SUV parcheggiato sulla ciclabile: un’ora di caos e ciclisti bloccati nel cuore della città di Treviso
Un SUV parcheggiato sulla pista ciclabile è bastato per mandare in crisi la mobilità nel cuore della città. È successo nei giorni scorsi in una delle zone centrali più frequentate, dove la ciclabile rappresenta un asse fondamentale per chi si sposta in bicicletta, dai pendolari urbani ai cicloturisti di passaggio. L’auto, lasciata in sosta vietata proprio sulla corsia riservata alle due ruote, ha bloccato completamente il transito, creando disagi e situazioni di pericolo per oltre un’ora.
I ciclisti, impossibilitati a proseguire, sono stati costretti a scendere sulla carreggiata stradale, condividendo lo spazio con le auto in un punto già congestionato. Ne sono nati rallentamenti, proteste e momenti di tensione, mentre il traffico subiva un effetto a catena che ha coinvolto anche altri mezzi. Una scena che racconta bene quanto sia fragile l’equilibrio della mobilità urbana quando non vengono rispettate le regole di base.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, ma dell’autista del SUV nessuna traccia. Solo dopo più di un’ora il conducente si è presentato, trovando però una situazione ormai compromessa. Per lui è scattata la multa per divieto di sosta, raddoppiata per l’occupazione della pista ciclabile, oltre al costo della rimozione forzata. Il totale della sanzione ha superato i 300 euro.
L’episodio ha spinto il Mom, associazione impegnata nella tutela della mobilità sostenibile, ad annunciare la volontà di procedere con una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Secondo l’associazione, non si tratta di una semplice infrazione stradale, ma di un atto che impedisce il funzionamento di un’infrastruttura pubblica essenziale. Le piste ciclabili, sottolineano, non sono spazi opzionali o di cortesia, ma vere e proprie vie di comunicazione.
Per il mondo del cicloturismo, situazioni come questa rappresentano un segnale negativo. Le città sono spesso tappe obbligate o punti di partenza dei viaggi in bicicletta e la presenza di ciclabili sicure e libere è fondamentale per garantire continuità e sicurezza agli itinerari. Un’auto parcheggiata abusivamente non è solo un disagio momentaneo, ma un fattore che mina la fiducia di chi sceglie di viaggiare in modo sostenibile.
Resta la speranza che episodi del genere contribuiscano ad aumentare l’attenzione sul rispetto delle infrastrutture ciclabili e sulla loro importanza. Una ciclabile libera non è un favore ai ciclisti, ma una condizione necessaria per una città più ordinata, sicura e accogliente anche per chi la attraversa pedalando.
