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Pedalando tra natura e borghi: il percorso cicloturistico che unisce paesaggi e storia

Un itinerario di poco più di 45 chilometri, accessibile a tutti ma capace di regalare emozioni autentiche: è il percorso che collega la pianura fluviale del Fiume Serio ai primi rilievi collinari, attraversando borghi medievali, campi coltivati e una rete di piste ciclabili in continuo miglioramento. Un tragitto ideale per chi cerca un weekend all’aria aperta senza rinunciare a un pizzico di esplorazione.

L’avvicinamento lungo il fiume

Il punto di partenza consigliato è il parcheggio del parco fluviale, dove la ciclabile corre silenziosa accanto alle rive del fiume. I primi chilometri scorrono veloci: il fondo è compatto, il traffico assente, e l’ombra dei pioppi accompagna chi pedala in un ambiente quasi fiabesco. In questa prima parte il percorso invita a un ritmo lento, perfetto per osservare aironi e folaghe che popolano la zona umida.

I borghi e le loro storie

Dopo circa 12 chilometri si raggiunge il primo centro storico: un borgo adagiato sulle antiche mura, con vie strette e una piazza centrale che merita una breve sosta. La fontana del Settecento e la piccola trattoria affacciata sulla piazza sono luoghi ideali per una pausa rigenerante. Da qui, seguendo la segnaletica cicloturistica, si imbocca un tratto misto asfaltato-sterrato che porta verso la parte più rurale del percorso.

I campi coltivati, in continua alternanza tra mais e vigneti, offrono un quadro che cambia con le stagioni, rendendo ogni uscita diversa dalla precedente. Nei mesi primaverili il profumo dell’erba tagliata accompagna i ciclisti fino al secondo borgo, dove una torre medievale domina ancora il paesaggio.

La salita dolce verso le colline

La seconda metà del tragitto rappresenta la parte più dinamica del percorso. Una salita costante ma mai impegnativa porta ai primi contrafforti collinari. Qui la fatica è ripagata da una vista panoramica sulla valle: un’apertura scenografica che invita a fermarsi, scattare fotografie o semplicemente respirare il silenzio.

Nell’ultimo tratto si attraversa una strada bianca ben mantenuta, immersa nei vigneti. È il punto più suggestivo dell’intero itinerario, soprattutto al tramonto, quando la luce radente esalta i filari e tinge di oro il paesaggio.

Ritorno e consigli utili

Il rientro avviene seguendo una veloce discesa che riporta sulla ciclabile del fiume. L’intero percorso richiede circa 3 ore a un’andatura rilassata, ma può diventare un’escursione giornaliera se si decide di visitare con calma i borghi.

Consigli per chi parte:

Bicicletta consigliata: gravel o trekking, ma percorribile anche con MTB.

Periodo migliore: primavera e inizio autunno.

Punti acqua: presenti in quasi tutti i centri attraversati.

Segnaletica: buona nella prima metà, più scarna nella parte collinare; utile una traccia GPS.

Un itinerario pensato per chi ama pedalare senza fretta, alla scoperta di territori che ancora conservano il fascino della tradizione e il ritmo lento della natura.

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