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Monferrato in bicicletta: tra vigne, colline e borghi sospesi nel tempo

CASALE MONFERRATO – Pedalare nel Monferrato è un’esperienza che va oltre la semplice escursione. È un viaggio lento tra paesaggi disegnati da secoli di lavoro agricolo, dove la bicicletta diventa mezzo privilegiato per cogliere l’anima più autentica di una terra Patrimonio dell’Umanità. In sella, ci si immerge in un mosaico di colline morbide, filari ordinati, cascine isolate e piccoli borghi che sembrano scolpiti nel tempo.

Il Monferrato – cuore geografico e sentimentale del Piemonte – si presta a essere scoperto su due ruote grazie a una rete sempre più articolata di percorsi cicloturistici, in gran parte su strade secondarie a basso traffico. Qui, tra le province di Asti e Alessandria, la bici è alleata ideale per vivere una regione che parla con il ritmo delle stagioni.

Tra Barbera e infernot, la bellezza che non ti aspetti

Uno degli itinerari più suggestivi parte da Casale Monferrato, elegante cittadina sulle rive del Po, e si dirige verso sud, entrando subito nel cuore del paesaggio collinare. Dopo pochi chilometri, la pianura cede il passo a dolci saliscendi tra vigne e noccioleti, con scorci che paiono usciti da una cartolina d’epoca.

Il percorso attraversa paesi come Rosignano Monferrato, Cella Monte e Ozzano, dove è possibile visitare gli infernot, antiche cantine scavate nella pietra da cantoni, testimonianze uniche dell’architettura rurale locale. Sono vere e proprie cattedrali sotterranee della civiltà contadina, spesso ancora in uso per conservare bottiglie di Barbera, Grignolino e Freisa, i vini simbolo del territorio.

Una palestra a cielo aperto, per tutti i livelli

Nonostante i dislivelli, i percorsi nel Monferrato si adattano a ogni tipo di ciclista. Dai più allenati, che cercano sfide sui crinali più impervi, agli amatori o alle famiglie con bici a pedalata assistita, tutti possono trovare il proprio ritmo. Le strade sono asfaltate, ben tenute e immerse nella quiete: si pedala tra vigneti ordinati come giardini e piccoli boschi, interrotti solo dal rintocco di un campanile o dal profumo del pane appena sfornato.

Chi cerca esperienze più lunghe può proseguire verso Acqui Terme o collegarsi alle tratte del Grande Anello Monferrato, un circuito ad anello che unisce decine di borghi e offre soste strategiche per degustazioni, visite culturali e piccole pause gourmet.

Turismo dolce, sapori forti

Pedalare nel Monferrato significa anche fermarsi. Assaggiare un agnolotto fatto a mano in una trattoria di paese, degustare un bicchiere di vino al tramonto su una terrazza naturale, ascoltare le storie di chi ha scelto di restare o tornare, spesso aprendo agriturismi, botteghe o laboratori artigiani. Il cicloturismo qui non è solo uno svago, ma un’opportunità concreta per riscoprire un territorio in equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il futuro passa dalle due ruote

Negli ultimi anni, il Monferrato ha investito in segnaletica, mappature digitali e strutture bike-friendly. Sono sempre più numerosi gli agriturismi attrezzati per il cicloturismo, con ricoveri per bici, officine di fortuna, colazioni energetiche e mappe personalizzate.

Un’attenzione che rende la zona sempre più competitiva a livello nazionale, con una formula vincente: paesaggi autentici, accoglienza calorosa e una mobilità dolce che fa bene al corpo e all’ambiente.

In sella nel Monferrato, ogni curva è una scoperta, ogni salita una promessa, ogni discesa un invito a tornare. Perché qui, dove le colline sembrano onde pietrificate, la bicicletta non è solo un mezzo, ma un modo di essere.

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