Tra sabbia e vento: in bicicletta lungo la Striscia della Curonia
C’è un punto in Lituania dove la terra si fa sottile, quasi un respiro di sabbia sospeso tra mare e laguna. È la Striscia della Curonia, un lembo di terra lungo 98 chilometri, patrimonio UNESCO, che separa il Mar Baltico dalla Laguna della Curonia. Percorrerla in bicicletta significa entrare in un mondo sospeso, dove ogni curva rivela un paesaggio diverso.
Il viaggio inizia a Klaipėda, con una breve traversata in traghetto verso Smiltynė. Appena sbarcati, la pista ciclabile si tuffa in un tunnel verde di pini marittimi, alternando tratti d’ombra fresca a improvvise aperture sulle dune. Il vento, quasi costante, porta con sé l’odore salmastro del Baltico.
Il percorso verso sud, fino a Nida, è un susseguirsi di scenari: spiagge infinite dove le onde si infrangono pigre, piccole insenature sul lato lagunare, villaggi di pescatori dalle case color pastello con decorazioni in legno intagliato. A Juodkrantė, una tappa intermedia, si può passeggiare nella “Collina delle Streghe”, un sentiero ornato da sculture in legno ispirate alle leggende locali.
L’arrivo a Nida regala uno dei panorami più celebri della Lituania: la Grande Duna di Parnidis, alta quasi 53 metri, da cui si domina l’intera laguna e il mare aperto. Qui, pedalata dopo pedalata, si percepisce la forza di un paesaggio modellato dal vento e dal tempo, ma anche dalla mano dell’uomo che lo ha preservato.
La ciclovia della Striscia della Curonia non è solo un itinerario, ma un viaggio sensoriale: il fruscio della sabbia sotto le ruote, il sapore salino nell’aria, il gioco di luce che cambia con le nuvole. Un luogo dove la bicicletta diventa la chiave per entrare in sintonia con l’essenza stessa del Baltico.