Cappadocia in bicicletta: pedalare tra i camini delle fate
La Cappadocia è uno di quei luoghi che sembrano progettati per essere attraversati lentamente. In bicicletta, tra altipiani vulcanici e valli scolpite dal vento, il viaggio assume una dimensione quasi meditativa. Questo itinerario ad anello, con partenza e arrivo a Göreme, è ideale per chi cerca un’esperienza cicloturistica intensa ma accessibile, dove il paesaggio è il vero protagonista.
Il percorso si sviluppa su strade secondarie e sterrati battuti, attraversando le valli di Uçhisar, Avanos, Çavuşin e Mustafapaşa. Le salite non mancano, ma sono quasi sempre ripagate da discese panoramiche e da viste surreali: i celebri camini delle fate, le chiese rupestri affrescate, i villaggi scavati nella roccia. Pedalare all’alba, mentre le mongolfiere colorano il cielo, è un’esperienza che da sola vale il viaggio.
Dal punto di vista ciclistico, la Cappadocia richiede una bici gravel o MTB, soprattutto se si vuole esplorare le valli meno battute come la Red Valley o la Love Valley. Le distanze giornaliere sono contenute (40–70 km), ma il fondo stradale e il dislivello suggeriscono di non sottovalutare l’impegno.
L’ospitalità turca è un altro punto di forza: pensioni a gestione familiare, piccoli ristoranti locali e la possibilità di dormire in hotel scavati nella roccia rendono il viaggio confortevole anche per chi viaggia in autonomia. La Cappadocia, in bici, non è solo una destinazione: è un racconto che si scrive curva dopo curva.
