fbpx

Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

Scopri tutti gli articoli sul cicloturismo

Ultimi Articoli

Rimani in contatto

Seguici sui social

Tra colline, castelli e laghi: pedalando nel cuore del Canavese

C’è un angolo di Piemonte che sembra pensato su misura per chi ama viaggiare lentamente, in sella a una bicicletta: il Canavese. Situato a nord di Torino, questo territorio affascinante è un mosaico di paesaggi che alternano dolci colline, borghi medioevali, vigneti ordinati e specchi d’acqua limpida. Un viaggio in bici qui è più di una semplice escursione: è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.

Partenza da Ivrea, la città dell’innovazione e delle pietre antiche

Il nostro itinerario comincia da Ivrea, città patrimonio UNESCO, nota per il suo passato industriale legato alla Olivetti, ma anche per il suo centro storico suggestivo affacciato sulla Dora Baltea. Prima di montare in sella, vale la pena perdersi tra le viuzze lastricate e ammirare il castello a pianta quadrata con le sue torri rosse.

Pedalando verso nord, si lascia la città alle spalle per entrare nella natura del Parco dei Cinque Laghi, un susseguirsi di specchi d’acqua come il Lago Sirio e il Lago di San Michele, circondati da boschi di castagni e silenzi profondi. Qui il ritmo rallenta naturalmente, e le soste sono d’obbligo per respirare a pieni polmoni e magari fare un tuffo nei mesi estivi.

Borghi da cartolina e colline moreniche

Il Canavese è anche terra di borghi che sembrano usciti da una fiaba. Nomaglio, Settimo Vittone, Vistrorio: piccoli centri dove il tempo sembra essersi fermato, con case in pietra, fontane antiche e chiesette romaniche che emergono tra i tetti. Le colline moreniche dell’Anfiteatro di Ivrea offrono uno scenario unico, modellato dai ghiacciai millenni fa e oggi ideale per chi ama il gravel o la mountain bike.

Uno dei tratti più suggestivi è quello che porta a Agliè, con la sua residenza sabauda circondata da un grande parco. Il castello, che fu dimora estiva dei Savoia, è visitabile e regala una pausa culturale perfetta tra una pedalata e l’altra.

Sapori locali e accoglienza autentica

Ogni tappa è anche un’occasione per assaporare la gastronomia locale. Nei rifugi, nelle trattorie e negli agriturismi che punteggiano il territorio, è possibile gustare piatti tipici come la bagna cauda, la carne cruda all’albese e i formaggi d’alpeggio. E non mancano i vini, come l’Erbaluce di Caluso, bianco fresco e profumato che nasce proprio in queste terre.

Un viaggio a misura d’uomo (e di bici)

Che si tratti di un’escursione giornaliera o di un itinerario di più giorni, il Canavese si rivela una destinazione perfetta per chi cerca natura, cultura e autenticità. Le strade poco trafficate, i percorsi segnalati e la crescente presenza di strutture bike friendly rendono il viaggio accessibile anche ai cicloturisti meno esperti.In sella, il Canavese si scopre lentamente, un chilometro alla volta. E, come ogni bel viaggio, lascia il desiderio di tornare.

Cosa ne pensi di questo articolo?

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.