Il Parco della Maremma in bicicletta: natura selvaggia tra spiagge e colline
Il Parco regionale della Maremma è uno di quei luoghi che sembrano disegnati su misura per il cicloturista. Selvaggio, variegato, poco affollato anche nei mesi più caldi: pedalare tra i suoi sentieri significa immergersi in una Toscana diversa, dove la macchia mediterranea si fonde con il mare e i campi coltivati lasciano il passo ai boschi.
Partendo da Alberese, piccolo borgo a pochi chilometri da Grosseto, è possibile accedere all’interno del parco e scegliere tra diversi itinerari segnalati. Il più celebre è l’anello ciclabile che conduce fino alla spiaggia di Marina di Alberese: circa 8 km di sterrato facile, tra campi di grano, mandrie di vacche maremmane e il profilo elegante dei butteri, i pastori a cavallo locali.
Proseguendo verso sud, si incontrano i rilievi delle colline dell’Uccellina, per ciclisti più allenati: qui la fatica è ripagata da panorami spettacolari, tra torri saracene, pini marittimi e scorci sul Tirreno.
Il parco è accessibile tutto l’anno, ma la primavera è la stagione ideale: temperature miti, fioriture in pieno corso e una fauna attivissima, con daini e cinghiali che spesso attraversano i sentieri.
Non mancano i punti ristoro, le fontanelle e soprattutto le strutture bike-friendly: agriturismi, campeggi e B&B che accolgono i ciclisti con attrezzi per la manutenzione e consigli sulle tappe più belle.
La Maremma, da sempre schiva e autentica, si rivela al ritmo lento delle due ruote. Ed è proprio questa sua autenticità il segreto del suo fascino: un viaggio in bici qui non è solo sport, è immersione.