Pedalando tra i silenzi della Val d’Agri: un viaggio in bicicletta nel cuore della Basilicata
24/04/2025 in Viaggi
La Val d’Agri non si attraversa, si scopre. E farlo in bicicletta significa entrare in sintonia profonda con un paesaggio che cambia lentamente, che ti parla con la voce del vento, degli alberi e dei borghi che spuntano come per magia dietro una curva. Questo viaggio in sella si snoda nel cuore della Basilicata, tra montagne placide, colline verdi e testimonianze di una storia antica quanto la terra che si calpesta.
Partenza: Villa d’Agri, tra modernità e memoria
Il nostro percorso parte da Villa d’Agri, vivace frazione di Marsicovetere. Il centro abitato è una sintesi perfetta della valle: moderno ma con uno sguardo rivolto al passato. Da qui si può imboccare la strada secondaria che sale verso Marsicovetere paese, antico borgo arroccato da cui si gode una vista spettacolare su tutta la valle. La salita è impegnativa ma generosa di panorami, ideale per chi ama le sfide e la ricompensa di uno sguardo che si apre sull’infinito.
Verso Viggiano: la musica della montagna
Da Marsicovetere si pedala in direzione di Viggiano, la “città della musica”. Qui il ciclismo incontra la cultura: patria dell’arpa popolare e della Madonna Nera, Viggiano è un luogo spirituale e suggestivo. Se capitate in estate, troverete concerti all’aperto, piccoli festival e un’aria quasi mistica tra le stradine del centro storico. Da non perdere una deviazione verso il Sacro Monte, dove si trova il santuario: salita tosta, ma la discesa vi farà volare.
Natura pura: il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano
Lasciata Viggiano, ci si addentra nel cuore verde della valle: il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese. Qui la bici diventa il mezzo perfetto per ascoltare la natura. I sentieri, talvolta sterrati, portano tra faggete secolari, pascoli silenziosi e corsi d’acqua freschissimi. Non è raro avvistare rapaci, volpi o persino cervi. Lungo il percorso si incontrano piccoli casali, pastori, campi coltivati a patate o cereali, segni di un’agricoltura ancora autentica.
Grumento Nova e le tracce di Roma
Una tappa obbligata è Grumento Nova, dove si trova uno dei siti archeologici romani più interessanti della regione: Grumentum. Le rovine dell’antica città, con l’anfiteatro e i resti del foro, raccontano di un passato importante e sorprendente. Da qui si può proseguire lungo strade panoramiche che costeggiano il lago del Pertusillo, altra meraviglia naturalistica. Una pedalata lungo la riva al tramonto è un’esperienza che lascia il segno.
Ultima tappa: Moliterno e i sapori della terra
Il viaggio si conclude a Moliterno, borgo conosciuto per il suo pecorino IGP. Qui la bici si ferma, ma il gusto continua: trattorie e caseifici aprono le porte a chi ha voglia di scoprire i sapori veri. Pane cotto a legna, salumi locali, olio d’oliva e vino rosso raccontano una terra che vive con lentezza, ma che sa accogliere con calore.
Un viaggio che resta dentro
Pedalare in Val d’Agri è un’esperienza totalizzante. È un viaggio nei luoghi, ma anche dentro se stessi. Le salite fanno battere il cuore, le discese regalano libertà. I silenzi sono profondi come le storie che si raccontano in ogni pietra. E quando si torna, si porta con sé qualcosa che va oltre le foto: il respiro lento della valle, il profumo dell’aria buona, il sorriso della gente.
Ala, scontro tra due biciclette sulla ciclabile: ferito un uomo di 75 anni
23/04/2025 in News
Nel pomeriggio di lunedì 21 aprile, un incidente tra due biciclette ha interrotto la quiete della ciclabile ad Ala, poco dopo il ponte della SP90 in direzione Avio, nei pressi del casello autostradale. A riportare le conseguenze più gravi è stato un uomo di 75 anni, che dopo la caduta è stato soccorso dal personale sanitario e trasportato all’ospedale di Rovereto con traumi classificati in codice giallo.
Secondo le prime ricostruzioni, lo scontro tra i due ciclisti è avvenuto in un tratto rettilineo, ma non si escludono manovre improvvise o una distrazione tra le possibili cause. L’altro ciclista coinvolto è rimasto illeso e non ha avuto bisogno di cure mediche.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari per prestare assistenza all’uomo ferito. Le sue condizioni, pur non essendo gravi, hanno richiesto accertamenti ospedalieri.
L’incidente riporta l’attenzione sull’importanza della prudenza anche lungo le piste ciclabili, spesso considerate sicure ma non esenti da rischi, specialmente con l’aumento della frequentazione nei mesi primaverili. Una corretta segnalazione, il rispetto delle distanze e l’attenzione reciproca restano fondamentali per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Grosseto-Marina: la ciclabile ora è illuminata anche di notte
23/04/2025 in News
Buone notizie per ciclisti e amanti della mobilità sostenibile: la pista ciclabile che collega Grosseto a Marina è ora percorribile anche nelle ore serali e notturne. Sono stati infatti completati i lavori per il nuovo impianto di illuminazione pubblica, un intervento tanto atteso che unisce funzionalità, sicurezza e attenzione all’ambiente.
Il tracciato, lungo circa 10 chilometri, è stato attrezzato con 372 punti luce, alimentati da un sistema moderno ed efficiente. L’intera rete è supportata da sei quadri elettrici e da un’infrastruttura di cavi pari alla lunghezza della pista, per una potenza complessiva di 12 kW. Un progetto pensato non solo per offrire maggiore sicurezza ai ciclisti, ma anche per incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, in un’ottica di sostenibilità e valorizzazione del territorio.
Con l’illuminazione notturna, la ciclabile Grosseto-Marina diventa una vera alternativa all’auto anche dopo il tramonto, promuovendo una mobilità dolce che risponde alle esigenze di cittadini e turisti. L’intervento rappresenta inoltre un passo avanti nella transizione energetica del territorio, grazie all’adozione di tecnologie a basso consumo e ad alto rendimento.
Un’infrastruttura che va oltre il semplice collegamento tra città e mare, diventando simbolo di un cambiamento concreto, accessibile e condiviso.
Corsica in bicicletta: viaggio tra montagne, mare e libertà
22/04/2025 in Viaggi
Pedalare in Corsica è un’esperienza che resta nel cuore. L’isola, spesso definita “la montagna nel mare”, offre uno dei paesaggi più affascinanti e vari dell’intero Mediterraneo. Strade panoramiche che si arrampicano su colline profumate di macchia mediterranea, calette dal mare cristallino, borghi antichi che sembrano sospesi nel tempo: un viaggio in bici qui è molto più di una vacanza, è un’avventura per i sensi.
Perché scegliere la Corsica in bici
La Corsica ha tutto quello che un cicloturista può desiderare: salite impegnative per gli amanti delle sfide, tratti costieri mozzafiato per chi cerca il piacere del panorama, e una rete stradale spesso poco trafficata che permette di pedalare in sicurezza. Inoltre, il clima mite da aprile a ottobre rende l’isola perfetta per chi viaggia su due ruote.
Itinerario consigliato: da Bastia a Bonifacio
Giorno 1 – Bastia:
Si parte dalla vivace Bastia, città portuale dal fascino autentico. Prima di salire in sella, vale la pena fare una passeggiata nel quartiere Terra Vecchia e sorseggiare un caffè nella piazza Saint-Nicolas, cuore pulsante della città. Da qui si imbocca la D80, che segue la costa del Cap Corse.
Giorno 2 – Il Cap Corse:
Questa è una delle tratte più spettacolari del viaggio. Strade che si snodano tra il mare e le montagne, piccoli villaggi di pescatori come Erbalunga e Centuri, viste sul blu intenso che tolgono il fiato. Le salite non mancano, ma ogni curva regala un’emozione.
Giorno 3 – Da Saint-Florent a Calvi:
Attraversato l’entroterra, si arriva a Saint-Florent, elegante località balneare. Da qui si prosegue verso l’interno, dove il paesaggio cambia: vigne, boschi e silenzio. Calvi, con la sua cittadella genovese e la spiaggia infinita, accoglie i viaggiatori con il profumo del mare e il ritmo lento della vita corsa.
Giorno 4 – La Balagne e la Strada dei Villaggi:
Una tappa imperdibile: da Calvi si sale verso i villaggi in pietra della Balagne, come Sant’Antonino e Pigna. Qui il tempo sembra essersi fermato, e ogni angolo racconta una storia. L’ascesa è dura, ma il panorama è una ricompensa continua.
Giorni 5-6 – Verso Ajaccio:
La costa occidentale è più selvaggia, con salite impegnative e scorci suggestivi. Dopo una sosta a Porto, con le spettacolari Calanche di Piana, si raggiunge Ajaccio, città natale di Napoleone. Il suo centro storico è perfetto per una serata rilassante.
Giorno 7 – Bonifacio e le scogliere bianche:
Ultima tappa: si attraversa il sud dell’isola fino alla magnifica Bonifacio. Arroccata su falesie bianche che si tuffano nel mare, questa città è uno spettacolo naturale e architettonico. Una pedalata al tramonto lungo le scogliere è il modo perfetto per concludere il viaggio.
Consigli pratici
Livello di difficoltà: medio-alto. Le salite sono frequenti, ma i panorami ripagano ogni fatica. Consigliata una bici da turismo o una gravel.
Periodo migliore: primavera e inizio autunno, per evitare il caldo eccessivo e la folla estiva.
Alloggi: agriturismi, chambres d’hôtes e piccoli hotel. L’ospitalità corsa è calorosa e autentica.
Cibo: non perdere il formaggio di capra, il miele della macchia, i salumi corsi e, naturalmente, un bicchiere di Patrimonio.
Un’isola da vivere lentamente
La Corsica non è solo un luogo da attraversare: è un territorio da ascoltare, da respirare, da sentire sotto le ruote. Pedalare qui significa abbracciare il ritmo dell’isola, accettare le sue salite e lasciarsi sorprendere dalle sue bellezze nascoste. In ogni curva, un’emozione. In ogni salita, una conquista.
Friuli Venezia Giulia: 4,8 milioni per portare il Wi-Fi sulle piste ciclabili
22/04/2025 in News
Il Friuli Venezia Giulia accelera sulla mobilità smart. Con uno stanziamento europeo di 4,8 milioni di euro, la Regione ha deciso di portare la connettività wireless su tutta la rete ciclabile regionale. Una mossa che va ben oltre la semplice innovazione tecnologica: l’obiettivo è trasformare le piste ciclabili in vere e proprie infrastrutture intelligenti, capaci di offrire un’esperienza più sicura, accessibile e moderna a ciclisti e turisti.
A comunicarlo è stato l’assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, al termine di una riunione di Giunta in cui è stato dato il via libera al progetto. A occuparsi della realizzazione sarà Insiel, la società in-house della Regione, che avrà il compito di implementare l’intervento denominato “Connettività wireless lungo le piste ciclabili delle aree interne per servizi smart”, finanziato nell’ambito del Programma FESR 2021-2027.
Il progetto rientra nel più ampio quadro del Premoci – il Piano regionale della mobilità ciclistica – che negli ultimi anni ha guidato lo sviluppo di una rete strategica di percorsi per bici, con una particolare attenzione alle aree interne e ai flussi del turismo lento. L’intento è duplice: da un lato potenziare l’attrattività del territorio per chi sceglie vacanze sostenibili, dall’altro offrire nuovi strumenti per la sicurezza e la fruizione consapevole dei percorsi.
Dotare le piste ciclabili di connettività significa aprire la strada a una serie di servizi digitali: dalla geolocalizzazione in tempo reale alla segnalazione di guasti o pericoli, passando per l’accesso a contenuti turistici interattivi. Il cicloturismo, già in forte crescita, si evolve così in chiave digitale, integrando natura, tecnologia e sostenibilità.
Il Friuli Venezia Giulia, ancora una volta, si propone come laboratorio d’innovazione per la mobilità green. Un passo avanti che guarda al futuro, ma con le ruote ben salde sulla pista.
Una nuova pista ciclabile lungo il torrente Sansobbia: mobilità sostenibile e rigenerazione urbana a Luceto
21/04/2025 in News
Nel cuore di Albisola Superiore, un nuovo progetto si prepara a trasformare il volto della città: la realizzazione di una pista ciclabile lungo il torrente Sansobbia. Un’infrastruttura che non sarà soltanto un percorso per ciclisti, ma un vero e proprio tassello di rigenerazione urbana, pensato per integrare e valorizzare l’area sportiva di Luceto.
L’iniziativa, che si collegherà alla bike lane già presente sulla SP2, nasce da una visione più ampia dell’amministrazione comunale: un piano che punta a restituire spazi vivibili, accessibili e sostenibili alla cittadinanza. L’obiettivo è ambizioso, ma ben chiaro: promuovere una mobilità dolce e rispettosa dell’ambiente, riducendo allo stesso tempo situazioni di degrado e marginalizzazione sociale.
L’area di Luceto, già caratterizzata da una forte vocazione sportiva, potrà così contare su un’infrastruttura in grado di attrarre residenti e turisti, favorendo uno stile di vita attivo e salutare. Il tracciato ciclabile lungo il Sansobbia offrirà un collegamento diretto e sicuro tra il verde urbano, gli impianti sportivi e la viabilità principale, creando un corridoio ecologico che valorizzerà anche il paesaggio fluviale.
Ma non si tratta solo di un intervento pratico: è un investimento culturale. Riqualificare significa anche dare nuova identità ai luoghi, stimolare senso di appartenenza e cura del territorio. In questo senso, la nuova ciclabile rappresenta un simbolo di una città che guarda avanti, che sceglie di crescere in modo sostenibile e inclusivo.
Albisola Superiore dimostra così che rigenerare non vuol dire solo costruire, ma anche ripensare, connettere, migliorare. E questa pista ciclabile ne sarà un esempio concreto, visibile e – soprattutto – percorribile.
25 aprile su due ruote: torna a Messina la “Pedalata Resistente”
21/04/2025 in News
La memoria si muove, e lo fa a pedali. Anche quest’anno l’associazione FIAB Messina Ciclabile, in collaborazione con UISP, torna a proporre la “Pedalata Resistente”, l’iniziativa che unisce sport, memoria e partecipazione civica in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione.
Un evento che è ormai diventato una tradizione per la città di Messina, capace di riunire ciclisti di ogni età per celebrare i valori della libertà e della resistenza… in sella a una bici.
Il Comune ha dato il via libera con l’ordinanza viabile n. 551 del 18 aprile, ufficializzando un percorso che attraverserà i luoghi simbolici della città, rendendo omaggio alla storia e al territorio.
Il programma è semplice ma ricco di significato:
Il raduno è previsto alle 9.15 presso il rifugio antiaereo Galleria Giuseppe Maria Occhipinti (Galleria S. Marta), autentico luogo della memoria. La partenza sarà alle 9.30 da via G. Pascoli, per poi snodarsi attraverso le principali arterie cittadine: via C. Botta, via T. Cannizzaro, via Porta Imperiale e una prima sosta in piazza Lo Sardo, dove la storia si fa presente.
Si prosegue poi in via A. Martino, via Cesare Battisti e fino alla rotatoria Boris Giuliano, per arrivare al Cimitero Monumentale, dove ci sarà un’altra sosta di riflessione. Da lì si riprenderà verso via San Cosimo, piazza Dante Alighieri, via Lucania, di nuovo via Catania, rotatoria Boris Giuliano, via Cesare Battisti e infine all’Università, dove è prevista un’ulteriore sosta simbolica.
Il percorso si concluderà attraversando largo San Giacomo, via Loggia dei Mercanti, via Argentieri, con arrivo intorno alle 11 in piazza Unione Europea, cuore istituzionale e civile di Messina.
La “Pedalata Resistente” non è solo una passeggiata in bicicletta: è un’occasione per vivere la città in modo diverso, per raccontare la Resistenza ai più giovani, per dare spazio a una mobilità dolce e consapevole. E soprattutto, per ricordare che la libertà – come la bicicletta – va custodita, ma anche allenata, giorno dopo giorno.
Lentezza che Rigenera: Il Cicloturismo tra Natura, Cultura e Libertà
20/04/2025 in News
C’è un modo diverso di viaggiare, lontano dalle strade trafficate e dagli itinerari preconfezionati. È il cicloturismo, un modo di scoprire il mondo al ritmo delle pedalate, dove ogni chilometro racconta una storia, ogni salita è una sfida, e ogni discesa un premio.
Viaggiare in bicicletta significa scegliere la lentezza, ma non quella che frena: è una lentezza che amplifica. Che ti fa ascoltare il fruscio delle foglie, sentire l’odore dell’erba bagnata al mattino, scambiare due parole con un contadino sul ciglio di una stradina sterrata. In sella non sei solo un turista: diventi parte del paesaggio.
Uno degli aspetti più affascinanti del cicloturismo è la libertà. Nessun check-in, nessun orario da rispettare. Il viaggio si costruisce pedalata dopo pedalata, lasciando spazio all’imprevisto. Una deviazione inaspettata può portare a un borgo nascosto, una trattoria con cucina casalinga, o un punto panoramico da togliere il fiato.
Il nostro Paese è un paradiso per chi ama il turismo lento: dalle Dolomiti al Salento, dalle colline toscane alle vie fluviali del Po, ogni regione offre percorsi mozzafiato, reti ciclabili sempre più curate e accoglienza pensata su misura per i viaggiatori su due ruote. E non serve essere atleti: con un po’ di allenamento o una bici a pedalata assistita, tutti possono vivere l’emozione del viaggio.
Cicloturismo è anche sostenibilità: significa lasciare un’impronta leggera, rispettare i territori e contribuire all’economia locale. È un modo etico e consapevole di scoprire il mondo.
Se non l’hai ancora fatto, prova a partire. Bastano una bicicletta, una mappa (anche mentale), e la voglia di lasciarsi sorprendere. Perché alla fine, nel cicloturismo, non conta solo la meta: conta ogni singolo chilometro percorso.
Viaggio in Bicicletta nelle Marche: Tra Borghi, Colline e Mare
19/04/2025 in Viaggi
Le Marche, regione del centro Italia sospesa tra l’Appennino e l’Adriatico, sono un vero paradiso per i ciclisti. Poco affollate, autentiche e straordinariamente varie, offrono percorsi adatti a ogni livello, dalla tranquilla pedalata lungo il mare fino alle impegnative salite sui Monti Sibillini. In questo articolo ti porto a scoprire un itinerario in bicicletta alla scoperta delle meraviglie marchigiane, attraversando borghi storici, paesaggi mozzafiato, vigneti e parchi naturali.
Preparazione al viaggio
Prima di partire, è fondamentale pianificare bene. Le Marche offrono oltre 3000 km di percorsi ciclabili tra strade asfaltate e sterrati, quindi scegli in base al tuo livello di allenamento e al tipo di bici (strada, gravel, MTB, e-bike). Primavera e inizio autunno sono i periodi ideali: il clima è mite e la natura è nel suo massimo splendore.
Tappa 1: Da Pesaro a Senigallia (circa 50 km)
Il viaggio parte dal nord della regione, a Pesaro, elegante città sul mare con una lunga pista ciclabile che costeggia l’Adriatico. Da qui si pedala verso sud lungo la Strada Panoramica San Bartolo, una delle più belle d’Italia. Tra saliscendi dolci, si attraversa il Parco Naturale del Monte San Bartolo, con vedute spettacolari sul mare. Dopo una sosta a Fiorenzuola di Focara, si prosegue fino a Senigallia, famosa per la Spiaggia di Velluto e l’atmosfera rilassata.
Tappa 2: Verso l’entroterra – Senigallia, Arcevia, Genga (circa 60 km)
Abbandonando la costa, si entra nel cuore verde delle Marche. La strada sale dolcemente verso Arcevia, circondata da nove castelli medievali. Dopo aver visitato il borgo, si scende verso Genga, porta d’ingresso delle spettacolari Grotte di Frasassi, uno dei complessi carsici più grandi d’Europa. Dormire nei piccoli agriturismi della zona significa vivere l’ospitalità marchigiana e gustare prodotti locali come salumi, formaggi e vini del territorio.
Tappa 3: Cuore dell’Appennino – Genga, Fabriano, Camerino (circa 70 km)
La terza giornata è dedicata alla scoperta dell’entroterra appenninico. Fabriano è la città della carta, con un centro storico affascinante e il Museo della Carta e della Filigrana. La strada diventa più impegnativa salendo verso Camerino, città universitaria ricca di storia. Le viste panoramiche sulle colline circostanti ripagano ogni sforzo.
Tappa 4: Dai Monti al Mare – Camerino, Macerata, Civitanova Marche (circa 80 km)
Da Camerino si scende dolcemente verso Macerata, conosciuta per lo Sferisterio e i festival culturali estivi. Poi si pedala tra vigneti di Verdicchio e Rosso Conero verso la costa. Arrivati a Civitanova Marche, si può fare un meritato bagno in mare e festeggiare la fine del viaggio con una cena a base di pesce fresco.
Varianti e percorsi alternativi
Monte Conero e Riviera del Conero: perfetta per i ciclisti esperti, con salite panoramiche e viste mozzafiato su Numana e Sirolo.
Monti Sibillini: per chi ama la MTB o il gravel, offre percorsi spettacolari tra boschi, pascoli e leggende.
Percorso del Fiume Esino: ciclabile tranquilla ideale per famiglie o principianti.
Consigli utili
Equipaggiamento: casco, luci, kit di riparazione e borraccia sempre a portata di mano.
Alloggi bike-friendly: molti agriturismi e B&B offrono servizi per ciclisti, come ricoveri sicuri e colazioni energetiche.
Gastronomia: approfitta del viaggio per assaggiare piatti tipici come vincisgrassi, olive all’ascolana, ciauscolo e i vini DOC.
Un viaggio in bicicletta nelle Marche è un’esperienza unica, che unisce sport, natura, cultura e buon cibo. Che tu sia un cicloturista esperto o un appassionato alle prime armi, qui troverai percorsi mozzafiato e un’accoglienza autentica. Pedalare tra le dolci colline marchigiane è un modo perfetto per rallentare e godersi la bellezza di una delle regioni più affascinanti d’Italia.
Una Nuova Pista Ciclabile Collegherà Rivoli a Grugliasco.
18/04/2025 in News
La Regione Piemonte ha recentemente annunciato un importante progetto che interesserà i comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco: una nuova pista ciclabile che collegherà queste città, promuovendo la mobilità sostenibile nella regione. L’opera, che prevede un investimento di 2,3 milioni di euro finanziati dal fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione delle infrastrutture ciclabili nel territorio piemontese.
La pista ciclabile, che avrà una lunghezza complessiva di 4 chilometri, non solo faciliterà gli spostamenti quotidiani tra i comuni coinvolti, ma offrirà anche un’opzione sicura e sostenibile per i residenti che desiderano muoversi in bicicletta. L’intervento è parte di una strategia più ampia della Regione Piemonte volta a migliorare la rete di piste ciclabili, ridurre le emissioni di CO2 e incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
Il Comune di Collegno, destinatario dei fondi stanziati, avrà il compito di gestire la realizzazione dell’opera. Questo progetto non solo valorizzerà il territorio collegnese, ma rafforzerà anche i collegamenti tra le città limitrofe, promuovendo uno stile di vita più sano e contribuendo alla riduzione del traffico veicolare.
La nuova pista ciclabile sarà un’infrastruttura moderna, progettata per rispondere alle esigenze di ciclisti di ogni livello, e contribuirà a rendere il territorio sempre più accessibile e sostenibile. L’opera è attesa con entusiasmo dai cittadini e dalle amministrazioni locali, che vedono in questo progetto un’opportunità per migliorare la qualità della vita e incentivare il turismo locale.
Con questo nuovo percorso ciclabile, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel promuovere politiche di mobilità green e nel sostenere progetti che favoriscono la coesione territoriale e il benessere della comunità.