
Pedalando sulla Parenzana: tra gallerie, borghi e profumo di ulivi
Ci sono strade che non nascono per le biciclette ma sembrano fatte apposta per loro. La Parenzana, in Istria, è una di queste. Un tempo qui passava un piccolo treno a scartamento ridotto che collegava Trieste a Parenzo. Oggi, al posto dei binari, c’è un nastro di sterrato e asfalto che attraversa colline profumate di rosmarino, uliveti secolari e borghi dove il tempo pare essersi fermato.
Parto da Buje in una mattina di sole. La prima galleria mi accoglie con la sua frescura e un’eco che sembra amplificare il rumore della catena. All’uscita, il paesaggio si apre: un mare di vigneti e, in lontananza, il blu dell’Adriatico. Lungo il percorso incontro Grožnjan, il “borgo degli artisti”: stradine acciottolate, balconi fioriti e piccole gallerie d’arte dove vale la pena fermarsi.
Il fondo alterna tratti compatti a sterrati più ruvidi, ma nulla che una buona gravel o una trekking non possano affrontare. Ci sono punti sosta con panchine, pannelli che raccontano la storia della ferrovia e fontanelle,preziose soprattutto nelle giornate calde.
L’ultimo tratto verso Poreč regala una discesa dolce e panoramica. L’arrivo è in riva al mare: la bici appoggiata al muretto, un gelato in mano e la sensazione di aver pedalato dentro una cartolina.