
Torino accelera sulla mobilità dolce: una nuova ciclabile collegherà Lingotto, Economia e San Paolo
Un filo verde che cuce la città: la nuova pista ciclabile lungo via Giordano Bruno è pronta a ridisegnare la mobilità torinese, collegando stazione Lingotto, Facoltà di Economia e stazione San Paolo. Un’opera che non è solo asfalto e segnaletica, ma un tassello urbano che punta a cambiare mentalità e abitudini.
Torino pedala veloce verso un futuro più sostenibile, e lo fa tracciando nuove rotte nel tessuto cittadino. Proprio in questi giorni, tra via Zino Zini e la stazione Lingotto, il marciapiede è stato allargato per fare spazio alle biciclette. È il primo segnale concreto dell’arrivo di una ciclabile che promette di unire quartieri, alleggerire il traffico e offrire un’alternativa concreta all’automobile.
Il cuore del progetto pulsa lungo via Giordano Bruno, dove prenderà forma il primo tratto del nuovo asse ciclabile. Da via Filadelfia a corso Giambone, nascerà una pista bidirezionale sul lato est della carreggiata. Niente spartitraffico o corsie improvvisate: qui si parla di un’infrastruttura pensata con criterio, affiancata al marciapiede e separata dalla sosta auto da un margine di sicurezza di 70 centimetri. I parcheggi saranno spostati più verso il centro della strada, ridisegnando lo spazio urbano a favore di chi pedala.
L’intervento non è isolato, ma parte di una strategia più ampia: creare una rete ciclabile continua, sicura e funzionale, capace di connettere i principali snodi cittadini. Lingotto, con la sua stazione e il polo fieristico, la Facoltà di Economia con il suo flusso quotidiano di studenti, e San Paolo, cuore di un quartiere in trasformazione: tre punti chiave che presto saranno uniti da un percorso accessibile, ecologico e, soprattutto, pensato per restare.
“La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, è un modo di vivere la città”, fanno sapere dal Comune. E in questa visione, ogni nuova ciclabile non è solo una striscia d’asfalto, ma un investimento sulla qualità della vita. Tra meno smog, più sicurezza e una nuova attenzione agli spazi pubblici, Torino prova a diventare un laboratorio urbano a cielo aperto, dove la mobilità sostenibile non è più un’utopia, ma una strada concreta.
E se il futuro si misura in chilometri pedalati, via Giordano Bruno è pronta a fare da apripista.