Vedano Olona, al via i lavori per la nuova ciclopedonale: più sicurezza e un accesso diretto al Parco Pineta
02/08/2025 in News
VEDANO OLONA – È partito in questi giorni il cantiere per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclopedonale in via Nino Bixio, a Vedano Olona. Si tratta di un’opera breve nella sua estensione – poche centinaia di metri – ma dal valore strategico per la mobilità dolce e la sicurezza stradale.
Il nuovo segmento, infatti, prolungherà il tracciato esistente lungo tutta via Bixio, garantendo continuità al percorso dedicato a pedoni e ciclisti. Ma non solo: il progetto interviene su un nodo viabilistico particolarmente critico, la curva all’altezza della rotonda sulla Sp 65, all’incrocio tra via San Siro e via don Monza. Una zona segnalata più volte dai residenti per la scarsa visibilità e il rischio elevato per chi si sposta a piedi o in bicicletta, specialmente nelle ore serali.
Con il completamento dei lavori, previsto nelle prossime settimane, sarà inoltre attivato un nuovo accesso diretto al Parco Pineta, uno dei principali polmoni verdi della zona. Un collegamento importante non solo per gli amanti della natura e dello sport all’aria aperta, ma anche in chiave di promozione della mobilità sostenibile.
“Interveniamo per rendere più sicuro un punto critico della rete stradale e per valorizzare un’infrastruttura che incentiva gli spostamenti non motorizzati,” fanno sapere dal Comune. L’opera rientra infatti in un piano più ampio di riqualificazione urbana, orientato alla sostenibilità e alla vivibilità del territorio.
Per i cittadini di Vedano, una piccola opera che promette grandi benefici: più sicurezza, più verde accessibile e una rete ciclopedonale sempre più connessa.
Mobilità sostenibile: al via i lavori per una nuova pista ciclabile a Fognano
01/08/2025 in News
Un nuovo passo verso una città più sostenibile e a misura di ciclista. Sono ufficialmente iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà strada Chiesa di Fognano a strada Paonazza, nel segno di un progetto più ampio volto a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
L’intervento rappresenta un tassello importante nel piano urbano della mobilità sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto del traffico veicolare privato, favorire spostamenti a basse emissioni e migliorare la sicurezza stradale per ciclisti e pedoni.
Oltre alla pista ciclabile, è prevista anche l’installazione di un nuovo impianto semaforico all’intersezione con strada Vallazza, un nodo critico per la viabilità locale. L’introduzione del semaforo punta a regolare meglio i flussi di traffico e garantire maggiore protezione agli utenti più vulnerabili della strada.
Le autorità locali confermano che gli interventi si inseriscono in una strategia di lungo periodo che prevede la progressiva estensione della rete ciclabile urbana, con un’attenzione particolare alle connessioni tra quartieri residenziali, aree scolastiche e zone produttive.
Nei prossimi mesi, i cittadini potranno seguire l’avanzamento dei lavori e, una volta completata l’opera, beneficiare di un’infrastruttura moderna, sicura e pensata per favorire abitudini di mobilità più sane e responsabili.
Doppio intervento di emergenza nell’Alto Garda: ciclisti si scontrano sulla ciclabile, un ferito al pronto soccorso
31/07/2025 in News
DRO. Serata intensa per i soccorritori dell’Alto Garda, impegnati in due emergenze a distanza di poche ore.
Dopo l’intervento per un settantenne colpito da shock anafilattico in seguito alla puntura di un insetto, i sanitari sono stati chiamati nuovamente alle 19.45, lungo la pista ciclabile in direzione nord, poco dopo il centro abitato di Dro.
Due ciclisti si sono scontrati e sono finiti a terra. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Dro e un’ambulanza del 118. Messa in sicurezza l’area, i soccorritori hanno prestato le prime cure ai due feriti.
Uno dei ciclisti, in condizioni da valutare, è stato trasportato al pronto soccorso per accertamenti. L’altro ha riportato lesioni lievi.
La dinamica dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione. Possibile che l’urto sia avvenuto per una distrazione o un sorpasso azzardato. Resta alta l’attenzione sulla sicurezza della rete ciclabile della zona, particolarmente frequentata nei mesi estivi.
Due interventi ravvicinati che testimoniano l’efficienza dei soccorsi locali, pronti a rispondere con tempestività anche nelle giornate più impegnative.
Da Passau a Vienna – Il classico intramontabile del Danubio su due ruote
30/07/2025 in Viaggi
C’è un tratto del Danubio che ogni cicloturista sogna almeno una volta di percorrere: la tratta Passau–Vienna. Circa 320 chilometri di piste ciclabili perfettamente segnalate, immerse in paesaggi che sembrano usciti da un libro illustrato. È il percorso più famoso del Danubio, e non a caso.
Il viaggio inizia a Passau, la “città dei tre fiumi”, dove il Danubio si fonde con l’Inn e l’Ilz. Da qui si segue la riva sinistra del fiume, accompagnati da antichi castelli, vigneti e piccoli villaggi bavaresi che sembrano sospesi nel tempo. Lungo la strada si incontrano gemme come Schlögen, dove il Danubio compie la sua celebre ansa a gomito, o Grein, con il suo teatro barocco tra i più antichi d’Austria.
La pista ciclabile, conosciuta come Donauradweg, è quasi sempre asfaltata e pianeggiante. Ideale per tutti: dai viaggiatori solitari agli anziani su e-bike, dalle famiglie con bambini ai ciclisti più allenati.
Uno dei momenti più emozionanti del viaggio è l’arrivo a Vienna. Dopo giorni di quiete, la capitale austriaca si apre all’improvviso come un sipario. E se si ha ancora energia, la città merita una visita in sella: dal Prater alla Ringstraße, dai caffè storici alla modernità del MuseumsQuartier.
Consigli pratici: Il percorso è percorribile da aprile a ottobre, ma i mesi migliori restano maggio, giugno e settembre. Il vento favorevole soffia spesso da ovest, rendendo ideale pedalare da Passau verso Vienna. Numerose agenzie offrono servizi di trasporto bagagli, alloggi e anche rientro in treno o autobus.
La meraviglia nascosta della Wachau – In bici tra vigneti, castelli e albicocchi
30/07/2025 in Viaggi
Tra Melk e Krems, il Danubio attraversa uno dei suoi tratti più suggestivi: la Wachau. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, questa valle austriaca è un piccolo paradiso per i cicloturisti, soprattutto per chi ama unire natura, cultura e sapori locali.
Il percorso, lungo circa 40 chilometri, è perfetto per una gita di uno o due giorni, magari come parte del più ampio itinerario Passau-Vienna. Ma anche da sola, la Wachau vale il viaggio.
Si parte da Melk, dominata dalla sua celebre abbazia benedettina, un capolavoro del barocco. Da qui, la ciclabile si snoda lungo il Danubio tra colline coperte di vigneti, paesini fiabeschi e frutteti di albicocchi. Il ritmo è rilassato, con tappe quasi obbligatorie: a Dürnstein, dove Riccardo Cuor di Leone fu imprigionato, o a Spitz, cuore della viticoltura locale.
Il vino qui è una religione. Grüne Veltliner e Riesling sono i protagonisti, spesso serviti direttamente nelle Heuriger, le tipiche osterie contadine dove si possono gustare anche piatti della tradizione: lardo affumicato, pane nero, formaggi di malga.
La pista alterna tratti asfaltati a strade di campagna poco trafficate. Sempre ben segnalata, si presta anche a deviazioni interessanti, come una visita in battello sull’altra sponda del fiume o una sosta nei molti piccoli musei e botteghe artigiane.
Consigli pratici: Evita luglio se non ami il caldo intenso e il turismo di massa. Maggio e settembre offrono il miglior equilibrio tra clima e tranquillità. Il traghetto per attraversare il Danubio è un’esperienza da non perdere, e permette di variare il percorso facilmente.
La Via delle Mosa — Da Namur a Dinant lungo il fiume dell’arte e della natura
29/07/2025 in Viaggi
Tra le dolci anse della Mosa si nasconde uno dei percorsi cicloturistici più affascinanti del Belgio.
Partendo dalla città di Namur, con la sua imponente cittadella affacciata sul fiume, si segue la RAVeL 1, pista ciclabile che costeggia la Mosa fino a Dinant. Un tragitto di circa 30 km, completamente pianeggiante e adatto a tutti, anche a famiglie o ciclisti meno esperti.
Il paesaggio è un susseguirsi di castelli, falesie calcaree e piccoli porti fluviali. Ogni curva del fiume sembra raccontare una storia: dai battelli che solcano lentamente le acque, ai pittori impressionisti che qui trovavano ispirazione.
Dinant, con la sua cattedrale gotica incastonata nella roccia e la casa natale di Adolphe Sax (sì, proprio l’inventore del sassofono), è una vera perla da esplorare a fine corsa.
La ciclabile è ben tenuta, completamente asfaltata e lontana dal traffico. Lungo il tragitto si trovano diverse aree picnic, fontanelle e piccoli caffè in cui fare una pausa con vista sul fiume. Un’alternativa interessante è percorrerla in senso opposto e poi tornare con il treno, approfittando dell’ottimo servizio bici a bordo della rete ferroviaria belga.
Fiandre in bicicletta — Tra colline, birre trappiste e storia ciclistica
29/07/2025 in Viaggi
Le Fiandre non sono solo il cuore pulsante del ciclismo belga: sono un viaggio nella cultura e nella leggenda del pedale.
Pedalare qui significa immergersi nei paesaggi iconici della Ronde van Vlaanderen, tra ciottoli tremolanti, cappelle nascoste e villaggi dove ogni bar ha la sua birra artigianale. Il percorso che ti propongo parte da Oudenaarde, città simbolo del ciclismo fiammingo, e si snoda per circa 80 km attraverso i colli che hanno fatto la storia delle Classiche del Nord.
Il Muur di Geraardsbergen, il Koppenberg, il Taaienberg: nomi che ogni appassionato conosce, ma che dal vivo raccontano una storia fatta di fatica, tradizione e orgoglio locale. La segnaletica ciclabile è impeccabile, e l’intero percorso è perfettamente pedalabile anche con bici da turismo (meglio se con gomme robuste).
Una sosta d’obbligo? L’abbazia di Westmalle per una Trappist autentica o il piccolo museo del ciclismo a Roeselare.
I tratti sterrati non mancano, ma sono ben curati e immersi nel verde. È una tappa ideale da affrontare in primavera, magari a ridosso della Ronde, per respirare l’atmosfera delle grandi corse e godersi la bellezza rude e sincera del paesaggio fiammingo.
Grecia a pedali: il Peloponneso, viaggio lento tra mito e Mediterraneo
28/07/2025 in Viaggi
Peloponneso – In un angolo di Grecia dove la storia si respira a ogni curva, il cicloturismo trova la sua dimensione ideale. Un itinerario in bicicletta attraverso il Peloponneso è più di un viaggio: è un’immersione in paesaggi intatti, borghi senza tempo e sapori autentici.
Da Corinto a Kalamata, passando per Nauplia, Leonidio e Monemvasia, il percorso si snoda per oltre 300 chilometri lungo strade secondarie, attraversando vallate d’ulivi, villaggi arroccati e spiagge deserte dove il tempo sembra essersi fermato.
Dopo una sosta iniziale al celebre Canale di Corinto, il viaggio inizia davvero quando si lascia alle spalle il traffico e si entra nella regione dell’Argolide. Nauplia, con le sue fortezze veneziane e i caffè sul lungomare, è la prima tappa di charme. Ma è nel cuore dell’Arcadia, tra le gole di Leonidio e i tornanti dell’altopiano, che la bicicletta diventa strumento di scoperta e fatica appagante.
Il percorso prosegue verso Monemvasia, la “Gibilterra greca”, una rocca medievale scolpita nella roccia e collegata alla terraferma da un sottile istmo. Qui si respira l’atmosfera bizantina, tra mura antiche e vicoli lastricati.
La parte finale attraversa il Mani orientale, una delle regioni più selvagge e autentiche della Grecia continentale. Le strade costiere conducono infine a Kalamata, dove un tuffo nel mare e un piatto di olive locali chiudono il viaggio nel modo più greco possibile.
Cicladi in bicicletta: l’isola di Naxos tra mare, mulini e sentieri di pietra
28/07/2025 in Viaggi
Naxos (Cicladi) – Quando si pensa alle Cicladi, vengono in mente cupole bianche, mare turchese e lunghe sieste sotto il sole. Ma per chi ama pedalare, l’isola di Naxos è una sorpresa: un paradiso per il cicloturismo, dove ogni salita è ripagata da viste mozzafiato e ogni discesa profuma di timo selvatico.
Con i suoi 430 km², Naxos è la più grande delle Cicladi e offre un mix perfetto di tratti costieri e itinerari montani. Il percorso più amato dai cicloturisti parte dalla vivace Chora, il capoluogo, e si inoltra subito verso l’interno.
Dopo pochi chilometri si raggiunge Chalki, antico centro bizantino, dove un caffè greco all’ombra dei gelsi è quasi un rito. Da qui si può proseguire verso Apiranthos, uno dei villaggi più alti dell’isola, noto per le sue stradine lastricate e le case in marmo. La salita è tosta, ma il panorama che si apre sulla valle e sul Mar Egeo vale ogni goccia di sudore.
Il ritorno in discesa regala momenti di pura gioia ciclistica, con curve morbide e vento tra i capelli. Si scende fino alla costa ovest, toccando spiagge dorate come Plaka e Agios Prokopios, ideali per una pausa rigenerante tra un bagno e un’insalata greca.
Perché scegliere Naxos? Perché è ancora autentica, meno affollata di Mykonos o Santorini, e offre paesaggi rurali punteggiati da mulini a vento, chiesette isolate e capre curiose lungo la strada.
Austria in bici: un viaggio tra natura, cultura e piste perfette
L’Austria è un piccolo paradiso per chi ama il cicloturismo: paesaggi mozzafiato, infrastrutture impeccabili e un’accoglienza calorosa rendono questo Paese una meta ideale per esplorare su due ruote. Dai laghi della Carinzia alle valli alpine del Tirolo, passando per le piste lungo il Danubio, ogni regione ha il suo carattere e le sue meraviglie da offrire. In questo articolo vi portiamo alla scoperta di uno degli itinerari più amati: la ciclovia del Danubio.
La ciclovia del Danubio: da Passau a Vienna
Uno dei percorsi ciclabili più iconici d’Europa è senza dubbio la Donauradweg, la ciclabile che segue il corso del Danubio da Passau (al confine con la Germania) fino a Vienna. Si tratta di circa 320 km di puro piacere, con un dislivello minimo e paesaggi sempre diversi: campagne verdi, vigneti, cittadine barocche e monasteri secolari.
Il tracciato è asfaltato, ben segnalato e completamente separato dal traffico automobilistico in molti tratti, ideale per ogni tipo di ciclista: dai principianti alle famiglie, fino ai viaggiatori più esperti.
Tappe consigliate
Passau: punto di partenza perfetto, la “città dei tre fiumi” offre scorci incantevoli e un centro storico vivace.
Linz: città moderna e culturale, ideale per una sosta tra arte contemporanea e cibo tradizionale.
Grein e Melk: piccoli gioielli affacciati sul Danubio. Da non perdere l’imponente Abbazia di Melk, uno dei simboli del barocco austriaco.
Vienna: la capitale è la degna conclusione di questo viaggio. Arrivare in bici a Vienna è un’emozione unica: si entra in città costeggiando il Danubio, con il centro storico a portata di pedale.
Consigli pratici
Quando partire: i mesi ideali sono da maggio a settembre. A primavera i paesaggi sono verdissimi, in estate si può anche fare il bagno nel Danubio.
Trasporto bici: i treni austriaci sono bike-friendly e permettono di tornare facilmente al punto di partenza. Attenzione però se si vola: ti è mai capitato di trovare la bici danneggiata all’arrivo? Meglio imballarla con cura o usare un servizio specializzato.
Dove dormire: lungo il percorso ci sono numerosi alloggi bike-friendly, agriturismi e campeggi. Consigliata la prenotazione in alta stagione.
Cosa mangiare: non si può pedalare senza energia! Schnitzel, gulasch e torte viennesi non mancano mai, accompagnati da una birra fresca o un bicchiere di Grüner Veltliner.
Perché scegliere l’Austria in bici
L’Austria investe seriamente nel cicloturismo: cartelli chiari, percorsi ben mantenuti, servizi dedicati ai ciclisti e un’attenzione particolare alla sostenibilità. Pedalare qui significa sentirsi sicuri, benvenuti e sempre immersi nella bellezza.
Che si tratti di un weekend lungo o di un viaggio più esteso, l’Austria è pronta ad accogliervi con i suoi paesaggi incantati e la sua efficienza tutta mitteleuropea.