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La Quindicesima Tappa: Fiume Veneto-Asiago, Alta Montagna e Selezione per gli Scalatori

Domenica 25 maggio, il Giro d’Italia vivrà una delle tappe più dure e selettive dell’intera edizione. La quindicesima tappa partirà da Fiume Veneto per arrivare ad Asiago, con un percorso lungo 214 km e un dislivello totale di circa 3.900 metri. Si tratta di una frazione di alta montagna, che metterà a dura prova le gambe dei corridori, con salite impegnative e stretti passaggi attraverso le Prealpi Venete, zone che non vedono spesso il passaggio della Corsa Rosa.

Un Percorso Durissimo per gli Scalatori

La tappa si presenta come una vera e propria sfida per gli scalatori puri. Dopo una partenza da Piazza Marconi a Fiume Veneto, i corridori affronteranno un percorso che non concede tregua. Le salite saranno diverse, alcune delle quali poco frequentate nelle edizioni recenti del Giro, rendendo il percorso ancora più selettivo. La lunghezza e il dislivello della tappa fanno di questa frazione una delle più dure, con una serie di ascese che potrebbero ridisegnare la classifica generale.

Le Salite Più Impegnative

Il percorso è ricco di salite di alta montagna, ognuna delle quali presenta pendenze significative e tratti che potrebbero favorire i corridori con maggiore attitudine alla scalata. Sebbene i dettagli esatti delle singole salite non siano ancora completamente definiti, è certo che i passaggi nelle Prealpi richiederanno un grande dispendio di energia e una gestione ottimale delle forze da parte dei ciclisti. La difficoltà altimetrica e il terreno accidentato potrebbero causare distacchi importanti tra i concorrenti di vertice e quelli meno in forma per affrontare i grandi sforzi.

Un Finale Ristretto per la Classifica

Il traguardo finale a Asiago segnerà una tappa fondamentale per la classifica generale. Con un percorso di montagna che separa la partenza dall’arrivo, sarà un’occasione per i cappoclassifica di mettere a segno un attacco decisivo o per i specialisti della salita di guadagnare secondi preziosi. I corridori dovranno affrontare una serie di salite consecutive che, a meno di colpi di scena, porteranno i più forti a consolidare la loro posizione.Con 3.900 metri di dislivello su un percorso di 214 km, la quindicesima tappa del Giro d’Italia si preannuncia come una vera e propria prova di resistenza. Il lungo e tortuoso percorso nelle Prealpi Venete potrebbe rimescolare nuovamente le carte della classifica generale, dando spazio agli attaccanti o a chi ha nelle gambe la capacità di resistere a una giornata di sforzo continuo. In un contesto del genere, ogni secondo guadagnato o perso potrebbe fare la differenza nelle fasi finali della corsa.

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