Lentezza che Rigenera: Il Cicloturismo tra Natura, Cultura e Libertà
20/04/2025 in News
C’è un modo diverso di viaggiare, lontano dalle strade trafficate e dagli itinerari preconfezionati. È il cicloturismo, un modo di scoprire il mondo al ritmo delle pedalate, dove ogni chilometro racconta una storia, ogni salita è una sfida, e ogni discesa un premio.
Viaggiare in bicicletta significa scegliere la lentezza, ma non quella che frena: è una lentezza che amplifica. Che ti fa ascoltare il fruscio delle foglie, sentire l’odore dell’erba bagnata al mattino, scambiare due parole con un contadino sul ciglio di una stradina sterrata. In sella non sei solo un turista: diventi parte del paesaggio.
Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo è la libertà. Nessun check-in, nessun orario da rispettare. Il viaggio si costruisce pedalata dopo pedalata, lasciando spazio all’imprevisto. Una deviazione inaspettata può portare a un borgo nascosto, una trattoria con cucina casalinga, o un punto panoramico da togliere il fiato.
Il nostro Paese è un paradiso per chi ama il turismo lento: dalle Dolomiti al Salento, dalle colline toscane alle vie fluviali del Po, ogni regione offre percorsi mozzafiato, reti ciclabili sempre più curate e accoglienza pensata su misura per i viaggiatori su due ruote. E non serve essere atleti: con un po’ di allenamento o una bici a pedalata assistita, tutti possono vivere l’emozione del viaggio.
Cicloturismo è anche sostenibilità: significa lasciare un’impronta leggera, rispettare i territori e contribuire all’economia locale. È un modo etico e consapevole di scoprire il mondo.
Se non l’hai ancora fatto, prova a partire. Bastano una bicicletta, una mappa (anche mentale), e la voglia di lasciarsi sorprendere. Perché alla fine, nel cicloturismo, non conta solo la meta: conta ogni singolo chilometro percorso.
Viaggio in Bicicletta nelle Marche: Tra Borghi, Colline e Mare
19/04/2025 in Viaggi
Le Marche, regione del centro Italia sospesa tra l’Appennino e l’Adriatico, sono un vero paradiso per i ciclisti. Poco affollate, autentiche e straordinariamente varie, offrono percorsi adatti a ogni livello, dalla tranquilla pedalata lungo il mare fino alle impegnative salite sui Monti Sibillini. In questo articolo ti porto a scoprire un itinerario in bicicletta alla scoperta delle meraviglie marchigiane, attraversando borghi storici, paesaggi mozzafiato, vigneti e parchi naturali.
Preparazione al viaggio
Prima di partire, è fondamentale pianificare bene. Le Marche offrono oltre 3000 km di percorsi ciclabili tra strade asfaltate e sterrati, quindi scegli in base al tuo livello di allenamento e al tipo di bici (strada, gravel, MTB, e-bike). Primavera e inizio autunno sono i periodi ideali: il clima è mite e la natura è nel suo massimo splendore.
Tappa 1: Da Pesaro a Senigallia (circa 50 km)
Il viaggio parte dal nord della regione, a Pesaro, elegante città sul mare con una lunga pista ciclabile che costeggia l’Adriatico. Da qui si pedala verso sud lungo la Strada Panoramica San Bartolo, una delle più belle d’Italia. Tra saliscendi dolci, si attraversa il Parco Naturale del Monte San Bartolo, con vedute spettacolari sul mare. Dopo una sosta a Fiorenzuola di Focara, si prosegue fino a Senigallia, famosa per la Spiaggia di Velluto e l’atmosfera rilassata.
Tappa 2: Verso l’entroterra – Senigallia, Arcevia, Genga (circa 60 km)
Abbandonando la costa, si entra nel cuore verde delle Marche. La strada sale dolcemente verso Arcevia, circondata da nove castelli medievali. Dopo aver visitato il borgo, si scende verso Genga, porta d’ingresso delle spettacolari Grotte di Frasassi, uno dei complessi carsici più grandi d’Europa. Dormire nei piccoli agriturismi della zona significa vivere l’ospitalità marchigiana e gustare prodotti locali come salumi, formaggi e vini del territorio.
Tappa 3: Cuore dell’Appennino – Genga, Fabriano, Camerino (circa 70 km)
La terza giornata è dedicata alla scoperta dell’entroterra appenninico. Fabriano è la città della carta, con un centro storico affascinante e il Museo della Carta e della Filigrana. La strada diventa più impegnativa salendo verso Camerino, città universitaria ricca di storia. Le viste panoramiche sulle colline circostanti ripagano ogni sforzo.
Tappa 4: Dai Monti al Mare – Camerino, Macerata, Civitanova Marche (circa 80 km)
Da Camerino si scende dolcemente verso Macerata, conosciuta per lo Sferisterio e i festival culturali estivi. Poi si pedala tra vigneti di Verdicchio e Rosso Conero verso la costa. Arrivati a Civitanova Marche, si può fare un meritato bagno in mare e festeggiare la fine del viaggio con una cena a base di pesce fresco.
Varianti e percorsi alternativi
Monte Conero e Riviera del Conero: perfetta per i ciclisti esperti, con salite panoramiche e viste mozzafiato su Numana e Sirolo.
Monti Sibillini: per chi ama la MTB o il gravel, offre percorsi spettacolari tra boschi, pascoli e leggende.
Percorso del Fiume Esino: ciclabile tranquilla ideale per famiglie o principianti.
Consigli utili
Equipaggiamento: casco, luci, kit di riparazione e borraccia sempre a portata di mano.
Alloggi bike-friendly: molti agriturismi e B&B offrono servizi per ciclisti, come ricoveri sicuri e colazioni energetiche.
Gastronomia: approfitta del viaggio per assaggiare piatti tipici come vincisgrassi, olive all’ascolana, ciauscolo e i vini DOC.
Un viaggio in bicicletta nelle Marche è un’esperienza unica, che unisce sport, natura, cultura e buon cibo. Che tu sia un cicloturista esperto o un appassionato alle prime armi, qui troverai percorsi mozzafiato e un’accoglienza autentica. Pedalare tra le dolci colline marchigiane è un modo perfetto per rallentare e godersi la bellezza di una delle regioni più affascinanti d’Italia.
Una Nuova Pista Ciclabile Collegherà Rivoli a Grugliasco.
18/04/2025 in News
La Regione Piemonte ha recentemente annunciato un importante progetto che interesserà i comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco: una nuova pista ciclabile che collegherà queste città, promuovendo la mobilità sostenibile nella regione. L’opera, che prevede un investimento di 2,3 milioni di euro finanziati dal fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione delle infrastrutture ciclabili nel territorio piemontese.
La pista ciclabile, che avrà una lunghezza complessiva di 4 chilometri, non solo faciliterà gli spostamenti quotidiani tra i comuni coinvolti, ma offrirà anche un’opzione sicura e sostenibile per i residenti che desiderano muoversi in bicicletta. L’intervento è parte di una strategia più ampia della Regione Piemonte volta a migliorare la rete di piste ciclabili, ridurre le emissioni di CO2 e incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
Il Comune di Collegno, destinatario dei fondi stanziati, avrà il compito di gestire la realizzazione dell’opera. Questo progetto non solo valorizzerà il territorio collegnese, ma rafforzerà anche i collegamenti tra le città limitrofe, promuovendo uno stile di vita più sano e contribuendo alla riduzione del traffico veicolare.
La nuova pista ciclabile sarà un’infrastruttura moderna, progettata per rispondere alle esigenze di ciclisti di ogni livello, e contribuirà a rendere il territorio sempre più accessibile e sostenibile. L’opera è attesa con entusiasmo dai cittadini e dalle amministrazioni locali, che vedono in questo progetto un’opportunità per migliorare la qualità della vita e incentivare il turismo locale.
Con questo nuovo percorso ciclabile, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel promuovere politiche di mobilità green e nel sostenere progetti che favoriscono la coesione territoriale e il benessere della comunità.
La Vélo Francette: un viaggio cicloturistico nel cuore della Francia
17/04/2025 in Viaggi
La Vélo Francette è uno dei percorsi ciclabili più affascinanti della Francia, perfetto per chi ama il cicloturismo e vuole scoprire il territorio in modo sostenibile e lento. Questo itinerario si snoda per circa 600 km, collegando il Canale della Manica con l’Oceano Atlantico, da Ouistreham, vicino a Caen, fino a La Rochelle. Attraversando paesaggi mozzafiato, piccoli borghi, città storiche e parchi naturali, La Vélo Francette rappresenta un’immersione completa nella bellezza e nella tranquillità della campagna francese.
Il percorso nella regione della Normandia
Il tratto iniziale della Vélo Francette inizia nella città costiera di Ouistreham, famosa per il suo porto e le vicine spiagge dello sbarco del D-Day. Da qui, i ciclisti si dirigono verso l’entroterra, attraversando la vivace città di Caen, ricca di storia e cultura. Lungo il percorso, si possono visitare luoghi iconici come il Castello di Caen e l’Abbazia aux Hommes, capolavori architettonici che ricordano il passato normanno della regione.
Proseguendo, si incontrano paesaggi rurali idilliaci, con strade di campagna tranquille, boschi e fiumi che accompagnano i ciclisti fino al Parco Naturale Regionale delle Paludi del Cotentin e del Bessin. Questo tratto è perfetto per chi ama la natura incontaminata, con le sue zone umide che ospitano una grande varietà di fauna e flora.
Attraverso la Valle della Mayenne
Dopo aver lasciato la Normandia, la Vélo Francette continua attraverso la Valle della Mayenne, dove il percorso segue l’omonimo fiume, regalando paesaggi bucolici e tranquilli. Lungo questa sezione, i ciclisti incontrano piccoli villaggi e cittadine affascinanti come Laval, nota per il suo castello medievale che domina il fiume.
Nel cuore della Francia: Angers e la Valle della Loira
Uno dei momenti clou del percorso è l’arrivo ad Angers, porta d’accesso alla Valle della Loira. Questa città storica è famosa per il suo castello, che ospita l’Arazzo dell’Apocalisse, una delle più opere tessili medievali al mondo. Qui i ciclisti possono prendersi una pausa per esplorare il centro storico e godere delle specialità locali.
Destinazione finale: La Rochelle
Il viaggio in bicicletta si conclude nella pittoresca città portuale di La Rochelle, sulla costa atlantica. Con le sue strade acciottolate, i portici storici e il celebre porto antico, La Rochelle offre un finale perfetto per un’avventura indimenticabile. Qui, i ciclisti possono rilassarsi sulle spiagge o esplorare le vicine isole di Ré e Oléron.
Castelnuovo lancia la segnaletica fotoluminescente: nuova luce sulla ciclabile Modena-Vignola
16/04/2025 in News
Un passo concreto verso una mobilità più sicura e sostenibile arriva da Castelnuovo Rangone, dove il Comune ha avviato una sperimentazione innovativa sulla ciclabile Modena-Vignola, una delle direttrici più frequentate dagli amanti delle due ruote nel territorio modenese. Il progetto introduce una nuova segnaletica orizzontale fotoluminescente, pensata per migliorare la visibilità e la sicurezza dei ciclisti, soprattutto nelle ore serali.
La novità riguarda un tratto di circa un chilometro, situato in aperta campagna tra le frazioni di San Lorenzo e Cavidole. Qui, grazie a una speciale vernice in grado di assorbire la luce solare durante il giorno e di restituirla al calare del sole, le linee della pista ciclabile si illuminano di verde creando un effetto suggestivo e altamente funzionale.
L’intervento si inserisce in una visione più ampia di valorizzazione della mobilità dolce, tema su cui l’amministrazione comunale sta investendo con crescente attenzione. “Sicurezza e innovazione devono andare di pari passo – sottolineano i promotori – ed è proprio grazie a soluzioni semplici ma efficaci come questa che possiamo incentivare l’uso quotidiano della bicicletta, anche nelle fasce orarie meno illuminate”.
La tecnologia fotoluminescente rappresenta una risposta sostenibile alle esigenze di visibilità notturna, senza necessità di alimentazione elettrica o impianti complessi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, il sistema offre anche un contributo estetico, trasformando il percorso ciclabile in una vera e propria “via luminosa” immersa nella natura.
Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, non si esclude un’estensione del progetto ad altri tratti del percorso o ad altre piste ciclabili del territorio. Castelnuovo si conferma così un laboratorio di idee per una mobilità più green e sicura, dimostrando come anche piccoli interventi possano fare una grande differenza.
Treviso, doppio furto nello stesso garage: la Polizia Locale recupera due bici e smaschera un giro di ricettazione
16/04/2025 in News
Una vicenda che ha dell’incredibile arriva dal quartiere San Liberale di Treviso, dove un cittadino si è visto sottrarre due biciclette di valore dal proprio garage in momenti diversi. Ma a rimettere le cose al loro posto ci ha pensato il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, che ha condotto un’indagine precisa e determinata, culminata nel recupero di entrambi i mezzi rubati.
Il punto di svolta è arrivato grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza urbana, che hanno guidato gli agenti verso una palazzina nella zona nord della città. Proprio lì, all’interno di un’abitazione, sono state ritrovate sia la bicicletta trafugata di recente, sia quella scomparsa alcune settimane prima, appartenenti entrambe allo stesso proprietario.
Il blitz ha portato alla luce anche altre biciclette, ora sotto verifica per accertarne la provenienza. Il sospetto, tutt’altro che remoto, è che si tratti di refurtiva legata ad una serie più ampia di furti in città.
Durante l’operazione, gli agenti hanno anche identificato le persone che facevano uso dei mezzi trafugati. I soggetti sono stati condotti al Comando di Polizia Locale, dove è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione in concorso.
Un intervento che sottolinea l’efficacia della sinergia tra tecnologia e attività investigativa, ma anche l’importanza della videosorveglianza come strumento cruciale per la tutela della sicurezza urbana. Per i residenti di San Liberale, un segnale concreto che il territorio è presidiato e che la giustizia, a volte, sa essere più veloce del previsto.
Pasqua in sella: 5 itinerari cicloturistici imperdibili in Italia per una vacanza di primavera su due ruote
15/04/2025 in Territorio
La Pasqua è il momento perfetto per riscoprire il piacere del viaggio lento, pedalando tra paesaggi che si risvegliano con i colori della primavera. L’Italia, con la sua varietà di territori e una rete ciclabile in costante espansione, offre infinite opportunità per i cicloturisti, dalle famiglie ai viaggiatori più esperti. Ecco cinque itinerari selezionati per chi vuole trascorrere le vacanze pasquali all’aria aperta, tra natura, cultura e buon cibo.
1. La Via Claudia Augusta – Dal Lago di Resia a Trento
Lunghezza: circa 150 km
Difficoltà: media
Durata consigliata: 2-3 giorni
Percorrere la Via Claudia Augusta significa immergersi in una delle vie romane più antiche d’Europa. Partendo dal Lago di Resia, con il suggestivo campanile sommerso, si attraversa l’Alta Val Venosta e si scende fino a Trento, tra meleti in fiore e piccoli borghi alpini. Ottima segnaletica, piste ciclabili ben tenute e un paesaggio che cambia continuamente rendono questo percorso perfetto per una pausa pasquale rigenerante. Da non perdere una sosta a Glorenza, una delle città murate più belle dell’arco alpino.
2. La Ciclovia del Mincio – Da Peschiera a Mantova
Lunghezza: 45 km (solo andata)
Difficoltà: facile
Durata consigliata: 1 giorno (o con ritorno il giorno seguente)
Ideale per una gita pasquale in famiglia, la Ciclovia del Mincio si snoda lungo il fiume omonimo, su un tracciato pianeggiante e asfaltato che collega il Lago di Garda a Mantova. Il paesaggio è idilliaco: campi coltivati, antichi mulini, ponti in legno e silenziosi canali. Arrivati a Mantova, si può approfittare del weekend per visitare il Palazzo Ducale, gustare una torta sbrisolona e rilassarsi lungo i laghi che circondano la città.
3. Il Salento in bicicletta – Tra Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli
Lunghezza: 150-180 km (a seconda delle tappe)
Difficoltà: media
Durata consigliata: 3-4 giorni
Per chi desidera abbinare il mare alla bicicletta, il Salento è la meta ideale. A Pasqua, le temperature sono perfette e le strade ancora poco trafficate. Si parte da Otranto, si pedala lungo la litoranea adriatica tra scogliere e paesaggi lunari, si arriva a Santa Maria di Leuca – dove i due mari si incontrano – e si risale sul versante ionico fino a Gallipoli. Tra uliveti secolari, masserie e antichi centri storici, questo itinerario è un concentrato di bellezza, storia e sapori autentici.
4. Le Langhe in bici – Tra colline, vigneti e borghi patrimonio UNESCO
Lunghezza: 100-130 km
Difficoltà: medio-alta (molte salite)
Durata consigliata: 2-3 giorni
Per chi ama le sfide, la primavera è il momento migliore per affrontare le colline delle Langhe in bicicletta. Da Alba si può disegnare un percorso ad anello passando per Barolo, La Morra, Monforte d’Alba e Neive. Le strade panoramiche regalano viste mozzafiato sui vigneti ordinati e sui castelli che punteggiano le creste. Una pedalata tra cultura enogastronomica e bellezze paesaggistiche, da concludere con un pranzo a base di tajarin al tartufo o un bicchiere di Dolcetto.
5. La Ciclovia Spoleto-Norcia – Un percorso tra storia e natura
Lunghezza: 51 km
Difficoltà: media (presenza di gallerie e tratti sterrati)
Durata consigliata: 1-2 giorni
Questo tracciato segue il tracciato della vecchia ferrovia dismessa, attraversando ponti ad arco, gallerie scavate nella roccia e boschi incantati. È un viaggio suggestivo che collega Spoleto a Norcia, nel cuore dell’Umbria più autentica. In primavera, le valli sono verdi e profumate, perfette per respirare a pieni polmoni la bellezza della natura. A Norcia, meritano una sosta le botteghe artigiane e le specialità locali, dal prosciutto alle lenticchie.
Consigli pratici per la in bici
Controlla la meteo: in primavera il tempo è variabile, porta sempre con te un impermeabile e strati tecnici.
Prepara la bici: un check-up completo prima della partenza è essenziale, soprattutto se affronti percorsi collinari o sterrati.
Sfrutta i treni regionali: molti itinerari sono facilmente raggiungibili e combinabili con il trasporto ferroviario.
Pasqua è l’occasione perfetta per uscire dall’inverno e lasciarsi ispirare da nuovi orizzonti, pedalando tra paesaggi che rinascendo ci ricordano quanto sia preziosa la lentezza. Che tu voglia rilassarti o metterti alla prova, l’Italia ti aspetta con percorsi spettacolari.
Vallette più vicina al centro: in arrivo la nuova pista ciclabile, completamento previsto per settembre
15/04/2025 in News
Buone notizie per chi si muove in bicicletta a Torino: entro settembre 2025 sarà ultimato il nuovo collegamento ciclabile che unirà il quartiere Vallette al cuore della città. Il tracciato, lungo circa tre chilometri, partirà da via Traves e raggiungerà corso Grosseto, proseguendo fino all’ingresso dell’Allianz Stadium. Un’infrastruttura strategica, pensata per incentivare una mobilità più sostenibile e ridurre la dipendenza dall’auto privata.
Già dalle prossime settimane, però, sarà possibile utilizzare una parte del percorso, nel tratto compreso tra via delle Primule e via Sansovino. L’aggiornamento è stato fornito dall’assessora alla Transizione ecologica, Chiara Foglietta, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, segno che i lavori stanno procedendo secondo cronoprogramma.
L’intervento rientra nel più ampio piano di sviluppo ciclabile della città, il Biciplan, e comporta un investimento di circa un milione e mezzo di euro. Oltre alla realizzazione del nuovo tracciato, il progetto prevede la riqualificazione dell’ultimo tratto di corso Ferrara, da via Traves a via delle Primule. Qui si sta intervenendo non solo sulla pavimentazione, ma anche sull’impiantistica semaforica e sulla creazione di nuove isole pedonali, con l’obiettivo di rendere più sicuri gli attraversamenti.
Dei sei nuovi impianti semaforici previsti, quattro sono già stati completati: corso Ferrara all’intersezione con via Traves, via delle Primule, corso Molise e strada Altessano. È quasi terminato anche l’adeguamento dell’impianto tra corso Grosseto e via Sansovino. Manca all’appello solo l’intervento tra corso Grosseto e piazza Manno, che sarà l’ultimo tassello del progetto.
Questa nuova pista ciclabile rappresenta un passo avanti concreto verso una città più verde, accessibile e sicura. Un’infrastruttura che non solo collega due aree importanti di Torino, ma che riconnette simbolicamente la periferia al centro, promuovendo uno stile di vita attivo e attento all’ambiente.
San Severino, tragedia sulla Settempedana: muore ciclista di 33 anni
14/04/2025 in News
Un dramma improvviso ha spezzato la vita di Pietro Fabiani, 33 anni, originario di Montecassiano. Ieri, intorno alle 13.30, mentre percorreva la provinciale Settempedana in sella alla sua bici da corsa, in direzione Macerata, è rimasto vittima di un tragico incidente nei pressi dell’ospedale di San Severino, a pochi metri dal supermercato “Sì con te”.Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di verifica, il giovane avrebbe perso l’equilibrio cadendo sull’asfalto proprio mentre un mezzo agricolo sopraggiungeva alle sue spalle. L’impatto è stato fatale: per Fabiani non c’è stato nulla da fare. I soccorritori, giunti con due ambulanze, hanno potuto solo constatarne il decesso.I carabinieri del NORM della Compagnia di Tolentino hanno eseguito i rilievi sul luogo dell’incidente, cercando di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Decisive potrebbero rivelarsi le testimonianze di alcuni presenti.La salma del ciclista è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Macerata, dove verrà sottoposta ad accertamenti medico-legali disposti dal pubblico ministero di turno, Stefania Ciccioli.Una giornata segnata dal lutto, che lascia sgomenta la comunità di Montecassiano e tutti coloro che conoscevano Pietro, un giovane la cui passione per la bicicletta si è purtroppo trasformata in tragedia.
Imperia taglia il nastro alla ciclabile: 9 km di libertà vista mare
14/04/2025 in News
Una domenica baciata dal sole, l’energia contagiosa di un migliaio di persone e un tracciato che si snoda tra onde e profumo di salsedine: Imperia festeggia l’inaugurazione della sua nuova pista ciclabile, nove chilometri che non sono solo asfalto, ma un invito a vivere il territorio in modo sostenibile e a ritmo lento.
Il nuovo tratto collega la città alla celebre Ciclopista della Riviera dei Fiori, un progetto ambizioso che si estende per oltre 40 chilometri lungo l’ex sedime ferroviario, trasformato in una delle più belle greenway d’Europa. Il nastro è stato tagliato ufficialmente questa mattina, ma l’entusiasmo corre veloce quanto le prime biciclette che hanno inaugurato la pista: famiglie, sportivi, amanti della natura e curiosi di ogni età, tutti uniti dallo stesso desiderio di libertà e scoperta.
Il tracciato imperiese non è solo una via di collegamento, ma una finestra continua sul mare. Curve dolci, scorci panoramici, aree di sosta attrezzate e accessi facilitati rendono la nuova pista un vero gioiello per residenti e turisti. Un’opera che valorizza il paesaggio, promuove la mobilità dolce e apre nuove prospettive per il turismo outdoor.
“Questo è un giorno di festa per la città e per tutta la Liguria,” ha commentato il sindaco durante l’inaugurazione. “La ciclabile non è solo un’infrastruttura, ma un simbolo di rinascita, di rispetto per l’ambiente e di visione per il futuro.”
Con l’arrivo della bella stagione, i nove chilometri appena aperti si candidano a diventare una delle mete preferite per chi cerca relax, sport e bellezza a pochi passi dal mare. Un passo avanti verso una mobilità più verde e un legame sempre più stretto tra territorio e comunità.