La Quattordicesima Tappa: Treviso-Nova Gorica/Gorizia, Tra Pianura e Collio.
Il 24 maggio, il Giro d’Italia affronterà una tappa che si sviluppa lungo un percorso di 186 km con partenza da Treviso e arrivo a Nova Gorica/Gorizia. Sebbene il tracciato sia prevalentemente pianeggiante, il finale presenta alcune difficoltà che potrebbero mettere alla prova i ciclisti, specialmente i velocisti. Si attraverseranno la pianura veneta e friulana, per poi entrare in Slovenia, con un percorso che alterna tratti facili a salite brevi ma insidiose.
Un Percorso Dalla Pianura al Collio
La tappa inizia su strade ampie e rettilinee, attraversando la bassa pianura veneta e friulana. Questo tratto pianeggiante favorirà una corsa controllata, dove i team di velocisti tenteranno di mantenere il passo regolare per gestire il ritmo. Dopo circa 110 km senza particolari difficoltà, il percorso si avvicina al Collio (Brda), una regione collinare che segna la transizione verso la Slovenia.
Qui si incontrano le prime salite brevi ma impegnative, tra cui i passaggi su Plessiva, Medana, Castel Dobra, San Martino, Quisca e Hum. Sebbene non siano salite lunghe, la loro frequenza ravvicinata potrebbe rallentare il ritmo della corsa e favorire i corridori in grado di gestire le accelerazioni. Le pendenze non estreme ma ripetute potrebbero creare distacchi tra i gruppi di testa, portando alla selezione dei favoriti per la vittoria di tappa.
Il Circuito Finale: Tattiche e Velocisti Sotto Pressione
Dopo il passaggio attraverso Nova Gorica, il percorso entrerà in Italia per un breve tratto prima di ritornare in Slovenia per affrontare gli ultimi due giri del circuito finale che si concluderanno a Nova Gorica/Gorizia. Questo circuito finale è caratterizzato da una salita breve ma intensa a Saver, che si sviluppa su 900 metri al 7,4%, con punte che raggiungono il 12%. Sebbene la salita non sia lunga, la sua posizione nel finale di tappa potrebbe rappresentare una sfida per i ciclisti meno preparati per le ascese brevi ma intense.
Una volta superato Saver, i corridori si troveranno a percorrere un tratto pianeggiante, ma caratterizzato da numerose curve e rotatorie, che potrebbero complicare il ritmo dei velocisti. Le curve strette e i cambi di direzione potrebbero ridurre le possibilità di una volata di gruppo compatto, facendo emergere la necessità di strategie più raffinate da parte dei velocisti più esperti.
Il rettilineo finale di 900 metri, con una larghezza di 8 metri, offre però una possibilità per il lancio dello sprint, dove i velocisti più puri avranno una chance di emergere se sono riusciti a mantenere il gruppo compatto fino agli ultimi metri.
Un Finale Da Gestire con Attenzione
Nonostante il profilo prevalentemente pianeggiante, la quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2025 presenta alcune difficoltà che potrebbero fare la differenza, soprattutto negli ultimi chilometri. La successione di salite nel Collio e il circuito finale, con l’insidiosa salita di Saver e il tratto tortuoso prima del rettilineo finale, potrebbero sorprendere i velocisti che puntano alla vittoria di tappa. La strategia di corsa sarà fondamentale, con i ciclisti chiamati a mantenere il controllo nelle fasi cruciali e a sfruttare ogni opportunità per lanciare l’attacco finale.