La Via Appia Antica: un salto nel tempo a colpi di pedale
Ci sono percorsi che non sono semplici tragitti: sono viaggi nella storia. La Via Appia Antica, soprannominata Regina Viarum, è uno di questi. Costruita nel 312 a.C. per collegare Roma a Brindisi, oggi è uno dei tratti più iconici per gli amanti del cicloturismo nel Lazio.
Il punto di partenza ideale è Porta San Sebastiano, nei pressi delle Mura Aureliane. Da qui, l’Appia si stende tra pini marittimi, catacombe e mausolei romani, regalando una cornice unica. Il fondo stradale, lastricato e irregolare nei primi chilometri, può essere impegnativo: si consiglia l’uso di una bici gravel o MTB.
L’itinerario ciclabile ufficiale segue l’antico tracciato per circa 30 km, attraversando l’area archeologica del Parco Regionale dell’Appia Antica, una delle aree verdi protette più estese d’Europa. Lungo la strada si incontrano vere e proprie meraviglie: il Circo di Massenzio, il Mausoleo di Cecilia Metella, la Villa dei Quintili. Tutto è visitabile, e spesso con ingressi scontati per chi arriva in bicicletta.
Proseguendo verso Frattocchie e Santa Maria delle Mole, l’Appia diventa più scorrevole, e si immerge nel paesaggio dei Castelli Romani. Chi ha energia può estendere il tour fino a Cecchina o Albano Laziale, mentre i meno allenati possono optare per un giro ad anello, tornando a Roma attraverso vie secondarie (es. la via Appia Nuova, dotata di marciapiedi larghi e tratti ciclabili).
L’esperienza è consigliata al mattino presto o nei giorni feriali, per evitare la folla pedonale. Il parco è servito da numerosi punti ristoro, fontane e officine bike-friendly, che fanno della Via Appia una delle mete cicloturistiche più amate del Lazio.