Un’Avventura in Bicicletta di 109 km in Liguria
04/09/2024 in Territorio
Il percorso ciclistico che si snoda da Toirano a Finalborgo, passando per località affascinanti come Calizzano, Murialdo, e il Santuario di Nostra Signora del Deserto, rappresenta una delle esperienze più suggestive per gli amanti del ciclismo. Con una lunghezza complessiva di 109 chilometri, questa avventura su due ruote offre una combinazione perfetta di sfida fisica e bellezze paesaggistiche.
Partenza da Toirano
Il viaggio inizia a Toirano, un pittoresco borgo medievale noto per le sue celebri grotte. Situato a pochi chilometri dalla costa ligure, Toirano è il punto di partenza ideale per un’escursione che si addentra nell’entroterra montuoso. Uscendo dal paese, la strada comincia subito a salire dolcemente, lasciando alle spalle il mare per entrare nelle verdi colline liguri.
Verso Calizzano e Murialdo
La prima tappa significativa è Calizzano, un piccolo centro immerso nelle Alpi Liguri. Il percorso fino a qui si caratterizza per le sue strade tortuose e i paesaggi boscosi. La salita a Calizzano, sebbene impegnativa, è ricompensata da panorami mozzafiato e dall’aria fresca di montagna. Superato Calizzano, la strada continua verso Murialdo, un altro incantevole villaggio incastonato tra le montagne.
Il Santuario di Nostra Signora del Deserto
Proseguendo, il percorso porta al Santuario di Nostra Signora del Deserto, un luogo di culto situato in una posizione isolata e tranquilla. Questo santuario è un’oasi di pace dove i ciclisti possono fare una sosta per ricaricare le energie e godere della spiritualità del luogo. La tranquillità che si respira qui è un vero balsamo per l’anima dopo le fatiche della salita.
Discesa verso Millesimo e Osiglia
Dopo la visita al santuario, la strada scende verso Millesimo, un comune ricco di storia e cultura. Qui, i ciclisti possono esplorare il centro storico e, magari, fermarsi per un ristoro. Il percorso prosegue poi in direzione di Osiglia, un altro tratto particolarmente pittoresco caratterizzato dalla presenza dell’omonimo lago artificiale, un luogo ideale per una breve sosta panoramica.
Da Feglino a Finalborgo
Superato Osiglia, la strada prosegue verso Feglino, attraverso un territorio montuoso che richiede un buon livello di allenamento. Feglino rappresenta una porta di accesso alla zona finale del percorso, che culmina nel borgo medievale di Finalborgo, uno dei borghi più belli d’Italia. Qui, i ciclisti possono passeggiare per le antiche strade acciottolate, ammirando le mura storiche e l’architettura ben conservata.
Ritorno a Toirano
L’ultima parte del percorso vede il ritorno a Toirano, chiudendo così un anello di grande bellezza naturale e culturale. La discesa verso la costa offre splendide vedute del mare, concludendo questa intensa giornata di ciclismo con una sensazione di appagamento e soddisfazione.
Alto Garda e Valle dei Laghi: Inizia la Costruzione di un Nuovo Tratto della Ciclovia del Garda
03/09/2024 in News
L’Alto Garda e la Valle dei Laghi si preparano a vedere un importante sviluppo nelle infrastrutture ciclabili, grazie a un nuovo progetto promosso dalla Provincia di Trento. Il progetto, che fa parte della più ampia Ciclovia del Garda, si concentra sulla realizzazione di una nuova tratta ciclabile, denominata “unità funzionale 19”, con un investimento totale di 2,5 milioni di euro. I lavori sono già stati avviati, e la loro conclusione è prevista entro un anno.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è migliorare la sicurezza e la fruibilità del percorso per ciclisti e pedoni che dalla Vallagarina, passando per Mori, vogliono raggiungere il lago di Garda. Si tratta di un altro passo significativo nel completamento della Ciclovia del Garda, un progetto di grande rilevanza turistica e ambientale per la regione.
Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, ha sottolineato l’importanza di questo intervento durante la cerimonia di firma del verbale di consegna lavori. Fugatti ha evidenziato come il piano delle opere provinciali preveda un investimento complessivo di 25 milioni di euro dedicati alle nuove ciclabili, un impegno che dimostra la volontà di promuovere una mobilità sostenibile e di qualità.
Il nuovo collegamento ciclabile intercetterà i flussi turistici provenienti da nord, in particolare nell’area tra Torbole e Nago, integrandosi con l’anello ciclabile Trento-Rovereto-Riva del Garda, che attraversa la pittoresca valle del Sarca. Il percorso sarà interamente realizzato su sede propria, con una larghezza complessiva di tre metri e dotato di banchine laterali per garantire la sicurezza degli utenti.
Un elemento distintivo del progetto è la costruzione di un nuovo sottopasso ciclopedonale in roccia, che permetterà di attraversare la Strada Statale 240 in direzione di Torbole all’altezza del bar “Sesto Grado”. Questo intervento rappresenta non solo un miglioramento funzionale, ma anche un’opportunità per valorizzare il paesaggio e rendere ancora più attraente e sicuro il transito lungo questo percorso.
Il progetto della Ciclovia del Garda, una volta completato, sarà un’importante attrattiva per i turisti e gli appassionati di cicloturismo, contribuendo a rendere l’Alto Garda e la Valle dei Laghi una delle mete principali per chi ama esplorare il territorio in modo sostenibile.
Alla Scoperta della Ciclabile dei Fiori: Un Itinerario in Bicicletta da Sanremo ad Arma di Taggia
03/09/2024 in Territorio
La Ciclabile dei Fiori è una delle piste ciclabili più suggestive d’Italia, un percorso che offre una combinazione perfetta di natura, mare e cultura, ideale per chi desidera esplorare la Riviera dei Fiori su due ruote. Questo itinerario, che si snoda lungo il vecchio tracciato ferroviario costiero, è perfetto sia per ciclisti esperti che per famiglie in cerca di una gita all’aria aperta.
Partenza da Sanremo
Il nostro viaggio inizia a Sanremo, la celebre città dei fiori e della musica. La pista ciclabile parte dalla zona della vecchia stazione ferroviaria, facilmente raggiungibile dal centro città. Fin dai primi metri, ci si immerge in un’atmosfera di tranquillità, lontano dal traffico cittadino, con il mare che si staglia all’orizzonte.
Il primo tratto del percorso costeggia il lungomare, offrendo una vista mozzafiato sul Mar Ligure. Pedalando, si attraversano piccole spiagge e insenature, con la possibilità di fermarsi per una pausa ristoratrice in uno dei tanti bar o ristoranti che si trovano lungo la strada.
Da Sanremo a Bussana Vecchia
Dopo circa 5 km si arriva a Bussana, un borgo affascinante noto per essere stato quasi completamente distrutto da un terremoto nel 1887 e successivamente trasformato in un villaggio d’artisti. Il percorso qui si divide: si può proseguire sulla ciclabile o fare una deviazione verso l’interno per visitare Bussana Vecchia, a circa 3 km dalla costa, per un’esperienza più culturale.
Continuando sulla ciclabile, il percorso si fa sempre più pittoresco, con tratti che attraversano gallerie storiche e offrendo scorci spettacolari sul mare.
Arrivo ad Arma di Taggia
Dopo aver superato il tratto di Bussana, la pista ciclabile continua verso Arma di Taggia, un’altra località balneare rinomata. Questo tratto del percorso è particolarmente piacevole, grazie al paesaggio costiero che alterna spiagge sabbiose e scogliere. L’arrivo ad Arma di Taggia segna la fine della nostra pedalata, con la possibilità di rilassarsi sulla spiaggia o esplorare il centro storico della cittadina.
Caratteristiche del Percorso
Il percorso è lungo circa 10 km ed è completamente pianeggiante, adatto quindi anche ai ciclisti meno esperti e alle famiglie con bambini. La pista è ben segnalata e offre numerosi punti di ristoro, aree picnic e fontanelle lungo il tragitto. È possibile percorrerla in entrambe le direzioni e, per chi desidera prolungare la pedalata, la ciclabile continua fino a San Lorenzo al Mare.
Finanziamento di 2,1 Milioni per la Ciclabile Cuneo-Cervasca
02/09/2024 in News
Il Comune di Cuneo ha recentemente celebrato un importante successo con l’ottenimento di un finanziamento regionale di 2,1 milioni di euro per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che collegherà Cuneo e Cervasca. Questo progetto, che si estenderà per circa 10 chilometri, fa parte di un più ampio piano di sviluppo delle infrastrutture ciclabili in Piemonte, che ha visto la distribuzione di un totale di 10 milioni di euro su quattro percorsi ciclabili strategici.
Il percorso finanziato è suddiviso in due tratti principali. Il primo tratto partirà dalla stazione di Cuneo e si dirigerà verso Cervasca, con diramazioni che collegheranno il nuovo Ospedale di Cuneo e il centro della frazione di Cerialdo. Queste diramazioni saranno cruciali per offrire opzioni di mobilità sostenibile ai lavoratori e ai residenti della zona, considerando la presenza di un importante comparto industriale, tra cui l’azienda Merlo, che impiega circa 1.500 persone. Inoltre, il percorso sarà parte integrante della Ciclovia Pedemontana, una rete ciclabile di rilevanza nazionale inserita nella Rete BicItalia, promuovendo così sia la mobilità quotidiana sia il cicloturismo.
Il secondo tratto del progetto si estenderà da Madonna dell’Olmo fino a Roata Rossi, proseguendo poi in direzione dei Comuni di Busca e Tarantasca. Questi ultimi, insieme a Cuneo e Cervasca, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo congiunto della rete ciclabile locale. Partendo dalla Rotonda del Missile, il percorso si snoderà lungo via Torino, attraversando Madonna dell’Olmo e raggiungendo infine Roata Rossi attraverso via Antica di Busca. In futuro, con ulteriori finanziamenti, è previsto l’ampliamento della rete ciclabile per collegare anche le località di San Chiaffredo, Tarantasca e Busca, sfruttando studi di fattibilità già esistenti. Questo tratto si inserisce inoltre nel corridoio europeo EuroVelo8, un’importante ciclovia internazionale che collega la Spagna con la Grecia lungo il Mediterraneo, estendendosi per 7600 chilometri.
Questo progetto rappresenta un significativo passo avanti per la mobilità sostenibile nella regione, promuovendo l’uso della bicicletta non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma anche come strumento di valorizzazione turistica del territorio.
Settantenne aggredito e derubato della sua bicicletta
02/09/2024 in News
Ivrea è stata recentemente teatro di un grave episodio di violenza che ha sconvolto la comunità locale. Giovedì scorso, un uomo di settant’anni, noto per la sua passione per il ciclismo, è stato vittima di una brutale aggressione nei pressi dello stadio della canoa.
Il pensionato, che stava riposando appoggiato alla ringhiera con la sua bicicletta elettrica, un mezzo di alto valore stimato oltre i 9.000 euro, è stato improvvisamente attaccato da tre giovani. Due di questi, che si trovavano seduti su un muretto nelle vicinanze, si sono avvicinati all’uomo e lo hanno spinto violentemente a terra. Approfittando della situazione, un terzo complice è riuscito a sottrarre la costosa bicicletta e a dileguarsi rapidamente.
Nonostante l’età e lo shock dell’aggressione, il settantenne ha tentato coraggiosamente di inseguire il ladro, gridando disperatamente per chiedere aiuto. Tuttavia, malgrado la presenza di numerose persone nelle vicinanze, nessuno è intervenuto in tempo per fermare i malviventi.
Questo episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona e al crescente senso di insicurezza tra i residenti. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca dei responsabili, sperando di poterli identificare anche grazie a eventuali riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Nel frattempo, l’intera comunità esprime solidarietà alla vittima e chiede un maggiore impegno nella tutela della sicurezza pubblica.
Ciclismo e Natura: Trionfo al Passo dello Stelvio per la Giornata della Bici
01/09/2024 in News
La Giornata della Bici al Passo dello Stelvio si è conclusa con un enorme successo, confermando ancora una volta il fascino intramontabile di questa iconica manifestazione. Giunta alla sua 22esima edizione, l’evento ha richiamato migliaia di appassionati di ciclismo da ogni angolo d’Europa, desiderosi di sfidare una delle salite più impegnative e spettacolari delle Alpi.
Il percorso, che si snoda lungo 24 chilometri a partire da Prato allo Stelvio, con un dislivello di ben 1.800 metri, è stato reso ancora più speciale dalla chiusura al traffico automobilistico. Questo ha permesso ai ciclisti di godersi appieno la maestosità del paesaggio senza doversi preoccupare dei veicoli, trasformando l’impresa in un’esperienza indimenticabile.
La salita, con una pendenza media che varia dal 9 all’11%, si è dimostrata all’altezza della sua fama: impegnativa ma ricca di soddisfazioni. Ogni curva dei cinquanta tornanti rappresentava una sfida, e la vista mozzafiato alla cima del Passo dello Stelvio, a 2.760 metri di quota, è stata il premio finale per tutti coloro che hanno raggiunto la vetta. La sensazione di trionfo provata dai partecipanti all’arrivo era palpabile e difficilmente descrivibile a parole.
Sul versante altoatesino, l’organizzazione è stata curata con dedizione dal Parco Nazionale dello Stelvio e dall’Associazione Turistica di Prato allo Stelvio, che hanno assicurato che l’evento si svolgesse senza intoppi. L’iniziativa ha ispirato negli anni numerose manifestazioni simili, dimostrando come lo sport e la natura possano fondersi in un connubio perfetto.
I partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere diversi punti di partenza, con alcuni che hanno preferito iniziare la scalata da Trafoi, a una quota leggermente superiore. Inoltre, il percorso era accessibile anche dal versante lombardo e dalla Svizzera, permettendo così una partecipazione ancora più ampia e diversificata.
La Giornata della Bici al Passo dello Stelvio non è solo una manifestazione sportiva, ma un’esperienza che celebra la passione per il ciclismo, la bellezza delle montagne e la determinazione umana. Un evento che ogni anno lascia ricordi indelebili in chi vi partecipa e che continua a essere un appuntamento imperdibile nel calendario di ogni amante delle due ruote.
Una Nuova Pista Ciclabile Collegherà Rivoli a Grugliasco Passando per Collegno
31/08/2024 in News
La Regione Piemonte ha recentemente annunciato un importante progetto che interesserà i comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco: una nuova pista ciclabile che collegherà queste città, promuovendo la mobilità sostenibile nella regione. L’opera, che prevede un investimento di 2,3 milioni di euro finanziati dal fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione delle infrastrutture ciclabili nel territorio piemontese.
La pista ciclabile, che avrà una lunghezza complessiva di 4 chilometri, non solo faciliterà gli spostamenti quotidiani tra i comuni coinvolti, ma offrirà anche un’opzione sicura e sostenibile per i residenti che desiderano muoversi in bicicletta. L’intervento è parte di una strategia più ampia della Regione Piemonte volta a migliorare la rete di piste ciclabili, ridurre le emissioni di CO2 e incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile.
Il Comune di Collegno, destinatario dei fondi stanziati, avrà il compito di gestire la realizzazione dell’opera. Questo progetto non solo valorizzerà il territorio collegnese, ma rafforzerà anche i collegamenti tra le città limitrofe, promuovendo uno stile di vita più sano e contribuendo alla riduzione del traffico veicolare.
La nuova pista ciclabile sarà un’infrastruttura moderna, progettata per rispondere alle esigenze di ciclisti di ogni livello, e contribuirà a rendere il territorio sempre più accessibile e sostenibile. L’opera è attesa con entusiasmo dai cittadini e dalle amministrazioni locali, che vedono in questo progetto un’opportunità per migliorare la qualità della vita e incentivare il turismo locale.
Con questo nuovo percorso ciclabile, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel promuovere politiche di mobilità green e nel sostenere progetti che favoriscono la coesione territoriale e il benessere della comunità.
Pedalando dalla Costa al Cuore dell’Entroterra Ligure: Il Percorso da Loano a Bardineto
30/08/2024 in Territorio
La Liguria è una regione che offre numerose opportunità per gli amanti della bicicletta, con i suoi paesaggi variegati che spaziano dalle coste mozzafiato agli affascinanti borghi dell’entroterra. Un percorso particolarmente interessante è quello che collega Loano a Bardineto, una pedalata che permette di scoprire la bellezza della natura ligure e la tranquillità delle sue colline interne.
Partenza da Loano: La Perla della Riviera
Loano, situata sulla Riviera di Ponente, è il punto di partenza ideale per questo itinerario. Questa città costiera è nota per il suo clima mite e le spiagge sabbiose, che fanno da sfondo al primo tratto del percorso. Prima di partire, vale la pena fare una passeggiata lungo il lungomare di Loano, magari gustando un caffè in uno dei bar affacciati sul mare.
L’ascesa verso l’entroterra: Borghetto Santo Spirito e Toirano
Lasciata alle spalle la costa, il percorso inizia a salire dolcemente verso l’entroterra, passando per Borghetto Santo Spirito e Toirano. Borghetto è un piccolo centro caratterizzato da strade strette e una suggestiva vista sul mare, mentre Toirano è famosa per le sue grotte preistoriche, un’attrazione turistica imperdibile per gli appassionati di storia e geologia.
Il tratto tra Loano e Toirano è relativamente semplice, con salite graduali e panorami che iniziano a mostrare la transizione dal paesaggio costiero a quello collinare. Da qui in poi, la pedalata si fa più impegnativa, ma anche più affascinante, con l’ingresso nelle aree boschive che caratterizzano l’entroterra ligure.
Dopo Toirano, La strada si snoda attraverso fitte foreste di faggi e castagni, offrendo ombra e frescura anche nelle giornate più calde.
L’ascesa richiede una buona preparazione fisica, ma la bellezza del paesaggio e la tranquillità della natura circostante ripagano ogni sforzo. Raggiunto la vetta , la vista si apre su uno spettacolare panorama che abbraccia sia la costa che le montagne dell’entroterra. È il luogo perfetto per una sosta rigenerante prima di proseguire la discesa verso Bardineto.
Discesa e arrivo a Bardineto: Il fascino dell’entroterra
La strada scende dolcemente verso Bardineto, un piccolo borgo situato a circa 700 metri di altitudine. Questa discesa è meno impegnativa della salita, permettendo di godere appieno del paesaggio circostante, caratterizzato da prati verdi, boschi e piccoli corsi d’acqua.
Bardineto è un tipico paese dell’entroterra ligure, con case in pietra e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Qui, gli amanti della natura possono concedersi una passeggiata nei boschi circostanti, oppure riposarsi in uno dei rifugi locali, assaporando la cucina tipica della zona, fatta di piatti semplici ma genuini, come le trofie al pesto o la torta pasqualina.
Nuove Norme sui Portabici per Auto
29/08/2024 in News
A fine agosto, in un periodo in cui la maggior parte degli italiani aveva già concluso o stava per concludere le vacanze estive, è arrivata una sentenza del Tar del Lazio che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato dei portabici per auto. Questa decisione rischia infatti di rendere fuorilegge decine di migliaia di dispositivi, mettendo in difficoltà chi ha investito somme considerevoli per trasportare in sicurezza la propria bicicletta durante i viaggi.
La controversia ha origine da una circolare del Ministero dei Trasporti, la numero 25981, emanata un anno fa. Questa circolare ha aggiornato le norme riguardanti le “caratteristiche e modalità di installazione delle strutture portasci e portabiciclette applicate a sbalzo posteriormente o sul gancio di traino a sfera” per i veicoli di categoria M1, ovvero quelli destinati al trasporto di persone con un massimo di otto posti a sedere. Tra le nuove disposizioni, spiccano le restrizioni sulle dimensioni dei portabici: lunghezza non superiore a 1,20 metri, larghezza non superiore a quella dell’auto con un massimo di 2,35 metri, e altezza non superiore a 2,5 metri.
Inoltre, la circolare impone un passaggio obbligatorio alla Motorizzazione civile, con aggiornamento della carta di circolazione, nel caso in cui il montaggio del portabici o portasci ostruisca parzialmente la targa o i fanali del veicolo. Questo requisito ha sollevato preoccupazioni tra le aziende del settore, che hanno deciso di ricorrere al Tar per contestare la validità della circolare.
Nove società operanti nella produzione, vendita e installazione di accessori per veicoli hanno presentato ricorso contro la circolare, sostenendo che gli atti firmati dal direttore generale del Dipartimento della Mobilità sostenibile fossero nulli, poiché emanati senza adeguato potere. Le aziende hanno anche argomentato che le nuove regole risultassero discriminatorie nei confronti degli automobilisti italiani, i quali sarebbero soggetti a limitazioni della circolazione non imposte ad altri cittadini europei.
Già nel novembre 2023, il Tar aveva respinto una richiesta di sospensiva cautelare, ma a gennaio 2024 il Consiglio di Stato aveva temporaneamente ribaltato la decisione, rinviando il giudizio di merito. Quest’ultimo, ora pronunciato, ha visto nuovamente respinto il ricorso delle aziende. Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso per “carenza di legittimità attiva” da parte delle imprese coinvolte, e ha anche bocciato le contestazioni nel merito. Secondo i giudici, gli adempimenti amministrativi previsti dalle circolari ministeriali non sono sproporzionati, ma piuttosto necessari per garantire la sicurezza del traffico veicolare. Inoltre, hanno affermato che tali norme non limitano la libertà di circolazione delle persone fisiche in Italia, anche se potrebbero comportare la mancata possibilità di installare portabici o portasci su certi veicoli per ragioni di sicurezza.
Questa sentenza ha suscitato notevole preoccupazione tra i proprietari di veicoli che utilizzano portabici e portasci, poiché molti di questi dispositivi potrebbero ora risultare non conformi alle nuove regole, rendendo necessario un aggiornamento o una sostituzione. Le aziende del settore potrebbero valutare ulteriori azioni legali, ma per il momento la normativa rimane in vigore, creando incertezza per migliaia di automobilisti e appassionati di ciclismo in tutta Italia.
Percorso in bicicletta da Calice Ligure a Finalborgo e Finale Ligure
28/08/2024 in Territorio
La Liguria è una regione nota per le sue bellezze naturali e paesaggistiche, e un modo ideale per scoprirle è attraverso un’escursione in bicicletta. Un percorso particolarmente suggestivo è quello che collega Calice Ligure a Finalborgo e Finale Ligure, un itinerario che combina la tranquillità dell’entroterra con il fascino delle località costiere.
Partenza da Calice Ligure
Calice Ligure è un piccolo borgo situato nell’entroterra savonese, immerso nel verde e circondato da colline ricoperte di ulivi. Da qui inizia il nostro percorso ciclistico, che si snoda lungo strade secondarie poco trafficate, ideali per chi cerca un’esperienza di pedalata rilassante e sicura. Lungo la strada, si possono ammirare scorci panoramici della vallata, con il suono degli uccelli e il profumo della macchia mediterranea che accompagnano il ciclista.
Verso Finalborgo
Proseguendo, si arriva a Finalborgo, uno dei borghi più belli d’Italia, ricco di storia e cultura. Qui, il ciclista ha l’opportunità di fare una sosta per visitare le antiche mura, le torri medievali e il maestoso Castel Gavone, che domina il borgo dall’alto. Le stradine lastricate e i vicoli stretti offrono un’atmosfera suggestiva, quasi fuori dal tempo, perfetta per una breve pausa prima di proseguire verso la costa.
Arrivo a Finale Ligure
Dopo aver esplorato Finalborgo, il percorso continua in direzione di Finale Ligure, località costiera famosa per le sue spiagge sabbiose e l’acqua cristallina. La discesa verso il mare offre una vista spettacolare sul Mediterraneo, con il blu intenso del mare che contrasta con il verde delle colline. Una volta arrivati a Finale Ligure, il ciclista può scegliere se rilassarsi sulla spiaggia, fare un tuffo rigenerante o esplorare ulteriormente il centro storico, con i suoi edifici eleganti e le piazze vivaci.