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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 4 settimane, 1 giorno fa

    Lusia, ciclista 70enne investita da un furgone: è grave in ospedale LUSIA – Grave incidente stradale nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 24 settembre, lungo la Provinciale 18, all’ingresso del centro abitato di Lusia, in prossimità del campo sportivo. Poco dopo le 15 una donna di 70 anni, che stava percorrendo la strada in bicicletta, è stata urtata da un furgone guidato da un uomo. L’impatto l’ha scaraventata sull’asfalto: nella caduta ha riportato un violento trauma cranico. Immediato l’intervento dei soccorsi: sul posto sono arrivati i sanitari del Suem 118 con ambulanza e automedica. Dopo le prime cure, la ciclista è stata trasferita d’urgenza all’ospedale di Rovigo, dove è stata ricoverata in codice rosso. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, chiamate a chiarire la posizione del conducente del mezzo e a stabilire eventuali responsabilità. L’episodio ha destato forte apprensione tra i residenti, anche per la pericolosità del tratto Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Pneumatici tubeless: rivoluzione o rischio per il viaggiatore a pedali? Nel ciclismo sportivo i tubeless sono ormai realtà consolidata, ma nel cicloturismo l’adozione è più cauta. Eliminare la camera d’aria promette vantaggi concreti: riduzione delle forature, comfort migliore grazie a pressioni più basse e grip superiore su sterrati e strade dissestate. Per chi viaggia in bikepacking su terreni misti, la differenza si sente eccome. Il tallone d’Achille è la gestione dei problemi in viaggio. Il lattice sigillante funziona bene con piccoli tagli, ma in caso di squarcio più serio si deve comunque inserire una camera d’aria. E qui emergono le complessità: smontare un copertone tubeless incollato dal lattice non è un’operazione sempre rapida, soprattutto sotto la pioggia o con mani stanche dopo ore in sella. Inoltre, il mantenimento richiede ricordi puntuali: rabbocchi di sigillante ogni pochi mesi, pulizia periodica delle gomme e delle valvole. Un impegno che non tutti i viaggiatori sono disposti ad assumersi. C’è però un aspetto che i sostenitori sottolineano: ridurre le forature significa meno fermate indesiderate e più continuità di marcia. Per chi percorre lunghe tratte in solitaria, questa affidabilità vale oro. La verità, forse, sta nel mezzo: i tubeless rappresentano un upgrade interessante per chi affronta terreni misti e viaggi relativamente brevi o in zone ben servite. Per le spedizioni in terre remote, le care vec Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Dinamo al mozzo vs luci ricaricabili: quale sistema conviene al cicloturista? Per chi viaggia in bicicletta, l’illuminazione non è solo una questione di sicurezza, ma anche di autonomia. La scelta tra dinamo al mozzo e luci ricaricabili divide da anni la comunità dei cicloturisti, con argomenti solidi da entrambe le parti. La dinamo al mozzo ha il fascino della continuità: energia infinita finché si pedala, senza preoccuparsi di prese elettriche o powerbank. I modelli moderni hanno un rendimento elevato e una resistenza alla pedalata quasi impercettibile. In più, con appositi adattatori USB, permettono di ricaricare GPS, smartphone o batterie esterne durante la marcia. Lo svantaggio principale è il costo iniziale: una ruota con mozzo dinamo di qualità rappresenta un investimento, oltre al fatto che un eventuale guasto richiede competenze e attrezzatura non sempre reperibili in viaggio. Le luci ricaricabili, invece, offrono leggerezza, costi contenuti e potenze impressionanti grazie ai LED di ultima generazione. Ma presentano un limite evidente: la dipendenza da una presa elettrica. Chi percorre Paesi ricchi di infrastrutture troverà sempre un bar, un campeggio o un ostello dove ricaricare. Ma per chi si avventura in regioni isolate, la gestione dei tempi di ricarica può diventare un pensiero costante, specie con più dispositivi da mantenere vivi. La tendenza tra i viaggiatori più esperti è un approccio ibrido: dinamo al mozzo come fonte principale, luci ricaricabili potenti come backup. Così si uniscono autonomia e sicurezza, evitando di restare al buio in caso di imprevisti. In definitiva, la scelta dipende dal tipo di viaggio. Chi privilegia la lunga distanza autosufficiente difficilmente rinuncerà alla dinamo; chi ama pedalare per qualche giorno su strade ben serv Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Cicloturismo e territorio: quando la bici diventa economia locale Il cicloturismo non è soltanto un’esperienza personale: è un motore economico che sempre più regioni stanno imparando a valorizzare. Un recente rapporto di EuroVelo stima che il settore generi miliardi di euro ogni anno in Europa, grazie a pernottamenti, ristorazione e servizi legati alla mobilità dolce. Per molti piccoli borghi, spesso lontani dalle rotte turistiche tradizionali, il passaggio di cicloturisti rappresenta una risorsa fondamentale. Bed & breakfast che aprono le porte a chi viaggia con le due ruote, aziende agricole che offrono degustazioni lungo i percorsi, botteghe artigiane che ritrovano clienti grazie al flusso lento delle biciclette. Non è un caso che diverse amministrazioni stiano investendo in piste ciclabili, segnaletica dedicata e progetti di “bike friendly hospitality”. Dove arriva la bici, arrivano anche nuove opportunità di sviluppo sostenibile. Il cicloturismo, insomma, non è solo passione: è una rete che unisce chi pe Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    La rivoluzione silenziosa delle e-bike nel cicloturismo Negli ultimi anni le biciclette elettriche hanno smesso di essere una curiosità per diventare una presenza stabile sulle strade e nei viaggi. Se un tempo il cicloturismo era considerato un’attività “da allenati”, oggi l’arrivo delle e-bike ha aperto le porte a un pubblico molto più vasto. Non si tratta solo di tecnologia: è un cambiamento culturale. Con l’assistenza alla pedalata, le distanze diventano accessibili a chi non ha una preparazione sportiva o a chi, semplicemente, vuole godersi il paesaggio senza pensare troppo alla fatica. I dati del settore mostrano che i tour operator che offrono pacchetti con e-bike stanno crescendo a doppia cifra, e gli albergatori iniziano ad attrezzarsi con colonnine di ricarica e servizi dedicati. C’è chi teme che l’e-bike tolga “autenticità” al viaggio. In realtà, dicono gli esperti, permette di allungare gli itinerari, di esplorare zone meno battute e di vivere la bicicletta come mezzo quotidiano, non solo sportivo. Una rivoluzione silenziosa Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    La nuova frontiera del cicloturismo: pedalare per rallentare Negli ultimi anni il cicloturismo è passato dall’essere una nicchia per appassionati a un vero fenomeno sociale. Non è più soltanto un modo alternativo di viaggiare, ma una filosofia che si oppone alla logica del “tutto e subito”. In sella alla bici, il tempo scorre diversamente: ogni chilometro diventa un’esperienza, non un ostacolo da superare. Il cicloturista moderno cerca più di un panorama. Vuole incontrare persone, scoprire tradizioni locali, gustare prodotti tipici e osservare la vita quotidiana nei borghi e nelle campagne. In questo senso, la bicicletta diventa il mezzo perfetto per avvicinarsi ai territori senza filtri: niente vetrini abbassati, niente motore a coprire i suoni, solo la ruota che scorre e il ritmo delle proprie gambe. Le istituzioni hanno iniziato a intercettare questo trend, investendo in infrastrutture e reti ciclabili, ma il vero valore aggiunto rimane la cultura del viaggio lento. Perché in fondo, il cicloturismo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Economia in sella: il cicloturismo come motore dei territori Dietro a ogni pedalata c’è molto più di un’avventura personale. Il cicloturismo, infatti, si sta dimostrando un formidabile volano economico per aree spesso lontane dai flussi del turismo di massa. Secondo le ultime indagini di settore, chi viaggia in bici spende più della media, distribuisce la propria spesa in modo capillare sul territorio e privilegia le piccole strutture ricettive e la ristorazione locale. Questo modello non solo sostiene l’economia rurale, ma favorisce anche uno sviluppo più sostenibile. Lontano dai grandi numeri del turismo balneare o delle città d’arte, il cicloturista cerca autenticità e qualità, premiando chi sa offrire accoglienza genuina e servizi su misura. Non stupisce, dunque, che sempre più amministrazioni vedano nella bicicletta un investimento strategico. Piste ciclabili, bike hotel, punti di ricarica e officine diffuse: ogni intervento contribuisce a costruire un ecosistema che mette al centro non l’automobile, ma la persona. In definitiva, il cicloturismo è più di un trend: è un’opportunità concreta per ridisegnare l’econo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Trento a pedali: in 300 per celebrare la mobilità sostenibile Trento si è trasformata in una città a misura di bicicletta questa domenica, 21 settembre, in occasione di uno degli ultimi appuntamenti della Settimana europea della mobilità. Oltre 300 ciclisti – famiglie, bambini, sportivi e semplici appassionati – hanno colorato le strade con una lunga pedalata collettiva, portando entusiasmo e un messaggio chiaro: un futuro più sostenibile passa anche dalle due ruote. Il percorso di circa dieci chilometri ha attraversato le tre circoscrizioni urbane, offrendo ai partecipanti l’opportunità di scoprire la città da una prospettiva diversa, lontana dal rumore dei motori e più vicina al ritmo lento della pedalata. Non sono state necessarie chiusure permanenti al traffico: la viabilità è stata sospesa soltanto durante il passaggio del gruppo, permettendo così una convivenza ordinata tra ciclisti e automobilisti. La partenza, festosa e animata, è avvenuta in piazza Piedicastello, dove musica e intrattenimento hanno dato il via all’iniziativa. L’atmosfera era quella di una festa di comunità, in cui il pedalare insieme è diventato non solo un gesto sportivo, ma soprattutto un simbolo di partecipazione e sensibilità verso l’ambiente. La giornata ha dimostrato come eventi di questo tipo possano incoraggiare uno stile di vita più sostenibile e rafforzare il senso di appartenenza a una città che punta sempre più su soluzioni di mobilità alternative e rispettose del territorio. Trento, alme Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Crevalcore, furgone pieno di biciclette: i Carabinieri ne recuperano 23 Via del Bottazzo, Crevalcore – Stava caricando biciclette su un furgone insieme ad altri due uomini quando un cittadino, insospettito dalla scena, ha deciso di chiamare i Carabinieri. È così che i militari della stazione locale sono intervenuti, trovandosi davanti a 23 biciclette stipate nel mezzo, tutte di dubbia provenienza. I tre uomini, descritti come di origine magrebina, sono stati identificati sul posto. Le prime verifiche hanno già portato alla restituzione di tre biciclette rubate ai legittimi proprietari. Le restanti venti si trovano ora presso la caserma di via Matteotti 115, in attesa di ulteriori riscontri. Chi ha recentemente subito il furto della propria bici è invitato a prese Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Il Cicloturismo in Veneto: Un Settore in Crescita e Prospettive Future Il cicloturismo sta vivendo una fase di grande espansione, rappresentando una delle tendenze più promettenti nel turismo contemporaneo. Questo modello di viaggio, che unisce sostenibilità, esplorazione dei territori e sostegno alle economie locali, trova nel Veneto uno degli scenari ideali per il suo sviluppo. Con la sua vasta rete di ciclovie e una ricca offerta paesaggistica, la regione è già tra le più attrezzate per rispondere a questa crescente domanda. Il 23 settembre 2025, a Venezia Marghera, si è svolto l’evento “Verso un turismo sostenibile e competitivo: scenari e opportunità del cicloturismo per il Veneto”. Organizzato dal sistema camerale veneto e dalla Regione, il convegno ha visto la partecipazione di operatori, istituzioni e stakeholder del settore. Durante l’incontro, Paolo Pinzuti, fondatore di Bikenomist e ideatore della Fiera del Cicloturismo, ha condiviso le sue strategie per il rafforzamento del cicloturismo, raccontando modelli di successo e prospettive future per il settore. L’incontro ha anche offerto l’occasione di fare il punto sui progressi ottenuti grazie al Fondo Perequativo Sostegno al Turismo, con il finanziamento di progetti che hanno migliorato le infrastrutture ciclabili e creato percorsi tematici in tutta la regione. La discussione ha evidenziato come, attraverso una rete ben integrata tra istituzioni e operatori, il Veneto possa diventare un hub di riferimento per i cicloturisti italiani e internazionali. Con un settore in forte crescita, l’evento ha sottolineato l’importanza di continuare a investire in sostenibilità, innovazione e collaborazioni locali, per trasformare il cicloturismo in una risorsa strategica per l’economia veneta e promuovere un modello di turis Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese fa

    Castiglione di Ravenna: ciclista cade durante l’allenamento per l’Ironman, è grave Doveva essere un giorno di allenamento come tanti, invece si è trasformato in un incubo. Intorno a mezzogiorno di oggi, lungo la strada provinciale Cervese, un ciclista impegnato nella preparazione per l’Ironman è caduto violentemente, riportando un grave trauma cranico. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato superato da un camion all’altezza del rettilineo dell’autovelox, in direzione Cervia. Nessun impatto diretto, ma il passaggio ravvicinato del mezzo pesante avrebbe generato un vuoto d’aria tale da spingerlo contro il muretto che separa la carreggiata dalla ciclabile. La caduta è stata pesante: immediato l’intervento dei soccorsi, che lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale. Un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza di chi si allena su strada. A volte basta poco nemmeno un urto, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Lungo il Po in Bicicletta: Un'Avventura Tra Storia e Natura" Per chi cerca un itinerario che mescoli storia, natura e tradizione, la Ciclovia del Po è una delle scelte ideali. Questo percorso ciclabile, che segue le rive del fiume Po, si estende per oltre 600 km, da Torino a Venezia, attraversando una varietà di paesaggi che spaziano dalle pianure della Pianura Padana, ai piccoli borghi storici, fino alle lagune venete. Un viaggio che permette di scoprire una delle arterie vitali del paese, una vera e propria “autostrada verde” che collega città d’arte, natura incontaminata e tradizioni millenarie. Un itinerario immerso nella natura e nella storia Il percorso,che può essere affrontato in diverse tappe, offre al cicloturista la possibilità di immergersi nella vita del fiume, esplorando piccoli paesini, scoprendo antiche ville e castelli che punteggiano le rive, e visitando città ricche di arte e cultura, come Cremona, Mantova e Ferrara. Ogni tappa racconta una storia, un pezzo di storia d’Italia, dai fasti del Rinascimento ai giorni nostri. Non mancano le aree protette, come il Parco del Po, dove la natura si presenta in tutta la sua bellezza, tra pioppeti, canneti e zone umide, habitat ideale per numerose specie di uccelli migratori. Tra gastronomia e tradizione Lungo il percorso, è possibile fermarsi per assaporare le specialità gastronomiche delle varie regioni che attraversa la ciclovia. Dalla riserva di anguilla di Comacchio, al famoso risotto alla mantovana, fino ai salumi e formaggi tipici delle province del Po, ogni piatto racconta una storia legata al territorio e alle tradizioni locali. Non mancano le occasioni di assaporare un bicchiere di Lambrusco o di Prosecco, i due celebri vini delle terre emiliane e venete. Un viaggio nella serenità Lungo la Ciclovia del Po, il ciclista può godere di un ritmo tranquillo e rilassato. Lungo la strada, non mancano piccole aree attrezzate dove fermarsi per un picnic o per godere della vista sul fiume, che scorre placido ma maestoso, mentre le cicogne nidificano nei campi e i ponti storici raccontano secoli di storie. La Ciclovia del Po è il percorso ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana, per immergersi in una dimensione più lenta, tra natura e cultura, senza dimenticare il piacere di scopri Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    In sella tra le Dolomiti: Un Viaggio in Bicicletta lungo la Ciclabile delle Dolomiti Per gli appassionati di cicloturismo, le Dolomiti rappresentano un vero e proprio paradiso. Un paesaggio mozzafiato che, grazie alla Ciclabile delle Dolomiti, si può percorrere senza fretta, assaporando ogni curva e ogni vista. La ciclabile, che si snoda lungo circa 150 km, collega i suggestivi territori dell’Alto Adige e del Trentino, passando attraverso le valli più belle e rinomate delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Un itinerario adatto a tutti Il percorso, che si sviluppa prevalentemente su strade secondarie a basso traffico, è adatto a tutti i livelli di ciclisti. Si può partire da Bolzano, percorrendo la valle dell’Isarco, o scegliere un punto di partenza più a nord, come Bressanone o Chiusa. Lungo il tragitto, il cicloturista ha la possibilità di scoprire non solo panorami incredibili, ma anche borghi storici, castelli medievali e chiese affrescate, tutte gemme che raccontano la storia di un territorio ricco di cultura e tradizioni. La ciclabile: natura e cultura si incontrano Il percorso è un invito alla lentezza: il cicloturismo qui non è solo sport, ma un modo per immergersi nella cultura locale e nella natura incontaminata. Durante il viaggio, non mancano aree di sosta dove poter degustare i piatti tipici delle valli dolomitiche, come lo speck, i canederli e i formaggi locali. E poi, per chi vuole fare una deviazione, c’è la possibilità di raggiungere il lago di Braies, una delle meraviglie naturali più iconiche delle Dolomiti, famosa per le sue acque turchesi. Un’esperienza unica Alla fine della giornata, il ciclista può fermarsi in uno degli accoglienti rifugi alpini per godere del panorama, magari sorseggiando un buon vino locale, mentre la luce dorata del tramonto illumina le cime delle montagne. La Ciclabile delle Dolomiti è il perfetto equilibrio tra attività fisica, natura, cultura e gastronomia, un viaggio che reste Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    L’interno selvaggio: i laghi di Plitvice e i parchi naturali Non solo mare: l’entroterra croato sorprende con percorsi immersi in una natura incontaminata. Nei pressi del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, dichiarato Patrimonio UNESCO, si trovano itinerari ciclabili che permettono di pedalare accanto a cascate spettacolari e foreste fitte. Un’alternativa ideale per chi preferisce il silenzio dei boschi al rumore delle onde. Un paradiso per il cicloturismo In Croazia le piste ciclabili stanno crescendo di anno in anno e sempre più strutture ricettive offrono servizi dedicati ai viaggiatori in bici. La varietà dei paesaggi dal mare alle montagne, dalle isole ai parchi rende il Paese adatto sia agli sportivi più esperti sia alle famiglie che cercano itinerari più tranquilli. Pedalare in Croazia significa lasciarsi sorprendere a ogni curva: da un lato l’Adriatico scintillante, dall’altro la natura che si conserva autentica. Un viaggio lento, a ri Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Croazia in sella: i percorsi cicloturistici più belli tra mare e natura La Croazia non è soltanto sinonimo di coste spettacolari e borghi medievali affacciati sull’Adriatico: negli ultimi anni si è imposta come una delle destinazioni europee più apprezzate per il cicloturismo. Tra isole profumate di lavanda, sentieri che si snodano lungo scogliere e parchi naturali immersi nel verde, i percorsi in bici offrono un mix di avventura, cultura e relax. La Dalmazia tra mare e storia Uno degli itinerari più suggestivi corre lungo la costa dalmata, con partenza da Spalato. Pedalare tra le antiche mura romane della città e spingersi verso Dubrovnik significa attraversare un paesaggio in cui l’azzurro del mare si alterna agli uliveti e ai vigneti. Le tappe sulle isole di Hvar e Korčula, raggiungibili in traghetto, permettono di scoprire strade panoramiche che si affacciano sul mare cristallino, ideali per chi cerca emozioni forti e panorami indimenticabili. Istria: un mosaico di colori e sapori A nord, la penisola istriana è perfetta per chi ama unire sport e gastronomia. Qui la “Parenzana”, un’ex ferrovia riconvertita in pista ciclabile, si snoda per 123 chilometri da Trieste a Parenzo, attraversando dolci colline, vigneti e borghi di pietra. Ogni sosta diventa occasione per assaggiare vini locali e specialità a base di tartufo, Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Gravel: la nuova frontiera del cicloturismo avventuroso Nata come disciplina di nicchia negli Stati Uniti, la gravel bike ha conquistato in pochi anni il cuore degli appassionati europei. Telaio robusto, gomme più larghe, geometria pensata per affrontare lunghi percorsi misti: non è una bici da corsa, non è una MTB, ma una sintesi che apre infinite possibilità. In Italia il fenomeno è esploso: eventi come la “Nova Eroica” in Toscana o la “Jeroboam” in Franciacorta radunano ogni anno migliaia di ciclisti da tutta Europa. Non si tratta di gare, ma di avventure collettive su strade bianche, sterrati e sentieri che attraversano boschi e colline. La filosofia è semplice: libertà e scoperta. Chi pedala su gravel non cerca la velocità, ma la possibilità di andare “oltre l’asfalto”, di deviare da un percorso segnalato per esplorare un borgo, un mulino abbandonato, un argine dimenticato. È un ritorno al ciclismo come esplorazione, dove la traccia GPS è solo una guida e non un vincolo. Il boom della gravel ha anche un risvolto economico. Alcune regioni stanno investendo per promuovere i propri percorsi sterrati: in Veneto è nato il progetto “Terre di Gravel”, in Sardegna la “Sardinia Gravel Trail”. Non solo itinerari, ma anche accoglienza su misura: bike hotel, officine lungo i percorsi, servizi di trasporto bagagli. Il messaggio è chiaro: il cicloturismo del futuro sarà sempre più avventuroso, lento e capace di unire sport e scoperta. La gravel non è un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Tra vigne e borghi: il cicloturismo che riscopre l’Italia minore Un’Italia meno nota, fatta di strade bianche, vigne che si arrampicano sui colli e borghi che sembrano usciti da un affresco medievale, sta diventando la nuova meta dei cicloturisti. Secondo l’ultimo rapporto Isnart-Unioncamere, il cicloturismo nel nostro Paese vale ormai oltre 7 miliardi di euro l’anno. Ma ciò che sorprende è il cambio di rotta: non più solo grandi ciclovie europee come l’Adige o la Via Francigena, bensì un crescente interesse per i territori “minori”. In Piemonte, ad esempio, il “Giro del Barbaresco” offre 75 chilometri tra vigneti e cascine storiche, mentre in Umbria la “Greenway del Nera” si snoda lungo le sponde di un fiume cristallino, passando per abbazie millenarie. Itinerari che non richiedono grandi imprese sportive, ma un passo lento e la voglia di perdersi in panorami intatti. A favorire questa tendenza è anche la crescente diffusione delle e-bike, che permettono a un pubblico più ampio di affrontare salite e sterrati senza timore. “Il cicloturista di oggi cerca autenticità, non performance” spiega un operatore di tour in bicicletta del Chianti. “Vuole conoscere i produttori locali, fermarsi a un mercato di paese, assaggiare un vino nel luogo in cui nasce”. Il risultato è un turismo sostenibile, che genera valore economico senza snaturare i luoghi, e che restituisce dignità a strade secondarie, sentieri e borghi che rischiavano l’abbandono. Un nuovo mo Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Dolomiti in sella: pedalare tra le montagne patrimonio UNESCO Pedalare tra le Dolomiti è un’esperienza che va oltre il semplice cicloturismo: è un viaggio dentro un paesaggio che unisce natura, storia e sfida sportiva. Ogni curva regala panorami che tolgono il fiato, mentre i tornanti raccontano la fatica e la passione di generazioni di ciclisti. Il percorso: dal Passo Gardena al Pordoi L’itinerario classico parte da Corvara, nel cuore dell’Alta Badia, e attraversa i passi più iconici delle Dolomiti. Si comincia con il Passo Gardena, che apre lo sguardo sulle vette del Gruppo Sella, per poi scendere in Val Gardena. Da qui si prosegue verso il Passo Sella, con i suoi 2.244 metri e le vedute spettacolari sul Sassolungo. Il giro continua con l’ascesa al Passo Pordoi, una delle salite leggendarie del Giro d’Italia. Qui, tra le 33 curve che salgono da Arabba, la fatica incontra la memoria sportiva: al passo, una stele ricorda il “Campionissimo” Fausto Coppi. Emozioni e suggestioni Il bello di pedalare sulle Dolomiti non è solo la conquista della vetta, ma anche la varietà di esperienze lungo il percorso: borghi ladini, malghe che offrono formaggi e speck, prati fioriti che in estate si colorano come un mosaico naturale. Ogni sosta diventa occasione per respirare cultura e tradizione, oltre che per ricaricare le energie. Per chi è adatto Il percorso richiede buona preparazione fisica: sono oltre 50 km con dislivelli impegnativi. Ma esistono anche versioni più brevi o assistite, con e-bike e navette per chi vuole vivere l’esperienza senza l’assillo della performance. Consigli pratici Periodo migliore: da giugno a settembre, quando i passi sono liberi dalla neve. Eventi: da non perdere il Sellaronda Bike Day, giornata in cui le strade vengono chiuse al traffico motorizzato. Attrezzatura: abbigliamento a strati, borraccia sempre piena e un buon s Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Genova, pedalando tra mare e colline: il fascino del percorso ciclabile del Ponente Un itinerario che unisce il respiro del mare alla quiete dei borghi: è il percorso ciclabile che attraversa il ponente genovese, tra Voltri, Pra’ e Pegli, una delle tratte più apprezzate dai cittadini e dai cicloturisti. Il tracciato corre in gran parte lungo la linea di costa, sfruttando la passeggiata a mare e collegandosi a tratti di nuova realizzazione. Da una parte il blu del Mar Ligure, dall’altra i giardini, le palme e le ville storiche che raccontano secoli di storia. L’itinerario è pianeggiante e adatto a tutti, dalle famiglie con bambini ai ciclisti più allenati, con aree di sosta e punti panoramici ideali per una pausa. Particolarmente suggestivo il tratto di Pra’, dove la pista corre accanto al porto turistico e si apre verso il mare con scorci che ricordano piccole riviere. A Pegli, invece, la pedalata si accompagna al profilo ottocentesco del lungomare, tra stabilimenti balneari e gelaterie storiche. Il percorso non è solo tempo libero, ma anche mobilità sostenibile: molti residenti lo utilizzano quotidianamente per spostarsi in bicicletta verso scuole, uffici e stazioni ferroviarie, riducendo traffico e inquinamento. Il Comune, insieme ai Municipi, sta lavorando per potenziare ulteriormente la rete, collegando i tratti già esistenti con nuove piste verso il centro città. L’obiettivo è creare un vero e proprio asse ciclabile che renda Genova più accessibile e vicina al modello delle grandi città europee. Pedalare nel Ponente diventa così non solo un’occasione di svago, ma anche un modo per scoprire una G Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 mese, 1 settimana fa

    Ascoli pedala verso il futuro: nasce la ciclovia che unisce stazioni e servizi ASCOLI – Una città che si muove meglio è una città che respira meglio. Con questa convinzione la giunta comunale ha dato il via libera alla candidatura di Ascoli al bando del Ministero dei Trasporti per il finanziamento delle ciclovie urbane intermodali. Il progetto presentato non è un semplice tracciato di asfalto, ma un tassello di una visione più ampia: la “Ciclovia Urbana Intermodale – Stazioni e Servizi”. L’idea è quella di completare e potenziare la rete ciclabile già avviata con MobilitAP, cucendo insieme punti nevralgici della mobilità cittadina. Il nuovo percorso collegherà piazza Immacolata con la stazione ferroviaria di San Filippo, fino ad arrivare al cuore pulsante degli spostamenti: la stazione centrale e l’autostazione dei bus. Non solo pista ciclabile, quindi, ma una vera spina dorsale per un sistema di trasporti che vuole essere integrato e sostenibile. “Mettere la bicicletta al centro significa offrire alternative concrete, alleggerire il traffico e rendere la città più vivibile”, sottolineano dal Comune, che ha lavorato al progetto in sinergia con la Fiab. Se il bando darà esito positivo, Ascoli potrà contare su un corridoio verde capace di accompagnare studenti, pendolari e turisti nei loro spostamenti quotidiani, unendo la praticità della bici con l’efficienza del trasporto pubblico. Un passo che porta la città un po’ più vicina all’Europa delle due ruote, dove pe Continua a leggere

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