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Cicloturismo

Il blog dedicato al cicloturismo ed ai viaggi in bicicletta

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  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 5 giorni fa

    Pedalando tra Mare e Monti: Un Itinerario Cicloturistico nella Provincia di Salerno La provincia di Salerno è un vero paradiso per gli amanti del cicloturismo. Un territorio che si estende dal mare cristallino della Costiera Amalfitana alle dolci colline dell’entroterra cilentano, passando per borghi storici, aree naturali protette e paesaggi mozzafiato. In questo articolo, proponiamo un percorso ad anello di media difficoltà che unisce cultura, natura e gastronomia locale: da Agropoli a Castellabate, attraversando il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il Percorso: Da Agropoli a Castellabate – L’Anello del Cilento Nord Lunghezza: circa 55 km Dislivello: +900 m Difficoltà: media Tipo di percorso: asfalto (95%), sterrato leggero (5%) Bici consigliata: gravel, trekking o bici da corsa con rapporti agili Tappa 1 – Agropoli, la porta del Cilento Il punto di partenza è Agropoli, vivace cittadina sul mare dotata di una stazione ferroviaria e numerose strutture ricettive bike-friendly. Dopo una breve visita al centro storico, con il suggestivo castello angioino-aragonese e il belvedere sul Tirreno, si parte in direzione nord-est lungo la SP45. Tappa 2 – Tra colline e uliveti, verso Perdifumo e Serramezzana Lasciando la costa alle spalle, la strada si inerpica tra le colline coperte da uliveti secolari. I tornanti offrono scorci magnifici sul Golfo di Salerno. Il tratto fino a Perdifumo è uno dei più tranquilli e panoramici dell’intero itinerario. Serramezzana, uno dei borghi meno popolati della Campania, regala un’atmosfera autentica e fuori dal tempo. Tappa 3 – Castellabate: “Qui non si muore” Dopo una breve discesa e un tratto collinare, si arriva a Castellabate, patrimonio UNESCO e tra i Borghi più belli d’Italia. Da non perdere il centro storico medievale, la Basilica di Santa Maria de Gulia e la terrazza panoramica che guarda su Santa Maria e San Marco di Castellabate. Il ritorno verso Agropoli può avvenire lungo la litoranea, attraversando frazioni costiere e calette perfette per una pausa rigenerante. Consigli utili Periodo consigliato: primavera e inizio autunno, per evitare il caldo intenso estivo. Punti ristoro: presenti in ogni borgo, con cucina tipica cilentana (da provare: fusilli al ragù cilentano, mozzarella nella mortella, fichi bianchi del Cilento). Fontane e acqua: presenti, ma distanziate: meglio partire con scorta. Attrezzatura: casco, luci, kit di riparazione e mappa offline consigliati. Perché scegliere questo itinerario Il percorso unisce il piacere della pedalata al valore aggiunto del territorio: autenticità, ospitalità e un patrimonio culturale che rende ogni tappa un’esperienza. Ideale sia per cicloamatori allenati che per cicloturisti in cerca di un’avventura fuori dalle rotte più battute, l’anello Agropoli–Castellabate è un viaggio t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 1 settimana, 6 giorni fa

    Pedalando in Lettonia: Un Viaggio Cicloturistico tra Natura, Storia e Tradizione Baltica La Lettonia, incastonata tra Lituania ed Estonia, è una gemma del Baltico ancora poco esplorata dal cicloturismo internazionale. Con i suoi paesaggi incontaminati, le foreste che coprono oltre la metà del territorio, una costa sabbiosa che si affaccia sul Mar Baltico e città dal fascino antico, è una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza autentica su due ruote. In questo articolo, vi porto con me in un itinerario cicloturistico attraverso la Lettonia, esplorando percorsi, curiosità, logistica e consigli utili per pianificare un’avventura indimenticabile. Perché scegliere la Lettonia per un viaggio in bicicletta La Lettonia offre un raro equilibrio tra natura selvaggia e cultura. Le distanze tra le località sono contenute, la rete stradale è ben tenuta (soprattutto fuori dalle grandi arterie), e l’atteggiamento degli automobilisti nei confronti dei ciclisti è generalmente rispettoso. Inoltre, la Lettonia fa parte della EuroVelo 10 (il Baltic Sea Cycle Route), un percorso ciclabile internazionale che segue tutta la costa baltica. Itinerario consigliato: da Riga a Liepāja passando per il Parco Nazionale di Ķemeri Giorno 1-2: Riga Il viaggio inizia nella capitale lettone, Riga. È consigliabile dedicare almeno un giorno alla visita della città vecchia (Vecrīga), patrimonio UNESCO, con le sue strade acciottolate, la cattedrale e il castello. Riga è anche un punto di partenza ideale per noleggiare biciclette da turismo ben equipaggiate. Giorno 3: Riga – Jūrmala (circa 25 km) Una tappa breve ma spettacolare. Il percorso segue la ciclabile lungo il fiume Daugava fino a raggiungere Jūrmala, elegante località balneare famosa per le sue ville in legno in stile art nouveau e le spiagge di sabbia dorata. Jūrmala è perfetta per una sosta relax e una nuotata nel Baltico. Giorno 4-5: Jūrmala – Ķemeri – Tukums (circa 55 km) Il Parco Nazionale di Ķemeri è un must per gli amanti della natura: torbiere, passerelle in legno, sorgenti sulfuree e una ricca biodiversità. Il percorso ciclabile attraversa una delle torbiere più spettacolari del Baltico, con possibilità di campeggiare o pernottare in una guesthouse immersa nel verde. Giorno 6-7: Tukums – Kuldīga (circa 80 km) Attraversando villaggi rurali e boschi silenziosi si raggiunge Kuldīga, una delle cittadine più affascinanti del Paese. Qui si trova la cascata più larga d’Europa, la Venta Rapid. Le strade sono tranquille e poco trafficate, ideali per pedalare in pace. Giorno 8-9: Kuldīga – Liepāja (circa 90 km) L’ultima tappa porta alla città di Liepāja, affacciata sull’oceano e famosa per il suo spirito alternativo. Da non perdere il quartiere di Karosta, ex base militare sovietica, oggi riconvertito in zona culturale. Il vento dell’Atlantico e l’atmosfera marina fanno da cornice perfetta alla fine di questo viaggio. Logistica e consigli pratici Quando andare: Il periodo migliore è tra maggio e settembre, quando le temperature sono miti e le giornate lunghissime. Alloggi: In Lettonia si trovano campeggi ben curati, guesthouse a conduzione familiare e ostelli bike-friendly, spesso con parcheggio sicuro per biciclette. Cibo: Cucina semplice e genuina. Da provare: zuppa di barbabietole (aukstā zupa), pane di segale e i dolci al miele. Lingua: Il lettone è la lingua ufficiale, ma l’inglese è diffuso tra i giovani e nei centri turistici. Sicurezza: È un Paese sicuro e tranquillo, anche per chi viaggia in solitaria. Un viaggio lento, un’anima autentica La Lettonia è una terra di silenzi, profumi di pino, laghi nascosti e storie antiche. In bicicletta, ogni chilometro racconta qualcosa: un incontro con un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane fa

    Pordenone pedala ancora: otto anni in sella verso un futuro sostenibile A Pordenone non è solo la bici a fare strada. È una filosofia, uno stile di vita, una scelta precisa: quella di mettere le persone, l’ambiente e il futuro al centro della mobilità urbana. E per l’ottavo anno di fila, questa scelta viene premiata. La città friulana si conferma infatti “Comune Ciclabile”, un riconoscimento assegnato dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – che ha il polso del pedale in tutta Italia. Ma qui non si tratta solo di piste ciclabili e segnaletica ben fatta. Dietro il bollino giallo della FIAB c’è molto di più: c’è una visione. Pordenone non si limita a tollerare le biciclette, le accoglie, le integra, le promuove. Le sue strade parlano di convivenza tra mezzi, di rispetto per chi sceglie di muoversi senza inquinare, di attenzione concreta alla qualità dell’aria e dello spazio urbano. La FIAB, con le sue 160 associazioni attive sul territorio nazionale, riconosce questo spirito, premiando non solo le infrastrutture, ma anche l’impegno educativo, la coerenza delle politiche comunali e la capacità di rendere la bicicletta una vera alternativa, non solo una scelta per pochi. Otto anni di fila non sono un caso. Sono la dimostrazione che quando la volontà politica incontra la partecipazione dei cittadini, si può davvero cambiare marcia. Pordenone continua a pedalare controcorrente, mentre molte città sono ancora ferme ai blocchi di partenza. E lo fa con determinazione, gambe forti e una direzione chiara: q Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    Nuovo tratto di pista ciclabile in via Castellana: un passo avanti per la mobilità sostenibile nel Camposampierese Si arricchisce la rete di percorsi ciclabili nella zona del Camposampierese grazie al completamento di un nuovo tratto in via Castellana, lungo la strada regionale 245, al confine tra Trebaseleghe e Piombino Dese. L’intervento, seppur di modeste dimensioni — circa cinquanta metri — riveste un’importanza strategica nella connessione tra le infrastrutture ciclabili dei Comuni limitrofi. Il progetto si inserisce nell’ambito di un piano più ampio volto a promuovere il turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio, intitolato “Intervento di realizzazione di connessioni di piste ciclabili per uno sviluppo turistico sostenibile in aree di pregio ambientale e culturale nella Federazione dei Comuni del Camposampierese”. Tra i sostenitori dell’iniziativa figura anche il Comune di Trebaseleghe, impegnato da tempo nella promozione di una mobilità più green. Grazie a questa nuova connessione, sarà più semplice e sicuro per ciclisti e appassionati di escursioni su due ruote spostarsi tra i centri abitati di Trebaseleghe e Piombino Dese, godendo del paesaggio e delle bellezze naturali della zona. Un piccolo tassello, dunque, che però contribuisce a un disegno più grande: costruire un territorio più accessibile, vivibile e attento all’ambiente, dove il t Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 1 giorno fa

    Malore in bici o caduta accidentale? Paura per un ciclista 45enne a Budrio di Correggio Attimi di apprensione nella tarda mattinata di ieri a Budrio di Correggio, dove un uomo di 45 anni è stato trovato a terra privo di sensi, probabilmente dopo essere caduto dalla bicicletta. L’episodio è avvenuto nella zona tra via Massenzatico e via per Reggio, non lontano dal confine con la città. Alcuni passanti si sono accorti della presenza dell’uomo riverso sull’asfalto e hanno immediatamente lanciato l’allarme. La dinamica dell’accaduto non è ancora del tutto chiara, ma non si esclude che la caduta possa essere stata causata da un malore improvviso. Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari della Croce Rossa di Correggio e dell’autoinfermieristica del San Sebastiano. Data la gravità della situazione, è stato attivato anche l’elisoccorso da Parma, che è atterrato in un campo vicino per fornire supporto medico avanzato. L’uomo, residente nella zona, è stato poi trasportato in ambulanza all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per accertamenti. I medici stanno valutando le conseguenze del trauma facciale riportato nella caduta, oltre a verificare se un malore possa essere stato la causa scatenante dell’incidente. Un episodio che ci ricorda quanto sia importante prestare attenzione anche durante le attività quotidiane come un giro in bicicletta, e quanto sia f Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 2 giorni fa

    La Via del Sale: pedalando tra nuvole e silenzi Nel cuore delle Alpi Marittime esiste un tracciato che ha il fascino dei percorsi dimenticati e la potenza evocativa delle grandi avventure d’altura: la Via del Sale. Un itinerario storico, nato come rotta commerciale per il trasporto del prezioso “oro bianco” dal mare verso l’entroterra, oggi trasformato in un’esperienza cicloturistica che coniuga paesaggi mozzafiato, storia e un profondo senso di isolamento rigenerante. Un tracciato sospeso tra due mondi L’accesso più celebre alla Via del Sale parte da Limone Piemonte, località alpina con un forte carattere montano e un centro storico vivace, soprattutto nei mesi estivi. Da qui si sale in quota attraverso una strada sterrata ben tenuta ma impegnativa, che guadagna rapidamente dislivello fino a raggiungere i 1.800-2.000 metri d’altitudine. Il percorso segue l’antico confine tra Italia e Francia, letteralmente in cresta, regalando vedute aperte che abbracciano da un lato il Piemonte, dall’altro la Provenza e la Costa Azzurra. La strada, oggi adibita in parte a traffico turistico regolamentato (fuoristrada e bici), si snoda per oltre 30 km fino a Monesi di Triora, in Liguria, oppure può essere deviata verso altre mete alpine come il Rifugio Don Barbera, il Colle dei Signori o il Colle della Boaria. Un’esperienza fuori dal tempo Pedalare lungo la Via del Sale non è semplicemente percorrere un tragitto: è calarsi in una dimensione sospesa. Le vecchie caserme militari, i ruderi di dogane di confine, le gallerie scavate nella roccia parlano di un passato bellico e commerciale che si respira in ogni curva. Si attraversano paesaggi brulli, interrotti da pascoli in quota, pietraie e tratti esposti, sempre accompagnati dal suono del vento e dal canto lontano delle marmotte. Nessun comfort, tutta autenticità È fondamentale sottolineare che questo itinerario richiede una buona preparazione. Non ci sono punti di ristoro o fonti d’acqua regolari lungo il percorso: è quindi indispensabile partire con scorte adeguate e abbigliamento adatto alle repentine variazioni climatiche d’alta quota. Il fondo stradale è prevalentemente sterrato, talvolta roccioso, e richiede una bici gravel o mountain bike ben equipaggiata. In alcuni tratti si pedala su creste esposte, dove la prudenza è d’obbligo, soprattutto in presenza di vento forte o nebbia. Il silenzio che rigenera Uno degli aspetti più straordinari della Via del Sale è il silenzio. Un silenzio vero, profondo, che si fa spazio dentro di te mentre pedali lontano da tutto. Non c’è connessione, non ci sono distrazioni: solo tu, la tua bici e il respiro del paesaggio. Quel silenzio diventa compagno di viaggio, ti costringe ad ascoltare i tuoi pensieri e spesso ti regala intuizioni che la vita quotidiana soffoca.Alla fine della giornata, che tu abbia raggiunto un rifugio o semplicemente trovato un punto panoramico dove fermarti, ti accorgerai che il vero traguardo non è stato un luogo, ma uno stato d’animo. La Via del Sale non si conquista, si accoglie. Ti obbliga a rallentare, ad adattarti, ad ascoltare la montagna. E quando ti siedi a guardare il tramonto tingere di arancio le rocce e il cielo, capisci perché ogni c Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 2 giorni fa

    Messina punta sulla mobilità dolce: al via i lavori per la nuova pista ciclabile in centro Un altro passo avanti per la mobilità sostenibile nella città dello Stretto. Da questa mattina Messina si è svegliata con un nuovo cantiere in via del Vespro, dove sono iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova pista ciclabile che arricchirà la rete urbana e renderà più agevole e sicuro il transito delle biciclette nel cuore cittadino. Gli operai sono già al lavoro per la scarificazione dell’asfalto, nel tratto compreso tra la villetta Quasimodo e il poliambulatorio dell’Asp, primo segnale concreto di un progetto che ambisce a trasformare il volto della mobilità messinese. Un collegamento strategico tra stazione, centro e università La nuova pista non nasce come intervento isolato: si inserisce infatti in una visione più ampia di connessione tra punti chiave della città. Dopo il completamento del tratto ciclabile che unisce la Stazione Centrale al porto (Marittima), i lavori ora puntano a prolungare l’asse ciclabile verso via Tommaso Cannizzaro, snodo fondamentale tra centro, università e zona commerciale. Il tracciato seguirà via del Vespro, attraverserà via Giordano Bruno bassa, via Solferino e un breve tratto del viale San Martino basso, prima di confluire nella pista esistente su via Tommaso Cannizzaro. Un percorso pensato per essere funzionale tanto ai pendolari quanto a studenti e cittadini che si muovono in bicicletta per commissioni quotidiane. Doppio senso e cordolo protettivo: sicurezza al centro A differenza della pista recentemente realizzata in via La Farina, il nuovo tratto sarà a doppio senso di marcia e dotato di cordolo di separazione dalla carreggiata, una soluzione che privilegia la sicurezza dei ciclisti, riducendo il rischio di interferenze con il traffico motorizzato. Una scelta che va incontro anche alle richieste di molte associazioni locali che da tempo chiedevano infrastrutture ciclabili più protette, in grado di incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano e non solo come attività ricreativa. Un altro tassello verso una città più vivibile Il progetto della nuova pista ciclabile in via del Vespro rappresenta un ulteriore tassello di una strategia di mobilità urbana che, pur tra difficoltà e lentezze, sembra prendere forma. L’obiettivo dichiarato è quello di creare una rete continua, sicura e accessibile per chi sceglie di muoversi su due ruote, rendendo Messina più Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 3 giorni fa

    Cremona apre la strada all’inclusione con le due ruote: nasce l’HUB Bici Inclusive Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle due ruote e per chi crede in un mondo più accessibile: venerdì 11 aprile alle ore 18.30, Cremona sarà il palcoscenico dell’inaugurazione dell’HUB Bici Inclusive, un progetto che unisce passione, tecnologia e inclusione. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Marcotti Osvaldo ONLUS in collaborazione con la Fondazione Occhi Azzurri, due realtà che da anni si impegnano per abbattere le barriere e creare spazi dove tutti possano sentirsi parte attiva della comunità. L’HUB si propone come un punto di riferimento per la mobilità inclusiva: durante l’evento sarà possibile scoprire e testare una serie di biciclette progettate per adattarsi a esigenze diverse, pensate per rendere il ciclismo un’esperienza davvero aperta a tutti. Dai modelli a pedalata assistita alle soluzioni per persone con disabilità motorie o cognitive, ogni bicicletta racconta una storia di innovazione e attenzione. Oltre alla possibilità di provare direttamente alcuni modelli su un breve percorso, l’inaugurazione sarà anche un’occasione per incontrare chi ha reso possibile questo progetto, ascoltare testimonianze e guardare al futuro della mobilità sostenibile e accessibile con occhi nuovi. Un’iniziativa che merita attenzione e partecipazione, non solo per chi ama la bicicletta, ma per chi crede in un mondo in Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 3 giorni fa

    Vercelli pedala verso il futuro: a maggio arriva la nuova ciclabile di Viale Garibaldi Una nuova primavera sta per sbocciare a Vercelli, e non solo per il verde che torna a colorare la città. A maggio, infatti, verrà inaugurata la nuova pista ciclabile di Viale Garibaldi, un’opera che segna un passo deciso verso una mobilità più sostenibile, accessibile e attenta all’ambiente. Il progetto rientra in un più ampio piano di riqualificazione urbana che sta cambiando il volto di uno dei viali più importanti della città. Viale Garibaldi, con il suo fascino storico e le sue linee eleganti, si prepara a diventare anche un simbolo di innovazione e rispetto per l’ambiente. La nuova ciclabile correrà lungo il viale offrendo un’alternativa sicura e piacevole per chi sceglie la bici per spostarsi in città. Non sarà solo una pista: sarà un invito a vivere Vercelli in modo diverso, più lento, più consapevole. Sarà un nuovo modo di guardare il paesaggio urbano, pedalando tra alberi piantati ex novo, pavimentazioni sostenibili e spazi pensati per la collettività. L’iniziativa vuole essere anche un incoraggiamento a cambiare abitudini: meno auto, meno smog, più libertà. Con la ciclabile di Viale Garibaldi, Vercelli vuole dimostrare che si può conciliare la bellezza della tradizione con la necessità di innovazione e rispetto per l’ambiente. I cittadini sono in attesa, curiosi di vedere completata un’opera che promette di restituire un pezzo di città a chi la vive davvero: i pedoni, i ciclisti, le famiglie, i bambini. Una strada che non è solo una via di passaggio, ma un l Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    Bari punta sulla mobilità sostenibile: al via i lavori per la nuova pista ciclabile tra via Fanelli e via Tridente È ufficialmente iniziata la realizzazione di una nuova pista ciclabile a Bari, un’opera strategica che promette di rivoluzionare la mobilità cittadina e intercomunale. Il nuovo tracciato collegherà via Fanelli, all’altezza del confine con Valenzano, a via Tridente, attraversando via Gorizia e via Demetrio Marin. L’intervento, finanziato con oltre 3,7 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR, rappresenta un passo significativo nel rafforzamento della rete ciclabile urbana. Non si tratta soltanto di un’infrastruttura utile ai ciclisti, ma di un vero e proprio collegamento strategico che favorirà l’integrazione tra centro e periferia. Il progetto prevede la creazione di tre percorsi principali che toccheranno i quartieri di Loseto, Carbonara e San Paolo, offrendo così nuove opportunità di mobilità dolce a migliaia di residenti. Ma non è tutto: la nuova ciclabile permetterà anche di raggiungere comodamente il Comune di Valenzano e l’aeroporto di Palese, incentivando l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani e riducendo la dipendenza dall’auto privata. Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio piano dell’amministrazione comunale di Bari per rendere la città sempre più sostenibile, accessibile e vivibile, promuovendo stili Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 2 settimane, 5 giorni fa

    In bicicletta lungo la Loira: un viaggio tra castelli, vigneti e villaggi incantati Quando si parla di cicloturismo in Francia, il pensiero corre subito alla Loira, una delle regioni più affascinanti da esplorare in sella a una bici. Il mio viaggio è iniziato a Orléans e si è concluso a Nantes, seguendo per circa 800 km il corso del fiume Loira, tra castelli fiabeschi, paesaggi rurali, e città ricche di storia. Un’esperienza indimenticabile, fatta di pedalate lente, soste panoramiche e sapori autentici. Giorno 1: Da Orléans a Blois – 70 km Orléans è una città accogliente, perfetta per iniziare l’avventura. Dopo un giro per le stradine del centro e una visita alla cattedrale gotica di Sainte-Croix, ho imboccato la Loire à Vélo, la ciclabile che accompagna il fiume. Il percorso è pianeggiante e ben segnalato, ideale anche per chi non è un ciclista esperto. Arrivato a Blois, mi sono concesso una visita al Castello Reale, un mix unico di architetture rinascimentali e gotiche. Giorno 2: Da Blois ad Amboise – 45 km Questo tratto è un vero tuffo nel Rinascimento. Lungo la strada ho fatto tappa al Castello di Chaumont-sur-Loire, noto per i suoi giardini spettacolari. Arrivando ad Amboise, ho visitato la dimora di Leonardo da Vinci, il Clos Lucé, dove l’inventore trascorse gli ultimi anni della sua vita. Pernottare in uno dei B&B locali è un modo perfetto per assaporare l’atmosfera storica. Giorno 3: Da Amboise a Tours – 40 km Una tappa breve ma ricchissima. Prima sosta a Montlouis-sur-Loire, per degustare un bicchiere di vino locale. Il paesaggio è punteggiato da vigneti e piccole case in pietra. Tours è una città vibrante e giovane, con una splendida piazza centrale (Place Plumereau) dove cenare all’aperto e recuperare energie. Giorno 4-5: Da Tours a Saumur – 100 km (in due giorni) Questo è stato il tratto più verde e rilassante del viaggio. Ho attraversato Villandry, celebre per i suoi giardini geometrici, e ho dormito in un piccolo agriturismo a Chinon, circondato dai vigneti. Il giorno seguente, arrivo a Saumur, città di cavalli e castelli. Il panorama dalla fortezza che domina la Loira è mozzafiato. Giorno 6: Da Saumur ad Angers – 65 km Il percorso si fa più selvaggio, con tratti lungo l’argine del fiume e sentieri immersi nella natura. Angers è una perla nascosta, con il suo castello medievale che ospita l’Arazzo dell’Apocalisse, un capolavoro unico al mondo. Giorno 7-8: Da Angers a Nantes – 90 km Ultime tappe di un viaggio da sogno. A Saint-Florent-le-Vieil ho ammirato uno dei tramonti più belli sul fiume. Nantes, città natale di Jules Verne, è un mix tra storia industriale e modernità creativa. Qui ho concluso il mio viaggio, con una birra artigianale in mano e la soddisfazione nel cuore. Consigli pratici: Periodo migliore: da maggio a settembre. Tipologia di bici: da trekking o gravel, ma anche una bici elettrica può essere una buona opzione. Segnaletica: eccellente lungo tutta la Loire à Vélo. Alloggi: campeggi, B&B e agriturismi bike-friendly ovunque. Cibo: imperdibile il formaggio di capra, il vino bianco della Loira e le galette bretoni. Pedalare lungo la Loira è più di un viaggio: è un’immersione nella cultura francese, nella lentezza e nella bellezza. Ogni curva del fiume nasconde una sorpresa, ogni tappa una storia. Se cerchi un’avventura che un Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa

    Terminata la Ciclabile tra Ornago e Cavenago: Un Nuovo Collegamento per la Mobilità Sostenibile Buone notizie per gli amanti della mobilità sostenibile e per tutti coloro che quotidianamente si spostano tra Ornago e Cavenago: i lavori per il collegamento ciclopedonale tra i due comuni del Vimercatese sono ufficialmente conclusi. Con la fine del secondo lotto di interventi, la pista ciclabile lungo la SP176 è ora completamente percorribile, garantendo un tragitto sicuro e agevole per ciclisti e pedoni. Un Progetto Strategico per il Territorio Il completamento di questa infrastruttura rappresenta un passo importante per incentivare gli spostamenti sostenibili tra i due comuni. L’ultimo tratto ultimato si sviluppa tra l’incrocio semaforico con la via per Burago e la rotatoria a sud di Ornago, in direzione Cavenago. Questo intervento segue il primo lotto, che aveva già realizzato la pista ciclabile fino alle abitazioni di Cavenago. I lavori del secondo lotto erano iniziati prima della fine del 2024 e si sono ora conclusi, portando a termine un’opera che mira a migliorare la sicurezza dei cittadini, ridurre il traffico veicolare e incentivare l’uso di mezzi ecologici. I Benefici della Nuova Pista Ciclabile L’infrastruttura appena realizzata offre numerosi vantaggi: Maggiore sicurezza: ciclisti e pedoni possono ora percorrere il tragitto evitando di condividere la strada con le automobili. Riduzione dell’inquinamento: incentivando l’uso della bicicletta e degli spostamenti a piedi, si contribuisce a diminuire le emissioni di CO2. Connessione tra i centri abitati: il percorso facilita gli spostamenti quotidiani tra i due comuni, rendendo più agevole raggiungere scuole, luoghi di lavoro e servizi. Valorizzazione del territorio: una pista ciclabile ben progettata può attrarre cicloturisti e residenti desiderosi di esplorare il paesaggio locale in maniera sostenibile. Un Passo Avanti per la Mobilità Green La conclusione della ciclabile tra Ornago e Cavenago si inserisce in un contesto più ampio di promozione della mobilità sostenibile nel Vimercatese. L’auspicio è che questo intervento possa essere un esempio per altre aree del territorio, incentivando ulteriori investimenti in infrastrutture dedicate a ciclisti e pedoni.Con questa nuova opera, Ornago e Cavenago si avvicinano ancora di più, non solo geograficamente, ma Continua a leggere

  • Il profilo di Lowell è stato aggiornato 3 settimane fa

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane fa

    Come Preparare le Borse per un Viaggio in Bicicletta: Guida Completa Il cicloturismo è un’esperienza incredibile che permette di esplorare il mondo con ritmi lenti e in piena autonomia. Tuttavia, una preparazione adeguata è fondamentale per assicurarsi un viaggio sicuro e confortevole. Uno degli aspetti più importanti è l’organizzazione delle borse. Ecco una guida dettagliata su come preparare le borse per un viaggio in bicicletta. 1. Scegliere le Borse Giuste Prima di tutto, è importante scegliere il tipo di borse più adatto alle proprie esigenze. Le principali opzioni sono: Borse laterali (panniers): Ideali per i lunghi viaggi, si agganciano ai portapacchi anteriore e posteriore. Borsa da manubrio: Perfetta per oggetti di valore e facilmente accessibili come mappe, telefono e snack. Borsa da telaio: Utile per distribuire il peso e trasportare attrezzi o oggetti pesanti. Borsa sottosella: Ottima per attrezzi e kit di riparazione. Zaino (opzionale): Da usare solo per oggetti leggeri e per brevi tratti, per evitare affaticamento. 2. Principi Base di Caricamento Un buon bilanciamento del peso è essenziale per mantenere la stabilità della bicicletta. Segui queste regole: Distribuisci equamente il peso tra anteriore e posteriore per evitare instabilità. Metti gli oggetti pesanti in basso e vicino al telaio per abbassare il baricentro. Mantieni gli oggetti di uso frequente facilmente accessibili, come snack, documenti e kit di primo soccorso. 3. Cosa Mettere nelle Borse Borse posteriori (principali per il trasporto) Abbigliamento: porta il minimo indispensabile, preferendo capi tecnici e versatili. Sacco a pelo e materassino (se si prevede di campeggiare). Ricambi per la bicicletta: camere d’aria, pompa, smagliacatena, leve cacciagomme. Scorte alimentari: cibo liofilizzato, barrette energetiche, frutta secca. Borse anteriori (per oggetti più leggeri) Cucina da campeggio: fornello, gas, pentolino, posate leggere. Articoli per l’igiene: asciugamano in microfibra, sapone multiuso. Abbigliamento leggero e impermeabile. Borsa da manubrio Documenti personali: passaporto, carte di credito, contanti. Elettronica: telefono, power bank, fotocamera. Kit di pronto soccorso: cerotti, disinfettante, antidolorifici. Snack e mappa/cartina. 4. Impermeabilizzazione e Sicurezza Usa sacchetti impermeabili o borse con chiusura roll-top per proteggere gli oggetti dalla pioggia. Etichetta le borse per ritrovare facilmente gli oggetti. Assicurati di avere un lucchetto per proteggere la bici nelle soste. 5. Prova il Setup Prima di Partire Prima di iniziare il viaggio: Fai un test ride con la bici carica per verificare il bilanciamento. Regola eventuali sbilanciamenti spostando gli oggetti. Assicurati che le borse siano ben fissate per evitare oscillazioni. Preparare le borse per un viaggio in bicicletta richiede pianificazione, ma una volta trovata la giusta organizzazione, viaggiare diventerà un piacere. Ricorda di viaggiare leggeri, essere pr Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa

    Alla Scoperta della Via Francigena in Bicicletta La Via Francigena è uno degli itinerari cicloturistici più affascinanti d’Italia, un percorso che unisce storia, cultura e natura. Da secoli, pellegrini e viaggiatori percorrono questa antica via, che collega Canterbury a Roma, attraversando alcuni dei paesaggi più suggestivi della Penisola. Perché scegliere la Via Francigena in bicicletta? 1. Un viaggio nel tempo – Pedalare lungo la Via Francigena significa immergersi in secoli di storia, attraversando borghi medievali, antichi monasteri e città d’arte. 2. Paesaggi mozzafiato – Il percorso regala viste spettacolari: dalle colline toscane ai vigneti del Lazio, ogni tratto è una scoperta. 3. Esperienza autentica – Il ritmo lento della bicicletta permette di incontrare la gente del posto, assaggiare i sapori tipici e vivere un’esperienza autentica lontano dal turismo di massa. Le tappe imperdibili San Gimignano – Con le sue torri medievali, è uno dei borghi più iconici della Toscana. Siena – Città d’arte e cultura, con la splendida Piazza del Campo e il Duomo. Val d’Orcia – Patrimonio UNESCO, offre un paesaggio da cartolina tra cipressi e colline ondulate. Lago di Bolsena – Una sosta perfetta per rilassarsi prima dell’ultima parte del viaggio. Roma – L’arrivo nella Città Eterna è un’emozione unica, con San Pietro che accoglie i viaggiatori dopo giorni di pedalate. Consigli pratici Preparazione fisica – Il percorso presenta tratti collinari impegnativi, quindi un buon allenamento è consigliato. Bicicletta adatta – Una gravel bike o una mountain bike sono le opzioni migliori per affrontare sterrati e salite. Equipaggiamento essenziale – Portare con sé una mappa, kit di riparazione, acqua e abbigliamento tecnico per affrontare le diverse condizioni climatiche. Percorrere la Via Francigena in bicicletta è un’esperienza unica, che combina il piacere della scoperta con il senso di avventura. Ogni chilometro racconta una storia e ogni tappa regala emozioni indimenticabili. Se ami il cicloturismo, questo itine Continua a leggere

  • Matteo ha scritto un nuovo articolo 3 settimane, 1 giorno fa

    Cicloturismo: Viaggiare Lenti per Scoprire il Mondo Il cicloturismo non è solo un modo di viaggiare, ma un’esperienza che cambia il modo di vedere il mondo. Pedalare lungo strade sconosciute, attraversare borghi pittoreschi e immergersi nella natura regala una sensazione di libertà unica. È un viaggio a misura d’uomo, dove il tempo si dilata e ogni chilometro percorso diventa un racconto da ricordare. Perché scegliere il cicloturismo? 1.Connessione con il territori – A differenza di altri mezzi di trasporto, la bicicletta permette di entrare in contatto diretto con il paesaggio e le persone. Si possono scoprire angoli nascosti, fare soste spontanee e assaporare la bellezza della lentezza. 2. Benessere fisico e mental – Pedalare non è solo un esercizio fisico, ma anche un modo per rilassarsi e liberare la mente dallo stress quotidiano. Il ritmo costante del movimento aiuta a ritrovare un equilibrio interiore. 3.Sostenibilità – Viaggiare in bicicletta riduce l’impatto ambientale, eliminando le emissioni inquinanti e favorendo un turismo più rispettoso dell’ambiente. Dove andare in cicloturismo? L’Europa offre innumerevoli itinerari cicloturistici, adatti a ogni livello di esperienza. Ecco alcune destinazioni da non perdere: -La Via Francigena – Un percorso storico che attraversa l’Italia, ideale per chi ama unire avventura e cultura. – La Loira in bicicletta – Un itinerario tra castelli e paesaggi incantevoli, perfetto per gli amanti della storia. -Le piste ciclabili delle Fiandre– Percorsi ben attrezzati che permettono di scoprire città d’arte e campagne suggestive. Consigli per un viaggio perfetto – Pianificare ma con flessibilità – Avere un’idea dell’itinerario è utile, ma lasciare spazio all’improvvisazione rende il viaggio più autentico. – Viaggiare leggeri – Portare solo lo stretto necessario permette di pedalare con più agilità e godersi l’esperienza senza pesi inutili. – Scegliere la giusta compagnia – Il cicloturismo può essere vissuto in solitaria, per un’esperienza introspet Continua a leggere

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