Il progetto della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

Trattandosi di un percorso lontano dal traffico, facile da seguire e con un dislivello molto leggero, sarebbe la base ideale su cui costruire una “Ciclovia dell’Acquedotto”. Il progetto viene discusso e studiato da anni ed è tutt’oggi al centro dell’attenzione della Regione Puglia. L’idea è quella di realizzare una pista ciclabile completamente in sicurezza che correndo lungo il tragitto dell’acquedotto attiri in Puglia appassionati cicloturisti da tutta Europa
I grandi fiumi europei come il Danubio e la Loira sono già sfruttati da tempo come percorsi per il cicloturismo con un enorme beneficio per l’economia locale: si parla rispettivamente di 71,8 milioni e 37 mila euro di indotto ogni anno. Anche il tragitto dell’acquedotto, assieme alle bellezze naturali, alla gastronomia locale e al clima mite della Puglia, può rappresentare una straordinaria opportunità per tutta la regione. Porterebbe infatti alla destagionalizzazione del turismo, alla redistribuzione economica dalla costa alle zone più interne e all’aumento della micro-imprenditorialità.
Un breve tratto della Ciclovia dell’Acquedotto è già stato realizzato: si tratta di circa 10 km da Figazzaro a Ceglie Messapica nella provincia di Bari. Il percorso scorre su panoramiche vie erbose tra campi coltivati e selvaggia macchia mediterranea, un territorio in cui la mano dell’uomo è perfettamente in armonia con la natura. Una volta terminato questo tratto, sarà possibile pedalare in sicurezza tra le città di Locorotondo e Grottaglie.