Cicloturismo in crescita: nuove rotte, investimenti e un pubblico sempre più internazionale
Il cicloturismo continua a guadagnare terreno nel panorama turistico italiano ed europeo, confermandosi uno dei segmenti più dinamici del turismo sostenibile. Complice la crescente attenzione all’ambiente, al benessere e alla scoperta lenta dei territori, viaggiare in bicicletta non è più una nicchia per appassionati, ma una scelta sempre più diffusa tra famiglie, sportivi e viaggiatori stranieri.
Negli ultimi mesi si moltiplicano le iniziative dedicate a questo settore. Regioni e comuni stanno puntando con decisione sulla realizzazione e sul completamento di ciclovie a lunga percorrenza, spesso recuperando vecchie ferrovie dismesse o strade secondarie a basso traffico. L’obiettivo è duplice: offrire infrastrutture sicure e attrattive per i cicloturisti e, allo stesso tempo, valorizzare aree interne e borghi meno battuti dai flussi turistici tradizionali.
Un ruolo chiave è giocato dalle ciclovie tematiche, che uniscono il viaggio in bici alla scoperta del patrimonio culturale ed enogastronomico. Dai percorsi tra vigneti e cantine alle rotte costiere, fino agli itinerari che seguono fiumi e parchi naturali, l’offerta si fa sempre più articolata e adatta a diversi livelli di preparazione. Cresce anche l’attenzione all’accessibilità, con tracciati pensati per e-bike e servizi dedicati a chi viaggia con bambini.
Sul fronte economico, il cicloturismo si conferma una leva importante per lo sviluppo locale. Secondo gli operatori del settore, il turista in bicicletta tende a fermarsi più a lungo rispetto al visitatore mordi e fuggi, privilegiando strutture ricettive locali, ristoranti tipici e prodotti del territorio. Non a caso, aumentano le strutture “bike friendly”, dotate di depositi sicuri, officine di base e servizi di assistenza, così come le agenzie specializzate in viaggi organizzati su due ruote.
Anche il pubblico internazionale guarda con interesse all’Italia come meta cicloturistica. Paesaggi, clima, cultura e gastronomia rappresentano un mix vincente, soprattutto per i viaggiatori del Nord Europa e del Nord America, già abituati a muoversi in bicicletta. Le amministrazioni locali, consapevoli di questo potenziale, stanno investendo sempre più nella promozione all’estero e nella segnaletica multilingue.
Non mancano, tuttavia, le criticità. La continuità dei percorsi, la manutenzione delle infrastrutture e la convivenza con il traffico automobilistico restano temi centrali. Le associazioni di categoria chiedono una maggiore omogeneità nella qualità delle ciclovie e un coordinamento più efficace tra enti locali, per evitare tratti incompleti o poco sicuri.
In prospettiva, il cicloturismo sembra destinato a crescere ancora. L’integrazione con il trasporto pubblico, lo sviluppo delle e-bike e l’uso delle tecnologie digitali per la pianificazione dei viaggi stanno cambiando il modo di vivere la vacanza in bicicletta. Una trasformazione che, se accompagnata da investimenti mirati e da una visione di lungo periodo, potrebbe rendere il cicloturismo uno dei pilastri del turismo del futuro.
