Ande peruviane: il circuito della Valle Sacra tra archeologia e altitudine
CUSCO, PERÙ – Pedalare nella Valle Sacra degli Inca significa immergersi in un paesaggio che unisce storia millenaria e scenari d’alta quota. Il circuito cicloturistico che collega Cusco, Pisac, Urubamba e Ollantaytambo è oggi uno dei percorsi più apprezzati del Perù dagli appassionati di mountain bike e gravel. Non tanto per la difficoltà tecnica, variabile a seconda delle varianti scelte, quanto per la singolare densità culturale che caratterizza la regione.
Le altitudini, che oscillano tra i 2.800 e i 3.700 metri, richiedono acclimatazione, ma offrono panorami che ripagano ogni sforzo: terrazze agricole scolpite sulle montagne, fiumi che tagliano la valle e villaggi dove la tradizione quechua è ancora profondamente radicata. Ogni tappa racconta un pezzo di storia andina che convive con un presente rurale fatto di mercati, coltivazioni di mais e piccole comunità artigianali.
Il tratto Pisac–Urubamba è tra i più fotografati: una lunga discesa panoramica che, costeggiando terrazzamenti inca e falesie rosse, porta al cuore della valle. Da Ollantaytambo, molti cicloturisti proseguono fino al punto di accesso per Aguas Calientes, porta d’ingresso a Machu Picchu, anche se la parte finale spesso richiede il trasporto bici su treno.
La Valle Sacra rappresenta un raro equilibrio tra avventura e cultura. Per il cicloturista, qui la fatica non è solo fisica: è parte integrante di un viaggio che attraversa secoli di civiltà e che, ancora oggi, continua a sorprendere chi la esplora a ritmo di pedali.
