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“Sulle tracce dei fiumi”: nasce la ciclovia fluviale che unisce città e natura

Unire le rive di un grande fiume attraverso una rete ciclabile continua, sicura e accessibile: è questo l’obiettivo del progetto Sulle tracce dei fiumi, la nuova ciclovia fluviale che entro il 2026 collegherà tre capoluoghi e oltre venti comuni lungo 160 chilometri di percorso. I primi 45 chilometri, recentemente aperti al pubblico, stanno già attirando cicloturisti da tutta Italia.

La ciclovia segue l’antico tracciato delle vie commerciali fluviali, passando accanto a ponti storici, riserve naturali e piccoli porti di campagna. Il fondo è misto, con lunghi tratti in asfalto e segmenti sterrati compatti, adatti anche alle trekking bike e alle e-bike. Una particolare attenzione è stata posta alla sicurezza: dove il tracciato costeggia strade trafficate sono state installate barriere verdi fonoassorbenti e una segnaletica luminosa che si attiva con il passaggio dei ciclisti.

Particolarmente suggestivo è il tratto che attraversa la Riserva del Bosco delle Anse, un corridoio ecologico popolato da aironi e martin pescatori. Qui la ciclabile procede silenziosa tra pioppi e ontani, con aree di sosta in legno riciclato e pannelli che spiegano la storia e l’habitat del fiume. Non mancano servizi essenziali: punti acqua, colonnine di ricarica e un sistema di “bike sos” collegato con le officine dei comuni limitrofi.

Il progetto sta generando entusiasmo tra gli operatori locali. Molte realtà agricole stanno già collaborando per creare un “passaporto del fiume”, una sorta di taccuino che i cicloturisti potranno timbrare lungo le tappe ufficiali e completare con degustazioni di prodotti tipici. “È un modo per far riscoprire il valore culturale del fiume, spesso percepito come un confine invece che come un legame”, spiega uno dei promotori.

La ciclovia fluviale si candida a diventare uno dei nuovi grandi assi del cicloturismo italiano: un percorso ideale per chi cerca natura, storia e lentezza, pedalando lungo il ritmo stesso dell’acqua.

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