Vercelli pedala verso il futuro: al via la nuova pista ciclabile su viale Garibaldi
14/06/2025 in News
VERCELLI – La quiete del centro cittadino si arricchisce di un nuovo battito sostenibile: quello delle ruote sottili delle biciclette. Dopo la conclusione del secondo lotto di rigenerazione urbana su viale Garibaldi – riaperto al passeggio appena due settimane fa – sono ufficialmente partiti i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile che attraverserà l’intero viale, da corso Libertà fino a piazza Roma.
Un’opera attesa, già calendarizzata nei mesi scorsi da Palazzo di Città, che ha mantenuto fede al cronoprogramma annunciato. La partenza dei cantieri era infatti subordinata alla conclusione del restyling urbano del viale, e così è stato: senza perdere tempo, ruspe e tecnici sono entrati in azione.
Un asse ciclabile nel cuore della città
La pista si svilupperà in modo lineare lungo viale Garibaldi, uno dei tratti più iconici e vissuti della città. Cuore pulsante del passeggio vercellese, il viale vedrà ora affiancarsi al flusso pedonale un tracciato interamente dedicato ai ciclisti, pensato per garantire sicurezza, fluidità e – perché no – anche bellezza.
Il progetto prevede una pavimentazione a contrasto cromatico, segnaletica orizzontale e verticale ben visibile, e punti di raccordo strategici con il trasporto pubblico. Non meno importante, il collegamento diretto con il circuito ciclabile esistente, soprattutto in zona piazza Roma, snodo chiave per chi si muove tra stazione e centro storico.
Mobilità dolce, visione concreta
Con questo intervento, Vercelli rafforza la sua identità di città a misura d’uomo. Non si tratta solo di una pista ciclabile, ma di un segnale politico e culturale: la volontà di investire sulla mobilità sostenibile non più come slogan, ma come asse portante di una città che cambia.
«Vogliamo una Vercelli più vivibile, meno dipendente dalle auto, più attenta all’ambiente e ai bisogni dei cittadini», hanno ribadito dagli uffici tecnici comunali. «Questa pista non è la fine, ma l’inizio di un disegno più ampio».
Una città che si riappropria dei suoi spazi
Mentre i lavori avanzano, i residenti osservano con curiosità e speranza. Per molti commercianti della zona, la ciclabile rappresenta una scommessa: meno traffico, ma più passeggio e più vitalità urbana. Per i cittadini, una nuova opportunità per vivere la città su due ruote, in sicurezza e con continuità.
A Vercelli, pedalare non sarà più solo una scelta personale: diventerà parte di una strategia urbana. E forse anche una piccola rivoluzione quotidiana.
Sulle Due Ruote tra Laghi e Boschi: un viaggio in bicicletta nel cuore della provincia di Varese
13/06/2025 in Viaggi
Tra i boschi silenziosi, le ville storiche e i riflessi azzurri dei laghi prealpini, la provincia di Varese offre un’esperienza cicloturistica che sorprende anche i pedalatori più esperti. Un territorio che si presta perfettamente a chi desidera coniugare sport, natura e cultura, il tutto in sella a una bicicletta.
Una terra fatta per la bici
Non è un caso che Varese sia stata scelta come sede di numerosi eventi ciclistici, tra cui il Mondiale di ciclismo su strada del 2008. Il suo territorio collinare, mai estremo ma nemmeno banale, regala itinerari per ogni gamba: dalle tranquille ciclabili familiari alle salite che mettono alla prova i più allenati.
Un percorso particolarmente affascinante e alla portata di molti è l’anello che collega il Lago di Varese al Lago di Comabbio, con possibilità di estensione fino al Lago Maggiore. Una proposta che fonde paesaggi naturali incontaminati, tappe storiche e gastronomia locale.
L’anello del Lago di Varese: un classico intramontabile
Punto di partenza ideale è Schiranna, località affacciata sul Lago di Varese, facilmente raggiungibile in auto o treno. Da qui parte la pista ciclabile asfaltata lunga circa 28 km che gira intorno al lago, immersa nel verde e perfettamente segnalata.
Il percorso regala scorci spettacolari sulle acque, attraversando canneti, boschi e piccoli centri come Biandronno e Gavirate, dove una sosta al lungolago è quasi d’obbligo. Non mancano le aree attrezzate per una pausa pranzo all’aperto, magari con una fetta di torta paesana o una “brasadèla”, il dolce tradizionale della zona.
Verso il Lago di Comabbio: la natura che sorprende
Dal lago di Varese, con una breve deviazione verso sud, si raggiunge il Lago di Comabbio. Qui la pista ciclabile diventa ancora più intima, avvolta da boschi rigogliosi e da un silenzio quasi totale, interrotto solo dal canto degli uccelli.
Il tracciato misura circa 12 km, è pianeggiante e privo di traffico, perfetto anche per famiglie con bambini. Un ponte ciclopedonale collega i due laghi, offrendo un passaggio panoramico tra acqua e cielo che lascia senza fiato.
L’opzione per i più audaci: estensione fino al Lago Maggiore
Chi ha gambe più allenate può proseguire verso nord, in direzione di Ispra o Laveno, dove il Lago Maggiore si apre in tutta la sua maestosità. Qui il percorso diventa più variegato: qualche salita in più, strade meno protette ma ricompensate da vedute spettacolari e dalla possibilità di visitare piccoli borghi lacustri ricchi di storia e fascino.
Cicloturismo culturale e gastronomico
Pedalare in provincia di Varese significa anche fare un viaggio nella cultura. Si passa accanto a ville liberty, come Villa Toeplitz e Villa Panza, e a siti storici come il Chiostro di Voltorre. Per non parlare dell’offerta enogastronomica: agriturismi e trattorie propongono piatti del territorio, dai formaggi delle valli alle specialità di lago come il pesce persico.
Il futuro è su due ruote
La provincia investe sempre di più sulla mobilità dolce: nuovi tratti ciclabili sono in fase di realizzazione, le stazioni ferroviarie si stanno adeguando con servizi per i ciclisti, e nascono ogni anno nuove strutture bike-friendly. Un segnale chiaro che pedalare, qui, non è solo un passatempo: è uno stile di vita.
Chi cerca un percorso ciclabile che unisca bellezza naturale, sicurezza e autenticità, troverà nella provincia di Varese un piccolo paradiso. Non serve andare lontano per vivere un’avventura: basta una bici, un casco e la voglia di scoprire.
Forlì-Cesena: mezzo milione per il collegamento veloce e 150mila euro per la ciclabile del Mare
12/06/2025 in News
FORLÌ – Arrivano buone notizie per il territorio forlivese sul fronte dei finanziamenti pubblici. L’amministrazione comunale di Forlì potrà contare su un contributo complessivo di 650mila euro destinato a due importanti interventi infrastrutturali, grazie allo stanziamento del Fondo per le misure in favore degli Enti locali previsto per il 2025.
Nello specifico, 500mila euro serviranno per completare i lotti 1 e 2 del collegamento veloce tra Forlì e Cesena, un’opera attesa da tempo che punta a migliorare la mobilità tra le due città romagnole, riducendo tempi di percorrenza e decongestionando il traffico lungo le arterie principali. Un ulteriore finanziamento da 150mila euro sarà invece destinato al terzo stralcio della nuova pista ciclabile bidirezionale denominata “del Mare”, infrastruttura green che rafforza l’impegno del territorio verso una mobilità sostenibile.
A darne notizia è il deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, che ha espresso “soddisfazione per la destinazione di queste risorse a favore di opere infrastrutturali importanti per il nostro territorio”. Secondo il parlamentare romagnolo, si tratta di un passo significativo per lo sviluppo locale, in grado di garantire benefici concreti tanto ai cittadini quanto all’economia della zona.
I fondi stanziati rappresentano non solo un sostegno alla ripartenza dei cantieri, ma anche un riconoscimento della strategicità di questi progetti, che si inseriscono in un più ampio disegno di ammodernamento della rete viaria e ciclabile dell’area romagnola. Un segnale positivo, dunque, per chi ogni giorno si muove tra Forlì e Cesena e per chi guarda con interesse a una mobilità sempre più moderna ed ecocompatibile.
Cristian Nardecchia nella leggenda: 135 miglia in waterbike, tra mare e determinazione
11/06/2025 in News
Civitavecchia – Una sfida estrema, una traversata epica e un uomo che non smette mai di stupire. Cristian Nardecchia, ciclista di Sezze, ha compiuto oggi un’impresa destinata a entrare nella storia dello sport non convenzionale: ha raggiunto Civitavecchia in sella alla sua waterbike, una bicicletta d’acqua progettata per pedalare sul mare, e ha già centrato l’obiettivo che si era posto.
Partito venerdì scorso da Bastia, in Corsica, Nardecchia ha affrontato il mare aperto percorrendo ben 135 miglia nautiche (oltre 250 km) grazie alla sola forza delle gambe e a un’inesauribile volontà. Un’impresa che unisce sport, avventura e resilienza, e che lo consacra tra i pionieri di una nuova frontiera dell’endurance.
Ma il viaggio non è ancora finito. Domani, infatti, Cristian punta alla spiaggia dell’Oasi di Kufra a Sabaudia, dove si concluderà ufficialmente la traversata. Un arrivo simbolico quanto carico di significato, che chiude il cerchio di un percorso iniziato con fatica e visione, e che oggi diventa esempio di tenacia e passione.
Non è la prima volta che Nardecchia sorprende con le sue imprese, ma questa volta ha davvero superato sé stesso. Con questa traversata, scrive un nuovo capitolo della sua incredibile storia di uomo e atleta, dimostrando che i limiti sono fatti per essere superati.
Domani, l’abbraccio del mare e della sua terra sarà il giusto coronamento di una sfida che parla di coraggio, spirito d’avventura e amore per lo sport.
Nuove infrastrutture ciclabili nella Città Metropolitana di Venezia: completati importanti interventi sul tracciato Portegrandi – Ca’ Sabbioni
11/06/2025 in News
Venezia — Si rafforza la rete delle piste ciclabili nel territorio veneziano grazie ai recenti interventi portati a termine dalla Città Metropolitana di Venezia. Nell’ambito del secondo lotto di completamento del percorso ciclabile che collegherà Portegrandi a Ca’ Sabbioni, nelle ultime settimane sono stati conclusi due interventi strategici, destinati a migliorare la mobilità sostenibile e la fruibilità del territorio per ciclisti e pedoni.
Uno dei tratti completati è il percorso ciclabile lungo il fiume Dese, che ora si estende fino a via Ponte Alto, nel Comune di Venezia. Si tratta di un collegamento che valorizza il corridoio fluviale come asse verde di mobilità alternativa, con un tracciato immerso nella natura e facilmente accessibile anche per chi si sposta quotidianamente in bicicletta per lavoro o studio.
Contestualmente, è stato terminato il collaudo della nuova passerella ciclabile sul fiume Zero, in località Zuccarello nel Comune di Marcon. L’opera, attesa da tempo dai residenti e dagli utenti della rete ciclabile, rappresenta un tassello fondamentale per la continuità del percorso, superando uno dei principali ostacoli naturali del tracciato.
L’investimento complessivo per questi interventi ammonta a circa 1.200.000 euro, risorse che confermano l’impegno della Città Metropolitana per lo sviluppo di infrastrutture a basso impatto ambientale e a beneficio della qualità della vita. Le nuove realizzazioni si inseriscono in una più ampia strategia di promozione della mobilità dolce e del turismo lento, che negli ultimi anni ha visto crescere l’interesse verso le ciclovie come strumenti di connessione territoriale e valorizzazione paesaggistica.
Con il completamento di questi segmenti, il percorso ciclabile da Portegrandi a Ca’ Sabbioni si avvicina sempre più al suo assetto definitivo, destinato a diventare uno dei corridoi cicloturistici più significativi della provincia veneziana.
Trento, scontro tra ciclisti sulla ciclabile vicino al casello A22: grave un uomo di 69 anni
10/06/2025 in News
Attimi di tensione questa mattina lungo la pista ciclabile nei pressi del casello autostradale di Trento Sud, dove si è verificato un violento scontro tra due ciclisti. L’incidente è avvenuto poco dopo le 8, in un tratto frequentato ogni giorno da numerosi sportivi e pendolari su due ruote.
La dinamica esatta del sinistro è ancora al vaglio delle forze dell’ordine, ma secondo le prime informazioni due biciclette si sarebbero scontrate frontalmente o lateralmente in circostanze ancora poco chiare. Nell’impatto sono rimasti coinvolti un adolescente di 14 anni e un uomo di 69 anni.
Mentre il ragazzo è stato soccorso sul posto dal personale sanitario e non avrebbe riportato ferite preoccupanti, le condizioni dell’uomo sono apparse subito più gravi. Il 69enne è stato stabilizzato sul luogo dell’incidente e trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Locale per effettuare i rilievi e raccogliere testimonianze utili a chiarire le cause dello scontro. Non si esclude che possano aver inciso la velocità, una distrazione o le condizioni del fondo stradale.
L’episodio rilancia il tema della sicurezza sulle piste ciclabili, in particolare nei tratti urbani e periurbani dove la presenza di utenti molto diversi per età ed esperienza può aumentare il rischio di incidenti. Con l’aumento costante del traffico ciclabile, soprattutto nei mesi estivi, le istituzioni locali sono chiamate a riflettere su eventuali misure preventive, dalla segnaletica alla gestione dei flussi.
Intanto, in città cresce l’apprensione per le condizioni del 69enne, mentre si attende un aggiornamento ufficiale da parte dell’ospedale.
Al via la riqualificazione di via Bersaglio e il nuovo tratto della ciclabile FVG4: cambia la viabilità nel cuore di Udine
10/06/2025 in News
Prenderanno il via quest’oggi i lavori di riqualificazione di via Bersaglio, la piccola ma strategica arteria cittadina che unisce largo del Teatro con via Pracchiuso. L’intervento rappresenta un tassello importante nel piano di valorizzazione urbana della città, con l’obiettivo di rendere più funzionale, sicura e accogliente un’area di passaggio spesso trascurata ma ad alta frequentazione pedonale.
Contestualmente, si apre un nuovo capitolo per la mobilità ciclabile udinese. Lungo via Caneva – proprio di fronte al teatro – sarà infatti tracciato un nuovo segmento della pista ciclabile FVG4. Questo itinerario regionale collega Cividale del Friuli con il Friuli Occidentale, passando attraverso paesaggi storici e naturali di grande valore. Il nuovo tratto si innesterà sulla ciclabile già esistente lungo via Treppo, rafforzando il collegamento verso il centro storico e ampliando la rete urbana dedicata alla mobilità sostenibile.
L’intervento su via Bersaglio comprenderà il rifacimento del manto stradale, una riorganizzazione degli spazi pedonali e interventi di arredo urbano. L’obiettivo è rendere il collegamento tra le due vie più ordinato, sicuro e in linea con il contesto storico-architettonico circostante.
La realizzazione del tratto ciclabile lungo via Caneva rappresenta invece una risposta concreta alla crescente domanda di percorsi sicuri per chi si muove in bicicletta, sia per motivi di svago che per esigenze quotidiane. Il potenziamento della FVG4 in ambito urbano permetterà di creare una continuità più efficace tra i percorsi extraurbani e il cuore della città.
Nei prossimi giorni sono previste modifiche temporanee alla viabilità e possibili disagi per residenti e automobilisti, ma l’amministrazione comunale assicura tempi contenuti per i lavori e promette benefici duraturi per tutta la cittadinanza.
Il progetto si inserisce in un più ampio disegno di rigenerazione urbana che punta su mobilità dolce, qualità degli spazi pubblici e valorizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili. Un cambiamento che, pur partendo da tratti brevi di strada, racconta una visione più ampia della città del futuro: sostenibile, accessibile e a misura d’uomo.
Pedalando tra le meraviglie elvetiche: un viaggio cicloturistico nel cuore della Svizzera
08/06/2025 in Viaggi
La Svizzera è un mosaico perfetto di natura incontaminata, villaggi pittoreschi e infrastrutture impeccabili. Tra i modi più autentici e sostenibili per scoprire il Paese, il cicloturismo si sta affermando come una delle esperienze più emozionanti per viaggiatori di ogni età. Un itinerario particolarmente suggestivo è il percorso che da Lucerna attraversa l’Oberland bernese fino al Lago Lemano: 300 chilometri di pura meraviglia tra montagne, laghi cristallini e pascoli senza tempo.
Da Lucerna ai piedi delle Alpi
Il viaggio parte da Lucerna, città dal fascino fiabesco adagiata sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni. Dopo aver attraversato il celebre Kapellbrücke e respirato l’aria medievale della città vecchia, si inizia a pedalare verso sud, seguendo le ciclabili perfettamente segnalate che costeggiano il lago. La vista sul Pilatus e sul Rigi accompagna ogni colpo di pedale, mentre piccoli villaggi come Weggis e Vitznau invitano a soste rigeneranti.
Verso l’Oberland bernese: natura e silenzio
La seconda tappa conduce verso Interlaken, incastonata tra il Lago di Thun e il Lago di Brienz. È qui che la natura comincia a mostrare il suo lato più spettacolare: cascate impetuose, vallate silenziose e cime innevate si alternano lungo il percorso. Una deviazione a Lauterbrunnen, con le sue 72 cascate, è quasi obbligatoria. I più allenati possono proseguire fino a Grindelwald, dove le pareti dell’Eiger regalano emozioni da alta montagna anche dal sellino della bici.
Dal passo allo Champagne: il fascino della Svizzera francese
Attraversando il passo del Col des Mosses, non troppo impegnativo ma scenografico, si scende verso Montreux. Qui, il paesaggio cambia: i vigneti terrazzati del Lavaux (Patrimonio UNESCO) annunciano l’ingresso nella Svizzera francese. I profumi dell’uva, i colori del lago e l’aria dolce del Lemano trasformano la pedalata in un’esperienza sensoriale. Una visita a Vevey o a Losanna arricchisce l’itinerario con arte, gastronomia e cultura.
Un viaggio su misura per tutti
La bellezza del cicloturismo svizzero è che ogni tratto può essere adattato: grazie all’ottima rete ferroviaria, è facile combinare treni e bici per ridurre le distanze o saltare i tratti più impegnativi. I numerosi bike hotel e le stazioni di ricarica per e-bike lungo il percorso rendono il viaggio comodo anche per famiglie o ciclisti meno esperti.
Una Svizzera che si pedala
In un mondo che cerca equilibrio tra scoperta e sostenibilità, la Svizzera offre un modello esemplare. Pedalare tra le sue valli e i suoi laghi significa non solo viaggiare, ma immergersi lentamente in un paesaggio che sa ancora parlare con la voce del silenzio, del vento tra i boschi e dell’acqua che scorre. Un modo diverso di conoscere un Paese che, dal sellino della bici, mostra forse il suo volto più autentico.
Mobilità dolce: in arrivo una nuova pista ciclopedonale tra Ciserano e Pontirolo
07/06/2025 in News
Un’infrastruttura attesa da tempo sta per prendere forma nella Bassa Bergamasca. Si tratta della nuova pista ciclopedonale che collegherà l’area dell’Adda alla rotatoria del cosiddetto “Missile”, lungo la Strada provinciale Francesca, all’interno del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) della Geradadda. Un intervento strategico, pensato per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti in un tratto ad oggi privo di percorsi protetti.
La scorsa settimana, le amministrazioni comunali di Ciserano (capofila) e Pontirolo hanno approvato in Giunta un accordo di intenti che sancisce la volontà congiunta di procedere con la realizzazione dell’opera. Il tracciato, lungo 1.362 metri, è concepito per rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile e per valorizzare il patrimonio ambientale del territorio attraversato.
Il costo complessivo stimato dell’intervento ammonta a circa 800mila euro. Di questi, 500mila arriveranno da un finanziamento di Regione Lombardia, mentre la Provincia di Bergamo contribuirà con 95mila euro. La quota restante sarà coperta direttamente dai Comuni coinvolti.
Il progetto esecutivo è pronto, ma per procedere con l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo manca ancora il via libera definitivo da parte della Provincia. Un passaggio formale, ma cruciale, per dare il via ai lavori.
L’obiettivo è ambizioso: creare un collegamento sicuro e integrato all’interno di una rete ciclabile più ampia, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di riduzione dell’impatto ambientale della mobilità locale. L’infrastruttura sarà fruibile da cittadini, pendolari, studenti e appassionati di cicloturismo, offrendo un’alternativa concreta all’uso dell’auto privata e migliorando la qualità della vita nei centri urbani coinvolti.
L’iniziativa rappresenta inoltre un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale, capace di attrarre risorse sovracomunali per progetti a beneficio della collettività. Una visione condivisa che guarda oltre i confini amministrativi per costruire un territorio più accessibile, connesso e sostenibile.
Tolmezzo–Amaro–Alpe Adria: via libera definitivo alla nuova pista ciclabile, in arrivo 4,4 milioni di euro
06/06/2025 in News
TOLMEZZO – La Regione Friuli Venezia Giulia conferma il proprio impegno nella promozione della mobilità sostenibile e nella valorizzazione del territorio: con l’assegnazione di ulteriori 2,9 milioni di euro al progetto della pista ciclabile Tolmezzo–Amaro–Alpe Adria, salgono a 4,4 milioni i fondi complessivamente disponibili per l’intervento.
La decisione, illustrata oggi dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, rappresenta un passaggio fondamentale per l’avvio dei lavori sul secondo lotto del tracciato, che si svilupperà lungo l’ex sedime ferroviario dismesso. Presenti alla conferenza anche il presidente e la vicepresidente del Carnia Industrial Park, Gabriele Bano e Laura Zanella, i sindaci di Tolmezzo (Francesco Vicentini), Amaro (Alberto Mainardis) e Villa Santina (Mauro Giatti), il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e il consigliere regionale Manuele Ferrari.
Un’infrastruttura strategica per il territorio
Il progetto si articola in due fasi: il primo lotto, per il quale sono già stati allocati 1,5 milioni di euro, riguarda un tratto di 2,5 chilometri tra la rotonda di via Illegio a Tolmezzo e il Rio Confin, nei pressi dell’ex polveriera di Pissebus. I lavori sono già programmati e il completamento è previsto per gennaio 2026.
Il secondo lotto, finanziato con i nuovi fondi, prevede un’estensione di 6,5 chilometri fino all’imbocco del ponte ferroviario sul Fella, nel comune di Amaro. La conclusione dell’intero percorso ciclabile è attesa per la primavera del 2027.
L’infrastruttura non si limiterà alla realizzazione del tracciato ciclopedonale, ma comprenderà anche interventi significativi di riqualificazione e messa in sicurezza di 38 manufatti esistenti, tra cui sottopassi, ponti e gallerie, nel rispetto delle caratteristiche storiche e architettoniche originali.
Valorizzazione storica e turistica
Oltre all’aspetto funzionale, il progetto mira anche a una valorizzazione culturale del territorio: lungo il percorso saranno installati totem informativi che ripercorreranno la storia della tratta ferroviaria dismessa e metteranno in evidenza gli elementi naturali, paesaggistici e culturali della zona.
Questa iniziativa si inserisce nella strategia regionale di promozione del turismo lento e di recupero delle infrastrutture dismesse a fini sostenibili. La ciclovia Tolmezzo–Amaro sarà inoltre un importante raccordo verso la Ciclovia Alpe Adria, uno dei principali itinerari ciclabili transfrontalieri, consolidando il ruolo della Carnia come nodo strategico per il cicloturismo dell’arco alpino.
Una visione integrata di sviluppo
“Questo intervento rappresenta un modello virtuoso di riuso del patrimonio infrastrutturale esistente e un investimento concreto nella mobilità alternativa”, ha dichiarato l’assessore Zilli. “È un’opera che unisce finalità ambientali, storiche ed economiche, e che risponde all’esigenza di una fruizione moderna e sostenibile del territorio”.
Con l’attuazione di questo progetto, la Carnia compie un passo deciso verso una nuova dimensione di accessibilità, attrattività e sviluppo locale, integrando passato e futuro in un’infrastruttura pensata per durare.