chi non ha allenamento intensivo, permettendo di godersi i panorami senza fretta.
In estate, la Valsugana Bike rappresenta un invito a fermarsi sulle rive del lago di Levico per un tuffo rinfrescante. In autunno, invece, le sfumature calde dei boschi trasformano il viaggio in un quadro impressionista.
Più che un semplice itinerario, la Valsugana Bike è un viaggio sensoriale che racconta il territorio attraverso i suoi paesaggi, i suoi sapori e la sua accoglienza.
Budapest-Esztergom: pedalando lungo l’ansa del Danubio
19/08/2025 in Viaggi
Un itinerario cicloturistico che unisce arte, natura e storia.
Sessantacinque chilometri separano la capitale ungherese da Esztergom, antica sede reale e oggi cuore spirituale del Paese. Il percorso segue la EuroVelo 6, una delle piste ciclabili più frequentate d’Europa, offrendo un viaggio accessibile anche ai meno allenati.
Il tracciato lascia Budapest attraversando quartieri residenziali e costeggiando l’ansa del Danubio. La prima tappa è Szentendre, cittadina dallo spirito bohemien, nota per i musei e le gallerie d’arte. Più avanti, il profilo del castello di Visegrád domina la valle: una sosta qui permette di apprezzare la vista più celebre del fiume.
L’arrivo a Esztergom è spettacolare. La Basilica, la più grande del Paese, si staglia contro il cielo e ricorda il ruolo centrale che la città ebbe nella storia ungherese.
Per chi è adatto
Il percorso è quasi interamente pianeggiante e ben segnalato, ideale per famiglie e cicloturisti in cerca di un’escursione giornaliera. Il ritorno a Budapest è semplice: i treni regionali accettano le biciclette.
Quando partire
Primavera e inizio autunno sono i periodi migliori: clima mite, fioriture e meno affollamento rispetto all’estate.
Balaton: in bici tra vigneti e borghi sulla sponda nord
19/08/2025 in Viaggi
Un itinerario di 80 chilometri tra paesaggi lacustri e colline vinicole.
Il Lago Balaton, il più grande d’Europa centrale, è una delle mete simbolo del cicloturismo ungherese. Se il giro completo misura circa 200 chilometri, la tratta settentrionale, da Balatonfüred a Keszthely, concentra i panorami più suggestivi.
La partenza è da Balatonfüred, elegante località termale. Da qui, la ciclabile alterna tratti pianeggianti lungo la riva a brevi salite verso l’entroterra. Le colline ospitano vigneti e villaggi storici, come Tihany, celebre per la sua abbazia benedettina e i campi di lavanda.
Il percorso prosegue tra aziende vinicole e punti panoramici, fino a Keszthely, cittadina dominata dal Castello Festetics, una delle residenze barocche più importanti del Paese.
Per chi è adatto
Il percorso presenta leggere ondulazioni ma resta alla portata di ciclisti con allenamento medio. La segnaletica è chiara e i servizi per chi viaggia in bici – officine, noleggi, punti ristoro – sono numerosi.
Quando partire
Da maggio a settembre il lago è animato e le temperature gradevoli. Per chi cerca tranquillità, la primavera e l’autunno offrono strade meno trafficate e una natura più autentica.
La pista della Mosella: tra Trier e Cochem, il vino come compagno di viaggio
18/08/2025 in Viaggi
Se c’è un itinerario che incarna lo spirito del cicloturismo tedesco, è la Moselradweg, la ciclabile della Mosella. Da Trier, antica città romana e oggi vivace centro universitario, il percorso segue le anse sinuose del fiume per oltre 180 chilometri, fino a Coblenza. Ma il tratto più affascinante, lungo circa 90 chilometri, è quello che porta a Cochem.
La ciclabile corre sempre accanto al fiume, quasi priva di dislivelli, attraversando filari di viti che si arrampicano su pendii ripidissimi. Lungo la strada, piccoli villaggi come Bernkastel-Kues e Traben-Trarbach invitano a fermarsi per assaggiare un bicchiere di Riesling direttamente dal produttore.
Il ritmo è quello lento del fiume: curve dolci, panorami che cambiano con la luce, barche che scivolano sull’acqua. A Cochem, la sagoma fiabesca del Reichsburg accoglie i viaggiatori, offrendo una vista mozzafiato sull’ansa della Mosella.
Il fascino della Mosella sta nella sua armonia: paesaggi che sembrano dipinti, vini di eccellenza, borghi autentici e un’infrastruttura ciclabile che rende l’esperienza accessibile anche ai meno allenati.
Lungo il Reno: da Magonza a Coblenza, pedalando tra vigneti e castelli
18/08/2025 in Viaggi
Pedalare lungo il Reno è come immergersi in una cartolina senza tempo. Il tratto tra Magonza e Coblenza, cuore della valle del Medio Reno, è uno dei più suggestivi d’Europa: 65 chilometri di piste ciclabili impeccabili, costeggiate da vigneti terrazzati, castelli medievali e pittoreschi villaggi.
Il percorso segue fedelmente il corso del fiume, quasi sempre pianeggiante e adatto a tutti i livelli di allenamento. A rendere speciale il viaggio è la densità di attrazioni: ogni pochi chilometri ci si imbatte in una fortezza, una chiesa romanica o un paesino dalle case a graticcio. Oberwesel e Bacharach meritano una sosta lenta, mentre la rocca di Marksburg domina dall’alto come custode del passato.
Non mancano le occasioni enogastronomiche: la regione è celebre per il Riesling, e molte cantine lungo la pista offrono degustazioni. Arrivare a Coblenza, alla confluenza con la Mosella, significa chiudere il giro con una vista spettacolare sul Deutsches Eck, simbolo della città.
Un percorso ideale per chi cerca il connubio tra natura e cultura, con il comfort di piste curate e ben segnalate.
Cansiglio, la discesa finisce in tragedia sfiorata: due ciclisti contro un’auto
17/08/2025 in News
Alpago (Belluno) – Era una mattinata d’estate come tante, con il gruppo di cinque amici che aveva scelto le strade fresche del Cansiglio per un’uscita in bicicletta. Poi, all’improvviso, la gita si è trasformata in un incubo. Poco dopo le 11, lungo la strada del Pezzon che scende verso Spert, due di loro hanno perso l’equilibrio in curva e sono finiti nella corsia opposta, proprio mentre stava arrivando un’auto in salita. L’impatto è stato inevitabile.
Il silenzio della montagna è stato rotto dal frastuono della caduta e dalle richieste di aiuto. Gli amici si sono subito fermati, mentre dalla centrale del 118 partiva la chiamata al Soccorso alpino dell’Alpago. Sul posto sono accorsi i volontari insieme ai sanitari: uno dei due feriti, il più giovane, è stato stabilizzato, imbarellato e trasferito sul prato poco distante, dove l’elicottero Falco aveva appena toccato terra. Da lì il volo diretto verso l’ospedale di Belluno.
Per il 28enne, invece, i soccorritori hanno scelto il trasporto in ambulanza verso il San Martino. Entrambi hanno riportato traumi seri, ma non sarebbero in pericolo di vita.
Il traffico lungo la provinciale è rimasto bloccato per consentire i rilievi e garantire l’intervento dei soccorritori. Per chi era presente, la paura è stata tanta: un attimo prima c’era solo la spensieratezza di una pedalata tra amici, un attimo dopo la corsa disperata dei mezzi di emergenza.