Lucania sospesa: pedalando da Matera a Montescaglioso tra canyon e silenzi
Un viaggio a due ruote nel cuore rupestre della Basilicata, dove l’asfalto incontra la pietra millenaria
C’è un momento preciso, quando si lascia alle spalle il centro storico di Matera, in cui la luce cambia. Le case in tufo si abbassano, la città si dissolve e la strada sembra sospesa tra cielo e gravine. È qui che comincia il viaggio verso Montescaglioso, un itinerario breve ma intenso,circa 35 km andata e ritorno,che concentra in pochi chilometri tutta l’essenza della Basilicata interna.
Si parte pedalando sulla SP3, una lingua d’asfalto che serpeggia tra pascoli e masserie. Il vento porta l’odore della terra e delle erbe spontanee, mentre il canyon della Gravina di Matera si apre a tratti, con pareti verticali che raccontano milioni di anni di geologia e secoli di vita rupestre.
La strada è un continuo saliscendi: dolci discese che invitano a lasciar correre le ruote, seguite da brevi ma energiche salite. Dopo circa 15 km si entra a Montescaglioso, borgo arroccato su un’altura e custode dell’imponente Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo. Dentro, silenzio e frescura accolgono il viaggiatore: affreschi medievali, chiostri e il respiro lento di un luogo fuori dal tempo.
Il ritorno verso Matera offre prospettive completamente diverse: la città dei Sassi appare all’improvviso, come un miraggio scolpito nella pietra. Nei mesi di aprile e maggio, i campi si colorano di papaveri e calendule, mentre stormi di falchi grillai volteggiano in cerca di prede.
Consiglio di viaggio: prima di ripartire, sedetevi in un forno del centro storico di Montescaglioso. Pane caldo, olio extravergine locale e pomodori secchi bastano per trasformare una sosta in un ricordo indelebile.