La prima tappa del Giro d’Italia
La prima tappa del Giro d’Italia segna un debutto storico e spettacolare: per la prima volta la corsa rosa prende il via da Durazzo, in Albania, con un tracciato che promette scintille sin dal primo giorno. I corridori affronteranno 160 chilometri fino a Tirana, in una frazione che mescola paesaggi mozzafiato e un profilo altimetrico tutt’altro che banale.
Il percorso si apre con una lunga cavalcata pianeggiante lungo la costa adriatica, dove il gruppo potrà trovare un primo ritmo e dove gli sprinter cercheranno di tenere il controllo della corsa. Ma sarà solo un’illusione di tranquillità. Dopo circa metà tappa, il terreno comincia a cambiare: si entra nell’interno albanese e si affronta la salita di Gracen, un’ascesa che non farà selezione definitiva, ma inizierà a testare le gambe.
Il vero banco di prova arriva però nel finale, con due salite ravvicinate caratterizzate da pendenze importanti. In queste rampe si decideranno le prime differenze significative in classifica. Chi vuole indossare la maglia rosa non potrà restare nascosto: serviranno forza, coraggio e una squadra pronta a lottare già dal primo giorno.
Con i suoi 1800 metri di dislivello complessivo, questa prima tappa si configura come un’apertura impegnativa, lontana dai tradizionali prologhi o tappe per velocisti. È una dichiarazione d’intenti degli organizzatori: questo Giro sarà duro, selettivo e spettacolare sin dal primo colpo di pedale. E a Tirana, i riflettori saranno già puntati sui grandi protagonisti della corsa.