Pedalando sul Tetto della Liguria: Viaggio sull’Alta Via dei Monti Liguri
Il profumo della resina, il vento carico di salsedine anche a chilometri dal mare, e quella sensazione di essere sospesi tra due mondi: la montagna alle spalle e l’orizzonte del Mar Ligure di fronte. L’Alta Via dei Monti Liguri è molto più di un itinerario: è un filo verde e selvaggio che cuce insieme le vette e i paesi dell’entroterra, da Ventimiglia a Ceparana, per oltre 400 km. Un viaggio in bicicletta qui non è solo sport: è un’immersione nell’anima di una Liguria segreta.
Un percorso per spiriti liberi
L’Alta Via è nata come sentiero escursionistico, ma negli ultimi anni è diventata un tracciato ambito anche dai cicloturisti più avventurosi, soprattutto in MTB o gravel bike. Non aspettatevi una pista ciclabile liscia: qui si affrontano single track, strade sterrate, salite impegnative e discese tecniche. Ma in cambio si ricevono panorami che levano il fiato e un silenzio rotto solo dai richiami della fauna selvatica.
Dal crinale alla costa (e ritorno)
Il percorso attraversa le quattro province liguri:Imperia, Savona, Genova, La Spezia e tocca parchi naturali, borghi dimenticati e mulattiere secolari. Ogni tappa è un microcosmo. Si parte dalle Alpi Liguri, in un paesaggio quasi alpino, per poi pedalare tra castagneti e faggete nell’entroterra di Savona. A est di Genova, il tracciato si addolcisce tra i pascoli dell’Appennino ligure e regala scorci sulla Riviera di Levante che sembrano dipinti.
Incontri e scoperte lungo la via
L’aspetto più sorprendente del viaggio, però, sono le persone. Ogni sosta nei rifugi o nei piccoli agriturismi è un’occasione per ascoltare storie, raccogliere consigli e – perché no – assaggiare piatti della tradizione: torte salate, formaggi di malga, pesto preparato come una volta. È un cicloturismo fatto di fatica, sì, ma anche di umanità e autenticità.
Consigli pratici per affrontare l’Alta Via in bici
Tipo di bici: MTB consigliata, ma anche una buona gravel con gomme generose può farcela.
Periodo ideale: Da maggio a ottobre, evitando i mesi più caldi e quelli più piovosi.
Orientamento: La segnaletica è buona per chi cammina, ma non sempre pensata per ciclisti. GPS e tracce GPX sono fondamentali.
Alloggio: Rifugi, agriturismi e qualche campeggio. In alcune zone è meglio prenotare.
Acqua e rifornimenti: Alcuni tratti sono isolati: portare scorte e fare il pieno ogni volta che si può.
Una sfida che ti resta dentro
Non è un viaggio per tutti: richiede allenamento, adattabilità e spirito di avventura. Ma l’Alta Via dei Monti Liguri ripaga ogni goccia di sudore con una bellezza aspra e sincera, che pochi itinerari ciclabili in Italia possono offrire. È un modo per vedere la Liguria da un altro punto di vista – letteralmente dall’alto – e per riscoprire la lentezza e la profondità di un pedalare che non è mai banale.