Boom delle bici gravel: cresce il turismo su due ruote miste
Il cicloturismo cambia volto. Negli ultimi tre anni le biciclette gravel, pensate per affrontare sia asfalto sia sterrato, hanno registrato una crescita a doppia cifra nelle vendite e nelle presenze ai principali eventi del settore. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale sul Cicloturismo, nel 2024 le gravel bike hanno rappresentato oltre il 22% delle nuove biciclette da viaggio vendute in Italia, con un incremento del 35% rispetto all’anno precedente.
Il fenomeno, nato negli Stati Uniti e rapidamente diffusosi in Europa, risponde a una domanda precisa: poter pedalare ovunque senza limiti di terreno. Telaio comodo, copertoni larghi e geometrie versatili rendono queste bici adatte tanto ai lunghi viaggi quanto alle uscite di fine settimana. “La gravel ha riportato molti ciclisti a esplorare le strade bianche e i sentieri secondari, lontano dal traffico”, spiega Marco, responsabile tecnico di un marchio italiano specializzato. “È una libertà che unisce la voglia di avventura con l’attenzione alla sostenibilità”.
Anche le destinazioni turistiche si stanno adeguando. Alcune regioni, come Toscana, Trentino e Puglia, hanno avviato progetti di segnaletica dedicata e servizi specifici per i viaggiatori su bici miste. Crescono inoltre gli eventi non competitivi, spesso legati al territorio e all’enogastronomia locale.
Secondo gli operatori, il 2025 sarà l’anno della maturità per il fenomeno gravel: non più una tendenza di nicchia, ma una componente strutturale del turismo lento italiano. “Il gravel non è solo una bici”, conclude Marco, “è un nuovo modo di viaggiare”.
