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La Tredicesima Tappa: Rovigo-Vicenza, Una Sfida tra Pianura e Colline

Venerdì 23 maggio, il Giro d’Italia vivrà una tappa che promette di essere tanto interessante quanto impegnativa. La tredicesima tappa partirà da Rovigo e si concluderà a Vicenza, un percorso di 180 km che saprà mettere alla prova i ciclisti su un terreno variegato, che alterna tratti pianeggianti e salite selettive.

Il Percorso: Pianura e Colline in Alternanza

Il tracciato si apre con una fase iniziale che lambisce i Colli Euganei e introduce la prima difficoltà significativa: la salita al Passo Roverello. Questa ascesa di 4 km al 6,1%, con punte che arrivano al 12%, rappresenta un primo test di resistenza, soprattutto per i corridori che puntano a mantenere una posizione di rilievo nella classifica generale. La salita non è lunga, ma la pendenza, soprattutto nelle sue parti più ripide, potrebbe creare i primi distacchi tra i protagonisti della corsa.

Una volta superato il Passo Roverello, il percorso si fa decisamente più facile, con un lungo tratto di circa 80 km di terreno pianeggiante che attraversa la pianura veneta, dando una tregua ai ciclisti. Questo tratto offre l’opportunità per i team di controllare la corsa e consentire ai velocisti di recuperare energie prima di entrare nella fase decisiva della tappa.

I Colli Berici: Il Cuore della Selezione

Il percorso cambia drasticamente all’approccio dei Colli Berici, una zona che presenta un mix di salite brevi ma intense. La prima difficoltà è Pozzolo, una salita di 1,2 km all’8%, con punte che arrivano fino al 13%, seguita da Garzola, un altro tratto difficile di 600 m al 9%. Queste salite potrebbero favorire gli scalatori più forti, ma sono solo un antipasto rispetto alla salita di San Giovanni in Monte, il Gran Premio della Montagna (GPM) di giornata.

La salita di San Giovanni in Monte è lunga 5 km, con una pendenza media del 6,6%, ma con un tratto iniziale che tocca punte vicine al 14%. La sezione più dura, con quasi 3 km al 8,5%, rappresenta un momento decisivo nella tappa, dove i corridori che vorranno essere protagonisti devono essere pronti a rispondere a qualsiasi attacco.

La Fase Finale: Il Montaggio verso Vicenza

Dopo la discesa da San Giovanni in Monte, mancheranno ancora 38,4 km all’arrivo a Vicenza. Tuttavia, i ciclisti non saranno ancora fuori pericolo, poiché incontreranno un ulteriore tratto di salita con il Monte Berico, una salita breve ma intensa di 1,1 km al 7,5%, con punte fino al 12%, che metterà alla prova le gambe dei corridori. Il vero banco di prova arriverà con lo strappo di Arcugnano, una salita di 1,6 km al 7,7%, con punte al 13% a 10,4 km dall’arrivo. Questa parte del percorso è fondamentale, non solo per l’asprezza della salita, ma anche per la presenza degli abbuoni, che potrebbero essere decisivi per gli uomini di classifica.

Un Finale Piuttosto Impegnativo

Il finale della tappa di Vicenza è caratterizzato da un percorso che non favorisce un arrivo in volata di gruppo compatto. Le salite impegnative degli ultimi chilometri potrebbero favorire attacchi isolati o un arrivo di gruppo ristretto. I velocisti più puri dovranno affrontare questo finale con molta attenzione, perché il percorso ondulato e le salite negli ultimi 30 km potrebbero spezzare ogni possibilità di una volata di gruppo.

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