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Intervista a Carlo Carotenuto – Cosa cambierà dal 4 Maggio

Carlo Carotenuto – Giornalista: Cerchiamo, anche oggi, di fare un po’ il punto della situazione. Tu hai scritto “meno sei giorni alla fine del lockdown” si è discusso molto in queste ore, molti sono scontenti perché dicono che non si apre molto anche se poi in realtà le deroghe sono molte, le aziende che riaprono da qui al 4 maggio sono diverse.

Facciamo subito il punto dicendo che comunque ci si può spostare nell’ambito della regione, mentre prima praticamente non ti potevi spostare. Chiaro che ci vuole un motivo, ci vuole una certificazione.
L’argomento per noi sportivi è che finalmente riapre l’attività motoria.

Questo tra l’altro,  una precisazione, al di là di quello che è stato detto è molto importante perché da un segnale di rinnovamento in questo paese,  il calcio per la prima volta in Italia viene fatto aspettare e non va avanti a tutto indiscriminatamente con la potenza e l’arroganza che è tipica un po’ di questo mondo soprattutto del mondo calcistico di vertice. Il ministro Spadafora ha detto alla FIGC che ha presentato un protocollo di garanzie per la tutela della salute degli atleti e degli addetti ai lavori che non è sufficiente quindi voi aspetteranno il 18 di maggio e poi si vedrà cosa succede, se riprendere gli allenamenti collettivi, mentre per adesso si dà la priorità allo sport individuale che ha già dei protocolli molto ben individuati e che può ripartire in sicurezza.
Il presidente Conte, per quanto riguarda invece allo sport che è poi il nostro argomento, fa tre differenziazioni, ovvero: l’attività motoria, che si può fare sempre in solitaria rispettando le distanze di un metro se si incrociasse qualcuno; l’attività sportiva, anche questa da fare individuale in solitario ma con un distanziamento di due metri almeno nel caso si incrociassero altre persone e poi ci sono le attività di vertice che riguardano i tesserati, ha ringraziato Federica Pellegrini in un tweet apposito perché era stata lei a farsi un po’ promotrice e portavoce. Nel decreto che ho qui viene specificato “le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal comitato olimpico nazionale italiano CONI e da comitato nazionale paralimpico nelle rispettive federazioni in vista la loro partecipazione ai giochi olimpici e manifestazioni nazionali ed internazionali sono consentite per loro con le norme di distanziamento sociale anche negli impianti a porte chiuse e per gli atleti soltanto di discipline individuali”.
Questo per quanto riguarda gli sport di vertice ma abbiamo detto prima, sono consentite l’attività motoria e l’attività sportiva per tutti.

Marco: Buongiorno! Un ciclista amatoriale potrà uscire dal proprio comune per allenarsi andando anche a 50km di distanza?

C: Si, rimanendo nella propria regione.

P: Se uno ha il tesserino della UISP o della federazione e se lo porta dietro male non fa.

Gianni: Ciao, qual è la distanza tra uno e l’altro e il massimo di età?

C: Non ci sono massimi di età, per la distanza intanto bisogna andare da soli, questa è la prima cosa. Anche se si incrociano ciclisti non mettiamoci in scia, non andiamo in gruppo, non facciamo le gare perché ci potrebbero fermare.
La distanza non c’è, da degli studi sono consigliati almeno 20 metri di distanza se non 40 per la scia. Se incroci lateralmente una persona il consiglio è 5-6 metri e dietro non meno di 20 metri qualcuno dice 40 quindi teniamoci in solitaria.

Angelo: Ma possibile che nessuno parla se il ciclista può uscire fuori dal comune? A prescindere se si tesserato o no?

C: Questo è importante perché, per la prima volta da quando è iniziata tutta questa tragedia, questa pandemia, è stato finalmente detto che l’attività motoria non fa male, non contagia.
Abbiamo combattuto contro gli sceriffi di facebook, gli sceriffi dei balconi, gli sceriffi delle società sportive che volevano fare regolamenti ulteriori rispetto a quello che la legge consentiva, anche nel primo periodo quando ancora era consentita l’uscita per l’attività motoria.

Ora è stato finalmente detto, tra l’altro oggi c’è un articolo sulla gazzetta dello sport pagina 36 dove si parla e si dettaglia tutto quelle che sono le stime, le discipline, dedicato alla bicicletta c’è un capitolo apposito; le due ruote hanno il via libera a spostarsi in territorio regionale senza mascherine ma non dimenticate il casco, distanziamento più ampio, consigliano almeno cinque metri ma per l’effetto scia c’è chi sostiene siano 20, mountain bike ovviamente ok nei sentieri sterrati poi ci sono tutti gli altri sport, ma soprattutto c’è questa conclusione finale “con un punto fermo l’attività fisica è nemica del virus e di ogni malattia, non il contrario come da messaggi sbagliati passati nelle scorse settimane specie sui social”

Andrea: Si può caricare la bici e ad andare in montagna?

P: Va specificato bene che non si può caricare la bicicletta in macchina.
Faccio un esempio, andare a Lucca e correre sulle mura, non si può fare bisogna partire da casa e rientrare a casa.

C: C’è sempre stata confusione su questo, l’autocertificazione non c’era niente con l’attività motoria.
Cioè, se tu carichi in macchina la bicicletta è uno spostamento ingiustificato con mezzo è quindi quello non va bene.
A chi dice che non è cambiato nulla, prima avevi il terrazzo di casa o i rulli o se avevi la possibilità lo spazio limitrofo in prossimità dell’abitazione, ora hai uno spazio in linea teorica quasi illimitato perché hai un confine regionale.

Mirko: Mantenendo la distanza di due metri posso uscire in bici con mia moglie?

C: Non c’è stata una casistica codificata di questo, il decreto parla di attività in due con un minore, il decreto dice “è consentito individualmente ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti” quindi in questo caso se hai un bambino infatti

Morena: Ma con il bimbo entrambi tesserati?

C: no, non c’entra nulla, il tesseramento non c’entra, però lo puoi portare.
Non si può fare attività ludica, ovvero non si può andare a giocare a pallone, nei parchi, giardini perché poi la traccia di tutto è che bisogna stare da soli, perché altrimenti chiunque tu possa incontrare potrebbe essere portatore del virus. L’attività motoria è quella che si può fare con il minore nel giardino all’aperto, la corsetta a raggio illimitato, se incontri altre persone a distanza di almeno un metro.
Se fai attività sportiva, stesse norme però, se ne incroci qualcuno, stare almeno a due metri.

Questi sono i capisaldi di quello che è stato scritto e poi c’è, come abbiamo detto in precedenza, la terza parte che riguarda gli atleti tesserati con interesse olimpico che possono andare anche negli impianti sempre se da soli.

Gianni: Un ciclista amatoriale di 70 anni può allenarsi?

C: Può allenarsi, fa parte dell’attività sportiva.
Il presidente Conte ha dato via libera a tutte le età e anche non ha fatto differenziato, come noi avevamo suggerito, tra regioni e regioni anche perché l’ottanta per cento dei contagi è in quattro regioni.

Marco: Quindi non si sa se possiamo uscire dal comune oppure no…

C: Possiamo uscire, non ci sono limitazioni se non nei confini regionali.

Alfredo: Posso caricare il kayak e andare in un altro comune per scendere al lago, premetto che devo essere accompagnato dalla moglie per scarico grazie

C: Allora, è stato precisato che queste cose si possono fare se uno è già in prossimità dello spazio, la stessa cosa è stata precisata per il nuotatore, può notare ma non andando al mare ma se uno abita entro 200 metri dal mare.

P: Potrei andare in bicicletta a Viareggio, scendere, fare il bagno e tornare in bicicletta.

C: Fondamentalmente si, ora ti dico anche che il ministro si è impegnato a valutare caso per caso.
Questo del kayak è abbastanza interessante anche perché, avendo fatto un po l’addetto stampa di una società di canoa qualche anno fa a Firenze, mi viene da ipotizzare che questi ragazzi che fanno kayak o canoa, la maggior parte di loro rientrano fra gli atleti di interesse olimpico o comunque fra gli atleti agonisti che hanno bisogno di un certo tipo di attrezzatura e secondo me potrebbe essere un caso specificato nei prossimi giorni.

Niko: L’autocertificazione è obbligatoria portarla dietro?

C: No, l’autocertificazione serve per gli spostamenti.

Abbiamo la possibilità per la prima volta di far sapere alle persone che non siamo degli untori, che non siamo dei privilegiati ma che semplicemente ci teniamo in forma per stare in salute.
Una raccomandazione, per prima cosa rispetto alle discese, non ci serve fare discese a modello giro d’Italia. In questo periodo evitiamole il più possibile. Non andiamo insieme, andiamo in solitaria. Non stiamo dietro ad un ciclista, se andiamo più forte rallentiamo e lo passiamo in discesa che lo possiamo passare più velocemente.

Andrea: Posso usare la macchina e caricare la bici per fare MTB su un colle o montagna nella mia regione?

P: No, parti da casa e torni a casa

C: Senza fermarsi ovviamente nei bar, che poi tra l’altro sono chiusi.

Mauro: Bisogna mettere la mascherina sul volto?

C: Non bisogna, perché fa male

P: Poi ognuno di noi ha il foulard e anche se non è più così freddo, quando passate in un centro abitato tirate su il foulard perché più rispettoso, se ci fosse un pedone.

Devid: Sul decreto c’è scritto con mascherina e guanti a seguito o indossate?

C: Non c’è scritta questa cosa.

Giuliano: Mi sembra che in alcune regioni e province si può già da questa settimana senza uscire dal proprio comune Alto Adige e Veneto.

C: Non mi risulta mi risulta, però le regioni possono restringere quello che è stato detto a livello nazionale ma non allargarlo

Ago: se buco posso fermarmi?

P: Certo che sì e si presume che tutti i meccanici siano aperti perché se io ho un problema alla bicicletta devo trovare chi me la ripara.

Però volevo dire anche questo, ho visto nei social passare dei video, se c’è un ciclista a terra fermiamoci, diamo una mano, chiamiamo il 118.
Se davanti a voi casca un ciclista, un motociclista, succede un incidente a una macchina diamo una mano perché siamo sempre in un mondo civile.

P: La mia conclusione è questa, innanzitutto aspettiamo lunedì per fare qualunque cosa diversa perché sarebbe antipatico prendere una multa ora, essere nel torto visto che mancano sei giorni, secondariamente diamoci una mano, se c’è qualcuno che ha un problema fermiamoci.

C: Due punti fondamentali che mi piace ricordare, il primo è quello di non fare i bischeri, come si dice qui in Toscana, quindi da soli scegliamoci un percorso semplice non andiamo a pensare di fare i 200 km, cominciamo con gradualità perché non siamo allenati, il secondo punto con cui voglio chiudere è quello che scrive la gazzetta dello sport a pagina 36 di oggi che con un punto fermo conclude l’articolo “l’attività fisica è nemica del virus e di ogni malattia, non il contrario come da messaggi sbagliati passati nelle scorse settimane specie sui social”

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