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Pedalando tra i silenzi della Val d’Agri: un viaggio in bicicletta nel cuore della Basilicata

La Val d’Agri non si attraversa, si scopre. E farlo in bicicletta significa entrare in sintonia profonda con un paesaggio che cambia lentamente, che ti parla con la voce del vento, degli alberi e dei borghi che spuntano come per magia dietro una curva. Questo viaggio in sella si snoda nel cuore della Basilicata, tra montagne placide, colline verdi e testimonianze di una storia antica quanto la terra che si calpesta.

Partenza: Villa d’Agri, tra modernità e memoria

Il nostro percorso parte da Villa d’Agri, vivace frazione di Marsicovetere. Il centro abitato è una sintesi perfetta della valle: moderno ma con uno sguardo rivolto al passato. Da qui si può imboccare la strada secondaria che sale verso Marsicovetere paese, antico borgo arroccato da cui si gode una vista spettacolare su tutta la valle. La salita è impegnativa ma generosa di panorami, ideale per chi ama le sfide e la ricompensa di uno sguardo che si apre sull’infinito.

Verso Viggiano: la musica della montagna

Da Marsicovetere si pedala in direzione di Viggiano, la “città della musica”. Qui il ciclismo incontra la cultura: patria dell’arpa popolare e della Madonna Nera, Viggiano è un luogo spirituale e suggestivo. Se capitate in estate, troverete concerti all’aperto, piccoli festival e un’aria quasi mistica tra le stradine del centro storico. Da non perdere una deviazione verso il Sacro Monte, dove si trova il santuario: salita tosta, ma la discesa vi farà volare.

Natura pura: il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano

Lasciata Viggiano, ci si addentra nel cuore verde della valle: il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese. Qui la bici diventa il mezzo perfetto per ascoltare la natura. I sentieri, talvolta sterrati, portano tra faggete secolari, pascoli silenziosi e corsi d’acqua freschissimi. Non è raro avvistare rapaci, volpi o persino cervi. Lungo il percorso si incontrano piccoli casali, pastori, campi coltivati a patate o cereali, segni di un’agricoltura ancora autentica.

Grumento Nova e le tracce di Roma

Una tappa obbligata è Grumento Nova, dove si trova uno dei siti archeologici romani più interessanti della regione: Grumentum. Le rovine dell’antica città, con l’anfiteatro e i resti del foro, raccontano di un passato importante e sorprendente. Da qui si può proseguire lungo strade panoramiche che costeggiano il lago del Pertusillo, altra meraviglia naturalistica. Una pedalata lungo la riva al tramonto è un’esperienza che lascia il segno.

Ultima tappa: Moliterno e i sapori della terra

Il viaggio si conclude a Moliterno, borgo conosciuto per il suo pecorino IGP. Qui la bici si ferma, ma il gusto continua: trattorie e caseifici aprono le porte a chi ha voglia di scoprire i sapori veri. Pane cotto a legna, salumi locali, olio d’oliva e vino rosso raccontano una terra che vive con lentezza, ma che sa accogliere con calore.

Un viaggio che resta dentro

Pedalare in Val d’Agri è un’esperienza totalizzante. È un viaggio nei luoghi, ma anche dentro se stessi. Le salite fanno battere il cuore, le discese regalano libertà. I silenzi sono profondi come le storie che si raccontano in ogni pietra. E quando si torna, si porta con sé qualcosa che va oltre le foto: il respiro lento della valle, il profumo dell’aria buona, il sorriso della gente.

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