
Il Molise pedala verso il futuro: il cicloturismo come leva per riscoprire un territorio autentico
Un territorio ancora lontano dalle rotte del turismo di massa, ma proprio per questo capace di offrire esperienze autentiche e sostenibili. Il Molise, con il suo paesaggio variegato e la sua rete viaria a misura di bici, sta lentamente guadagnando attenzione tra gli appassionati di cicloturismo, che lo scelgono per la tranquillità delle sue strade, la bellezza dei suoi borghi e la genuinità della sua accoglienza.
Colline morbide, altipiani selvaggi, piccoli centri storici arroccati e vallate ricamate da tratturi millenari: sono questi gli ingredienti che fanno del Molise una meta ideale per il turismo lento. Un territorio in cui è ancora possibile percorrere decine di chilometri senza incontrare traffico, godendo di panorami incontaminati e di un silenzio che altrove è ormai un lusso raro.
Negli ultimi anni, il cicloturismo ha iniziato a emergere come una concreta opportunità di sviluppo locale. Pur in assenza di grandi infrastrutture dedicate, il tessuto territoriale del Molise – fatto di strade provinciali poco trafficate, antichi percorsi rurali e tracciati storici – si presta perfettamente alla pratica del ciclismo su strada, del gravel e della mountain bike. Alcuni comuni, come Castel San Vincenzo, Frosolone e Roccamandolfi, hanno avviato iniziative per valorizzare la mobilità dolce, con la creazione di percorsi segnalati, servizi per cicloturisti e promozione di eventi dedicati.
Le ciclovie dei tratturi, antiche vie della transumanza che attraversano la regione,rappresentano una delle risorse più interessanti da valorizzare. Tratturi come il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela o il Tratturo Magno offrono tracciati ricchi di storia e immersi nella natura, ideali per chi cerca itinerari suggestivi e culturalmente significativi.
Accanto all’interesse dei turisti, cresce anche l’attenzione da parte degli operatori locali. Alcune strutture ricettive si stanno attrezzando per offrire servizi bike-friendly, come il noleggio bici, le officine mobili e l’accoglienza specializzata. Iniziative che contribuiscono a costruire un’offerta turistica integrata, capace di attrarre un pubblico internazionale sempre più attento alla sostenibilità ambientale e alla qualità dell’esperienza di viaggio.
“Il Molise ha un grande potenziale inespresso nel settore del cicloturismo”, spiega Paola Rinaldi, esperta di sviluppo territoriale e promotrice di progetti legati al turismo lento. “Quello che serve è una visione strategica condivisa, capace di unire istituzioni, operatori turistici e comunità locali intorno a un progetto coerente di valorizzazione”.
In un momento storico in cui la domanda turistica si orienta sempre più verso esperienze autentiche, sostenibili e personalizzate, il Molise può giocare un ruolo di primo piano. Puntare sul cicloturismo non significa solo promuovere un nuovo modo di viaggiare, ma anche investire nella tutela del territorio, nel rilancio delle aree interne e nella creazione di nuove opportunità economiche.
Una sfida che la regione può affrontare con una risorsa unica: il suo carattere. Quello di un territorio ancora integro, che si svela solo a chi ha il tempo e la voglia di scoprirlo lentamente, un tornante alla volta.