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Pizzorne da Matraia

Pizzorne da Matraia la salita chiama

15/07/2022 in Diario di Viaggio, Percorsi

raggiungere l’altopiano delle Pizzorne è sempre una bella sfida da 80 metri di dislivello a quasi 1000 in pochi km farlo da Matraia è un ottimo allenamento. sei km di pura pazzia una buona preparazione per il San Pellegrino in Alpe, e tutte le vere salite


Siamo una squadra fortissimi

OooKkappa Signori Si Pedala

03/11/2021 in Eventi, News, Territorio

OooKkappa … Signori Si Pedala

Vorremmo condividere con voi la bellezza di una persona che, nel momento in cui è venuta a mancare, ci ha unito tanto quanto ha fatto in vita … anzi, forse di più.
Il nostro carissimo amico Maurizio Signori.
Purtroppo, qualcosa di orrendo lo ha strappato troppo presto da questa esistenza terrena, ma non dai nostri cuori, e il suo ricordo, presenza costante dentro di noi, ci ha spinto a creare un evento che lo ricordasse, caratterizzato dallo stesso spirito con il quale Maurizio ci accoglieva sempre in casa sua, aprendoci le porte della sua dimora ma, più che altro, dell’anima.

OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
EMP Cycling Team
EMP Cycling Team
Lupo diaccio
Lupo Diaccio

Questa in sostanza è l’OooKkappa … Signori Si Pedala … non una semplice cicloturistica, ma qualcosa di più: una festa tra amici, un banchetto, un momento di condivisione, di felicità e svago, di voglia di stare assieme.
Prima di passare a descrivere questa che per noi è stata veramente una festa, vorremmo fortemente ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che, con la loro presenza e il loro calore, hanno contribuito a rendere questo bellissimo giorno ancora più speciale. Grazie di cuore!

ASD Pinocchio Extreme
ASD Pinocchio Extreme
OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
OooKkappa Signori Si Pedala
Macelleria Bianchi
Macelleria Bianchi

L’OooKkappa quest’anno è giunta alla sua quarta edizione con un crescendo di partecipanti di anno in anno: un evento che stavolta ha visto la partecipazione di 220 … forse 230 cicloamatori, ma noi non siamo schiavi dei numeri e delle statistiche, bensì del grado di benessere che tutto questo solitamente riesce ad infondere ai partecipanti. E ci permettiamo umilmente di dire che, anche quest’anno, l’obiettivo è stato raggiunto!
Ma oltre alla questione emozionale, un altro grande protagonista dell’evento è stato sicuramente il percorso. Complice una situazione meteo decisamente favorevole, che ha reso ancor più gradevole la pedalata, anche stavolta il percorso si è snodato prevalentemente per le colline di Montecarlo, tra strade bianche, sentieri più o meno impegnativi, e un po’ di asfalto praticamente privo di circolazione ordinaria di autoveicoli. Commentare o descrivere la poesia dei paesaggi che si susseguono lungo tutto il percorso è tutt’altro che facile: l’alternanza tra macchia mediterranea ben marcata e sentieri dal terreno argilloso, tra paesaggio aperto sulla piana lucchese che fa da sfondo ai vigneti famosi per il “nettare” di Montecarlo rinomato in tutta Italia, e mulattiere secolari che traghettano il biker in mondi diversi e paralleli … Il tutto nei 26Km che hanno caratterizzato la cicloturistica, per un dislivello complessivo che sfiora i 600m. Un percorso dedicato, comunque, ad un’utenza con un minimo di preparazione nell’affrontare sentieri ripidi e con un fondo talvolta impegnativo nella parte boschiva.

La Sifa SPA di San Salvatore, azienda di packaging a livello internazionale, già di proprietà di Maurizio, ha fatto da altare perfetto alla manifestazione. E’ una location ideale che tutti gli anni ci accoglie e che, grazie all’ausilio di Alessio Spadoni dipendente della suddetta che ci supporta in tutte le esigenze di logistica, diventa il centro della nostra festa, la partenza e l’arrivo, il momento di contatto per chi cerca un attimo di serenità e svago dalla routine quotidiana.

MTB Montecatini A.S.D
MTB Montecatini A.S.D.
Team Giovannelli
Team Giovannelli
A.S.D. I Nani Svizzeri - Valleriana MTB
A.S.D. I Nani Svizzeri – Valleriana MTB

E’ inoltre doveroso fare un grandissimo plauso alla famiglia Bianchi che fin dalla prima edizione porta a godere tutti i palati che intervengono all’OooKkappa con la mitica PORCHETTA, vero must e attrazione dell’evento, che viene servita con pane fresco o bruschette di pane toscano ed olio di oliva novello. E non possiamo infine dimenticare le brioches con caffè annesso che la mattina i neoiscritti hanno trovato sotto il gazebo del ristoro, né non citare la birra che può essere consumata a volontà a fine pedalata.

Insomma … come vedete non abbiamo parlato troppo dell’aspetto sportivo perché, ma l’avrete ormai capito, in questo caso la bici è solo una scusa che ci permette di ritrovarci assieme, in una grande festa, a godere della compagnia di tutti.
Venite quindi a trovarci per l’ OooKkappa 2022 … siete tutti invitati, noi vi aspettiamo a braccia aperte!

“Sarà Meraviglioso…”
(cit. Maurizio Signori)

Gravel Castello di Monteriggioni

Gravel Castello di Monteriggioni

17/10/2021 in Eventi, News

La Gravel Castello di Monteriggioni è una cicloturistica pura, senza tratti cronometrati dove si pedala per il gusto di viaggiare e scoprire uno dei borghi più belli d’Italia. Proprio questa caratteristica con l’arrivo e la partenza dentro una fortezza medievale fanno della Gravel Castello di Monteriggioni un evento unico e se uniamo anche una giornata meteorologicamente stupenda e i tre ottimi percorsi proposti dall’organizzatore (e amico) Andrea Leonardi, ci rendiamo contro di essere di fronte ad un evento da non perdere.

I tre percorsi erano così strutturati:
Corto: 43 Km con 600 metri di dislivello
Medio: 69 Km con 1400 metri di dislivello
Lungo: 114 Km con 2600 metri di dislivello

Il percorso “corto” ce lo descrive Raffaele Vrenna: con i suoi 43 km era consigliato per tutti coloro che avessero voluto godere delle bellezze del territorio senza che fosse richiesta una particolare preparazione atletica (tanto che un bambino di sette anni accompagnato dal papà è riuscito a percorrerlo tutto in sella alla sua mountain bike). Scendendo dal Castello di Monteriggioni la traccia percorreva un tratto molto suggestivo della ciclabile per Castellina Scalo, proseguendo poi nel territorio che lambisce la Montagnola Senese, in cui il paesaggio si alterna tra boschi di Lecci, olivete e vigne. Raggiunto il villaggio di Strove dopo il primo dei due “impegnativi” tratti in salita di tutto il percorso, si ritornava verso Monteriggioni attraversando l’incantevole Badia Isola da cui i ciclisti hanno potuto percorrere uno dei tratti più suggestivi della Via Francigena. Raggiunta la Cassia, dopo pochi chilometri di asfalto la traccia virava verso Lornano tornando sullo sterrato e percorrendo l’ultima salita impegnativa si è raggiunto il tratto più panoramico di tutto il percorso: la strada sterrata infatti correva sul crinale delle colline tipiche del Chianti con distese di vigneti da ambo i lati che in questa stagione si colorano di tutte le tonalità tipiche dell’autunno. Prima di “riscendere” verso Monteriggioni, i partecipanti sono stati invitati a fermarsi per un ricchissimo ristoro offerto nella splendida cornice dell’Oasi di Vallechiara, proseguendo poi verso la fine del percorso nella Piazza del Castello di Monteriggioni da cui il tutto era cominciato!

Il nostro gruppo, quello della Randonnée di Pinocchio con il suo completo color vinaccia, ha deciso di sposare appieno lo spirito di questa Gravel con un giusto compromesso tra fatica e divertimento facendo il percoso “medio“.Il percorso “medio” era senza dubbio degno di nota: disegnato bene, curato in tutti i dettagli e soprattutto pensato lungo un tracciato diverso rispetto a quelli visitati poco tempo fa sia con l’Eroica che con le Strade Bianche.
Per quanto appunto la cura dei dettagli sia nel DNA della Gravel Castello di Monteriggioni, qualche disagio dovuto alla rimozione dei cartelli c’è stato, specie nell’individuazione sia del percorso che del ristoro che comunque dice essere stato grandioso.

Infine era disponibile percorso “lungo” che come ci racconta Jhonny Bocaccci che l’ha fatto, non è da sottovalutare con i suoi 120 km. Il tracciato attraversava nella prima parte i castagneti della Montagnola Senese e nella seconda i vigneti del Chianti.
Le salite non erano affatto impossibili ma erano molte, le discese richiedevano un po’ di attenzione mentre di pianure non ce n’erano proprio! Punto più bello? La discesa dello Sparviero che porta in “folle picchiata” all’ omonimo casale. Quest’anno i colori sono stati quelli caldi dell’Autunno, caldi come l’accoglienza ricevuta da tutto il Gravel Bike Siena organizzatore dell’evento.

Il nostro gruppo è partito alle 8.45, un po’ prima rispetto alla tabella di marcia, ma sotto uno stupenda alba, fredda con soli 4° (ma è metà ottobre…), ma dopo la prima salita di 4 Km il freddo è subito sparito lasciando spazio alla meraviglia del territorio senese.

Un successo anche di pubblico: circa 800 partecipanti con tantissime Gravel, (sinceramente non ho mai visto così tante gravel in un solo evento) anche se era possibile partecipare con qualsiasi tipo di biciclette dalle storiche, alle e-bike alle mountain bike.

Parlando con l’amico Andrea Leonardi (organizzatore dell’evento) ci ha confermato che molto probabilmente anche per il prossimo anno sarà scelto il mese di ottobre (14, 15 e 16) e sono sicuramente date di segnare in rosso sul calendario. Abbiamo molto apprezzato la scelta di fare l’evento il sabato perché permette a chi viene da lontano di godersi la domenica e rientrare con tutta tranquillità.

L'Eroica 2021 - XXIV Edizione

Eroica 2021 – XXIV Edizione

05/10/2021 in Diario di Viaggio, News, Territorio, Viaggi

🌈 L’Eroica 2021 – XXIV Edizione❤️

L’edizione 2021 dell’Eroica è stata senza dubbio diversa dalle precedenti, rimandata, trasformata e divisa in più giorni, non ha comunque perso il suo glorioso fascino. Quest’anno, a differenza delle 5 edizioni precedenti l’ho vissuta non da solo ma con un grande gruppo di amici, gli stessi con cui condivido i tanti km in bicicletta durante tutto l’anno.

L’Eroica comincia sempre con l’arrivo a Gaiole, un piccolo paese chiantigiano nel cuore della Toscana che per un giorno all’anno si trasforma, passando dagli abituali 2756 abitanti a oltre 20.000 date le tante presenze a questo unico evento.

Come dicevo, la mia VI° Eroica consecutiva è stata decisamente strana: divisa in giorni ed orari di partenza per combattere questa pazzia diffusa chiamata Coronavirus, all’insegna quindi del distanziamento sociale, ossia agli antipodi dello stile eroico fatto dal vivere assieme, fare esperienze comuni con compagni di viaggio che magari vediamo solo una volta all’anno ma che condividono la passione per questa magnifica avventura.

Con i miei compagni d’avventura ci siamo ritrovati un po’ alla spicciolata dopo che ognuno di noi ha eseguito le varie procedure previste, dal ritiro del pettorale e del pacco gara, gli immancabili tamponi, per poi finalmente ritrovarsi davanti ad un paio di buone birre a scattare le “foto di classe” di rito davanti dal cartello dell’Eroica, pronti per i vari acquisti eroici.

L’indomani sappiamo già che il tempo sarà clemente, ci sarà il sole di ottobre che ancora sa scaldare e accoglierci in questo spicchio di Toscana, resta solo da cercare di riposare qualche ora prima di affrontare l’agguerrita Eroica con le sue Sante Marie e le sue discese impegnative.

Eccoci finalmente al sabato, il giorno della partenza. Anche questa è una novità ma quasi piacevole dato che ci regalerà la domenica per riprendersi e riposarsi.

Possiamo scegliere uno dei tre percorsi previsti dagli organizzatori:

  • Lungo L’Eroico 209 km partenza libera dalle 4:30 alle 5:00 riservato Biciclette antecedenti anni 1930. – Sabato 2 Ottobre
  • Lungo L’Eroico 209 km partenza libera dalle 5:00 alle 6:00 – Sabato 2 Ottobre
  • Medio CRETE SENESI 135 km partenza libera dalle 6:00 alle 7:00 – Sabato 2 Ottobre

Per noi quindi la partenza è fissata per le 6.00 del mattino, forse un po’ tardi perché perdiamo il fascino del freddo della notte, ma avremo comunque il premio che solo l’alba sa regalare.

Certo che anche la partenza è diversa dal solito, siamo pochi alle 6.15 e non siamo nella piazza del paese ma lungo una via parallela, ma poco importa: il tempo di fare il primo timbro e finalmente partiamo.

I primi km sono già complicati: è molto freddo, cominciano subito le prime forature e combattiamo contro le lampadine che non funzionano. In pochi chilometri tutte le certezze del giorno prima svaniscono rapidamente ma so benissimo che la salita verso il Castello di Brolio ci darà il giusto riscaldamento per proseguire il lungo viaggio anche se le differenze con le altre edizioni si vedranno anche nei ristori che saranno meno e con molta meno toscanità, un altro prezzo da pagare al Covid.

La prima discesa presenta già il conto alle vecchie biciclette eroiche, i sassi appuntiti feriscono gli antichi tubolari e lasciano molti partecipanti a sistemare le numerose forature.

Tornando per un attimo ai ristori, sicuramente hanno perso il gusto eroico delle precedenti edizioni ma sono gestiti al meglio: le file sono composte e veloci; ovviamente sono vietati gli assembramenti, quindi non possiamo fermarci ma scorrere per lasciare spazio agli altri partecipanti.

In fondo però l’essenza dell’Eroica resta immutato: l’Eroica è la metafora della vita, un percorso, un’esperienza di vita che ogni ciclista dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Le altre difficoltà arrivano con le famose strade bianche, sono mesi che non piove e quindi il fondo è particolarmente secco ed è molto facile forare. Inoltre le ruote affondano facilmente non appena esci dal sentiero stretto nel mezzo o ai bordi della strada che si crea man mano che le biciclette passano, il top sarebbe stata una buona piovuta nei giorni precedenti, ma intanto ci godiamo questo sole di ottobre.

Se le salite sono dure, le discese sono complicate e pericolose. Il nostro gruppo si sfalda rapidamente, rimaniamo in tre, poi solo in due e nel rispetto dei tempi delle salite e delle discese, arriveremo così al traguardo.

Il traguardo dell’Eroica è diverso da tutti gli altri, non si tratta di una sfida contro al tempo, ma contro se stessi, la parola d’obbligo è arrivare sani e salvi con il mezzo più in ordine possibile.

Il mio vantaggio è che conoscevo il percorso e anche se quest’anno è in parte cambiato, restato immutato nella sua bellezza specie durante il passaggio dalla Piazza dal Campo.

”SIGNORI, CONTINUATE A COLTIVARE LA BELLEZZA”

L’arrivo, glorioso ed eroico è alle 13.20 nello splendore di Gaiole in Chianti; resta solo da ricomporre il gruppo e mangiare qualcosa tutti assieme. La fatica diventa solo un ricordo e la testa viaggia subito verso l’edizione del prossimo anno, programmando sia il dove che dove il come… “Che fantastica storia è la vita” cantava Antonello Venditti nella speranza che il Covid nel frattempo sia diventato solo un brutto ricordo e che tutto torni come prima perché l’esperienza Eroica per sua natura deve essere vissuta in piena libertà armonia ed amicizia.

Viva l’eroica viva la condivisione dello sport della fatica dell’armonia e dell’amicizia.

Eroica ci vediamo il prossimo anno.

Paolo Pagni

Giro dei laghi della Garfagnana

05/08/2021 in Promozione del Territorio, Territorio

Giro dei laghi della Garfagnana

La Garfagnana, la Garfagnana ti apre un’infinita possibilità di percorsi ciclo turistici, io ho deciso di girarla in senso antiorario passando dai quattro laghi principali, laghi artificiali, nati dalla chiusura del letto del fiume da una diga.
Il panorama è fantastico, il clima e l’altitudine favoriscono il buon pedalare.
Abbiamo deciso di girare i quattro laghi in senso antiorario,
lago di Pontecosi, lago di Gramolazzo, lago di Vagli, lago di Isola Santa.
I due compagni di viaggio Vincenzo ed Hervé sono stati fantastici il passo simile, anche se loro in salita essendo molto più leggeri sono più performanti ma la squadra di vinaccia a preso forma.
Ogni lago offere la possibilità di fermarsi far ristori e fantastiche fotografie, lago di Pontecosi il ristoro sul lago, lago di Gramolazzo Albergo Riva Del Lago, lago di Vagli Albergo Ristorante Il Lago, lago di Isola Santa Mattarello – Osteria dell’Isola. Sul lago di Vagli non è assolutamente da perdere Ponte dei Fanti di Marina e Parco dell’Onore e del Disonore

 

 

 

 

Elba Gravel

Elba Gravel Traning camp per la Tuscany Extreme

14/05/2021 in Eventi, News, Territorio

Alla fine l’ho chiamato con un po’ di enfasi Traning Camp per la Tuscany Extreme. Già perché eravamo in 18 e quasi tutti indossavamo la maglia ufficiale dell’evento che ci sarà il 13 giugno, la Randonèe di 211 km con oltre 4300 metri di dislivello che parte (e arriva) da Pescia dopo aver attraversato le salite (cronometrate) del passo del Lucese, Cipollaio, Passo delle Radici a San Pellegrino in Alpe, Abetone e (non cronometrata) Prunetta.

Ci prepariamo per quella, e quindi va bene così. In realtà la “gita” all’Isola D’Elba è un giro in bici in amicizia, anche questo organizzato da Paolo Pagni.

La denominazione ufficiale è “Elba Gravel”. Ma (anche se ci sono un paio di partecipanti in bici gravel) il tracciato è tutto asfalto e si può fare regolarmente in bici da strada.Lo scorso anno ci andammo di febbraio, erano (non lo sapevamo ancora) gli ultimi rigurgiti di libertà prima del lockdown duro per il covid.

Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel
Elba Gravel

Quest’anno a maggio, e con una giornata ideale da 29 gradi e senza vento l’abbigliamento era formato da maglie a maniche corte e classici short. Un toccasana, soprattutto per me che ho sempre dei dubbi su cosa mettere nella borsa cercando di ipotizzare e azzeccare tutte le varianti di clima che ci possono essere. La sveglia è alle 5 (facciamo 4.50 per essere più sicuri…), si carica la bici e lo zaino in auto e via verso Piombino. Il navigatore dice 1 ora e 45 minuti di auto, saranno poco meno, soprattutto dopo che mi raggiungono le macchine di altri partecipanti. Comincio quindi, per gli ultimi 30 km di viaggio, già a mettermi in assetto “cerca di non perdere la scia”.

Elba Gravel
Elba Gravel
Elba Gravel

Subito pasticceria poi si va in bici all’imbarco. Sbarchiamo a Rio Marina, suggestivo e defilato porto da cui dovremmo affrontare subito la salita del Volterraio. Ma Paolo decide di fare un giro diverso, e seppure con una partenza in rampa, all’antica fortezza ci arriviamo più soft. Anche se i più forti “tirano” e io provo a stare con loro.In mezzo non manca una foratura a un membro del gruppo che consente (manco a farlo apposta) di agevolare anche il collegamento per la diretta con Lady Radio.

Elba Gravel
Elba Gravel
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Mentre termino la chiamata dopo le interviste il gruppo si incammina. Comincio una improbabile cronoscalata solitaria per recuperarli. Qui accade una cosa che ricorderò per sempre. Mi supera Alexander Bazhenov, ex ciclista professionista che fa parte della comitiva, un vero e proprio animale da bicicletta, che si era fermato ad aiutare un altro ragazzo che aveva forato. Provo ad attaccarmi a lui e lui adatta la sua andatura alla mia. Dopo pochi chilometri vediamo “la coda del gruppo” e poi gradualmente raggiungiamo gli altri. Mi sono sentito per la prima volta in vita mia come (e sottolineo come) il capitano scortato dal gregario per rientrare nel plotone dopo un inconveniente. Alexander ti porterò per sempre nel cuore…! Grazie per avermi dato questa illusione…Arriviamo poi a Marciana Marina, prima tappa di sosta perché il Bendinelli (nonostante tre colazioni fatte in tre posti diversi) ha fame (come spesso gli accade). Saccheggia pizze e schiacciate. Io mi limito a un coca e una barretta alle nocciole. Ma intanto ci godiamo il panorama fatto di gente in spiaggia e fauna locale… Ora il fatto è che c’è la frana che taglia in due il lungocosta da cui si fa il periplo dell’isola e si vedrebbero la Pianosa e altre isole. Unica soluzione è “tagliare” per il Monte Capanne, l’altura più elevata dell’isola, su per una salita denominata in modo eloquente “tagliagambe”. I “big” del gruppetto fanno la prima parte non troppo forte (per loro) e quindi riesco a stare con loro, anche se non è certo un ritmo da passeggiata.

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Elba Gravel
Elba Gravel

Da lassù panorami splendidi, poi giù dai tornanti in picchiata (occhio al brecciolino) fino alla torre presidio della Repubblica di Pisa. Altri salicendi, visioni di panorami spettacolari, piccole soste, si torna sulla costa e si attraversa Campo nell’Elba, altro scollinamento fino ad arrivare a Lacona dove intravediamo la rinomata spiaggia e proseguiamo. Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia prevista. Decidiamo quindi di evitare la salita e la sosta a Capoliveri (anche se in sei o sette ci arrivano) e di avviarci a Porto Azzurro per arrivare all’Agriturismo dell’Arrighi dove è previsto il pranzo.Qui parte la rumba delle degustazioni, del primo a base di pesce, della carne (di vario tipo) cucinata in modo sublime, fino al dolce tipico elbano. Risate, vino, buona cucina e buona compagnia, abbinamento sempre perfetto e mai scontato.

Dopo il pranzo, in “allegria”, ci dirigiamo di nuovo in bici verso Portoferraio da dove ci dobbiamo imbarcare (non abbiamo orari, perché il biglietto è libero e traghetti ce ne sono in abbondanza). Rientrano tutti tranne i fenomeni che avevano deciso di dormire sull’isola per rimangiare poche ore dopo (non so come hanno fatto, ma lo hanno fatto, perché sono circolati video quasi fantascientifici di bistecche e tagliate che venivano spolverate) e poi il giorno dopo allenarsi. Noi invece cerchiamo di arrivare al porto in gruppetto, mentre Paolo Pagni, da buon cicloviaggiatore, evidentemente aveva una riserva di boost da spendere e parte da solo a razzo, irraggiungibile avanti che nemmeno Ganna.  Ultimo selfie tutti insieme al porto e ci imbarchiamo, anche se episodi da rievocare e battute proseguiranno anche in nave e poi anche sulla chat di gruppo. Unico inconveniente: Alexander, un po’ perché si distrae un po’ perché trova un addetto alla nave molto (troppo) zelante, non rientra con noi ma sarà costretto a prendere il traghetto successivo.

Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel Cantine Arrighi
Elba Gravel

Per i puristi elenco il conteggio: alla fine mi sono venuti poco più di 113 km (100 quelli fino alla sosta pranzo) ma con 4 ore e 35 pedalate e altre 4 trascorse tra soste per strada e pranzo. Penso sia il mio record di discrepanza tra tempo sui pedali e tempo fermo, io che di solito non mi fermo quasi mai nei miei giri. Anche perché l’anno scorso fermai il Garmin all’arrivo al pranzo per poi attivare un altro giro dall’agriturismo al porto di Portoferraio.

Si sbarca… ma in testa siamo già proiettati a quando sarà la prossima… Presto si spera…

voce e pensiero di Carlo Carotenuto

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme RANDONNEE DI PINOCCHIO: UN MESE DALL’EVENTO

12/05/2021 in Eventi, News, Territorio

Tuscany Extreme

RANDONNEE DI PINOCCHIO: UN MESE DALL’EVENTO

Siamo ormai giunti a solo un mese dalla Randonnee di Pinocchio, in programma domenica 13 giugno e continua ad aumentare il numero degli iscritti, tanto che già alcuni giorni, l’iscrizione alla Tuscany Extreme viene proposta al prezzo scontato di 50 euro dato l’esaurimento delle maglie ufficiali.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

L’edizione 2020 ha sancito la vera consacrazione dell’evento, non solo per la grande novità dell’evento Extreme, ma perché si è posta come il primo evento post lockdown e grazie agli sforzi ed al coraggio degli organizzatori sono è stato possibile garantire un evento di primo ordine e senza alcun intoppo.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

Il percorso Extreme che nel 2020 era una specie di test, una prima edizione che è servita per mettere a punto la macchina organizzativa, quest’anno è pronto per una edizione in grande stile: si tratta di un percorso di 211 km con un dislivello complessivo di oltre 4300 metri con 4 impegnative salite!
Quest’anno ad arricchire ulteriormente il fascino ci sono ben quattro tratti di salita cronometrati con relativi premi in denaro più un premio che computa la classifica complessiva delle salite.

1. Passo Lucese (582 metri di altezza)
2. Passo del Cipollaio (900 metri di altezza)
3. Passo San Pellegrino in Alpe (1650)
4. L’Abetone (1450 metri).

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

Per ogni salita il premio sarà di 100, 60 e 40 euro che andranno ai primi tre classificati, mentre i premi per il crono delle salite complessive invece ammontano rispettivamente a 600, 400 e 200 euro ai primi tre. Ovviamente i premi saranno ad appannaggio soltanto degli atleti che percorreranno tutto il tracciato (transitando dagli appositi tappeti che rilevano i “chip”) compresa la salita che dalla Lima porta a Prunetta e poi scende a Pescia che pur non essendo cronometrata sarà un’ulteriore sfida per le gambe.
E prevista in anche una classifica per tempi di percorrenza dell’intero giro.

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

La quota di iscrizione comprende: apertura e chiusura guidata del tracciato con mezzi di scorta, moto staffette, cronometraggio, due ristori, servizio foto e video, pasta party, pacco gara, medaglia a ricordo della manifestazione, trasporto bagaglio al ristoro del San Pellegrino in Alpe e per i primi tre il libro del cicloturista Nico Franchi dal titolo “Io e lei”. Ma abbiamo deciso di alzare ulteriormente la posta, garantendo il rimborso del costo del pettorale per chi riesce a completare l’evento in un crono complessivo inferiore alle 8 ore e 30’.

E’ stato anche riattivato il circuito Tuscany Bike Challenge dedicata per chi partecipa anche alla Gran Fondo Edita Pucinskaite in programma il 20 giugno e alla Gran Fondo del Mugello in calendario il 27 giugno e che prevede una classifica a premi e/o maglia tecnica ai primi undici che hanno completato le cronoscalate cronometrate del Lucese e del San Pellegrino e le due cronoscalate cronometrate degli altri due eventi.

Per info: 335 295 247

Tuscany Extreme
Tuscany Extreme
Tuscany Extreme

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Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

05/05/2021 in Eventi, News, Territorio

RANDONNÉE DI PINOCCHIO: SCATTA L’ISCRIZIONE SCONTATA. ECCO I PREMI

Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

A un mese e mezzo dalla Randonnée di Pinocchio, in programma domenica 13 giugno, l’organizzazione comunica che per l’iscrizione del Tuscany Extreme sono esaurite le maglie tecniche ufficiali e quindi l’iscrizione viene proposta al prezzo scontato di 50 €. CLICCA QUI PER USUFRUIRE DELLA PROMOZIONE

La Randonnée di Pinocchio, che pure si disputava anche negli anni precedenti con le sue varianti di percorso e tracciati, ha avuto la sua consacrazione nel percorso Extreme lo scorso anno, quando fu una delle prime manifestazioni che si svolsero in Italia dopo il periodo del lockdown duro.

Si tratta di un percorso con partenza (si parte tra le cinque del mattino e le sette) e arrivo a Pescia, per complessivi 211 km e un dislivello complessivo di 4348 metri. Quest’anno poi ad arricchirne ulteriormente il fascino ci sono ben quattro tratti di salita cronometrati con relativi premi in denaro più un premio che computa la classifica complessiva dei tempi di tutte e quattro le salite.

Luca Neri Tuscany Extreme

Luca Neri

Carlo Carotenuto racconta il Tuscany Extreme

Carlo Carotenuto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le salite cronometrate nell’ordine sono:

  • il Passo Lucese (582 metri di altezza)
  • il Passo del Cipollaio (900 metri di altezza)
  • il Passo San Pellegrino in Alpe (1650 metri)
  • e poi la risalita fino all’Abetone (1450 metri).

I premi in denaro sono di 100, 60 e 40 € che andranno ai primi tre classificati di ciascuna salita. I premi per il crono delle salite complessive invece ammontano rispettivamente a 600, 400 e 200 € ai primi tre.

Per completare il percorso i ciclisti dovranno percorrere poi anche la salita che dalla Lima porta a Prunetta e poi scende a Pescia (non cronometrata). Solo percorrendo tutto il tracciato (transitando dagli appositi tappeti che rilevano i “chip”) naturalmente si ha diritto a entrare nelle varie classifiche delle scalate. È prevista in anche una classifica per tempi di percorrenza dell’intero giro.

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La quota di iscrizione comprende:

  • pacco gara
  • moto staffette
  • apertura e chiusura guidata del tracciato con mezzi di scorta
  • i quattro cronometraggi
  • due ristori
  • servizio fotografico e servizio video
  • animazione all’arrivo
  • pasta-party
  • medaglia ricordo della manifestazione per tutti coloro che completano il percorso
  • possibilità di servizio trasporto bagaglio al ristoro di San Pellegrino in Alpe.

medaglia tuscany extreme

Ai migliori tre cronometrati nell’intero percorso anche il libro del cicloturista Nico Franchi dal titolo “Io e lei”.

È previsto anche il rimborso del costo del pettorale per chi riesce a completare l’evento in un crono complessivo inferiore alle 8 ore e 30’.

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

Tuscany Extreme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È stato anche riattivato il circuito Tuscany Bike Challenge dedicata per chi partecipa anche alla Gran Fondo Edita Pucinskaite in programma il 20 giugno e alla Gran Fondo del Mugello in calendario il 27 giugno e che prevede una classifica a premi e/o maglia tecnica ai primi undici che hanno completato le cronoscalate cronometrate del Lucese e del San Pellegrino e le due cronoscalate cronometrate degli altri due eventi.

Per info contatta Paolo ( organizzatore della Randonnée di Pinocchio ) via WhatsApp al : 335 295 247

 

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

02/05/2021 in News, Territorio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Dai sogni del Mortirolo con Nico Franchi alla Randonnée di Pinocchio family per non dire “ormai”
Questa notte, avevo sognato di scalare il “Mortirolo”, forse mi ero addormentato con ancora nella testa le parole di Nico Franchi: si sale quì, poi si riscende là…e infine, “sai io sono uomo da appenino, e comunque eravamo rimasti fermi sulla salita alle Pizzorne da Pariana, e poi si sarebbe visto cosa ancora e dove salire. Sono metereopatico, e quando cambia il tempo così radicalmente, mi salta un pistone, e praticamente spingo con una gamba sola. Ero comunque pronto per l’ascesa, ma ecco, ore 7, 30, la telefonata di Nico: pioggia e vento, molto vento…salta tutto, e poi non potevo giocarmi così male l’uscita con l’autore di Lui & Lei, e l’ascesa alle Pizzorne.
Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Quercia delle Streghe Randonnée di Pinocchio

Tutto sommato, con un pistone solo, si sarebbe viaggiato male assai: tutto rimandato. Ma come si suol dire “ormai non si dice mai”, e poi quando convivo con questo dannato dolore, l’unica cosa da fare è picchiarci sopra, almeno se da un lato soffro, da un lato, faccio comunque sport e vivo tra la natura. Ecco il consiglio di Nico: potresti fare in MTB la randonnè che credo sia segnata; chiamo Paolo Pagni, e che mi dice: guarda si traccia stamattina: segno del destino, ecco fatto, e scopro così questa idea di percorso davvero bella e adatta a tutti. E quando dico tutti, considero le mie scarse capacità e paure in MTB nel bosco. Con Paolo Pagni ci sono due bravi ciclisti: Marco  Gambini che insieme al suo gruppo ASD Maurizio Signori CletoRide ha tracciato per primo questo percorso e Fabrizio Calistri. Intanto si percorre la Pescia, da Piazza Mazzini, a Pescia Morta, e già li è molto carino, ma il bello viene dopo: arrivati a San Salvatore dopo il ponte si gira a dx e si entra nella lussureggiante collina Montecarlese: si sale, percorrendo inizialmente strade bianche e facili, in mezzo alle vigne e la tipica macchia mediterranea di queste zone, ed i profumi sono davvero intensi; arriviamo alla Trattoria da Natale a Montecarlo di Toscana, e poco dopo, ci si ributta nel bosco e arriviamo sempre percorrendo strade e sentieri facili, nella zona di Montechiari, nota per il buon vino. Percorrendo un brevissimo tratto di asfalto (800 mt) si arriva a S. Martino in Colle, (capannori) borgo tipico Toscano, dove troviamo la Chiesa intitolata a S. Martino e una torre di vedetta medioevale, rientrando nel bosco su larga strada bianca, si arriva a quello che è considerato un monumento naturale: una delle più spettacolari querce d’Europa, un’enorme roverella (Quercus pubenscens, anche se secondo altri si tratterebbe di Quercus robur o peduncolata) Il possente albero è vissuto così da 600 anni, i suoi rami si estendono per 40 metri e cadono pesanti verso il basso.

Percorso Family - Randonnée di Pinocchio

Percorso Family – Randonnée di Pinocchio

Dalla fine del secolo in poi è stata battezzata Quercia di Pinocchio, essendo secondo molti proprio questo l’albero citato nel suo libro da Carlo Collodi. Il Comune di Capannori, grazie alla collaborazione del Wwf, ha ottenuto dalla Regione Toscana il suo inserimento nell’elenco dei beni paesaggistici. Ultimi kilometri in questa zona sono proprio dentro la macchia, forse gli unici un poco più impegnativi, ma goduriosi. Si entra in Collodi per iniziare una via storica e bellissima: la via della fiaba, il paesaggio cambia, non è più macchia mediterranea, del resto siamo a Pescia, ai piedi se vogliamo del battifolle e della Valleriana. La via della fiaba, è una vecchia mulattiera, molto, ma molto carina, che collega Collodi al centro di Pescia. Si sale e poi si scende e il duomo te lo vedi lì, per poi arrivare dritto nel centro storico. Bravi davvero un bel percorso.

testo di Guido Barlocco


 

L'uomo vitruviano come simbolo di squilibrio

Carmignano Pinone Vinci San Baronto in bicicletta

26/04/2021 in News, Territorio

Carmignano, Pinone, Vinci, San Baronto in bicicletta

Guido Barlocco

Guido Barlocco

Dalla Ville Medicee del 700 ai vigneti e oliveti di Carmignano e Vinci, fino ai Pini del Pinone. Oltre 90 km di Toscana con il mitico Paolo Animo Pagni

Oltre 90 km e non sentirli, che per chi come me è in bici da 2 mesi è una bella sorpresa, e ahimè, mi piace più della corsa questo bellissimo sport. E’ rischioso quanto bello, e come tutte le belle cose vogliono il suo rischio. Le emozioni sono state tante, fin dalla partenza, quando capisco subito che non sarà una passeggiata: ogni piccola salita Il Paolo Animo Pagni si alzava sui pedali e vedevo quegli enormi polpacci che raccontavano 40 anni di bici che rimbalzavano tra loro. Serravalle si scolletta agilmente e resto impressionato dalle centinaia, si davvero centinaia, di ciclisti che salgono questo piccolo colle, anche se la salita c’è. Ma ecco da Spazzavento, Paolo svolta a sinistra e comincia a farmi vedere quello che per me è poesia, storia e bellezza. Il mio cuore sobbalza e questo mi fa girare i pedali senza pensare che i km da fare erano ancora tanti . In poco tempo entriamo nei dirizzoni di Quarrata e la poesia li si perde per qualche km, ma Paolo Animo Pagni si mette tra 33 e 35 orari e io ciuccio le ruote fino a Seano per un buon caffè dall’ amico di Paolo Andrea Attucci della Polisportiva Colline Medicee Asd

Guido Barlocco al Pinone

Guido Barlocco al Pinone

Da Seano io potrei anche piangere, non per la salita che tutto sommato è pedalabile per il mio passo, ma piango per quello che vedo, del resto siamo in una delle zone dove viene prodotto un Carmignano DOC di ottimo livello; Bellino Carmignano, con i suoi localini, le sue enoteche…Si prosegue tra sali e scendi per poi iniziare la salita vera, con alcuni tratti, ma brevi, abbastanza impegnativi, qualche macchina suona non so perchè, per alcuni credo sia una fissa; Il panorama è mozzafiato, ti senti la Toscana nell’anima, e in poco tempo la natura cambia completamente: siamo a 470 metri di altezza, in una foresta di pini. E’il mitico “Pinone”. Tempo per una foto e giù verso Vinci tra infiniti oliveti, profumi, colori e immagino i sapori. Ad un tratto un buon ciclista da un passo sostenuto che sta salendo, mi grida: ” ma quello è il Pagni? “. Era il giornalista Carlo Carotenuto compagno di Paolo la scorso autunno tra i paesi terremotati. Ecco Vinci, foto di rito nel paese di Leonardo e su per la bella e pedalabile salita verso San Baronto. Paolo vuole fare un passo veloce, e va, io faccio il mio che mi permette di superare diversi ciclisti ma non di certo stare dietro a Poalo che in 14 km mi rifila dice 8 minuti, forse meno ma dice che si è raffreddato. Una bottiglietta di acqua dal mitico indicatore, che per le belle torte che ha, sarebbe da fermarci dagli amici Gianni Daniela, ma dobbiamo rispettare i tempi e quindi giù dal San Baronto Lamporecchio, Larciano Monsummano, Traversagna e Buggiano. Grazie Paolo gran bel giro, e dico la verità avrei ancora avuto voglia di pedalare un pochino. Ma avevo fame

Guido Barlocco

Guido Barlocco