
Binari che diventano sentieri: la rinascita delle ferrovie dimenticate
Un tempo il fischio dei treni accompagnava le partenze dei pendolari e il ritorno dei viaggiatori. Oggi, lungo quegli stessi binari, risuonano solo il fruscio delle ruote e il ritmo regolare dei pedali. È la nuova vita delle ferrovie dismesse, trasformate in ciclovie panoramiche che attraversano l’Italia da nord a sud, restituendo ai territori una rete di mobilità lenta, sostenibile e ricca di memoria.
Dalle rotaie ai pedali
Negli ultimi dieci anni, oltre 1.000 chilometri di ex linee ferroviarie sono stati riconvertiti in percorsi ciclabili grazie a progetti locali, fondi europei e all’impegno di associazioni come FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).
Le vecchie stazioni diventano punti ristoro, gli ex caselli ferroviari si trasformano in bed & breakfast per cicloturisti, mentre i ponti e le gallerie tornano a essere varchi suggestivi nella natura.
Un esempio emblematico è la Ciclovia Spoleto–Norcia, in Umbria: 51 chilometri di curve dolci, viadotti arditi e gallerie illuminate, dove il profumo dei boschi si mescola alla storia ferroviaria degli anni ’20. O ancora la Via delle Risorgive, nel Friuli Venezia Giulia, che ricalca l’antico tracciato della ferrovia Udine–Cividale.
Turismo lento, economia veloce
Il fenomeno non è solo romantico: è anche economico.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sul Cicloturismo, il settore genera in Italia oltre 7 miliardi di euro l’anno, con una crescita costante del 15%. Ogni cicloturista spende mediamente 85 euro al giorno, sostenendo strutture ricettive, agriturismi, botteghe e piccoli produttori locali.
“Queste ciclovie non sono solo percorsi, ma corridoi di rinascita”, spiega Marco Fiorini, urbanista e consulente per progetti di mobilità dolce. “Rimettono in connessione territori marginali e restituiscono senso ai luoghi abbandonati”.
L’Italia che pedala
Dalla Ciclovia dei Parchi della Calabria, premiata come miglior itinerario d’Italia nel 2021, alla Greenway del Lago di Comabbio in Lombardia, ogni regione ha la sua ferrovia da scoprire. Alcune si percorrono in un weekend, altre — come la Ciclovia Tirrenica o la Vento (Venezia–Torino) — promettono giorni di viaggio tra mare, borghi e pianure.